IL METODO DELL ORECCHIO ACERBO



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PROPOSTA DI TIROCINIO FORMATIVO CURRICOLARE PER L A.A. 2013-2014 IL METODO DELL ORECCHIO ACERBO la ricerca nelle scuole come strumento per lo sviluppo futuro della città e dei suoi cittadini Il progetto di ricerca rappresentato dal Metodo dell Orecchio Acerbo si ripropone di individuare le esigenze e i bisogni delle persone al fine di orientare lo sviluppo urbano a livello di quartiere. Il nome Orecchio Acerbo si riferisce all atteggiamento di ascolto e comprensione che il team di lavoro dovrebbe tenere nei confronti del soggetto principale della ricerca: i bambini. Perchè scegliere i bambini, dunque? La natura di Spugne Sociali (Social Sponges) che li contraddistingue permette loro di assorbire e immagazzinare il contesto in cui vivono (familiare, sociale, culturale, economico, scolastico) e di esprimerlo in modo spontaneo nel momento in cui la situazione che li circonda crea le condizioni più adatte allo scambio di informazioni. 1

IL PROGETTO Il Metodo di ricerca dell Orecchio Acerbo costituisce parte integrante di un Progetto di Innovazione Sociale (Il progetto COM.bus: tecnologia e ricerca al servizio del cittadino) che ha partecipato al Bando promosso dal Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca dal titolo Smart Cities and Communities and Social Innovation (Decreto Direttoriale n. 391/Ric del 5 luglio 2012) e ha ottenuto finanziamento all interno di un programma settennale di Fondi Europei (2007-2013) rivolti al potenziamento delle attività di ricerca e innovazione. OBIETTIVI DEL PROGETTO OBIETTIVI GENERALI Obiettivo primario della ricerca è la definizione delle linee guida per lo sviluppo dei quartieri dal punto di vista sociale e spaziale, nell ottica di una generale ridefinizione del numero e della qualità di servizi locali e di una riorganizzazione dell esistente attraverso la valorizzazione degli spazi pubblici. Si intende lavorare estensivamente sul territorio di Ferrara, localizzando il metodo di ricerca in cinque aree eterogenee appartenenti ai diversi comparti della città. OBIETTIVI DIDATTICI Le attività previste dal Metodo dell Orecchio Acerbo (MOA) si inseriscono all interno di due macro aree disciplinari della scuola primaria, quella storico-geografica e quella linguistico- artistico-espressiva. I principali obiettivi sono: 1. Promuovere la pratica di cittadinanza attiva; 2. Approfondire la conoscenza del territorio; 3. Incoraggiare l apprendimento collaborativo; 4. Stimolare al pensiero analitico-critico, coltivare la fantasia e il pensiero divergente; 5. Favorire l inclusione sociale e culturale. TARGET E CAMPO DI APPLICAZIONE All interno del Metodo dell Orecchio Acerbo si possono individuare due target di ricerca: 1. Un target primario o principale, costituito dai bambini di età compresa tra gli 8 e i 10 anni; 2. Un target secondario o complementare, rappresentato dai genitori e dai nonni dei bambini che costituiscono il target primario. Il Metodo dell Orecchio Acerbo trova applicazione nei tre luoghi più normali per la crescita del bambino e la percezione della realtà che lo circonda: la scuola, la casa e il quartiere, riconoscendo al gruppo di bambini che compongono la classe di scuola il ruolo di campione più rappresentativo ai fini della ricerca sociale. Il progetto di ricerca prevede il coinvolgimento di 10 classi quarte della scuola primaria localizzate in realtà territoriali eterogenee. TEAM Il team che si occupa dell organizzazione e della realizzazione delle attività nelle scuole è composto da tre professionisti, due Architectural Communication Planners, che rivestono il ruolo di osservatori durante le attività della classe e hanno il compito di interpretare le dinamiche del gruppo e registrare dati, comportamenti e situazioni utili per l analisi finale; un educatore, che riveste il ruolo di moderatore e ha il compito di facilitare l interazione tra i membri del gruppo-classe, elaborare e condurre le attività e infine gestire i rapporti tra architetti, insegnanti e bambini. L insegnante, infine, è garante dell integrazione delle attività di ricerca con le normali attività didattiche e contribuisce alla scelta degli strumenti di lavoro in relazione alla composizione della classe. 2

