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Progetti Chiara Testoni Azzano Mella è un piccolo Comune alle porte di Brescia. Alcuni anni fa, l Amministrazione Comunale ha incaricato lo studio Botticini Architetti di realizzare il progetto per una scuola elementare: un opera pubblica, finanziata dalla collettività, a servizio della collettività. Una sfida non da poco, da due punti di vista. Il primo: quando si sente parlare di committenza pubblica, in Italia molto più che altrove, si è in genere sopraffatti dal pregiudizio inveterato dovuto alla purtroppo frequente carenza di qualità architettonica, spesso accolta con rassegnazione come conseguenza pare ineluttabile delle limitate risorse economiche a botticini architetti Scuola elementare ad Azzano Mella, Brescia disposizione degli Enti Locali. Il secondo: progettare un edificio pubblico per l istruzione dell obbligo comporta un impegno civico considerevole, soprattutto in una società sempre più acritica e passiva di fronte alle facili seduzioni mediatiche e al contempo sempre più povera di cultura e di strumenti autonomi di giudizio, acquisibili solo grazie a un adeguato percorso formativo da intraprendere a partire dall infanzia. All architettura, da sempre, è demandato un ruolo in primis funzionale. Tuttavia, tutti riconoscono che l involucro, che raccoglie la vita umana nelle sue più variegate esigenze, sia in grado di influire seriamente e in modo determinante sullo spirito e sui comportamenti - come insegnano molti non luoghi generatori di disagio e alienazione che costellano città e periferie in tutto il mondo e che quindi non possa ridursi ad un mero contenitore di attività. All opera costruita si ascrive, dunque, un aura che trascende la materialità nella sua concretezza e che si eleva alla sfera della percezione sensoriale, del benessere emotivo, del senso di appropriazione e di appartenenza a una comunità: questo è ancora più evidente in una scuola elementare, uno dei primi spazi che ci si trova da piccoli a vivere individualmente e a condividere con altri, uscendo dal nido familiare. Il gruppo di progettazione, guidato da Camillo Botticini, ha saputo raccogliere e affrontare con coscienza e responsabilità questa prova, realizzando un opera pubblica nel più alto e sincero senso del termine: un architettura di pregio ideata con scrupolosa attenzione, da un lato, agli aspetti di funzionalità e di flessibilità nella composizione dello spazio e, dall altro, a quelli psicologici evocati nell utenza. Il complesso scolastico è concepito esternamente come un solido involucro protettivo enfatizzato dal vigore massivo delle murature in laterizio faccia a vista che, all interno, viene eroso dischiudendo un ampia concatenazione di patii e corti verdi all aperto. Lo spazio esterno viene introiettato nell architettura attraverso vaste vetrate protette da pensiline frangisole, determinando così un contatto visivo e fruitivo diretto con i locali didattici e i vani distributivi. La proiezione visiva dall interno verso l esterno è tuttavia controllata e delimitata dai muri di recinzione, che si raccordano all edificio in modo che gli ambienti mantengano sempre una configurazione raccolta e misurata. La costruzione è connotata da una precisa identità. La scelta di utilizzo del laterizio faccia a vista come materiale principale, declinato con un linguaggio sobrio e composto, rivendica il valore di un etica dell affidabilità costruttiva e di una tettonica della permanenza a dispetto dell instabilità delle mode, risultando ancora più apprezzabile trattandosi di un intervento pubblico. Ne scaturisce un architettura rigorosa, ma non per questo meno accattivante da un punto di vista formale: la monolitica densità dei lunghi setti murari dialoga efficacemente con le trasparenze degli squarci vetrati rivolti verso i patii trattati a verde, suggerendo l implicito ed equilibrato dualismo tra estroversione e senso di protezione, 4 c i l 1 4 2

Vista del fronte nord. Planimetria generale di inquadramento: Nella pagina a fianco: vista dell interno di un aula didattica. FOTOGRAFIE Emanuela Casagrande 5 p r o g e t t i

tra fruizione dello spazio aperto e intimità domestica. Forse proprio ciò di cui i giovani utenti, veri principali destinatari dell opera, hanno bisogno proprio nel momento in cui si accingono ad intraprendere il proprio personale e complesso iter di crescita, e che l architettura grazie alla sensibilità dei progettisti riesce, come in questo caso, felicemente ad agevolare. 6 c i l 1 4 2

Vista dell interno con affaccio sulla corte-giardino e (nella pagina a fianco) particolare del fronte nord. Pianta del primo piano e (nella pagina a fianco) del piano terra. Scheda tecnica Progetto: Camillo Botticini Collaboratori: Claudio Corna, Ignazio Marchetti, Federico Omodei, Germano Rovetta, Milena Vivenzi, Nicola Faustini Strutture: Donato Aquilino, Franco Calmieri Impresa: Stiledil Cronologia: 1999-2003, progetto; 2004-05, realizzazione 7 p r o g e t t i

Particolare della rampa con affaccio sulla corte. Qui e nella pagina a fianco: vista del fronte sud. Prospetto fronte nord e sezione. 8 cil 142

Particolare della scala di accesso al vano interrato. Prospetto fronte sud e sezione. 9 progetti