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Oggetto: Adozione del programma straordinario 2018-2019 e di specifiche misure per il contrasto e l eradicazione della peste suina africana (PSA) in Sardegna. Il Presidente, di intesa con gli Assessori dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale, della Difesa dell Ambiente e dell Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, ricorda che con la deliberazione della Giunta regionale n. 47/3 del 25 novembre 2014 è stata istituita l Unità di Progetto le cui funzioni sono state disciplinate dalla legge regionale 22 dicembre 2014, n. 34 Disposizioni urgenti per l eradicazione della peste suina africana. La predetta Unità di progetto ha elaborato, su preciso mandato della Giunta regionale, il Piano d azione straordinario per il contrasto e l eradicazione della peste suina africana (PSA) 2015-2017 adottato con la deliberazione della Giunta regionale n. 50/17 del 16 dicembre 2014, successivamente approvato dalla Commissione europea e definitivamente approvato dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 5/6 del 6 febbraio 2015. Le azioni finalizzate al contrasto e all'eradicazione della PSA sono state ulteriormente declinate nel piano stralcio 2017, quanto in particolare alle attività di depopolamento dei suini allo stato brado da attuarsi nell'ultimo trimestre dell'anno, nonché in appositi provvedimenti volti a disciplinare e coordinare le funzioni in capo alle diverse strutture del sistema regione e del sistema sanitario regionale interessate all attuazione del Piano straordinario. L'Unità di Progetto, integrata con le Deliberazioni n. 5/6 del 6.2.2015, n. n. 43/1 dell 1.9.2015 e n. 48 /14 del 17.10.2017, ha rappresentato un modello organizzativo efficace che - unitamente alla riorganizzazione dei Servizi Veterinari locali all interno della nuova ATS e al loro coordinamento ad opera di un unico dirigente veterinario che è anche componente dell Unità di Progetto, alla creazione e al successivo potenziamento di un nucleo operativo di dirigenti veterinari e ausiliari altamente specializzati adibiti alle attività di controllo e monitoraggio delle azione a supporto dei veterinari ufficiali locali, ad un'attenta pianificazione delle attività di controllo sugli allevamenti suinicoli, alla scelta di concentrare più interventi di depopolamento nella medesima giornata e nelle aree più a rischio di persistenza e diffusione del virus, ma anche alle nuove opportunità di regolarizzazione degli allevamenti suinicoli tramite ravvedimento operoso, all'attivazione di diverse misure incentivanti del Programma di sviluppo rurale (PSR) per sostenere e migliorare la competitività delle aziende suinicole che operano regolarmente e nel rispetto della pratica del benessere animale e al costante 1/5

confronto con il mondo venatorio e dell'allevamento suinicolo -, a partire dal 2017 ha determinato un punto di svolta nel percorso di contrasto alla PSA, concretizzatosi negli incoraggianti risultati che ad oggi si registrano e che consentono di confidare in una ormai prossima eradicazione del virus dall'intero territorio regionale. Le azioni di depopolamento messe in campo dall'unità di Progetto a cavallo degli anni 2017/2018 hanno permesso di ridurre considerevolmente il numero dei suini bradi e semi bradi, in particolare nelle aree più critiche del Nuorese e dell'ogliastra, dove l'alto numero e la maggiore densità di capi bradi assicurava la circolazione del virus. Ad oggi gli abbattimenti hanno interessato oltre 2.500 suini (di cui 2.411 capi bradi e i restanti detenuti in allevamenti che non avevano rispettato le prescrizioni sanitarie) su una popolazione di suini illegali stimata in complessivi 3.500-5.000 capi, seppur nell ambito di un intervallo di incertezza determinato, da una parte, dalla maggiore difficoltà di avvistamento al diminuire della popolazione bersaglio e, dall altra, dalla prolificità della specie suina. Anche l azione di persuasione e informazione presso le comunità maggiormente interessate dal fenomeno, superando diffidenza e disinformazione, ha sortito effetti positivi, portando alla regolarizzazione di oltre 500 soggetti che hanno portato alla costituzione di nuove aziende, prima sconosciute all anagrafe. Dal punto di vista epidemiologico, nei suini domestici si è passati dai 223 focolai del periodo 2012-2014 (per una media di 74 focolai l'anno e 6 al mese) ai 56 focolai del triennio 2015-2017 (per una media di 19 focolai l'anno e di 1,5 al mese) ed ancora più netta è stata l'evoluzione favorevole registratasi a partire dall agosto 2017, con appena 5 focolai riscontrati in 4 Comuni negli ultimi dodici mesi (0,4 focolai al mese). A questo dato, di per sé confortante, deve aggiungersi la situazione registrata nella popolazione selvatica, dove si assiste ad un netto miglioramento, con un calo progressivo del trend di sieroprevalenza in zona infetta nella popolazione dei cinghiali dal 10,44% della stagione venatoria 2012/2013 al 3,80% della stagione venatoria 2017/2018. La tendenza, chiaramente positiva, degli ultimi anni e quella, ancor più marcata, degli ultimi mesi, indica dunque complessivamente una rarefazione della circolazione virale sia negli allevamenti registrati che nel cinghiale e lascia ben sperare sulla possibilità di eradicazione definitiva della 2/5

