L'EMAS applicato al distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia



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[8 L'EMAS applicato al distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia Programma Ambientale del Distretto Ceramico Documento di sintesi Regione Emilia-Romagna Provincia di Modena Provincia di Reggio Emilia Assopiastrelle Comitato Ecolabel Ecoaudit Comuni del distretto Ervet Arpa Centro Ceramico

Documento emesso e approvato dal Comitato Promotore 19 dicembre 2002

Elenco dei firmatari dell Accordo di Programma per il progetto L EMAS applicato al distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia : - Regione Emilia Romagna - Provincia di Modena - Provincia di Reggio Emilia - Comitato Ecolabel Ecoaudit - Assopiastrelle - Comune di Casalgrande - Comune di Castellarano - Comune di Castelvetro - Comune di Formigine - Comune di Fiorano - Comune di Maranello - Comune di Rubiera - Comune di Sassuolo - Comune di Scandiano - Comune di Viano - ACIMAC - CNA Associazione Provinciale Modena - CNA Associazione Provinciale Reggio Emilia - Consorzio Bonifica Parmigiana Moglia-Secchia - Unione Provinciale Cooperative di Reggio Emilia - Lega COOP Modena - SAT Servizio Ambiente e Territorio Sassuolo - LAPAM Federimpresa Modena - Unione Industriali di Modena - Associazione Industriali di Reggio Emilia - Camera di Commercio Reggio Emilia - Federchimica Ceramicolor - CGIL di Modena - CISL di Modena - UIL di Modena - CGIL di Reggio Emilia - CISL di Reggio Emilia - UIL di Reggio Emilia 1

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Indice 1 Come nasce e cos è il Programma Ambientale del Distretto Ceramico...5 2 Com è articolato il Programma Ambientale...6 3 Cosa prevede il Programma Ambientale...6 3.1 Tutela delle acque sotterranee e superficiali...7 3.1.1 Qualità delle acque e gestione delle riserve idriche sotterranee...7 3.1.2 Qualità e quantità delle acque superficiali...8 3.2 Qualità dell aria...9 3.2.1 Adeguamento della rete viaria...9 3.2.2 Adeguamento della rete ferroviaria...9 3.2.3 Ottimizzazione del sistema di trasporto e distribuzione merci...10 3.2.4 Razionalizzazione dei flussi di traffico ed utilizzo di combustibili a minore impatto...10 3.2.5 Riduzione delle emissioni industriali e civili...11 3.3 Riduzione dei consumi energetici...11 3.3.1 Promozione di tecnologie e prassi energeticamente efficienti per i consumi industriali...12 3.3.2 Promozione di tecnologie e prassi energeticamente efficienti per i consumi civili...12 3.4 Produzione di rifiuti...13 3.5 Tutela del suolo...14 3.6 Inquinamento acustico...14 3.7 Tutela della flora, della fauna e del paesaggio...15 3.8 Interventi a supporto della gestione ambientale nelle imprese...16 3.8.1 Strumenti per la diffusione del Regolamento EMAS...16 3.8.2 Strumenti per la diffusione dell Ecolabel nel settore delle Ceramiche...17 3.9 Interventi per l adeguamento del Sistema Informativo Territoriale...17 3.10 Riepilogo degli interventi...18 3

