Istituto Statale Comprensivo ALBERTO BURRI Anno scolastico 2015/2016 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA



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Istituto Statale Comprensivo ALBERTO BURRI Anno scolastico 2015/2016 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA SCHEDA di PROGETTO FASE INDICATIVA TITOLO DEL PROGETTO PLESSO, CLASSE/I E/O GRUPPI DESTINATARI AZIONE AUTORE Genitori a scuola di emozioni Istituto Comprensivo Alberto Burri Genitori degli alunni della Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Contribuire a sviluppare o migliorare la sensibilità e le competenze necessarie per affrontare con successo i complessi e molteplici aspetti della vita familiare e dei rapporti tra genitori e figli: la qualità dell'interazione educativa, le competenze interpersonali e le abilità comunicative in famiglia. Funzione Strumentale Annalisa Provincia SOGGETTI COINVOLTI Ordine di scuola Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria 1 N genitori 126 508 470 Plessi Badia di Petroia, San Leo Bastia Badia di Petroia, Morra, Trestina, San Leo Bastia Trestina Totale genitori coinvolti 1.104 Referente del progetto Ins. Annalisa Provincia

1. MOTIVAZIONE E FINALITÀ GENERALI FASE DESCRITTIVA Sempre più sentita è l esigenza di una partnership educativa tra scuola e famiglia, fondata sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione delle parti nel reciproco rispetto delle competenze. Essa è riconosciuta come un punto di forza necessario per dare ai ragazzi la più alta opportunità di sviluppo armonico e sereno ed è parte del concetto, sempre più diffuso, che l educazione e l istruzione sono anzitutto un servizio alle famiglie e che non può prescindere da rapporti di fiducia e continuità che vanno costruiti, riconosciuti e sostenuti. La crescente sensibilità verso il ruolo dei genitori all interno della scuola, avvalorata dai documenti europei che pure fanno appello a questa esigenza, ha avuto in questi ultimi anni un riconoscimento giuridico e sociale. Ci troviamo di fronte ad una nuova stagione di dialogo e di cooperazione con la famiglia. L impegno della scuola a formare giovani ricchi di conoscenze, liberi e responsabili ha indubbiamente maggiore validità e concretezza se supportato da una fattiva collaborazione con i genitori. La necessità di aiutare i giovani a costruire personalità forti e libere dunque, pone la scuola nell urgenza di rafforzare il patto di collaborazione con le famiglie, fondamentale anche per la prevenzione del disagio giovanile. La famiglia infatti è il nucleo fondamentale dello sviluppo affettivo - relazionale e cognitivo dei bambini e degli adolescenti. La famiglia è un organismo vivente che necessita di una continua evoluzione, per rispondere a sollecitazioni interne (ad esempio la crescita dei suoi membri più giovani) ed esterne (derivanti dai sistemi con i quali la famiglia entra in relazione - scuola, lavoro, società, ecc.). Una buona comunicazione in famiglia permette di affrontare questi cambiamenti in armonia, garantendo la soddisfazione dei bisogni di tutti e, pertanto, il benessere generale del sistema familiare. Si sta creando perciò la consapevolezza che la formazione dei genitori può divenire un prezioso strumento di qualsivoglia forma d intervento di prevenzione primaria. Comuni e scuole, infatti, iniziano ad inserire, nei progetti rivolti a favorire una sana crescita del giovane, interventi formativi rivolti ai genitori. Sembra più opportuno e proficuo formare i genitori sul piano del potenziamento delle loro capacità di gestire situazioni educative, che non predisporre interventi su ragazzi in età evolutiva che hanno già manifestato, o potrebbero manifestare, qualche forma embrionale di disagio. D altro canto, i segnali della comune consapevolezza di intervenire sui genitori hanno spinto anche legislatori e Ministri del mondo della scuola ad emanare ormai da anni relative circolari, come per esempio la n. 47 del MIUR del 20/02/1992. Tali circolari contengono infatti progetti rivolti ai genitori, che prevedono che nelle scuole Primarie e Secondarie di 1 si organizzino corsi di formazione a loro rivolti. Finalità del progetto: rafforzare le competenze dei singoli genitori, affinché siano in grado di riconoscere il proprio ruolo e utilizzare le proprie risorse; rendere le famiglie capaci di gestire autonomamente i problemi e di ottenere una migliore qualità della vita per tutti i suoi membri; stimolare la capacità di mettersi in gioco nello scambio reciproco, condividendo esperienze e costruendo un luogo privilegiato di comunicazione fra adulti; sostenere le competenze emotive e relazionali personali, affinché il genitore sia in grado di accompagnare lo sviluppo emotivo dei figli.

