Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Mario Orfeo 02-AGO-2011 da pag. 29
Quotidiano Roma 30-MAG-2011 Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Direttore: Mario Orfeo da pag. 37
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Latina Oggi Mercoledì 6 Luglio 2011 Ardea Pomezia Torvaianica 15 operazione antimafia Maxi sequestro di beni Ndrangheta, provvedimento contro due persone del clan Gallico: una risiede ad Ardea SONO arrivati fino ad Ardea gli uomini della Divisione investigativa antimafia diretti dal colonnello Paolo La Forgia per notificare un provvedimento di sequestro di beni per oltre 20 milioni di euro a due persone (una delle quali, appunto, residente nella città rutula) appartenenti al clan Gallico, uno dei più attivi tra le ndriine del litorale romano e collegata con la cosca degli Alvaro. I due individui per i quali la Dia ha inoltrato anche richiesta per misure cautelari alla Procura distrettuale antimafia so - no stati rintracciati tra Ardea e Roma e risultano titolari di un patrimonio immobiliare e finanziario immenso. Un vero e proprio maxisequestro di beni riconducibili alla 'ndrina dei Gallico di Palmi (Reggio Calabria). Nel corso dell'operazione, disposta dal Tribunale della capitale su disposizione della Procura nazionale antimafia, sono state sequestrate 18 società, tra cui quella che gestisce «L'antico caffè Chigi», uno dei bar che affaccia sull'omonima piazza davanti al palazzo della Presidenza del Consiglio. Tra le società sequestrate nell'ambito dell'operazione, anche la holding del gruppo Adonis con varie sedi a Roma tra i Parioli e il quartiere Coppedè, che a fronte di modesti redditi dichiarati aveva effettuato, DIA IN AZIONE L uomo era l autista del capo della ndrina in base a quanto accertato dalle indagini, operazioni per molti milioni di euro. Sequestrata anche una grande villa alla periferia di Roma, a Formello, che comprende 29 stanze; infine sigilli a un salone di bellezza e sotto sequestro ben 90 conti bancari. E per concludere in bellezza, i sigilli sono arrivati anche ad un mega yacht che al momento si trova in navigazione nel Mediterraneo, noleggiato da un gruppo di vacanzieri. L imbarca - zione, il «Feezy» come è denominato, è una delle più richieste per le vacanze estive. Alla base del provvedimento di sequestro ci sono gli accertamenti disposti dalla Procura distrettuale antimafia ed eseguiti dalla Dia che hanno individuato sia i sofisticati sistemi finanziari attraverso i quali veniva gestito l'ingente patrimonio. Le indagini patrimoniali sono state complicate dal fatto che i personaggi coinvolti per occultare i beni avevano utilizzato il particolare meccanismo societario chiamato «trust» che garantisce, oltre a vantaggi fiscali in ambito Ue, il trasferimento della proprietà consentendo l'anonimato e rendendo così molto difficile individuarne l'effettiva titolarietà. E risiede proprio ad Ardea uno dei due colpiti dal provvedimento di sequestro che risulta addirittura non occupato e che negli anni passati era stato vittima di un agguato nel corso del quale era stato ucciso Alfonso Gallico, capo dell'omonima cosca. L uomo era infatti l autista del capo clan e rimase ferito durante la sparatoria. Ieri mattina gli uomini della Dia si sono presentati alla porta insieme ai carabinieri di Ardea ed hanno prima posto i sigilli su due autovetture trovate all interno della villa dell uomo, nel quartiere Nuova Florida, e poi sequestrato i conti correnti intestati al medesimo presso una banca di Tor San Lorenzo. Stefano Mengozzi POMEZIA, BLITZ DEI CARABINIERI In casa 2000 dosi: in manette il re dei pusher Rinvenute eroina, cocaina e hascisc In foto Il direttore della DIA di Roma il colonnello Paolo La Forgia U NA quantità di droga come difficilmente se ne vedono, più di duemila dosi di stupefacenti, tutta stipata all interno dell abitazio - ne di uno spacciatore di Pomezia. E quanto si sono trovati davanti i carabinieri della compagnia di Roma centro, giunti fino a Pomezia sulle tracce del pusher che riforniva buona parte dei tossicodipendenti che si aggirano nei pressi della stazione Termini. L operazione è stata portata a termine nella tarda serata di mercoledì dai militari dell Arma guidati dal capitano Angelo Pitocco. I carabinieri già da diverse settimane avevano intensificato i controlli ed i pedinamenti di consumatori abituali di eroina e cocaina per cercare di risalire alla persona che forniva loro le sostanze stupefacenti. Controlli accurati e pedinamenti condotti giorno e notte hanno portato i militari dell Arma fino all ap - partamento di un 44enne di Pomezia, in via Copernico. E una volta individuata la centrale dello spaccio i carabinieri hanno atteso qualche giorno per avere certezza degli elementi raccolti: il monitoraggio costante ha così consentito di raccogliere molti indizi sulle responsabilità dell uomo, peraltro già noto alle forze dell ordine. Il via vai continuo nei pressi del suo appartamento di via Copernico ha confermato i sospetti di un covo che col tempo era diventato un punto di riferimento per tutti coloro che erano alla ricerca di una dose di droga. Nella tarda serata di martedì sera il blitz di una decina di carabinieri per stroncare l attività illecita: un operazione che ha consentito di cogliere di sorpresa il pusher proprio mentre stava lavorando alcune dosi di droga. Davvero incredibile la quantità di droga ritrovata dai militari dell Arma: più IL BLITZ Il capitano Angelo Pitocco GLI AFFARI Spacciava a Termini, in carcere un 44enne di 1500 dosi di eroina conservate all interno di ovuli termo riscaldati, 500 dosi di cocaina e oltre 300 di hascisc. Una quantità di stupefacenti per un valore di centinaia di migliaia di euro, di cui una parte (quasi duemila euro) trovati dentro l appartamento e probabile provento delle vendite della sera. Il 44enne di Pomezia è stato bloccato dai Carabinieri per evitare ogni tentativo di fuga e subito trasferito presso la caserma capitolina, in attesa di essere giudicato per direttissima dal Tribunale di Velletri, competente per territorio. Decisivo per l arresto del pusher, ha spiegato il comandante della compagnia carabinieri di Roma centro Angelo Pitocco, «è stata l attività di pedinamento dei tossicodipendenti che da Roma si spostavano fino a Pomezia alla ricerca della propria dose giornaliera». Gli affari del pusher di Pomezia sono risultati davvero rilevanti segno che la sua attività andava avanti da tempo. S.M.
Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Mario Orfeo 08-SET-2011 da pag. 36