4

Il progetto L EMAS applicato al Distretto Ceramico di Modena e Reggio Emilia, che ha visto la partecipazione di tutti gli attori rilevanti operanti sul territorio del distretto, è stato finalizzato alla realizzazione di un processo orientato all implementazione di forme di gestione ambientale a livello territoriale ed alla definizione di basi conoscitive e semplificazioni procedurali relative alla registrazione EMAS delle imprese e di tutte le organizzazioni operanti nel distretto. Gli attori coinvolti nella realizzazione del progetto, firmatari di uno specifico accordo di programma, sono l amministrazione regionale, le amministrazioni provinciali, Assopiastrelle, il Comitato EMAS Italia, i dieci comuni del distretto, associazioni di categoria e di settore, imprese ed organizzazioni di servizi pubblici ed ambientali, sindacati. Il progetto si è articolato in varie fasi di lavoro, dalla costituzione e operatività del gruppo di soggetti interessati che, tramite riunioni periodiche, hanno controllato l avanzamento dei lavori, discusso ed approvato i risultati dei vari passaggi, all effettuazione di una Analisi Ambientale Territoriale e, in base agli esiti di questa, alla definizione di un Programma Ambientale distrettuale, composto da interventi mirati al miglioramento della situazione del distretto. Un Gruppo Tecnico Operativo composto da ARPA, ERVET e Centro Ceramico ha seguito le attività per la realizzazione dell Analisi Ambientale Territoriale ed ha supportato la discussione che si è svolta tra gli attori istituzionali ed economici per la definizione del Programma Ambientale. 1 Come nasce e cos è il Programma Ambientale del Distretto Ceramico Attraverso l Analisi Ambientale Territoriale è stata inquadrata la situazione del distretto ceramico e sono state evidenziate le relazioni tra lo stato dell ambiente sul territorio esaminato, i fattori di pressione ambientale generati dalle attività produttive operanti nell area, le risposte attuate od attuabili per la tutela ed il miglioramento dello stato dell ambiente e per la minimizzazione degli impatti ambientali. Sulla base dei risultati emersi dall Analisi Ambientale si è aperta la discussione in merito alle possibili azioni proponibili da mettere in campo per ogni specifica tematica ambientale da migliorare. L insieme di tutte le azioni approvate e reputate idonee al raggiungimento di obiettivi condivisi costituisce il Programma Ambientale. Esso si colloca all interno delle modalità di gestione ambientale a livello territoriale, create e sviluppate dal progetto L EMAS applicato al distretto ceramico, come strumento di risoluzione dei problemi emersi dall analisi ambientale territoriale e discussi nell ambito del processo di concertazione tra gli attori partecipanti. La realizzazione degli interventi previsti nel Programma verrà monitorata al fine di verificare i risultati ottenuti in termini di miglioramento dell ambiente ed aumento dell efficienza ambientale delle attività produttive. La nuova situazione delineata attraverso tale monitoraggio costituirà inoltre la base per un nuovo ciclo di programmazione, nell ottica del miglioramento continuo. 5

2 Com è articolato il Programma Ambientale Tutti gli interventi costituenti il Programma Ambientale del distretto ceramico, attraverso i quali si è deciso di affrontare le problematiche ambientali evidenziate dall Analisi, sono stati ordinati in modo sistematico in base ai temi ambientali di riferimento (aria, acque superficiali e sotterranee, energia, rifiuti, suolo, ecc.) e quindi suddivisi sulla base dell obiettivo di miglioramento perseguito. In alcuni casi il raggiungimento degli obiettivi è stato legato alla realizzazione di un insieme articolato di azioni specifiche. Per ognuna delle azioni sono stati individuati i soggetti responsabili del coordinamento, sulla base delle competenze detenute e del ruolo istituzionale od operativo giocato all interno del contesto di riferimento, nonché tutti gli altri soggetti coinvolti nell attuazione. Il responsabile di ogni azione ha poi completato le informazioni inerenti la programmazione, specificando il target, ovvero i risultati di dettaglio attesi per l azione stessa, i tempi di realizzazione, le risorse finanziarie necessarie e disponibili. Nella figura sottostante viene rappresentata una sezione estratta dal Programma. ASPETTI AMBIENTALI OBIETTIVI AZIONI TARGET RESPONSABILITA coordinatore dell'azione TEMPI RISORSE altri attuatori necessarie disponibili INDICATORI MONITORAGGIO EFFICACIA AZIONE (indicatori usati nell'aai) A.2.1) Qualità acque sotterranee A.2.1) Riduzione delle sostanze azotate: riduzione % delle aree a concentrazione di nitrati > 50 mg/l azione 1 - aspetto A.2.1) Promozione di un uso più corretto delle pratiche agronomiche di utilizzo dei liquami zootecnici, in particolare verifica delle reali necessità di concimazione dei terreni azione 2 - aspetto A.2.1) Verifiche sul sistema di collettamento dei reflui fognari Riduzione del 10% spandimento liquami zootecnici 30% della rete da monitorare nei tempi stabiliti Province di Modena e Reggio E. SAT; META; AGAC Ass. Agricoltori; ARPA 3 anni 200.000* 0 3 anni 500.000* 0 Concentrazione di nitrati nelle falde acquifere. Trend della % di aree con NO 3 >50 e >30 L esigenza di attuare un monitoraggio sull efficacia delle azioni man mano che saranno realizzate è stata tenuta in considerazione individuando per ciascuna di esse gli indicatori ambientali influenzabili dalle varie azioni. Questi indicatori sono stati estrapolati dall insieme utilizzato per l Analisi Ambientale Iniziale e permetteranno quindi di verificare l evoluzione della situazione ambientale distrettuale a fronte dell attuazione del Programma. 3 Cosa prevede il Programma Ambientale Di seguito vengono sinteticamente descritte le azioni inserite nel Programma Ambientale per ogni tema ambientale, nell ambito di specifiche macro-categorie di intervento. Per maggiori dettagli si rimanda alla consultazione della versione integrale del documento che può essere richiesta a: - Regione Emilia Romagna (via@regione.emilia-romagna.it), - Provincia di Modena (rompianesi.g@provincia.mo.it), 6

