Formazione per équipe di Scuole Primarie, Direttrice, Dirigenti e Gestori di Servizio. La Gestione delle Emozioni Il Progetto proposto, ha come obiettivo principale la gestione delle emozioni dei bambini e delle insegnanti, per imparare a comprendere, conoscere ed esprimere e vivere le emozioni, arricchendo il quoziente emotivo dei partecipanti alla relazione. Sette domande da porsi per far fronte a (quasi) tutte le emozioni! Le emozioni vissute dalle maestre e dai bambini. L Arte Terapia con Atelier e training autogeno. L educazione emotiva e i codici della comunicazione L'importanza dei linguaggi non verbali, in particolare l'immagine. Le attività artistiche sono attività frivole? Arte come terapia con brevi cenni sulle origini dell Arte-Terapia L'arte come strumento di comunicazione e riabilitazione. L'implicazione che l'emisfero destro ha nel processo di cambiamento di una persona. Atelier con cenni sulla cromoterapia, training autogeno ed eventuali proposte pratiche sull organizzazione di un laboratorio creativo. Il comportamento aggressivo nell infanzia: perché e che cosa fare? Come attuare il Pra-I, un programma per la riduzione del comportamento aggressivo nei bambini della Scuola Primaria. Proposta operativa con schede di applicazione. Come fare per gestire la classe nella pratica didattica. Metodi e strategie. new! (Prossima realizzazione!) I bambini con Bisogni Educativi Speciali. Come e cosa fare? Dalla Legge 170 alle disposizioni su come attivarsi. Indicazioni e suggerimenti di lavoro e casi esemplificativi con la proposta di buone pratiche. new! (Prossima realizzazione!) Approfondimenti da proporre ai Genitori: Mangiare, stare assieme, aspetti pedagogici dell alimentazione. Sette domande da porsi per far fronte a (quasi) tutte le emozioni! Le emozioni vissute dai genitori e dai bambini. L aggressività nella prima infanzia. Perché e che cosa fare? 1
Sette domande da porsi per far fronte a (quasi) tutte le emozioni! Le emozioni vissute dalle educatrici e dai bambini. Come reagire di fronte alle urla e ai capricci di un bambino? Come gestire la sua rabbia e il suo dolore? Come consolarlo? Le emozioni non sono mai pericolose. E importante imparare a conoscerle, a riconoscerle, ad accettarle, a viverle. Ecco perché, per aiutare i bambini a crescere felici, liberi e autonomi, bisogna imparare a comprendere le loro emozioni a comprendere e arricchire il loro quoziente emotivo. Si tratta di fornirgli gli strumenti per capire e amare gli altri, ma anche per essere in grado di rimanere se stessi in ogni situazione, della capacità di essere felici, di non lasciarsi dominare dalle avversità, di scegliere la propria vita e di stabilire relazioni armoniose con gli altri. L emozione è al centro dell individuo, è espressione della vita; l emozione ha un senso, uno scopo. La repressione delle emozioni è sempre dannosa perché ci trascina in una serie di processi di difesa, fino a manifestarsi con sintomi fisici. È importante imparare a conoscere, nominare, esprimere e usare positivamente le emozioni, per non divenirne schiavi, per la felicità dei bambini e degli adulti che essi diventeranno. Come adulti, abbiamo bisogno di chiarire la nostra storia personale per capire la realtà di oggi senza proiettarvi il nostro passato, non cercando risposte precostituite e ricette infallibili, ma imparando a pensare e a decidere da soli e per noi stessi. Durante l incontro saranno trattate le principale emozioni: paura, collera, gioia, tristezza, depressione. Si risponderà ai seguenti quesiti: Le emozioni, che cosa sono? a che cosa servono? come reagire difronte ad esse? Educazione emotiva. Arginare senza reprimere! Le sette domande da porsi per affrontare le emozioni! DURATA: 2,5 ore, comprensive del tempo necessario a fornire risposte e chiarimenti ad eventuali domande dei partecipanti, STRUMENTI DIDATTICI PREVISTI: PC collegato ad un videoproiettore con schermo a parete. Materiale informativo cartaceo, riferimenti bibliografici che sarà consegnato alla Struttura. DESTINATARI: équipe di Scuole Primarie. 2