IL TIROCINIO OGGETTO DEL TIROCINIO Il tirocinio prevede tre fasi principali: 1. PERIODO DI FORMAZIONE: è previsto un corso di formazione nei mesi di settembre e ottobre 2013 tenuto dalla cooperativa sociale di Milano ABCittà, dall ISTC (Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione) del CNR di Roma e dal Laboratorio di Studi Urbani dell Università degli Studi di Ferrara. Le attività di formazione servono in primo luogo a prendere coscienza e confidenza con le modalità operative del progetto, approfondendone le basi teoriche e pratiche; 2. SPERIMENTAZIONE DEL MOA NELLE SCUOLE PRIMARIE: il/la tirocinante affiancherà il team, in particolare l educatore, in tutte le attività relative alla sperimentazione del Metodo dell Orecchio Acerbo nelle classi individuate dal progetto. Nel primo anno di ricerca, corrispondente all a.s. 2013-2014 delle scuole primarie, il Metodo dell Orecchio Acerbo sviluppa tre fasi di attività così strutturate: A. ESPERERIENZA DI QUARTIERE (5 settimane): durante questa fase il team accompagna il gruppo-classe nell esperienza diretta del quartiere in cui vive, evidenziandone paure ed esigenze. Le attività prevedono una visita del quartiere, la definizione individuale dei bisogni e delle paure, la definizione collettiva dei bisogni e delle paure tramite la redazione di un testo collettivo e, infine, la rappresentazione creativa dei risultati; B. GIORNALISMO IN ERBA (9 settimane): lo scopo di questa fase è infittire la rete della partecipazione coinvolgendo i genitori nelle attività e affidare al bambino il ruolo di ricercatore/investigatore urbano. Suddivisi in piccoli gruppi, i bambini dovranno intervistare i genitori sulle relative esigenze e preoccupazioni circa la vita di quartiere. Dopo una fase di preparazione tecnica, i bambini realizzeranno a casa le interviste individuali, delle quali renderanno conto alla classe nella cosiddetta riunione di redazione. Come nella fase precedente, i risultati verranno riportati dalla classe secondo una rappresentazione creativa; C. BIBLIOTECA ERRANTE (7 settimane): la terza fase del MOA ha come obiettivo il coinvolgimento del secondo grado parentale, i nonni, nell elaborazione di una narrazione contemporanea delle storie della città. Il nome Biblioteca Errante deriva dall idea che i nonni possano rappresentare per i più piccoli dei libri aperti su un passato non troppo lontano, ovvero un patrimonio culturale e sociale di inestimabile valore all interno del processo di crescita del singolo individuo. In questa fase i bambini chiedono ai nonni di recarsi a scuola per intervistarli circa le loro esperienze di vita all interno della città passata e presente. 3. ANALISI E RENDICONTAZIONE DEI RISULTATI: sulla base della documentazione delle attività (foto, video, appunti) al/alla tirocinante verrà chiesto di contribuire all analisi dei risultati emersi dalle attività con i bambini (interpretazione degli elaborati creativi dei bambini e dei loro comportamenti durante le attività in aula e nel quartiere) ai fini dell individuazione delle linee guida per lo sviluppo urbano di quartiere. 3