- Provincia di Reggio Emilia (a.sansone@mbox.provincia.re.it), - Assopiastrelle (economia@assopiastrelle.it) oppure scaricata dai seguenti siti web: - www.ermesambiente.it - www.provincia.mo.it - www.provincia.re.it - www.assopiastrelle.it 3.1 Tutela delle acque sotterranee e superficiali Le criticità emerse fanno riferimento agli elevati consumi della risorsa idrica sotterranea ed al suo stato qualitativo (in particolare, per quanto riguarda la presenza di nitrati), al prelievo delle acque superficiali ed alla gestione dei flussi minimi, alla scadente qualità delle acque lungo i corsi d acqua superficiali. Oltre a questo, le azioni di tutela delle acque devono fare fronte, in generale, ad una necessità di adeguamento del sistema informativo relativo all uso e alla disponibilità della risorsa, nonché dei modelli di calcolo e rilevazione. All interno del programma Ambientale sono previsti interventi per andare a migliorare sia la qualità delle acque e la gestione delle riserve idriche nel sottosuolo, sia la qualità e quantità delle acque superficiali. Inoltre specifiche azioni sono volte ad ottenere la riqualificazione e la funzionalità di aree fluviali di interesse. 3.1.1 Qualità delle acque e gestione delle riserve idriche sotterranee Gli interventi previsti a tutela della qualità delle acque sotterranee sono focalizzati a ridurre la quantità di sostanze azotate nei terreni, e comprendono: azioni di promozione di pratiche più corrette per la gestione degli spandimenti zootecnici; verifiche del sistema di collettamento dei reflui fognari. Una migliore gestione delle riserve idriche del sottosuolo viene perseguita tramite azioni volte ad una razionalizzazione degli emungimenti e alla promozione di modalità di consumo della risorsa acqua più efficienti. In particolare gli interventi previsti sono mirati ad ottenere: l utilizzo di risorse meno pregiate, quando ciò si renda possibile: questo viene realizzato predisponendo condotte per usi plurimi e rendendo possibile il recupero e l utilizzo di acque di pioggia per uso domestico; una riduzione delle perdite acquedottistiche; un uso più efficiente dell acqua da parte sia degli utilizzatori domestici sia da parte di Enti e servizi. 7

Altri interventi sono volti all integrazione delle riserve sotterranee tramite opportuno condottamento di risorse di superficie. 3.1.2 Qualità e quantità delle acque superficiali Le azioni predisposte per la tutela delle acque superficiali si pongono due obiettivi generali da perseguire, ovvero: da una parte, tenuto conto degli obiettivi espressi dal D.Lgs 152/99, il miglioramento qualitativo dei corsi d acqua adesso classificati come scadenti, insieme al mantenimento di quelli già buoni; dall altra, la gestione del Deflusso Minimo Vitale. Tali obiettivi vengono perseguiti tramite azioni mirate a : diminuire il prelievo di acqua, mediante interventi volti a regolarizzare i flussi dei corsi d acqua, recuperare acqua di pioggia ed aumentare il contributo di opere idrauliche quali le casse di espansione; diminuire i flussi inquinanti, tramite interventi volti ad aumentare l efficacia dei sistemi di depurazione ed ottimizzare l utilizzo del sistema fognario presente. Inoltre, l obiettivo della tutela delle acque superficiali viene promosso indirettamente tramite azioni di riqualificazione e di rinaturalizzazione di aree fluviali considerate di interesse. A tale proposito, sono previsti interventi per la realizzazione di corridoi ecologici e per il recupero ambientale di una serie di aree già individuate all interno del Programma Speciale d Area. Quadro sintetico degli interventi di miglioramento per il tema Tutela delle acque superficiali e sotterranee n complessivo azioni soggetti coinvolti nell attuazione costo complessivo delle azioni 47 - Province - Comuni - Consorzio di bonifica Parmigiana Moglia-Secchia; Soc. Rio Riazzone - AIPO - SAT, META, AGAC - Attività estrattive - ARPA - Soggetti privati, cooperative di volontariato - Cittadini, ass. ambientaliste, ass. di consumatori - Ass. Agricoltori - Unione Europea, ONG 65.002.812 di cui risorse disponibili risorse da reperire 9.521.758 55.481.054 8