L arte Terapia. "Nell'atto di creazione di ciascun individuo, l'arte coinvolge le emozioni e libera lo spirito, [...] l'arte può motivare più di qualunque altra cosa. E' solo producendo un'impronta che nessun altro potrebbe lasciare che esprimiamo la scintilla individuale della nostra umanità" (Warren, 1995). : Il corso si pone come obiettivo principale il trasferimento delle conoscenze e competenze necessarie a scoprire la notevole valenza pedagogica dell arte. L aspetto pedagogico-didattico dell arte è stato, in questi ultimi anni, notevolmente rivalutato, colmando quei vuoti di contenuti e metodologie a favore di un atteggiamento nuovo che attribuisce alla dimensione artistica un alto valore educativo. L attività artistica è fondata sul principio della libera espressione e sull espressione del sé e per questo acquista un carattere terapeutico, infatti l arte facilita e promuove reazioni fisiche, emotive, affettive, cognitive e comportamentali. L'aggettivo "terapeutico" indica un processo di trasformazione e l'arte assurge a diventare uno strumento a tal punto portatore di emozioni da essere, implicitamente, un processo di autoguarigione. La creatività è il nucleo centrale dell'arte Terapia, è una pulsione fondamentale dello psichismo umano, apportatrice di vita; creare implica trasformare e cambiare. La partecipazione emotiva all'atto creativo, che comporta il cambiamento del reale e l'invenzione di una nuova situazione, sarà talmente forte da essere percepita come un'esperienza vissuta. Fare laboratori artistici è un occasione per stare bene con sé stessi e con gli altri, condividere un esperienza in un clima sereno che permette a ciascuno di rafforzare la propria autostima e consapevolezza nelle proprie capacità espressive; un percorso per la crescita personale attraverso un linguaggio comune: l arte. o L educazione emotiva e i codici della comunicazione o L'importanza dei linguaggi non verbali, in particolare l'immagine. Ponendoci il seguente quesito: Le attività artistiche sono attività frivole? o Arte come terapia con brevi cenni sulle origini dell Arte-Terapia o L'arte come strumento di comunicazione e riabilitazione. o L'implicazione che l'emisfero destro ha nel processo di cambiamento di una persona. o Atelier con cenni sulla cromoterapia, training autogeno ed eventuali proposte pratiche sull organizzazione di un laboratorio creativo. DURATA: 3 ore circa, compreso il tempo necessario a rispondere ai quesiti posti dai partecipanti. STRUMENTI DIDATTICI PREVISTI: videoproiettore con schermo a parete. Materiale informativo cartaceo, piccola dispensa o riferimenti bibliografici che sarà consegnato per ogni partecipante o alla Struttura. DESTINATARI: per équipe di Scuole Primarie. Consegna degli attestati di frequenza. 3
Il comportamento aggressivo nell infanzia: perché e che cosa fare? Il corso si pone come obiettivo principale quello di affrontare il tema dell aggressività. Nella nostra società, è una caratteristica che si associa alla violenza e alla distruttività e non viene apprezzata in un bambino che si vorrebbe angelico, specchio dalle parti migliori di noi. Bisogna però considerare che l aggressività è un istinto importante e naturale, non si può reprimere completamente e quindi necessario fornire ai bambini la capacità di imparare a gestirla opportunamente, in modo che crescendo possa essergli utile e riescano ad utilizzarla correttamente. Si fornirà indicazioni per attuare il Pra-I, un programma per la riduzione del comportamento aggressivo nei bambini della Scuola Primaria, con la proposta operativa di schede di applicazione. o L aggressività nella prima infanzia. o Gli istinti o le motivazioni che il nostro organismo sperimenta, sin dalla nascita, sono organizzati gerarchicamente a seconda delle condizioni e della fase dello sviluppo. Quali sono e che funzioni hanno? o L aggressività è gratuita oppure è di un tentativo di comunicare un disagio? o La rabbia nei bambini. Come gestire una crisi di rabbia del bambino, i principi da seguire. o I quattri motori dell aggressività o Come attuare il Pra-I, un programma per la riduzione del comportamento aggressivo nei bambini della Scuola Primaria. o Proposta operativa con schede di applicazione. DURATA: 2,5 ora circa, compreso il tempo necessario a rispondere ai quesiti posti dai partecipanti. STRUMENTI DIDATTICI PREVISTI Lavagna luminosa, Lavagna a fogli mobili, PC collegato ad un videoproiettore con schermo a parete. Materiale informativo cartaceo, piccola dispensa o riferimenti bibliografici che sarà consegnato per ogni partecipante o alla Struttura. DESTINATARI: per équipe di Scuole Primarie. 4
