Oggetto: Interventi urgenti per le imprese e i contribuenti indebitati con Equitalia. Il Presidente della Regione anche a seguito di diversi incontri e manifestazioni di protesta dei contribuenti regionali, illustra le diverse situazioni di criticità che stanno colpendo il tessuto produttivo e molti cittadini per le pesanti iniziative di riscossione dei tributi da parte di Equitalia. Si tratta di una situazione di emergenza sociale e di crisi dell intero territorio regionale che sulla base di stime ufficiose coinvolge circa 60.000 contribuenti per la riscossione di tributi, interessi e sanzioni pari a circa 600 milioni di euro già oggetto, di cartelle esattoriali. Il Presidente prosegue sottolineando che, mentre la legge delega n. 42 del 5 maggio 2009 ha riconosciuto, per la prima volta nella storia del nostro Paese, la condizione di insularità e prefigura la fiscalità di vantaggio e di sviluppo come strumento di rilancio delle aree deboli del nostro Paese, l attuale sistema fiscale rischia di compromettere il tessuto produttivo delle imprese regionali già gravemente colpito dalla crisi economica internazionale, non ancora conclusa. La situazione venutasi a creare impone un intervento deciso e immediato della Regione nei confronti del Governo nazionale per un azione volta a rimuovere queste evidenti storture che violano il principio della leale collaborazione fra lo Stato ed i contribuenti in materia fiscale. Nell imminenza del confronto bilaterale con il Governo sul federalismo fiscale, la Regione Sardegna intende assumere ogni iniziativa possibile nei confronti dello stesso per una radicale riforma del modello delle riscossioni tributarie che preveda una progressiva trasformazione dell attuale sistema centralistico verso forme di autonomia regionale degli strumenti e delle modalità della riscossione dei tributi. Nelle more di tale riforma, tuttavia, la Regione, data la gravità del fenomeno promuove una serie di iniziative articolate che si muovono in due specifiche direzioni: a) nei confronti del Governo nazionale; b) con interventi diretti della Regione. Con riferimento alla prima tipologia di interventi il Presidente propone: 1/5
1. il trasferimento al governo della piattaforma richiesta dai manifestanti anti-equitalia; 2. la richiesta, ai sensi dell art. 51, secondo comma, dello Statuto della Regione Sardegna, della sospensione dello strumento dell accertamento esecutivo che entrerà in vigore il 1 luglio e che cancella l iscrizione a ruolo; 3. l avvio immediato delle procedure per il riconoscimento, da parte del governo, del territorio regionale come area di crisi ai sensi dell art. 19bis del D.P.R. n. 602/1973, nonché il riconoscimento delle aree del territorio regionale in stato di crisi ai sensi dell art. 2 della L. n. 99/2009 e del D.M. del 24.3.2010; 4. l istituzione di un tavolo di confronto con Equitalia, Inps ed Agenzia delle Entrate nel quale esaminare ogni iniziativa e strumento atto ad alleviare lo stato di profonda crisi; 5. la richiesta di una serie di provvedimenti urgenti riguardanti la modifica delle modalità di intervento di Equitalia che siano anche anticipatrici della riforma sopra richiamata e concernenti in particolare: a) una moratoria fiscale di almeno un anno; b) la riduzione delle sanzioni contributive; c) la modifica dei criteri di applicazione degli interessi moratori e degli aggi; d) la limitazione ai pignoramenti di immobili (prima casa) e mobili registrati; e) estensione del periodo di rateizzazione. Con riferimento alle azioni di diretta iniziativa regionale, il Presidente propone l immediata attivazione di un pacchetto di misure integrate da attuare in via amministrativa e/o per legge regionale da inserire, eventualmente, nel provvedimento collegato alla finanziaria attualmente in discussione in Consiglio regionale. In primo luogo, il Presidente, in considerazione della crisi economica che ha investito, in Sardegna, interi comparti ed in particolare quello industriale, ritiene necessario attivare strumenti specifici che consentano al sistema impresa di fronteggiare, in via immediata, quelle situazioni di difficoltà economica che non necessitano di interventi di ristrutturazione o salvataggio, ma di un mero sostegno per il mantenimento delle attività. Il Presidente, con riferimento alla tipologia di interventi regionali immediati, propone: 1) la costituzione di un Fondo anticrisi con una dotazione di euro 10.000.000 attraverso il quale finanziare strumenti con cui attuare interventi a favore del sistema produttivo e finalizzati a superare situazioni temporanee di crisi economica e finanziaria generale o situazioni di forte squilibrio finanziario e patrimoniale di specifici comparti produttivi o di singole imprese in difficoltà. Gli strumenti sono adottati in attuazione della normativa ordinaria o di deroghe temporanee previste della normativa comunitaria ai sensi dell art. 107 (ex 87), comma 3, lett. b o nel rispetto degli orientamenti per gli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle 2/5