3.2 Qualità dell aria L inquinamento generato dal comparto produttivo ceramico si è notevolmente ridotto negli ultimi anni grazie all impegno delle industrie nell adozione di nuove tecnologie produttive e di trattamento e nuove materie prime. Consistenti rimangono invece gli impatti esercitati dal traffico, sia autoveicolare che pesante indotto dalle attività produttive, che determinano una conseguente generale compromissione della qualità dell aria. I principali problemi da risolvere sono legati a: - flussi di traffico e infrastrutture, - logistica del settore produttivo, - necessità di adeguamento del sistema informativo, atto ad approfondire da un lato la complessità di alcune situazioni e, dall altro, ad offrire garanzie per il monitoraggio dell efficacia delle azioni attuate. Gli interventi previsti nel Programma Ambientale possono essere distinti in macro-aree di intervento relative alla rete viaria e a quella ferroviaria e all ottimizzazione dei flussi di traffico e delle attività di distribuzione, oltre che agli impatti industriali veri e propri. 3.2.1 Adeguamento della rete viaria Gli interventi previsti finalizzati ad un generale adeguamento del sistema viario alle esigenze del traffico attuale, già inclusi nel Programma Speciale d Area del Distretto Ceramico, riguardano: il completamento della Strada Provinciale Pedemontana (SP 467, SP 569); la realizzazione di interventi specifici per l adeguamento delle strutture viarie e per la riduzione degli impatti dovuti al traffico, in particolare nei centri abitati (es. variante alla via Emilia, ponte sul torrente Tiepido, realizzazione di svincoli, ecc.); adeguamento e potenziamento delle Strade Provinciali 15, 16 e 19; realizzazione di collegamenti stradali ed autostradali tra punti nevralgici del sistema viario distrettuale. 3.2.2 Adeguamento della rete ferroviaria Saranno realizzati interventi volti a completare la rete ferroviaria e a renderla maggiormente funzionale alle esigenze di mobilità e di trasferimento merci all interno e in entrata/uscita dal territorio del distretto. In particolare, gli interventi previsti, anch essi inclusi nel Programma Speciale d Area del Distretto Ceramico, sono: connessione delle linee ferroviarie ATCM e ATC con un unica stazione nella città di Sassuolo; opere di potenziamento ed adeguamento della linea ferroviaria Reggio Emilia-Sassuolo; 9

