ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI DA AGRICOLTURA BIOLOGICA



Documenti analoghi
GESTIONE DEI PRODOTTI

I prodotti dell agricoltura biologica

VALORITALIA. Torrazza Coste 16/04/2015. Claudio Salaris Christian Magliola

Additivi alimentari: aspetti normativi e criticità della etichettatura

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014

L attuale Quadro Normativo

non esistono i prodotti biologici, ma i prodotti dell agricoltura biologica

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 66/ 14 DEL

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

DOCUMENTO PER FACILITARE LA COMPRENSIONE E L ATTUAZIONE DELL ETICHETTATURA NEI PRODOTTI BIOLOGICI ALL'INTERNO DELL'UNIONE EUROPEA

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.

NUOVE REGOLE IN MATERIA DI ETICHETTATURA DEI VINI. DARIO PANELLI UFFICIO VITIVINICOLO PROVINCIALE Febbraio 2011

Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO EL CAPEL DE NAPOLEON DI SAN MARTINO BUON ALBERGO

Sede Operativa: Via G. Papini n Bologna (Bo) Tel fax

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza

D.M. 16 dicembre 1991, n. 434.

AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2011


Diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare ***I

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone

Circolare N. 43 del 20 Marzo 2015

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE ROSMARINO DA PRODUZIONE INTEGRATA

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA Disciplina e promozione dell'agricoltura biologica nel Friuli - Venezia Giulia

Provincia Autonoma di Trento. Il bio è servito! Dott. Federico Bigaran Ufficio per le produzioni biologiche

BASILICO GENOVESE DOP Sistema delle Camere di Commercio Liguri SCHEDE RIASSUNTIVE

Riferimenti normativi

Il Regolamento CE 178/2002: La Rintracciabilità negli Alimenti degli Animali. Ragusa 28/01/2005

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

REGOLAMENTO per i CLIENTI. sull USO del MARCHIO

INDICAZIONI GEOGRAFICHE E. Relazione presentata in occasione del Salone della PROPRIETA INDUSTRIALE

Dott. Alessandro Bonadonna per SEMI ONLUS L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI: LEGGERE PER RI-CONOSCERE

SCHEDA FORNITORI DI INTERGAS MILANO (VERSIONE 1.5 GIUGNO 2012)

Etichettatura del miele e dei prodotti alimentari contenenti miele

Produzione biologica regimi facoltativi su criteri regolamentari

Disposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti

REGOLAMENTO per i CLIENTI sull USO del MARCHIO

Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale)

ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

REGISTRI AZIENDALI LINEE GUIDA

!!!!!!!!! DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL PANETTONE TIPICO DELLA TRADIZIONE ARTIGIANA MILANESE! 1

Circolare n Prot Roma, 20 novembre Regolamento UE n. 1169/11 G.U.C.E. L 304 del 22 nov D.lgs. 109/92

ALIMENTI...3 MANGIMI E SEMENTI...9

Ricette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento?

CITTA' DI TORINO DIREZIONE CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE SERVIZIO TERRITORIO E SICUREZZA URBANA NORD Ufficio Studi e Formazione Ufficio Studi

DISCIPLINARE PER LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI DESTINATI A CONSUMATORI VEGETARIANI E VEGANI PER AZIENDE CONTROLLATE

/#( 0-1( (2 (2-./-#-#

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

Istituzione del marchio De.C.O. Denominazione Comunale di Origine. Regolamento.

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

Etichettatura degli additivi

DEFINIZIONI INDISPENSABILI

Etichettatura dei prodotti ittici L etichettatura del settore ittico è disciplinata da normativa nazionale a carattere generale D.

Ministero della Salute

Rintracciabilità e tracciabilità strumenti di valorizzazione i del prodotto

L etichetta del cacao e del cioccolato

6 DIMENSIONE DEL PROGETTO 1

PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari

NORME DI PRODUZIONE MANGIMI TRASFORMATI per i prodotti da agricoltura biologica

ALLEGATO B. Procedura di Utilizzo Logo. Qualità Sicura Sicilia

Servizio Accertamenti a Tutela della Fede Pubblica CCIAA Milano

DIPARTIMENTO / STRUTTURA DIREZIONE SANITARIA DOCUMENTO RINTRACCIABILITÁ DEGLI ALIMENTI E GESTIONE DI PRODOTTI ALIMENTARI POTENZIALMENTE PERICOLOSI

NORMATIVE PER L'ETICHETTATURA DEI PRODOTTI BIOLOGICI E TIPOLOGIE DI APPLICAZIONE

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

Cacao e cioccolato l etichettatura dei prodotti di cacao e del cioccolato D.lgs. 178/2003 denominazioni di vendita burro di cacao

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

SGA - SGQ ISO 14001:2004 EN ISO 9001:2000. Manifestazioni ed Eventi Mercatini Bio P_749_M08_C_ALL01 CARTA QUALITÁ PNDB

Dott. Dario Capelli Dirigente Medico SIAN ASL NA 2 NORD referente SIAN ex ASL NA 3 PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE. Art.

