Papotti Marco. Servizi Pubblici, Servizi Privati, Servizi Pubblici a gestione privata: antiche dispute e nuove istanze

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Papotti Marco Servizi Pubblici, Servizi Privati, Servizi Pubblici a gestione privata: antiche dispute e nuove istanze

L ultima indagine ISTAT (2011) fotografava sul territorio nazionale una % di presa in carico dei bambini 0/2 anni, da parte dei servizi alla prima infanzia, pari al 19,6% della popolazione totale. La % di servizi a titolarità pubblica era pari al 12% ca. ed il restante (ca. 7%) a titolarità privata

Un incremento pari a ca. il 6% rispetto al 2003 di cui almeno il 50% a titolarità privata

Sembra importante, come ha ben fatto Istat, differenziare il concetto di TITOLARITÀ da quello di GESTIONE di servizio

Dagli anni 70 ai primi anni 90 Istituzione di nidi da parte dei Comuni e gestione diretta degli stessi Dai primi anni 90 al 2007 Ricorso da parte dei Comuni a forme diverse di rapporto con il privato (principalmente gare d appalto e convenzioni )

Dal 2007 ad oggi Incremento esponenziale di forme contrattuali tra Comune e Privato determinato da: Blocco del turn-over del pubblico impiego Rispetto del patto di stabilità Minori risorse economiche a disposizione Ricerca di forme più efficienti e flessibili di gestione Ricerca di nuove risorse economiche Eccessiva rigidità del contratto di lavoro degli enti pubblici

Titolarità Pubblica e Gestione Pubblica ha un costo del lavoro maggiore (e tendenzialmente maggiori garanzie) accoglie anche bambini con disabilità o problematiche di ordine sociale accoglie più estesamente anche bambini molto piccoli ha meccanismi di accesso orientati all equità ha una organizzazione (calendario e turni) meno flessibile e talvolta con alcune punte di inefficienza

Titolarità Privata e Gestione Privata ha un costo del lavoro inferiore (e tendenzialmente minori garanzie) non accoglie bambini con disabilità o problematiche di ordine sociale accoglie raramente bambini molto piccoli offre i propri posti a chi può pagare la retta ha una organizzazione (calendario e turni) maggiormente flessibile e tendenzialmente più efficiente

Titolarità Pubblica e Gestione Privata maggiori garanzie sul lavoro educativo accoglienza dei bambini piccoli e disabili organizzazione (calendario e turni) maggiormente flessibile e ispirato a criteri di sostenibilità criteri di accesso e sistemi tariffari ispirati ad equità copertura dei costi di gestione da parte pubblica

Strumenti per l integrazione Pubblico/Privato Un qualsiasi relazione tra il pubblico ed un operatore economico, seppur Onlus, passa attraverso una forma di evidenza pubblica.

APPALTO DI SERVIZIO: è una delle forme più utilizzate e quando il tipo di servizio è ben delineato (cioè sono chiare le responsabilità del gestore rispetto al titolare), può dare esiti positivi in termini di qualità del servizio. LIMITE: scadenze brevi producono precarietà e non consentono di fare investimenti consistenti, ne finanziari ne sul fronte delle risorse umane;

ACCREDITAMENTO/CONVENZIONE: l Ente Pubblico costruisce una sorta di albo fornitori accreditato sulla base di standard di qualità che periodicamente sono verificati (acquisto posti); LIMITE: eccessiva diversificazione del sistema in assenza di una normativa a livello nazionale

Società Mista (minoritaria o maggioritaria) in cui il socio privato è scelto mediante evidenza pubblica; La titolarità è completamente nella sfera del pubblico (in termini sia di equità di accesso che di indirizzo) e lo stesso partecipa alla governance della società a cui sono stati affidati i servizi in gestione; Il socio privato contribuisce alla gestione dei servizi apportando il proprio Know-How e, non secondario in questo momento, porta in dote disponibilità economica e affidabilità sul versante bancario e finanziario.

Società Mista (minoritaria o maggioritaria) in cui il socio privato scelto mediante evidenza pubblica; La prima esperienza in Italia è ParmaInfanzia S.p.A (www.parmainfanzia.it), la quale ha contribuito ad azzerare quasi completamente la lista d attesa dei bimbi al nido presso il Comune di Parma nel corso del decennio di vita e ha prodotto interessanti risultati sia sul piano progettuale che economico (istituzione di servizi innovativi e costruzione ex novo di 3 strutture con finanziamenti a proprio carico).

Sintesi Il risultato che ne deriva da una azione virtuosa nel rapporto pubblico/privato non è una generalizzazione di modelli «economici», che risparmiano sui costi con evidente rischio di pregiudicare garanzie di qualità e diritti sia per utenti che per lavoratori, ma la diminuzione delle differenze di costo fra pubblico e privato