Come fare per Gestire la Classe nella pratica didattica. Il corso si pone come obiettivo principale quello di affrontare il tema della gestione della classe, approfondendo in particolare il significato della gestione, del ruolo dell insegnante e dei bisogni degli allievi. Il corso desidera fornire gli strumenti metodologici per creare un clima positivo attraverso la gestione delle relazioni, delle regole e della disciplina. Proponendo l applicazione di strategie operative: dal rispetto delle procedure, la presenza efficace, il controllo prossimale, l effetto onda, la dominanza, la comunicazione non verbale, l uso della voce, il potenziale degli alunni, fino alle proposte per una conduzione efficace della didattica. Si darà in particolare valenza all interazione di gruppo, attraverso la proposta di casi e la compilazione di schede di auto-riflessione. o Il significato della gestione. o I bisogni della classe, in particolare dalla parte degli alunni, analizzando i vissuti, le ragioni, il successo, la proposta, le attese, l autodeterminazione, la relazione, la competenza, gli stati emotivi e la motivazione all apprendimento. o Cosa fare per gestire il clima della classe, le relazioni; le dinamiche relazionali e la gestione dei conflitti o Un emergenza educativa, la disciplina, i comportamenti inadeguati e i modelli di riferimento. o Cosa fare per.gestire le dinamiche di classe: la presenza efficace, il controllo prossimale, l effetto onda, la comunicazione didattica, la dominanza, la comunicazione non verbale, la voce, il potenziale degli alunni. o Cosa fare per gestire la didattica: slancio e scorrevolezza, diversificare per impegnare, le regole e le procedure, l allievo problematico, la multiculturalità, l allievo con disabilità. o Proposta di casi e compilazione di schede di auto-riflessione. DURATA: 4 ore, comprensive del tempo necessario a rispondere ai quesiti posti dai partecipanti. STRUMENTI DIDATTICI PREVISTI Lavagna a fogli mobili, PC collegato ad un videoproiettore con schermo a parete. Materiale informativo cartaceo, piccola dispensa e riferimenti bibliografici che sarà consegnato alla Struttura. DESTINATARI: per équipe di Scuole Primarie e Scuole Medie Inferiori. 5
I bambini con Bisogni Educativi Speciali. Come e cosa fare? Dalla Legge 170 alle disposizioni su come attivarsi. Il corso si pone come obiettivo principale quello di affrontare il tema della vigente normativa sui Bisogni Educativi Speciali (BES) e sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), con indicazioni operative ed esempi di buone pratiche contestualizzate alle esigenze della Scuola Primaria, utile per rispondere alle domande su come e cosa fare? Si desidera offrire esemplificazioni di procedure relativamente ai temi caldi quali: l identificazione precoce delle difficoltà e la certificazione; l utilizzo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative; la stesura e l applicazione di un PDP; la progettazione individualizzata analizzando sia i bisogni che la didattica inclusiva; le relazioni con la Sanità, il territorio, le famiglie. Fornendo indicazioni e suggerimento di lavoro e dando in particolare valenza all interazione di gruppo, attraverso la proposta di casi e la compilazione di schede di auto-riflessione. o Scoprire i Bisogni Educativi Speciali. Che cosa sono? o Il quadro normativo: La Direttiva del 27/12/2012, La Circolare Ministeriale n. 8 del 06/03/2013, La Nota Ministeriale del 27/06/2013, La Nota Ministeriale del 27/11/2013 o Identificare, diagnosticare, certificare: chi fa che cosa?. Quando adottare un PDP? o Organizzarsi, accogliere, personalizzare, valutare. Personalizzare l insegnamento o l apprendimento? Quale didattica per l inclusione? o Assicurare risorse, mettere in rete. o Indicazioni e suggerimenti di lavoro e casi esemplificativi con la proposta di buone pratiche. In classe ho bambini con disturbi evolutivi specifici o con disagio scolastico. Si affronteranno casi pratici. DURATA: 3,5 ore circa, comprensive del tempo necessario a rispondere ai quesiti posti dai partecipanti. STRUMENTI DIDATTICI PREVISTI Lavagna a fogli mobili, PC collegato ad un videoproiettore con schermo a parete. Materiale informativo cartaceo, piccola dispensa e riferimenti bibliografici che sarà consegnato alla Struttura. DESTINATARI: per équipe di Scuole Primarie e Scuole Medie Inferiori. 6