Le informazioni meteorologiche portuali di Gian Carlo Ruggeri Ciò che è e come vorremmo si trasformasse L Organizzazione Meteorologica Mondiale (O.M.M.), organismo del - le Nazioni Unite, comprende 189 Stati membri e Territori, fra i quali l Italia. Fra gli scopi che l O.M.M. persegue, vi è l applicazione della Meteorologia alle attività marittime e aeronautiche. Per questi fini, l Organizzazione si è dotata di Commissioni apposite. Per standardizzare le suddette attività, l Organizzazione ha elaborato delle Pubblicazioni - guida. L O.M.M. collabora con altre Agenzie delle Nazioni Unite: l I.C.A.O., composta da 191 Stati, e l I.M.O (170 Stati). Le succitate Pubblicazioni contengono delle Recommendations e degli Standards che rappresentano delle norme da seguire nell esercizio delle attività suddette. Le prime riguardano criteri la cui applicazione uniforme è ritenuta desiderabile per la sicurezza e la regolarità della navigazione aerea internazionale e a cui ciascuno Stato membro I.C.A.O. dovrebbe aderire; gli Standards concernono procedure la cui applicazione uniforme è ritenuta necessaria per la sicurezza e la regolarità della navigazione aerea internazionale. L O.M.M., in particolare, ha elaborato la Pubblicazione n. 49 Technical Regulations / Volume I - General meteorological Standards and Recommended practices - Volume II Meteorological service for international air navigation. Questo documento è identico alla Pubblicazione ICAO Annesso 3 - Meteorological Service for international air navigation. O.M.M. e I.C.A.O, quindi, cooperano allo scopo di implementare Standards e Recommendations necessari per la sicurezza, l efficienza e la regolarità dell Aviazione. Per quanto concerne i Servizi Meteorologici aeronautici, inoltre, in Italia, il sopracitato Annesso 3 è stato inserito nel Codice della Navigazione Marittima e Aerea e, quindi, il suo contenuto ha forza di legge. I Servizi Meteorologici aeroportuali In accordo alle Pubblicazioni su citate, i Paesi membri dell O.M.M. / I.C.A.O che accettino traffico aereo civile internazionale, devono istituire nei loro aeroporti degli Uffici meteorologici la cui attività risponda alle normative dei suddetti Basic Documents. In Italia, la Meteorologia aeroportuale viene effettuata dagli Uffici aeroportuali, in parte appertenenti all E.N.A.V. e in parte all Aeronautica Militare. In relazione all inclusione degli Annessi I.C.A.O. (fra cui il citato Annesso 3) nell ordinamento giuridico italiano, quest attività risponde alle normative internazionali. Gli Uffici Meteorologici aeroportuali sono composti da un Ufficio informazioni e previsioni e da una Stazione meteorologica d osservazione aeronautica, situata in posizione significativa nel sedime aeroportuale. Sia l Ufficio che la Stazione hanno la responsabilità della sorveglianza delle condizioni meteorologiche nell ambito dell area denominata ATZ (Aerodrome Traffic Zone), zona assimilabile ad un cilindro di raggio di base e altezza variabili da aeroporto ad 39
Situazione del tempo in superficie alle ore 0900 UTC del 16 gennaio 2012 aeroporto, avente il centro in una radioassistenza alla navigazione aerea ubicata nell aeroporto stesso. Le osservazioni meteorologiche effettuate dalla Stazione hanno valore legale. La diffusione nazionale e internazionale di previsioni / osservazioni (orarie, in alcuni casi anche semi-orarie) rilevate dalla Stazione avviene su appositi canali e reti di telecomunicazione. In caso di particolari variazioni dei parametri meteorologici, vengono emessi dei messaggi speciali sia all interno dell ATZ che sui canali di telecomunicazione. I Servizi Meteorologici per la marina Una situazione diversa esiste nell ambito dei Servizi meteorologici per le attività marittime. Nelle Pubblicazioni Manual on Marine Meteorological Services (WMO No. 558) e nell Annex 2.B alla Guide to Marine Meteorological Services (WMO No. 471) l O.M.M. ha diffuso le linee - guida per la creazione e la gestione, negli Stati membri, dei servizi in questione. In collaborazione con l I.M.O. e l I.H.O. è stato pubblicato il JOINT IHO/IMO/WMO MA- NUAL ON MARITIME SAFETY INFORMATION (MSI). Questo Manuale fornisce una guida pratica per i soggetti interessati alla compilazione di previsioni e avvisi meteorologici per la navigazione marittima emessi nell ambito del patronato dell Organizzazione Meteorologica Mondiale e sotto