completamento delle opere relative al ampliamento dello Scalo di Dinazzano; realizzazione dei progetti riferiti alla bretella ferroviaria Marzaglia Dinazzano (compreso lo salo merci sito a Marzaglia). 3.2.3 Ottimizzazione del sistema di trasporto e distribuzione merci Le attività di trasporto e distribuzione delle merci all interno del territorio del distretto costituiscono uno dei fattori maggiormente impattanti sulla qualità dell aria e, in generale, sulla qualità della vita nei comuni considerati. Alcune importanti linee di intervento sono state individuate al fine di ottimizzare le modalità di trasferimento delle merci e di spostamento degli automezzi pesanti sulla rete viaria presente: realizzazione di una rete di transit point, al fine di minimizzare la strada percorsa dagli articolati ceramici all interno del distretto nella fase di raccolta delle merci da trasportare. In particolare, nel primo periodo di riferimento del Programma Ambientale è prevista la realizzazione del relativo layout funzionale e quindi, nel medio termine, si prevede la realizzazione di due transit point; azioni di ottimizzazione delle modalità di distribuzione delle merci alle attività commerciali presenti nel distretto, da realizzarsi a cura delle singole amministrazioni comunali. 3.2.4 Razionalizzazione dei flussi di traffico ed utilizzo di combustibili a minore impatto Interventi finalizzati ad una generale ottimizzazione dei flussi di traffico industriale e civile sulla rete viaria del distretto sono stati previsti all interno del Programma Ambientale ed integrati con gli altri specifici per il trasporto delle merci e per l adeguamento delle infrastrutture: istituzione ed attivazione della posizione di Mobility Manager relativa al territorio del Distretto, ovvero della figura manageriale con mansioni e responsabilità legate all ottimizzazione dei flussi di traffico sulla rete; incentivazione di sistemi di car sharing e car pooling e altri sistemi di razionalizzazione dei flussi casa-lavoro, al fine di minimizzare il numero di autovetture circolanti e di massimizzarne le potenzialità come mezzi di trasporto e di spostamento, oltre che di diffondere forme di innovazione in senso ambientale. Altre azioni fanno riferimento ad iniziative per promuovere percorsi e mezzi più sostenibili per gli spostamenti quotidiani: progetti comunali per la realizzazione di percorsi casa-scuola e casa lavoro; realizzazione di piste ciclabili. Inoltre, specifici interventi sono finalizzati a promuovere, a livello comunale, l utilizzo di combustibili per autotrazione a minore impatto ambientale: 10

parziale conversione della flotta di automezzi a disposizione delle amministrazioni comunali; erogazione di contributi a cittadini ed imprese per la conversione di automezzi a gas GPL o metano. 3.2.5 Riduzione delle emissioni industriali e civili Un programma per il miglioramento della qualità dell aria all interno di un territorio fortemente industrializzato non può ovviamente prescindere dalla necessità di minimizzare gli impatti generati dalle industrie presenti sul distretto. Nonostante negli ultimi anni si siano ottenuti molti risultati in termini di miglioramento delle performance delle imprese, ed in particolare le imprese ceramiche abbiano raggiunto un alto livello di efficienza ambientale, il Programma Ambientale contiene diverse attività legate allo studio ed al trattamento delle emissioni industriali in atmosfera; interventi per l utilizzo di combustibili a minore impatto ambientale; interventi per riduzione e mitigazione delle emissioni di SOV dal comparto ceramico; realizzazione di uno Studio relativo al contributo delle varie fonti locali di emissione (imprese, trasporti, riscaldamento, ecc.) ai livelli di polveri PM10 rilevati; regolamentazione delle attività ceramiche identificate come terzo fuoco ceramico. Quadro sintetico degli interventi di miglioramento per il tema Qualità dell aria n complessivo azioni soggetti coinvolti nell attuazione costo complessivo delle azioni 46 - Regione Emilia - Romagna - Province - Comuni - ANAS, TAV, ACT, ATCM, FS - Federchimica - Assopiastrelle, Centro Ceramico - Altre associazioni (CNA, LAPAM, Lega cooperative, Federtrasporti) - Grande Distribuzione, Confcommercio, Confartigianato - Imprese - Cittadini, Forum locali - Sindacati - ARPA, ASL 688.873.789 di cui risorse disponibili risorse da reperire 379.732.200 309.141.589 3.3 Riduzione dei consumi energetici I consumi energetici sul territorio del distretto sono estremamente rilevanti, a causa dell elevata concentrazione di produzioni ad alta intensità energetica. Questo, nonostante i notevoli risultati 11

