CHE COS È IL GIOCO? Un «oasi di gioia» Un bisogno del bambino e dell uomo. Un istinto naturale. Un diverso dominio dell esperienza

Documenti analoghi
Lotteria4you. Estrazione (Ruota di Milano) martedì 31 marzo ,00 cad. Costo biglietto

Copia per studenti. Diritti accessibili. La partecipazione delle persone con disabilità per uno sviluppo inclusivo

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. N. 18 del 26/02/2015

L importanza del gioco nello sviluppo del bambino 1

Processo di destrutturazione di un servizio sociosanitario residenziale in Campania

Disabilità Definizione dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola dell Infanzia

Con il presente intervento si vogliono dare alcune informazioni generali in merito al progetto ed in particolare:

SCUOLA D INFANZIA DI TRAVACO SICCOMARIO IO CITTADINO DEL MONDO ANNO SCOLASTICO

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

La Convenzione Diritti dell Infanzia dell UNICEF all art 31 si legge:

La nuova didattica del movimento

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

IL GIOCO IlGioconella scuola dell infanzia, costituisce una risorsa

Disabiltà i diritti. Nel mondo In Italia

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA

INDICATORI DI VALUTAZIONE DI SCIENZE SCUOLA PRIMARIA

I CAMPI DI ESPERIENZA

Unità Didattica1: Regole generali

Sostegno agli alunni con disabilità Anno scolastico2010/2011

CLASSI TERZE anno scolastico.

Unità didattica 1 - Formazione e funzionamento delle organizzazioni. Organizzazione e soggetti. Processi decisionali

Pierangelo Cenci Assistente sociale CpA Umbro

CORSO DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARIO CORPO E MOVIMENTO attività motoria per l infanzia Seconda edizione ANNO ACCADEMICO

Alla scoperta dei 4 elementi

In principio il gioco. Romina Nesti

.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO

MENS SANA IN CORPORE SANO. COME ESSERE IN FORMA E VIVERE FELICI

Ripensare la disabilità Il linguaggio facile da leggere e da capire Dott.ssa Maria Cristina Schiratti Gorizia, 14 novembre 2015 Fondazione Carigo

ICF (2001) (pubblicazione dell OMS) International Classification of Functioning, Disability and Health CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL

PROGETTAZIONE DIDATTICA TITOLO: TUTTI A SCUOLA

PROGETTO INTEGRAZIONE & INCLUSIONE. a. s Plesso Rosa Spreafico di Lecco Scuola Infanzia

COMUNE DI FORMIGINE Provincia di Modena

Cos è la disabilità: questioni di definizione

LA PROTEZIONE CIVILE PER UNA SCUOLA PIÙ SICURA

SCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO CORPO MOVIMENTO SPORT ANNO SCOLASTICO 2010/2011

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO SCIENZE DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016

L amicizia tra bambini. Floriana La Femina Lasino, 22 marzo 2010

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

O.M.S. - I.C.F. (CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE, 2001)

10 motivi per cui studiare musica sin da bambini

L attività sportiva nel percorso riabilitativo alla luce del modello ICF. Beatrice Aiachini IRCCS Fond. Salvatore Maugeri, Pavia

OBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE

COMPETENZE SPECIFICHE. Percezione, conoscenza e coscienza del corpo Coordinazione oculomanuale. Organizzazione spazio temporale

COMPETENZE CHIAVE: Imparare ad imparare, Comunicazione nella madrelingua, Le competenze sociali e civiche, Consapevolezza ed espressione culturale.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA, AL TERMINE DEL PERCORSO, ATTUALMENTE IN USO, VALIDA PER IL TRIENNIO 2016/18

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano. Primaria Flaibano. Anno scolastico 2017/2018

Scuola dell Infanzia di Montesiro INFORMATIVA CAMPO ESTIVO 2018

BES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

DOCUMENTO PER IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA

Unified Sport for All Attività sportiva unificata

A) L'Università dell'acqua e il corso di formazione

Intervenire per esprimere idee, pareri.

Affettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché?