l egida del Global Maritime Distress and Safety System (GMDSS). Le informazioni MSI (Maritime Safety Information) vengono promulgate in accordo ai requisiti della Risoluzione I.M.O. A. 705 (17); gli Avvisi ai naviganti (Navigational warnings) sono promulgati sotto gli auspici congiunti dell IMO/ IHO) - World-Wide Navigational Warning Service (WWNWS), in accordo con i requisiti contenuti nella risoluzione I.M.O. A.706(17). Situazione diversa, quindi, soprattutto per quanto riguarda, come vedremo, l assistenza meteorologica nei porti nazionali. La Pubblicazione W.M.O. No. 558 Manual on marine Meteorological Services, nell Introduzione, par. 5, Principles of Marine Meteorological Services, Organization, recita: I Servizi Meteorologici per le attività marittime devono essere organizzati allo scopo di fornire alla navigazione, alla pesca e ad altre attività marittime, nella misura possibile, le informazioni meteorologiche ed oceanografiche (avvisi, previsioni, carte, attività consultiva da parte di esperti e dati climatici) richieste per la conduzione delle operazioni in modo sicuro ed altamente efficiente, utilizzando modi adeguati di diffusione. Tali Servizi assolveranno le loro funzioni coerentemente al materiale - guida e all addestramento.i Servizi meteorologici marittimi devono comprendere le seguenti componenti principali: A) Servizi per la navigazione d altura; B) Servizi per le aree costiere e offshore; C) Servizi per i Porti e le darsene principali; D) Addestramento in Meteorologia Marittima. Riferendoci al punto C), la necessità che ogni Stato membro dell O.M.M. allestisca degli Uffici Meteorologici Portuali (U.M.P., ingl.: P.M.O.) sul suo territorio, viene esposta nella Pubblicazione No. 49 Technical Regulations ove, al par. 1.4.1.1, si legge che I Paesi membri devono predisporre servizi meteorologici, basati sulle procedure internazionali, da 40
Analisi satellitare ad alta definizione del giorno 16.1. 2012, ore 12 55 UTC ubicare nei porti principali fequentati dalla navigazione internazionale e, al successivo paragrafo: I Paesi membri che istituiscono Servizi meteorologici marittimi devono designare degli Uffici meteorologici o strutture responsabili della fornitura di servizi per i porti principali ed aree portuali. Poco più avanti, il par. 1.4.2.2, recita: I Paesi membri che istituiscono Servizi meteorologici marittimi per i porti principali ed aree portuali, devono: (a) Rendere disponibili le strutture per la fornitura di briefings orali; (b) Predisporre per la fornitura di informazioni climatiche per il porto o l area portuale; (c) Mantenere uno stretto rapporto con gli utenti al fine di essere certi che le informazioni meteorologiche soddisfino le necessità dei destinatari. Nella summenzionata Pubblicazione W.M.O. No. 558 Manual on marine Meteorological Services, dunque, al par. 1.1, viene menzionato che i Servizi meteorologici portuali devono soddisfare i seguenti requisiti per: A) Le navi che entrino o escano dal porto; B) Gestione delle operazioni di carico, sicurezza delle operazioni e stoccaggio; C) Caricamento delle chiatte; D) Operazioni di dragaggio e pulizia;e) Costruzioni navali ed altri lavori di costruzione; F) Progetti di ingegneria navale; G) Servizi di rompighiaccio nei porti e nelle loro entrate; H) Operazioni di lotta all inquinamento marino nell area portuale; I) Industrie, commercio, attività giuridica ed assicurativa; J) Attività ricreative acquatiche. Si rende comunque noto che gli U.M.P. in Italia non esistono. Fenomeni meteorologici e navigazione marittima Aree profonde e persistenti di bassa pressione, forti venti (anche a regime di raffica), onde alte, restrizioni della visibilità, temporali, trombe d aria e marine, possono creare criticità alle operazioni marittime. In particolare, le cause e gli effetti di molti di questi fenomeni sono uniche nell ambito del Mediterraneo. Questa, infatti, è un area dove le complicate caratteristiche topografiche influenzano i modelli atmosferici. Ad esempio, forti venti catabatici possono fluire fra strette cavità montuose o valli, crescere ad intensità di tempesta in brevissimo tempo e causare danni ingenti nelle aree portuali e costiere. Possono essere generate condizioni pericolose dello stato di moto del mare, mentre le aree adiacenti risultano relativamente calme. Spesso, uno sguardo alle carte meteorologiche in superficie, non rende ragione di tali effetti locali, variabili fra punto e punto. Appare, inoltre, che questi fenomeni si siano accentuati durante gli ultimi anni, probabilmente a causa di effetti dovuti all inquinamento atmosferico prodotto da attività antropiche. Aumento dell intensità dei fenomeni meteo-marini Durante gli Anni 60, l altezza media delle onde in mare aperto era di circa 2,1 m. Negli ultimi vent anni, tale valore è cresciuto fino a 2,7-3 m. Le cause di questa variazione sono molteplici e ancora allo studio, ma, considerando che il vento è il primo generatore del moto ondoso, si può ipotiznovembre-dicembre 2013 41