Carni bovine Regolamento CE 1760/2000 identificazione e registrazione dei bovini etichettatura delle carni bovine disposizioni comuni

BIO IN CIFRE Bologna, Francesco Giardina

31/05/2013. Relatore: Volani Antonio Campagna finanziata con il contributo della Comunità Europea e dell Italia REG.

L ESEPRIENZA DELLO SPORTELLO: DATI STATISTICI

MARCHI DI TUTELA PROGETTO SCUOLA 21. Vimercate, Dicembre Docente: Elisabetta Castellino

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici

AGENZIA ITALIANA del FARMACO Aula Magna Istituto Superiore di Sanità

Produzione Certificata: il Manuale di Corretta Prassi Operativa (Parte I)

L etichettatura dei prodotti alimentari: la normativa europea (REG UE n. 1169/11 ) Paola Rebufatti

VITICOLTURA BIOLOGICA Expo Milano ottobre Paolo Di Francesco Agronomo Studio SATA

Progetto Marchio d Area Viaggio negli Iblei. Pist 9 Linea d intervento 3.3.IA (attività C) del PO. FESR 2007/2013

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

H A C C P. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi

Document No.: Revision: Date: Replace: Page: ZSEIT-5-STP-007 (I) of 6 Prepared by: Reviewed by: Approved Valid for:

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

REGOLAMENTO N. 23 DEL 9 MAGGIO 2008 L ISVAP. (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo)

Colli!Euganei! Denominazione!di!origine!Controllata. Colli!Euganei!Fior!d Arancio Denominazione!di!origine!controllata!e!garantita!

DOP & IGP_ Checklist documenti

Il marchio QC della Regione Emilia-Romagna. Filiere di Qualità Esperienze a confronto Fermo, 18 marzo 2013

[ ] G D GESTIONE DEL PRODOTTO BIOLOGICO NELLE IMPRESE DELLA FILIERA COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI

REGOLAMENTO DI GESTIONE DEL MARCHIO COLLETTIVO

ISTITUZIONE DELLA De.Co (Denominazione Comunale)

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1165/2013 DELLA COMMISSIONE

Data inizio : Prezzo per partecipante : 100 EUR Località : Da definire

Transcript:

ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI DA AGRICOLTURA BIOLOGICA REALIZZATO CON LA COLLABORAZIONE TECNICA DI DINTEC DICEMBRE 2009 PREMESSA L agricoltura biologica è un particolare metodo di gestione della produzione agricola basato sull interazione tra le migliori pratiche ambientali, il mantenimento di un alto livello di biodiversità e la salvaguardia delle risorse territoriali, il tutto finalizzato ad una gestione eco-compatibile e sostenibile dell agricoltura. I principi e le modalità di produzione dell agricoltura biologica sono stabiliti nel Regolamento Ce 834/2007, del 28 giugno 2007, che abroga e sostituisce il Reg. Cee 2092/1991, primo atto normativo comunitario in materia 1. L art. 3 del Reg. Ce 834/07 individua gli obiettivi che la produzione biologica deve perseguire, ovvero: la qualità dei prodotti, la loro varietà, compatibilmente con l utilizzo di procedimenti agricoli che non danneggino l ambiente, la salute umana e il benessere degli animali. Il metodo di produzione biologica esplica, pertanto, una duplice funzione: da un lato sociale, provvedendo alle esigenze di un specifico target di consumatori, dall altro ambientale, fornendo beni che contribuiscono alla tutela del territorio ed allo sviluppo sostenibile. Nel 2009, in base alle elaborazioni del SINAB (Sistema d Informazione Nazionale sull Agricoltura Biologica), in Italia si registrano circa 50 mila operatori che applicano metodo biologici di cui oltre l 80% produttori, 6% trasformatori e 4% produttoritrasformatori. La distribuzione degli operatori sul territorio nazionale vede, come gli anni passati, il maggior numero di aziende agricole biologiche in Sicilia, seguita dalla Calabria, mentre per il numero di aziende di trasformazione impegnate nel settore la leadership spetta all Emilia Romagna seguita dal Veneto. Il principale comparto produttivo ad orientamento biologico è rappresentato dai cereali (23,1% del totale, più della metà grano duro) e dai foraggi (20,7%); seguono l olivicoltura (11,4%) e la viticoltura (4%); sotto il 3% tutte le altre colture. Per tutelare il consumatore da pratiche ingannevoli nonché per garantire una concorrenza leale tra i diversi prodotti all interno del mercato comunitario, il Reg. Ce 834/07 fissa le modalità di etichettatura dei prodotti biologici e di quelli ottenuti a partire da materie prime agricole biologiche. Approfondiremo, di seguito, i requisiti fissati dalla normativa e le modalità per la loro corretta applicazione. 1 Al Regolamento Ce 834/2007 hanno fatto seguito altri Regolamenti applicativi richiamati nella parte finale del presente approfondimento. IVApp_La produzione biologica_rev00.doc Pagina 1 di 5