ottenuti dalle imprese ceramiche nel miglioramento dell efficienza energetica dei propri processi. A tale proposito, può essere molto importante lo sfruttamento di ulteriori possibilità tecnologiche e gestionali ancora non utilizzate per tutto il loro potenziale. Esigenza a parte risulta essere quella di creare una rete di condivisione dei dati relativi ai consumi energetici che possa costituire la necessaria base informativa per la valutazione delle prestazioni in termini di efficienza energetica. Gli interventi previsti all interno del Programma Ambientale hanno l obiettivo di aumentare tale efficienza energetica, relativamente sia ai consumi industriali che a quelli civili. 3.3.1 Promozione di tecnologie e prassi energeticamente efficienti per i consumi industriali Una prima serie di interventi è dedicata ad aumentare l efficienza energetica dei processi industriali realizzati nel distretto. In particolare gli interventi si riferiscono a: recupero ed utilizzo del calore emesso dagli impianti produttivi; processi di cogenerazione nel settore industriale (qualora venga modificato il quadro normativo ed economico); realizzazione di basi conoscitive, quali una banca dati sui consumi energetici dell industria ceramica. 3.3.2 Promozione di tecnologie e prassi energeticamente efficienti per i consumi civili Complementari alle azioni rivolte alle attività produttive, sono considerate quelle aventi lo scopo di ridurre i consumi energetici civili. Tra queste troviamo: incentivazione all utilizzo di fonti energetiche alternative, quali i pannelli fotovoltaici, e l utilizzo di combustibili rinnovabili, ad esempio tramite impianti funzionanti a biomassa; sviluppo di sistemi di teleriscaldamento; promozione di impianti di mini-cogenerazione nei settori terziario e residenziale; promozione di norme, prassi e regolamenti in favore della riduzione dei consumi e dell utilizzo di fonti rinnovabili, tramite l aggiornamento di piani e regolamenti a livello comunale, strumenti di discussione (ad esempio il tavolo provinciale degli Energy manager) e formazione professionale. 12

Quadro sintetico degli interventi di miglioramento per il tema Riduzione dei consumi energetici N complessivo azioni soggetti coinvolti nell attuazione costo complessivo delle azioni 15 - Regione Emilia - Romagna - Province - Comuni - Comunità montane - Assopiastrelle - SAT, META, AGAC - GRTN, altri eventuali grossisti dell energia - Centro Ceramico, altri centri di ricerca, studi di ingegneria, esperti - Imprese - Ass. categoria, ordini professionali, enti di formazione - Cittadini 3.118.493 di cui risorse disponibili risorse da reperire 648.818 2.469 675 3.4 Produzione di rifiuti La produzione di rifiuti risulta sicuramente significativa, come ci si può facilmente aspettare riferendosi ad un area fortemente antropizzata ed industrializzata come il distretto ceramico. Le industrie ceramiche riescono al momento ad ottenere ottime prestazioni in termini di recupero e riutilizzo di scarti e di rifiuti industriali. Ulteriori miglioramenti potranno essere ottenuti tramite ricerca su materiali e prodotti. Dal punto di vista dei rifiuti urbani buoni risultati sono rilevati in termini di raccolta differenziata. Le misure previste nel Programma Ambientale si pongono come obiettivi generali la riduzione della produzione di rifiuti urbani e rifiuti speciali, e l incremento della raccolta differenziata. Gli interventi previsti riguardano: la gestione integrata dei rifiuti urbani (comprendenti azioni di sensibilizzazione e realizzazione di strutture, quali isole ecologiche e centri di riciclaggio); incentivazioni alle politiche di riduzione e recupero degli imballaggi; sviluppo di tecnologie di recupero e riutilizzo dei rifiuti speciali. 13

Quadro sintetico degli interventi di miglioramento per il tema Riduzione dei rifiuti n complessivo azioni soggetti coinvolti nell attuazione costo complessivo delle azioni 7 - Province - Comuni - SAT, META, AGAC - Ass. di categoria - Imprese, cittadini - Centri di riciclaggio 847.950 di cui risorse disponibili risorse da reperire 425.100 422.850 3.5 Tutela del suolo Le condizioni del suolo nel territorio del distretto risentono della presenza di passività ambientali legate alla gestione non corretta dei rifiuti industriali operata nel passato. Risolto il problema alla fonte grazie all utilizzo di norme legislative, infrastrutture e spinte all adeguamento tecnologico e gestionale, occorre intervenire per bonificare i siti tuttora contaminati. A tale proposito sono previsti specifici interventi di bonifica su numerosi terreni facenti capo alle diverse amministrazioni locali. Quadro sintetico degli interventi di miglioramento per il tema Tutela del suolo n complessivo azioni soggetti coinvolti nell attuazione costo complessivo delle azioni 11 - Comuni - Province - Regione Emilia - Romagna - Privati - Ministero dell Ambiente 28.423.536 di cui risorse disponibili risorse da reperire 17.807.675 10.615.861 3.6 Inquinamento acustico Il problema dell inquinamento acustico assume sempre maggiore rilevanza, a causa di: aumento del traffico veicolare, ampliamenti delle zone urbane, industriali, artigianali e incremento dei locali pubblici vicino o all interno di aree residenziali. Si è rilevata quindi la necessità di interventi per la prevenzione e la mitigazione degli impatti cui è sottoposta la popolazione del distretto, oltre a 14