Porto Torres con l ipotesi di una M.T.Z. avente il raggio di 5 miglia nautiche zare che i sistemi di tempo perturbato abbiano incrementato la loro energia, rendendo i fenomeni correlati più virulenti. È stato calcolato che negli ultimi venti anni, più di duecento grandi navi cargo sono state disperse in mare. Le relazioni fornite da testimoni riferiscono che i naufragi sono avvenuti in presenza di onde alte come muri d acqua, molto violente. Senza andare troppo indietro nel tempo, vediamo alcuni dei casi più eclatanti, avvenuti negli anni 2000: aprile 2005: un traghetto s incaglia davanti al porto di Livorno, in un area di forte tempo perturbato; aprile 2005: un aliscafo danneggiato da uno scoglio in un area di maltempo; 3 marzo 2010: Durante una burrasca nel Golfo del Leone la Louis Majesty di 207 metri viene travolta da una massa d acqua che infrange i vetri del quinto ponte e travolge oggetti e persone; due i morti e sedici i feriti; 10 marzo 2012: una grande nave cisterna adibita a trasporti chimici si incaglia appena fuori dal porto di Siracusa, a causa delle pessime condizioni meteorologiche esistenti, peraltro preventivamente annunciate; 9 dicembre 2012: a sette miglia dal porto di Palermo, attendendo un miglioramento delle condizioni meteomarine, la nave traghetto Euro Cagliari, della Compagnia di navigazione Grimaldi, perde in mare dodici TIR e semi rimorchi. Secondo le notizie, l incidente è stato causato dalle pessime condizioni del mare e dalle raffiche di vento molto forti, aventi intensità di oltre 40 nodi. Traffico marittimo con venti in superficie alle ore 0924 UTC del 16 gennaio 2012 42 Ipotesi di un Servizio di Meteorologia marittima Portuale - Un esempio Facendo un parallelo con l assistenza meteorologica al volo, è opportuno dare una breve idea dell associazione esistente fra questa e il controllo del traffico aereo. In armonia con le suddette normative I.C.A.O., il Controllo del Traffico Aereo, in Italia, è esercitato dagli Organismi preposti in tre porzioni dello spazio aereo, denominate Regioni Informazioni Volo (F.I.R.); all interno di ogni F.I.R. esiste uno o più Centri di Controllo Regionale (A.C.C.); in seno alla F.I.R. il servizio di informazionovembre-dicembre 2013
La chimichiera Gelso M incagliata immediatamente al di fuori del porto di Siracusa il 10 marzo 2012 ni meteorologiche viene assicurato dal Centro Informazioni Volo (F.I.C.). Sempre nell ambito della F.I.R., altri Enti assicurano il servizio di assistenza: i centri di Controllo di Avvicinamento (APP) e, infine, le Torri di Controllo (TWR, il cui ambito di responsabilità è la Zona di Traffico Aeroportuale - A.T.Z.). Ad ognuno di questi organismi è associato un Ente meteorologico, ovvero: per la F.I.R. il Meteorological Watch Office (M.W.O.); per l APP, il M.W.O. o un Ufficio Meteorologico Aeroportuale designato (U.M.A.) per la TWR, un U.M.A. (con la Stazione d osservazione meteorologica aeroportuale). Questa struttura, ripetiamo, ha ben precise funzioni giuridiche. Volendo traslare questo sistema al traffico marittimo, sorge spontanea una domanda: qual è, attualmente, l Ente incaricato di misurare, ad esempio, il valore ufficiale del vento (e le sue variazioni), della visibilità, dello stato del mare, degli eventuali fenomeni, nel porto e nelle sue immediate vicinanze (l area, anche estesa, di avvicinamento ed atterraggio al porto)? In caso di sinistri marittimi che potrebbero verificarsi in queste due aree, in condizioni di tempo proibitivo, quali sono i valori ufficiali dei parametri meteo - marini? Difficile dire. Allora, ipotizziamo una struttura parallela di Controllo del Traffico Marittimo - Servizio di Assistenza Meteo - Oceanografico a quella aeronautica. Un processo di navigazione