LE MODALITA DI ETICHETTATURA Le modalità di etichettatura dei prodotti biologici si differenziano a seconda che l alimento sia ottenuto da: 1. materia prima interamente biologica o da ingredienti biologici in quantità maggiore al 95% in peso sul prodotto finito; 2. ingredienti biologici in quantità inferiore al 95% in peso sul prodotto finito; 3. sistema agricoli in conversione. Alimenti interamente biologici o con una quota di ingredienti biologici > al 95% In questi casi i termini biologico, o le abbreviazioni bio ed eco, possono comparire nella denominazione di vendita (es. Pasta di grano duro biologica) o nel suo stesso campo visivo. Sull etichetta devono essere presenti, e nel seguente ordine: 1. il logo comunitario, di cui alla figura 1; il logo può essere riportato anche in bianco e nero o contenere l indicazione Agricoltura biologica in due lingue; il diametro minimo deve essere pari a 20 mm, per il logo con una sola indicazione, o 40 mm per il logo con due indicazioni; Figura 1 Logo comunitario normale, in bianco e nero e bilingue 2. il codice identificativo rilasciato dall Organismo di controllo; le prime due lettere del codice identificano il Paese (per l Italia IT), le lettere successive identificano l Organismo di controllo, segue il numero dell operatore assieme alla lettera T (se il prodotto è trasformato) o F (se il prodotto è fresco), ed infine un numero associato al singolo prodotto; 3. l indicazione dell origine, riportata utilizzando una delle seguenti diciture: a. Agricoltura UE se il prodotto e/o i suoi ingredienti hanno origine comunitaria; b. Agricoltura non UE se il prodotto e/o i suoi ingredienti provengono da un Paese terzo; c. Agricoltura UE/non UE se il prodotto e/o i suoi ingredienti provengono in parte dal territorio comunitario e in parte da un Paese terzo. ii. L indicazione UE/non UE può essere sostituita dal nome del/i Paese/i; gli ingredienti che pesano meno del 2% rispetto alla quantità totale IVApp_La produzione biologica_rev00.doc Pagina 2 di 5