2. ANALISI DEL CONTESTO E BISOGNI FORMATIVI 2.1 PER CHI? Il Progetto è rivolto ai genitori di tutte le classi della Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 del nostro Istituto ma, data l importanza delle tematiche da affrontare e la necessità di percorrere un cammino comune insieme, coinvolgerà anche l intero corpo docente affinché la cooperazione conduca a interventi efficaci e produttivi. Quello del genitore è il mestiere più difficile al mondo e tante sono le sfide giornaliere che un genitore deve saper affrontare. Troppe poche volte però viene data importanza alle problematiche di questo mestiere dal quale nessuno si può licenziare. Le serate di formazione quindi si propongono di portare alla luce problematiche che accomunano i genitori, in base alle fasce di età di sviluppo del figlio, per sviscerarle e per creare dei momenti comunitari per cercare di affrontare positivamente criticità e difficoltà che quotidianamente si possono incontrare. 2.2 PERCHÉ? FASE PREPARATORIA Questi incontri formativi non vogliono insegnare ai genitori il mestiere di genitore, ma vogliono essere un occasione in primis di aggregazione e di riflessione per arrivare tutti insieme ad elaborare un metodo vero e proprio di comunicazione positiva da mettere in pratica con i propri figli, considerando la comunicazione non solo quel flusso di scambi tra un mittente ed un ricevente, ma un momento delicato ed essenziale nell educazione al positivo dei propri figli, in quanto tramite la comunicazione il genitore trasmette valori ed emozioni. Quindi l obiettivo principale delle serate è quello di ripensare alla figura del genitore partendo dalle storie personali di ogni partecipante, per vivere poi, incontro per incontro, momenti riflessivi in cui la parola chiave sarà la comunicazione positiva nella costruzione di relazioni efficaci con i propri figli e il tutto sarà supportato da un esperta. Il percorso sarà orientato alla scoperta e all analisi delle emozioni proprie e di quelle dei figli. Questo perché spesso le emozioni spaventano. Quando un figlio è sopraffatto da un emozione che lo fa stare male o lo induce ad avere dei comportamenti dirompenti, la prima reazione dei genitori è quella di volere che quello stato d animo passi in fretta, per lasciar posto a sensazioni più piacevoli, affinché finisca al più presto la sua sofferenza. Ciò accade perché anche gli adulti temono le loro stesse emozioni e sono spesso in imbarazzo ad esprimerle davanti ai figli: temono di preoccuparli, di dar loro un carico troppo pesante da portare e cercano di proteggerli dai propri stati d animo spiacevoli. Questo atteggiamento, in realtà, non protegge i figli ma li confonde e chiude la porta alla comunicazione. Un genitore che spiega al figlio come si sente gli fornisce una chiave di lettura per comprendere il proprio comportamento, per capire meglio se stesso e per accettarsi, anche quando prova emozioni sgradevoli o socialmente poco desiderabili. Non è la ragione che guida il mondo ma sono le emozioni. È ora di cominciare a preoccuparsene e all intelligenza della ragione bisogna aggiungere l intelligenza del cuore. I. Filliozat, Il quoziente emotivo, 1998

2.3 COME? Il progetto si articola in due fasi: PRIMA FASE Settembre/Dicembre Incontri di preparazione e organizzazione con l esperta; Rapporti con il Comitato Genitori. SECONDA FASE Gennaio/Maggio Preparazione di locandine ed opuscoli informativi e relativa distribuzione nei plessi e negli spazi pubblici; Stesura e diffusione di un articolo promotore dell evento da pubblicare su un quotidiano locale, nei magazine on-line e nei social-network; 5 incontri formativi con l esperta: o 19 febbraio Spazio e tempo per le EMOZIONI in famiglia: comunicare e ascoltare con l intelligenza del cuore, per accompagnare i figli nello sviluppo emotivo e sociale; o 4 marzo Quando le relazioni diventano distruttive: aiutare i bambini e i ragazzi terribili a riconoscere e a gestire la RABBIA, per costruire relazioni più positive; o 18 marzo I colori della TRISTEZZA: dalle piccole delusioni ai lutti, aiutare i bambini e i ragazzi a vivere la tristezza e a ritrovare la serenità, attraverso il sollievo e la consolazione; o 1 aprile La PAURA che protegge e quella che paralizza: ansia, fobie e inquietudine nei rapporti sociali. Accogliere le paure dei bambini e dei ragazzi per aiutarli a ritrovare la tranquillità; o 15 aprile Quando le relazioni diventano aggressive: BULLISMO che fare? L intelligenza emotiva come risorsa per i bambini e i ragazzi che subiscono, agiscono o assistono a fenomeni di prepotenza. Questionario di gradimento per i genitori; Rapporti con il Comitato Genitori. 2.4 QUANDO? Le attività previste verranno realizzate nell intero corso dell anno scolastico 2015/2016 da Settembre a Maggio.