consiste nel condurre una nave dalla darsena del porto di partenza a quella del porto di arrivo, in modo veloce, sicuro ed economico. I vari stadi di tale processo sono: - La pianificazione della rotta; - La partenza da un porto e la navigazione (d altura o lungo le coste); - L avvicinamento, l entrata in porto e l accostamento. Questi tre stadi corrispondono a vari tipi di assistenza meteorologica, realizzata da appositi Enti; ad esempio: - Un Ufficio Meteorologico Portuale (U.M.P.) che abbia una sfera di competenza per il porto di partenza e per le sue vicinanze (Maritime Traffic Il traghetto Euro Cagliari, della Società di navigazione Grimaldi, a causa del mare e del vento il 9 dicembre 2012 perde in mare 12 tra TIR e rimorchi 43
Zone - M.T.Z.), simile a quella di una Torre di Controllo (A.T.Z.), nonché per l area di avvicinamento (APP) - (stadio 1 e 2); - Un Centro Meteorologico Marittimo, ubicato in un grande porto, che abbia responsabilità in un area regionale, per il secondo stadio (Maritime Information region - M.I.R); - Per l arrivo, come il primo stadio. L attività dell Ufficio Meteorologico Portuale (U.M.P.) consiste nella produzione di previsioni meteorologiche marittime nell ambito del porto e nella zona di avvicinamento al porto; briefings agli equipaggi, rotte consultive e di minimo tempo (weather routeing); fornitura di documentazione meteorologica, emissione di Avvisi. Ma, non meno importante, ad esso Ufficio dev essere associata una Stazione d osservazione meteorologica marittima, dipendente gerarchicamente e funzionalmente dall U.M.P.. Questa unità effettua le osservazioni meteo - oceanografiche necessarie alle operazioni portuali, ovvero: - Vento (direzione, intensità, eventuali raffiche e variazioni rapide); - Visibilità (anche nei valori minimi in varie direzioni); - Fenomeni (nebbia, precipitazioni liquide e solide, temporali con relativa attività elettrica, ecc.); - Stato del mare (onde significative di mare vivo, mare lungo); - Eventuale temperatura superficiale (SST) dell acqua marina. Tali parametri devono possedere: - Rappresentatività tecnica; - Modi di diffusione rapida agli utenti interessati; - Frequenza appropriata di rilevazione anche delle eventuali variazioni; - Valore giuridico. Un esempio - Conclusioni Il 16 gennaio 2012 un ampia depressione interessava l Italia, con venti forti, precipitazioni e temporali (figg. a pag. 40, 41 e 42 in basso). Prendiamo, per esempio, un porto importante, Porto Torres che, nell ipotesi precedente, potrebbe avere una M.T.Z. come quella rappresentata nella fig. di pag. 42 in alto. Il giorno succitato, il Porto era esposto a venti da ovest nord ovest, con intensità di 40 nodi e a raffiche. La fig. di pag. 42 in basso mostra la situazione in tale giorno, con il traffico marittimo in atto, alle ore 0924 UTC. Le condizioni meteorologiche ufficiali, date dalle uniche due Stazioni meteorologiche aeroportuali relativamente vicine (Alghero, distanza da P.to Torres 31,3 Km; Olbia, distanza 93 Km) alle ore 0920 UTC erano quelle riportate in tabella a fondo pagina. È necessario chiarire che il dato del vento rilevato (come riportato in tabella) corrisponde ad una media di dieci minuti precedenti l osservazione. Dal punto di vista operativo aeronautico, agli aeromobili in atterraggio viene fornito un dato mediato ai due minuti precedenti l osservazione (spot wind, in nautica: sustained wind). Pertanto, nel luogo in esempio, l intensità del vento sarebbe potuta essere anche maggiore. Lo stato del mare, dedotto da osservazioni sinottiche SHIP, era compreso fra 5 e 6. Come si evince, i dati ufficiali corrispondevano a Stazioni distanti ed erano limitati ad osservazioni aeronautiche. In condizioni meteorologiche proibitive, si tratta di situazioni pericolose per la sicurezza della navigazione. L Italia, a differenza di altri Stati europei, non ha U.M.P. Si auspica, essendo il nostro Paese di antica e profonda cultura e vocazione marittima, che possa essere, in futuro, esaminata la possibilità di creare almeno nei Porti più importanti tali Unità, soprattutto ai fini di un esercizio regolare, sicuro ed economico della navigazione marittima. Temperatura Pressione Vento Visibilità Nuvolosità Temp. di rugiada atmosferica Stazione (nodi) (Km) ( C) (hpa) Alghero 290 17 Raff. 43 >10 Nuvoloso + 09 / - 00 1005 Olbia 250 21 >10 Nuvoloso + 05 / + 02 1001 44