OBIETTIVI DEL TIROCINIO 1. CONOSCERE E APPLICARE METODOLOGIE EDUCATIVE NON CONVENZIONALI, quali il Metodo dell Orecchio Acerbo, che operano nella complessità della realtà urbana. La ricerca costituisce un forte stimolo a quello che viene chiamato pensiero divergente, poiché il progetto stimola i bambini alla lettura delle proprie emozioni e alla loro comunicazione in modi e in sistemi organizzativi diversi (gruppo di lavoro, attività individuale riflessiva o creativa, attività a casa, performance). Al termine del tirocinio il/la tirocinante sarà in grado di ideare e gestire percorsi didattici caratterizzati da attività creative eterogenee. Avrà maturato familiarità con l'uso combinato di strumenti alternativi alla comunicazione verbale; 2. APPROFONDIRE LE TEMATICHE SOCIOLOGICHE relative al ruolo del bambino come spugna sociale; 3. STIMOLARE ALL UTILIZZO DI METODI EDUCATIVI CHE FAVORISCANO L INCLUSIONE SOCIALE e abbattano le barriere comunicative, garantendo la completa integrazione di tutti quei bambini che presentano problemi di espressività, comunicazione o attenzione. Al termine del tirocinio il/la tirocinante avrà sviluppato sensibilità nell analisi delle problematiche del nucleo-classe e sarà in grado di individuare gli strumenti di lavoro più adatti per favorire l attivo coinvolgimento di tutti i bambini; 4. ACQUISIRE DIMESTICHEZZA CON LE TECNICHE DI PARTECIPAZIONE, facendo esperienza dell attività di supporto al ruolo di moderatore-educatore. Al termine del tirocinio il/la tirocinante sarà in grado di facilitare il dialogo tra soggetti diversi, inserendosi opportunamente nelle dinamiche di gruppo. ORGANIZZAZIONE DEL TIROCINIO Il tirocinio previsto rientra nella tipologia di tirocini formativi curricolari, rivolti a studenti e laureandi del Corso di Laurea in Scienze filosofiche e dell educazione. Il tirocinio prevede attività di analisi e ricerca e lo svolgimento di attività sul campo nelle sette scuole primarie coinvolte dal progetto e localizzate in diverse aree del territorio ferrarese. La durata del tirocinio è di nove mesi, a partire da settembre-ottobre 2013 fino a maggio 2014, con orario settimanale (da lunedì a venerdì) da concordare all inizio delle attività, alternativamente al mattino o al pomeriggio e compatibilmente con gli impegni scolastici del/della tirocinante, fino al raggiungimento delle 16 ore di formazione e delle 175 ore di attività previste. Il team di lavoro, composto dai due Architectural Communication Planners e dall educatore, si occuperà di supervisionare il lavoro del/della tirocinante; nel corso del tirocinio, inoltre, sono previsti momenti di verifica dell andamento delle attività svolte dal/dalla tirocinante. Nel caso in cui vi siano più di due aspiranti al tirocinio si procederà a valutazione per titoli e successivo colloquio motivazionale. È possibile inoltre orientare il tirocinio curricolare nell ottica di un proseguimento delle attività all interno di tesi di laurea. 4

SCHEDA RIASSUNTIVA NOME Progetto di ricerca Metodo dell Orecchio Acerbo TEMPI LUOGHI TEMA Tirocinio di nove mesi, da settembre 2013 a maggio 2014 per un totale di 175h di attività pratica/di ricerca e 16h di attività formativa. Sette scuole primarie della città di Ferrara localizzate nei diversi comparti della città (nord, centro, sud, sud-est, nord-est). Gli spostamenti verranno organizzati dal team all inizio delle attività. Il bambino come spugna sociale: educare alla cittadinanza e imparare ad ascoltare le esigenze e i bisogni delle persone al fine di orientare lo sviluppo urbano a livello di quartiere. OBIETTIVI Apprendere e sperimentare tecniche partecipative per il coinvolgimento attivo dei bambini e metodologie educative non convenzionali, che favoriscono l inclusione sociale. ATTIVITA 1. Affiancamento dell educatore nelle attività con i bambini; 2. Osservazione e documentazione dello svolgimento delle attività, dei comportamenti e delle reazioni dei bambini singolarmente e nel gruppo classe, tramite appunti e supporto fotografico e video; 3. Analisi dei dati e degli elaborati emersi dalle attività; 4. Collaborazione alla redazione degli elaborati finali del primo anno di sperimentazione del Metodo dell Orecchio Acerbo. OPPORTUNITA Il progetto di ricerca è un Progetto Europeo di Innovazione Sociale finanziato dal M.I.U.R; esso prevede la collaborazione del/della tirocinante alla stesura di pubblicazioni di alto profilo accademico in lingua italiana ed inglese; le attività del tirocinio possono inoltre sfociare in un percorso di tesi. Contatti : Serena Maioli - serena.maioli@tiscali.it - 3388481916 Giovanni Oliva - giovannioliva@hotmail.it - 3394224984 5