quella più generale, già sancita per legge, di completare la zonizzazione acustica dei territori comunali. In particolare, gli interventi previsti nel programma fanno riferimento a: interventi di mitigazione dell inquinamento acustico (ad esempio, installazione di barriere antirumore); incentivazioni all adozione di elementi strutturali di protezione acustica per le nuove costruzioni. Quadro sintetico degli interventi di miglioramento per il tema Inquinamento acustico n complessivo azioni soggetti coinvolti nell attuazione costo complessivo delle azioni 5 - Comuni - Province - Regione Emilia - Romagna - ARPA - Imprese costruttrici 1.896.999 di cui risorse disponibili risorse da reperire 127.469 1.769.530 3.7 Tutela della flora, della fauna e del paesaggio In una zona altamente industrializzata come quella del distretto ceramico risulta estremamente importante procedere ad interventi finalizzati a tutelare e riqualificare il paesaggio e la qualità urbana, impoveriti dagli impatti generati dalle attività produttive ed umane in generale. Le stesse evidenti necessità emergono relativamente alla tutela della biodiversità, sia per quanto riguarda la flora che la fauna, su un territorio su cui pure si conta tuttora una buona presenza di aree naturali. Il Programma ambientale individua come obiettivi: il miglioramento della qualità urbana, attraverso l aumento delle zone verdi; la tutela della biodiversità, per cui la flora e la fauna presenti sul territorio saranno oggetto di interventi finalizzati al mantenimento della biodiversità tuttora presente ed al ripristino di specie autoctone. Tra gli interventi inseriti nel Programma, si trovano: creazione di corridoi ecologici, interventi di ripopolamento e piantumazione, sviluppo di sistemi e strutture naturali per l agricoltura biologica. 15

Quadro sintetico degli interventi di miglioramento per il tema Tutela della flora, della fauna e del paesaggio n complessivo azioni soggetti coinvolti nell attuazione costo complessivo delle azioni 13 - Comuni - Provincia di Modena - Consorzi di bonifica - Autorità bacino Po - AIPO - Soc. Rio Riazzone - Associazioni ed aziende agricole; privati - Regione Emilia - Romagna risorse disponibili 5.582.648 di cui risorse da reperire - Unione Europea 3.331.357 2.251.291 3.8 Interventi a supporto della gestione ambientale nelle imprese Risposte generali alle necessità emerse riguardo a tutti i temi ambientali considerati sono, in forza della loro natura di strumenti gestionali e strategici, ed in forza degli obiettivi generali perseguiti dal progetto di applicazione del regolamento EMAS a livello territoriale, gli interventi volti a promuovere gli strumenti di gestione ambientale presso le imprese e tutte le organizzazioni operanti nel distretto. Tramite tali interventi, si persegue dunque un generale obiettivo di miglioramento dello stato dell ambiente e di riduzione delle pressioni subite da tutti i sottosistemi ambientali (aria, acque, ecc.). Le misure previste, in specifico, fanno riferimento all applicazione di due strumenti: i sistemi di gestione ambientale ed il marchio europeo di qualità ambientale (Ecolabel), ottenibile in base ai criteri stabiliti per la produzione di piastrelle ceramiche. 3.8.1 Strumenti per la diffusione del Regolamento EMAS Per quanto riguarda la diffusione delle registrazioni EMAS presso le imprese e tutte le organizzazioni operanti nel territorio del distretto, il programma ambientale prevede la realizzazione di due strumenti, funzionali al completamento delle attività previste nel progetto stesso, ovvero: la definizione, ad opera del Comitato italiano Ecolabel/Ecoaudit, di semplificazioni procedurali per le organizzazioni del distretto che decideranno di implementare il proprio sistema di gestione EMAS, basate sugli strumenti e sui risultati ottenuti nell ambito del progetto a livello territoriale. In particolare i risultati dell Analisi Ambientale Territoriale e le previsioni contenute nel Programma forniranno le basi per identificare gli obiettivi ambientali di ciascuna organizzazione. Ulteriori forme di supporto tecnico ed operativo sono previste per il raggiungimento della conformità al Regolamento; 16