del prodotto, possono essere omessi ai fini dell attribuzione dell origine. 4. i riferimenti all autorizzazione ministeriale rilasciata all Organismo di controllo, riportati nel seguente modo: "Organismo di controllo autorizzato con D.M. Mi.P.A.A.F. n.xxx del XX/XX/XX in applicazione del Reg. CE n.834/2007. Se l alimento proviene da un Paese terzo il logo comunitario può essere apposto solo se figura anche il codice identificativo rilasciato dall Organismo di controllo che ha effettuato le verifiche sull operatore. Le indicazioni dell origine devono essere riportate in modo facilmente visibile, chiaramente leggibile e in caratteri di dimensioni non maggiori a quelli impiegati per la denominazione di vendita. Dal 1 luglio 2010 il logo comunitario e l indicazione dell origine devono obbligatoriamente figurare in etichetta; fino a questa data la loro apposizione è facoltativa. Tutte le altre indicazioni sono invece obbligatoria già da adesso. In questi prodotti è vietata la presenza di OGM e/o di derivati da OGM; una soglia di tollerabilità in misura inferiore allo 0,9% (contaminazione accidentale) è tollerata purché chiaramente riportata in etichetta. Alimenti che contengono ingredienti biologici in quantità < al 95% I prodotti alimentari che contengono ingredienti biologici di origine agricola in quantità inferiore al 95% possono utilizzare i termini biologico, e/o le sue abbreviazioni, esclusivamente in riferimento all ingrediente e nell apposita lista degli ingredienti; deve inoltre essere indicata la quota percentuale che l ingrediente biologico ricopre sul totale degli ingredienti di origine agricola. I termini biologico (o le sue abbreviazioni bio ed eco ) devono essere riportati con colore, dimensioni e tipo di caratteri identici a quelli utilizzati per indicare gli altri ingredienti. E vietato l utilizzo del logo comunitario, dell indicazione dell origine nonché dei riferimenti all Organismo di controllo responsabile delle verifiche sulle materie agricole di origine biologica. Alimenti ottenuti da un sistema agricolo in conversione Questa fattispecie include gli alimenti ottenuti da aziende agricole che hanno avviato il passaggio dal regime produttivo convenzionale a quello biologico, sulla base di un piano di conversione la cui durata viene concordata con l Organismo di controllo. I prodotti agricoli ottenuti da aziende in conversione possono riportare in etichetta prodotto in conversione all agricoltura biologica solo se: il periodo di conversione dura da almeno 12 mesi prima del raccolto; IVApp_La produzione biologica_rev00.doc Pagina 3 di 5

il prodotto è composto da un solo ingrediente vegetale (es. olio di oliva, caffè, nonché tutta la frutta e la verdura fresca); è presente in etichetta il codice identificativo rilasciato dalla struttura di controllo. La dicitura prodotto in conversione all agricoltura biologica deve essere riportata in colore, formato e tipologia di carattere tali da non metterla in evidenza rispetto alle altre e, soprattutto, rispetto alla denominazione di vendita. E vietato l utilizzo del logo comunitario, dei termini biologico (o le sue abbreviazioni bio ed eco ) e dell indicazione dell origine, fino a quando non sarà terminato il periodo di conversione e l azienda avrà positivamente superato le verifiche dell Organismo di controllo. RIFERIMENTI NORMATIVI COMUNITARI E NAZIONALI Reg. Ce 834/2007, relativo alla produzione biologica e all etichettatura dei prodotti biologici. Reg. Ce 889/2008, recante modalità di attuazione del Reg. Ce 834/2007 (in particolare fornisce i dettagli relativi alla riproduzione del logo comunitario); Reg. Ce 967/2008, recante modifiche al Reg. Ce 834/2007. IVApp_La produzione biologica_rev00.doc Pagina 4 di 5

FAC SIMILE DI ETICHETTA Fac simile di etichetta di un alimento con quantità di ingredienti biologici > al 95%. GALLETTE DI RISO Prodotto biologico Denominazione di vendita integrata dalla dicitura relativa al biologico. Gallette di riso bio (o biologico) sarebbe potuta essere un altra scelta possibile. Logo comunitario (obbligatorio dal 01/07/10) Riferimenti al responsabile commerciale ed allo stabilimento di confezionamento Quantità Elenco ingredienti IT BAGRCERT 00123 T 01 Agricoltura UE Organismo di controllo autorizzato con D.M. MiPAAF n. X del XX/XX/XXXX in applicazione del Reg. CE n.834/2007 Confezionato da: Rossi Mario Srl Via Roma 1- RC Lotto 1/2010 100 g Ingredienti: riso tostato, sale. Codice identificativo dell operatore, indicazione dell origine (obbligatoria dal 01/07/10), dicitura relativa all autorizzazione Ministeriale dell Organismo di controllo Indicazione del lotto Termine min. di conservazione e modalità conservazione Da consumarsi entro: 01/2011 Tenere conserva in un luogo fresco e asciutto Fac simile di etichetta di un alimento con quantità di ingredienti biologici < al 95%. PANE DOLCE Denominazione di vendita Riferimenti al responsabile commerciale ed allo stabilimento di confezionamento Quantità Elencazione degli ingredienti, evidenziando quelli di origine biologica e la relativa quota percentuale sul totale dei componenti di origine agricola. Confezionato da: Rossi Mario Srl Via Roma 1- RC Lotto 1/2010 100 g Ingredienti: farina di grano duro biologica (45%), zucchero di canna biologico (15%), miele, cannella. Da consumarsi entro: 01/2011 Tenere conserva in un luogo fresco e asciutto Lotto di produzione Termine min. di conservazione e modalità conservazione IVApp_La produzione biologica_rev00.doc Pagina 5 di 5