malattia dalla Sardegna anche a seguito del forte e ulteriore impatto positivo che ci si attende come conseguenza al contrasto del pascolo brado, che deve pertanto continuare con azioni sempre più mirate. La popolazione di suini assimilabili ai selvatici nelle aree boscose del centro Sardegna rappresenta comunque il maggiore fattore di rischio per la endemizzazione del virus PSA, poiché si trova a stretto contatto con i cinghiali selvatici e costituisce pertanto il potenziale ponte epidemiologico tra il selvatico e il domestico. Le azioni di depopolamento sui capi bradi, assimilabili ai selvatici in quanto ormai privi di proprietari e non accuditi da alcun detentore e rimasti liberi in terre pubbliche, costituirà, pertanto, una priorità anche per il Programma straordinario di eradicazione della PSA 2018/2019, allegato alla presente deliberazione. La maggiore incisività e determinazione nell affrontare il fenomeno ha del resto accresciuto e diffuso la consapevolezza intorno alla necessità e all'utilità di assicurare una fattiva collaborazione con le istituzioni, sottraendo legittimazione e consenso alle sempre più esigue resistenze che ancora si registrano riguardo alle azioni preordinate all'eradicazione della malattia. Gli obiettivi principali per la restante parte del 2018 e per il 2019 si focalizzeranno dunque sul consolidamento dei risultati conseguiti, nella prospettiva del progressivo completo depopolamento dei capi a rischio e sulla costante verifica da parte della Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale dell assenza di nuovi gruppi di animali nei territori già depopolati, nonché sulle attività di controllo ufficiale per assicurare adeguate condizioni di biosicurezza in tutti gli allevamenti registrati, per lo più concentrati nella zona infetta, prevedendo altresì verifiche intermedie al fine di riprogrammare in itinere gli interventi a seconda degli obiettivi temporali raggiunti, in un'ottica di ottimizzazione nell'impiego delle risorse in campo e di massimizzazione dell'efficacia degli interventi pianificati. Per la medesima ragione, il programma 2018/2019 si prefigge di migliorare la biosicurezza delle aziende suinicole sarde, incluse quelle a carattere familiare e di piccole dimensioni, così come avviato dal 2015. Il Presidente informa, a tal proposito, che si è dato ulteriore impulso alle attività di controllo ufficiale su tutto il territorio regionale, con particolare riguardo a quelle condotte su ristoranti, aziende agrituristiche, macellazioni ecc., prevedendo altresì un piano straordinario per l'area del Nuorese e 3/5

dell'ogliastra, al fine di intensificare i controlli all'interno della zona infetta e di organizzarli con modalità tali da massimizzarne l'efficacia. Analoga attenzione è stata riservata ai controlli sulle sagre programmate all'interno della zona infetta. Fermo restando che l obiettivo primario resta quello di abbassare la prevalenza di infezione e l incidenza dei focolai mediante misure volte alla verifica del rispetto delle norme sanitarie, e attraverso una strategia di intervento mirata e rimodulabile in base ai risultati delle attività del 2018, l applicazione del presente programma si prefigge anche di rilanciare il settore suinicolo regionale e la commercializzazione extraregionale delle carni e dei prodotti ottenuti da suini allevati in Sardegna, in quanto, integrato da misure di sostegno del comparto zootecnico, mira ad adeguare il modello di allevamento suinicolo tradizionale tramite un nuovo approccio che coniughi adeguate garanzie di biosicurezza con la sostenibilità economica e valorizzi le produzioni di alta qualità. Ciò, in piena sinergia con quanto contemplato dalla L.R. 2 agosto 2018, n. 28 "Disposizioni per la valorizzazione della suinicoltura sarda", la quale, entro un quadro di regole certe, si propone di creare le premesse per un rilancio del comparto dell'allevamento suinicolo e della commercializzazione dei relativi prodotti e sottoprodotti, finora penalizzati dal regime di restrizioni imposte dalla persistenza della PSA nel territorio regionale. Il Presidente sottolinea altresì che l'unità di Progetto e l'amministrazione regionale nel suo complesso sono state e continuano a essere costantemente parte attiva anche per la soluzione di problematiche connesse, quale in particolare quella inerente l'utilizzo delle terre comunali gravate da uso civico, sia promuovendo e assicurando occasioni di confronto nonché i necessari approfondimenti e supporti sul piano tecnico ai vari attori di filiera, alle loro istanze rappresentative e alle amministrazioni di riferimento, sia predisponendo e destinando specifiche misure e risorse, che lasciano tuttavia impregiudicata la necessità di considerare l eradicazione della PSA una precondizione ineludibile e determinante. Tanto premesso, il Presidente propone alla Giunta di adottare il Programma straordinario 2018/2019 per il contrasto e l eradicazione della peste suina africana in Sardegna e di dare mandato alla Unità di progetto per l eradicazione della Peste suina africana di darne attuazione. La Giunta regionale, udita e condivisa la proposta del Presidente, di concerto con gli Assessori dell Igiene e Sanità e dell Assistenza sociale e dell Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, acquisito il parere favorevole di legittimità del Direttore generale della Presidenza in qualità di Responsabile dell Unità di Progetto 4/5

DELIBERA - di adottare il Programma straordinario per il contrasto e l eradicazione della peste suina africana 2018/2019, allegato alla presente deliberazione; - di dare mandato all Unità di Progetto per il contrasto e l eradicazione della Peste suina africana alla sua attuazione; - di richiamare, nello specifico, l esigenza prioritaria di proseguire le azioni di depopolamento sui capi bradi, dando mandato al responsabile dell UdP di predisporre una pianificazione degli interventi, la cui attuazione costituisce obiettivo prioritario delle strutture del CFVA e dell Agenzia Forestas. Il Direttore Generale Alessandro De Martini Il Presidente Francesco Pigliaru 5/5