la redazione di linee guida per i verificatori ambientali, relative alle imprese operanti in distretti accreditati EMAS, da applicare al territorio del distretto ceramico ed utilizzabili poi come strumento generale ad uso del Comitato italiano Ecolabel/Ecoaudit. 3.8.2 Strumenti per la diffusione dell Ecolabel nel settore delle Ceramiche Riguardo il marchio europeo di qualità ecologica, Ecolabel, è prevista la realizzazione di interventi per diffondere la conoscenza e l utilizzo, da parte delle imprese ceramiche, del marchio Ecolabel per i rivestimenti duri da pavimento, ottenibile tramite i criteri tecnici specifici definiti a livello europeo. Quadro sintetico degli interventi a supporto della gestione ambientale delle imprese n complessivo azioni soggetti coinvolti 3 nell attuazione - Comitato Ecolabel Ecoaudit - Assopiastrelle - Organismo per la verifica del Programma Ambientale - APAT/ARPA - Ass. di categoria - Province - ERVET costo complessivo delle azioni risorse disponibili 10.000 di cui risorse da reperire - Centro Ceramico 7.500 2.500 3.9 Interventi per l adeguamento del Sistema Informativo Territoriale La realizzazione dell Analisi Ambientale Territoriale ha, infine, posto in evidenza una generale necessità di adeguamento del sistema informativo ambientale locale, necessario per avere a disposizione tutti i dati componenti una adeguata base di supporto alle decisioni. In relazione a tale importante esigenza, il programma Ambientale si è posto i seguenti obiettivi specifici, che si aggiungono a quello generale relativo all adeguatezza del sistema locale di monitoraggio e controllo: - monitoraggio e verifica dei piani di miglioramento ambientale; - aggiornamento periodico degli indicatori individuati nell ambito del progetto EMAS del distretto ceramico ; - condivisione delle informazioni ed incremento del contenuto informativo dei dati; - attività di comunicazione esterna delle politiche e delle azioni ambientali adottate. Le attività previste fanno riferimento a: predisposizione di un manuale relativo alle modalità di acquisizione dei dati e delle informazioni; 17

progettazione e costruzione di un sistema contenitore delle informazioni (denominato S.A.D. Sistema Informativo Territoriale Ambientale del Distretto Ceramico); Implementazione di un sistema di gestione dei dati ambientali (mirato alle fasi di sistematizzazione, elaborazione, modellizzazione, analisi, previsione e diffusione dei dati). 3.10 Riepilogo degli interventi per il miglioramento ambientale del distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia Nel suo insieme il Programma Ambientale definito per il miglioramento del territorio del distretto ceramico è costituito da un insieme di 134 azioni, come riepilogato nella tabella successiva. n complessivo azioni soggetti coinvolti nell attuazione costo complessivo delle azioni 134 - Regione Emilia - Romagna - Province - Comuni - Comunità Montane - Assopiastrelle - Federchimica - Altre associazioni (CNA, LAPAM, Lega cooperative, Federtrasporti) - SAT, META, AGAC - Centri di riciclaggio - ANAS, TAV, ACT, ATCM, FS - GRTN, altri eventuali grossisti dell energia - Consorzio di bonifica Parmigiana Moglia-Secchia; Soc. Rio Riazzone - AIPO - Associazioni ed aziende agricole - Grande Distribuzione, Confcommercio, Confartigianato - Ordini professionali, enti di formazione - Imprese - Cittadini, Forum locali - Ass. ambientaliste, ass. di consumatori - Cooperative di volontariato - Sindacati - Centro Ceramico, altri centri di ricerca, studi di ingegneria, esperti - ERVET - ARPA, ASL, APAT - Comitato Ecolabel Ecoaudit - Organismo per la verifica del Programma Ambientale - Ministero dell Ambiente - Unione Europea, ONG 793.556.227 di cui risorse disponibili risorse da reperire 411.601.877 381.954.350 18