imprese in difficoltà. Il Fondo anticrisi può intervenire anche ad integrazione di pari interventi statali o di interventi temporanei già autorizzati o a integrazione del Fondo regionale di garanzia; 2) l utilizzo in via dedicata, a parziale modifica di quanto previsto dalla deliberazione n. 20/8 del 26.4.2011, di una quota parte pari a euro 10.000.000 della somma di cui all art. 5, comma 1, lettera d) della L.R. n. 1/2011 a favore di persone e nuclei familiari con reddito pari o inferiore alla soglia di povertà calcolata secondo il metodo dell indice della Situazione Economica Equivalente (ISEE) per far fronte all abbattimento dei costi dei servizi essenziali di cui all allegato n. 2 della deliberazione della Giunta regionale n. 20/8 del 26 aprile 2011, dando priorità alla concessione di contributi per gli obblighi di natura tributaria; 3) la concessione di contributi specifici a favore di soggetti in difficoltà, nella definizione degli interventi previsti dal fondo di garanzia etica (Assessorato del Lavoro); 4) l istituzione su base volontaristica, a richiesta degli Enti locali, di zone franche urbane dove sarà possibile associare alla riduzione delle imposte comunali (Tarsu, Ici) una serie di strumenti regionali di abbattimento del costo del lavoro, di incentivazione degli investimenti e di servizi reali e finanziari per la gestione aziendale (fondo POIC programma straordinario per il lavoro); 5) l immediata istituzione di tavoli provinciali, attraverso la finanziaria regionale SFIRS, a vantaggio delle imprese operanti nei territori per assicurare un più semplice accesso al credito attraverso forme di garanzie dirette e di co-garanzie di cui al fondo regionale di garanzia e controgaranzia per le PMI operanti in Sardegna; 6) l utilizzo degli strumenti di cui alla L.R. n. 3/2009, art. 2, comma 38, per il rilancio delle imprese e lo sviluppo locale a valere sugli stanziamenti del fondo della programmazione negoziata e per il sostegno delle attività produttive. La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dal Presidente all unanimità DELIBERA di approvare le proposte da trasmettere al Governo nazionale riguardanti: a. il trasferimento al governo della piattaforma richiesta dai manifestanti anti-equitalia; b. la richiesta, ai sensi dell art. 51, secondo comma, dello Statuto della Regione Sardegna, della sospensione dello strumento dell accertamento esecutivo che entrerà in vigore il 1 luglio e che cancella l iscrizione a ruolo; c. l avvio immediato delle procedure per il riconoscimento, da parte del governo, del territorio regionale come area di crisi ai sensi dell art. 19bis del D.P.R. n. 602/1973, nonché il 3/5
riconoscimento delle aree del territorio regionale in stato di crisi ai sensi dell art. 2 della L. n. 99/2009 e del D.M. del 24.3.2010; d. l istituzione di un tavolo di confronto con Equitalia, Inps e l Agenzia delle Entrate nel quale esaminare ogni iniziativa e strumento atto ad alleviare lo stato di profonda crisi; e. la richiesta di una serie di provvedimenti urgenti riguardanti la modifica delle modalità di intervento di Equitalia che siano anche anticipatrici della riforma sopra richiamata e concernenti in particolare: a) una moratoria fiscale di almeno un anno; b) la riduzione delle sanzioni contributive; c) la modifica dei criteri di applicazione degli interessi moratori e degli aggi; d) la limitazione ai pignoramenti di immobili (prima casa) e mobili registrati; e) estensione del periodo di rateizzazione; di approvare l immediata attivazione di un pacchetto di misure integrate da attuare in via amministrativa e/o per legge regionale da inserire, eventualmente, nel provvedimento collegato alla finanziaria attualmente in discussione in Consiglio regionale. In particolare: 1. la costituzione di un Fondo anticrisi con una dotazione di euro 10.000.000 attraverso il quale finanziare strumenti con cui attuare interventi a favore del sistema produttivo e finalizzati a superare situazioni temporanee di crisi economica e finanziaria generale o situazioni di forte squilibrio finanziario e patrimoniale di specifici comparti produttivi o di singole imprese in difficoltà. Gli strumenti sono adottati in attuazione della normativa ordinaria o di deroghe temporanee previste della normativa comunitaria ai sensi dell art. 107 (ex 87), comma 3, lett. b o nel rispetto degli orientamenti per gli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà. Il Fondo anticrisi può intervenire anche ad integrazione di pari interventi statali o di interventi temporanei già autorizzati o a integrazione del Fondo regionale di garanzia; 2. l utilizzo in via dedicata, a parziale modifica di quanto previsto dalla deliberazione n. 20/8 del 26.4.2011, di una quota parte pari a euro 10.000.000 della somma di cui all art. 5, comma 1, lettera d) della L.R. n. 1/2011 a favore di persone e nuclei familiari con reddito pari o inferiore alla soglia di povertà calcolata secondo il metodo dell indice della Situazione Economica Equivalente (ISEE) per far fronte all abbattimento dei costi dei servizi essenziali di cui all allegato n. 2 della deliberazione della Giunta regionale n. 20/8 del 26 aprile 2011, dando priorità alla concessione di contributi per gli obblighi di natura tributaria; 3. la concessione di contributi specifici a favore di soggetti in difficoltà nella definizione degli interventi previsti dal fondo di garanzia etica (Assessorato del Lavoro); 4. l istituzione su base volontaristica, a richiesta degli Enti locali, di zone franche urbane dove sarà possibile associare alla riduzione delle imposte comunali (Tarsu, Ici) una serie di 4/5
strumenti regionali di abbattimento del costo del lavoro, di incentivazione degli investimenti e di servizi reali e finanziari per la gestione aziendale (fondo POIC programma straordinario per il lavoro); 5. l immediata istituzione di tavoli provinciali, attraverso la finanziaria regionale della SFIRS, a vantaggio delle imprese operanti nei territori per assicurare un più semplice accesso al credito attraverso forme di garanzie dirette e di co-garanzie di cui al fondo regionale di garanzia e controgaranzia per le PMI operanti in Sardegna; 6. l utilizzo degli strumenti di cui alla L.R. n. 3/2009, art. 2, comma 38, per il rilancio delle imprese e lo sviluppo locale a valere sugli stanziamenti del fondo della programmazione negoziata e per il sostegno delle attività produttive. di dare mandato al Presidente della Regione per attivare ogni ulteriore possibile iniziativa di carattere amministrativo o legislativa utile e necessaria per dare risposte urgenti al sistema produttivo ed ai contribuenti duramente colpiti da Equitalia. Il Direttore Generale Gabriella Massidda Il Presidente Ugo Cappellacci 5/5