FASE ESECUTIVA 3. STILI DI INSEGNAMENTO 3.1 METODOLOGIA Gli incontri formativi prevedono una forma di apprendimento attiva e impegneranno i partecipanti nella diretta esperienza dei concetti e delle abilità insegnate. Offriranno contenuti nuovi e stimolanti, facilitando la condivisione di esperienze e l'espressione di idee, dubbi e problemi e la co-costruzione di nuove conoscenze. In particolare sarà dedicato spazio ad una restituzione immediata delle impressioni mostrate da parte dei genitori e alla condivisione di compiti motivanti assegnati di volta in volta. 3.2 RELAZIONI SCUOLA-TERRITORIO Il progetto verrà realizzato in collaborazione con: - Comitato Genitori Futura mente. 3.3 NUOVE RELAZIONI INTERNE ALLA SCUOLA, CONNESSE A NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE Le attività del progetto prevedono il confronto e l arricchimento fra figure genitoriali diverse e stili educativi vari. Importanti e necessari saranno il contributo e la partecipazione dei docenti dell Istituto, sempre pronti a lavorare e collaborare con le famiglie. Le esperienze realizzate negli incontri di formazione saranno divulgate e messe a disposizione di tutto l Istituto tramite la documentazione e la raccolta dei prodotti (dvd, resoconti ). 3.4 I SAPERI IMPLICITI NELLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO È coinvolta nella realizzazione del progetto l intera area affettiva-relazionale. 3.5 BENI E SERVIZI Risorse umane: Responsabile del progetto: F. S. ins. Annalisa Provincia. Docenti impegnati nella realizzazione del progetto: F. S. ins. Annalisa Provincia Esperti esterni: dott.ssa Francesca Cortesi, psicologa e psicoterapeuta. Eventuali ospiti: a discrezione della dott.ssa Cortesi, non retribuiti. Spazi: Aula polivalente della Scuola Primaria o, in mancanza causa lavori di ristrutturazione dell Istituto, un aula sostitutiva dei plessi di Trestina.

4. CRITERI E PROCEDURE PER LA VERIFICA FASE VALIDATIVA 4.1 CRITERI E PROCEDURE CON CUI SI INTENDE VALUTARE I RISULTATI Per verificare e valutare la ricaduta degli incontri di formazione sulla quotidianità e la vita familiare potranno essere utilizzati monitoraggi e indagini. Inoltre potranno essere somministrati questionari per valutare l indice di gradimento dei genitori rispetto alle attività proposte. È prevista una restituzione conclusiva degli interventi dei partecipanti al termine di ogni incontro e una raccolta di tali esperienze a conclusione del percorso. 4.2 DESCRIZIONE DEL PRODOTTO FINALE Il percorso verrà documentato raccogliendo i dati, le immagini e i filmati dei momenti più significativi degli incontri, rielaborati in un prodotto finale (dvd). 4.3 MODALITÀ DI SOCIALIZZAZIONE DELL ESPERIENZA ALL INTERNO E ALL ESTERNO. Gli incontri verranno condivisi tramite la raccolta e la documentazione delle esperienze, pubblicate anche in rete, sul sito della scuola, e sui giornali locali. PIANO FINANZIARIO Ore aggiuntive di insegnamento - Docente referente di progetto: ins. Annalisa Ore funzionali all insegnamento Provincia Dott.ssa Francesca Cortesi, psicologa e Esperti psicoterapeuta 60 ad incontro x 5 = 300 (iva inclusa) - Materiale cartaceo e multimediale Materiali (blocco per lavagna su cavalletto, CD- Rom, dvd) per la realizzazione degli incontri 50. - Stampa di 600 brochure pubblicitarie 150 (+ iva). - Fotocopie e stampe di circolari, comunicazioni ai genitori, questionari di gradimento e depliant. - LIM o proiettore e computer. Costo totale (a cura dell ufficio) Trestina, 15 ottobre 2015 Referente del Progetto Ins. Annalisa Provincia