Con questo intervento. Integrazione delle modalità di intervento evolutive e comportamentali. Stato dell arte

LE ORIGINI BIOLOGICHE DEL PENSIERO

IPOTESI PROGETTUALE SEZIONE ARANCIONE - INSEGNANTE MOSELE ROSANNA IL TRENO CHE PASSIONE!!!!

SCUOLA PRIMARIA - SCIENZE

CLASSI SECONDE anno scolastico..

Da un pezzetto di legno nasce un pezzetto di felicità. A cura dell Osservatorio Chicco

1.1 Riconoscere, rappresentare (anche graficamente), denominare le varie parti del corpo

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI

PROGRAMMA. Disciplina: Ludoteconomia - Organizzazione e programmazione delle attività ludiche

SIAMO UNA SQUADRA. Scuola dell Infanzia Simonazzi Sezione 3 anni. Insegnante Antonietta Marano

Corro lontano perché mangio sano. Feltre, 10 Ottobre 2017

ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTE SAN SAVINO SCUOLE DELL INFANZIA VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO (anni tre )

I DIRITTI DEI BAMBINI Tutti i bambini del mondo hanno dei diritti. I diritti dei bambini sono stati inseriti nel 1989 nella convezione dell

La Convenzione sui Diritti dell'infanzia Articoli da 31 a 40

CURRICOLO DI CORPO, MOVIMENTO E SPORT SCUOLA PRIMARIA

ABILITA DI IMITAZIONE

Il FOCUS Art. 12 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità -CRPD eguale riconoscimento dinanzi alla legge

Istituto Comprensivo Statale G. Zavalloni Via Capri Riccione Telefono: PROGETTAZIONE ANNUALE DI EDUCAZIONE FISICA

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

I.C. MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONI ISTITUTO SCIENZE MOTORIE

Il bambino affetto da obesità: aspetti psicologici e relazionali

LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO

È di diversi tipi Spontaneo o con regole

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI

CURRICOLO VERTICALE DI TECNOLOGIA

SARZANA MAGGIO 2015 X CONGRESSO NAZIONALE IDAI-AIRIPA: LE NUOVE PRATICHE DI INTERVENTO PER L ADHD

ASSE LINGUISTICO TEMATICHE PORTANTI NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

SCHEDA INTERVENTO. Servizio:.

Federazione Italiana Rugby. L atto tattico nel gioco sullo spazio in attacco nella formazione Aggiornamento I livello 2009

Conferenza annuale Salute Mentale

istituto COMPRENSIVO L. DA VINCI Anno scolastico.. GRIGLIA DI OSSERVAZIONE E DI PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO EDUCAZIONE FISICA DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016

Apprendimento collaborativo. laboratori per l inclusione

IL SE E L ALTRO (STORIA)

Baby parking, ludoteca o centro giochi per il tuo bambino?

Direzione Didattica Statale Is Mirrionis - Cagliari. Progetto di Circolo MATEMATICA IN GIOCO

Comprendere una richiesta orale Comprendere una richiesta scritta. Comprendere più richieste orali Comprendere più richieste scritte

LA SCUOLA E I BAMBINI NON VEDENTI Lunedì 13 Settembre :39 - Ultimo aggiornamento Venerdì 24 Settembre :02

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO

Le relazioni familiari in una società che cambia; la relazione famiglie servizi: riflessioni a partire da un intervento formativo

CLASSE PRIMA IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITÀ COMUNICATIVO-ESPRESSIVA

SCUOLA DELL'INFANZIA MANFRINI. PRESENTAZIONE del PROGETTO EDUCATIVO a.s ---SCUOLA DELL'INFANZIA -----

A.D. PALLACANESTRO BAGNOLO DI PO. Minibasket come forma di vita e divertimento adatto a tutti. -Anno scolastico 2015/2016-

Transcript:

GIOCO NELL INFANZIA

CHE COS È IL GIOCO? Un «oasi di gioia» Un bisogno del bambino e dell uomo Un istinto naturale Un diverso dominio dell esperienza Il motore dello sviluppo Produce rapimento, divertimento, piacere, interesse, concentrazione, rabbia, ansia, tensione Permette di nascondersi, cambiare ruolo, mettersi alla prova, correre il rischio

CHE COSA NON È IL GIOCO? Noia Fissità, staticità Artificiosità Costrizione Obbligo Il gioco non ha uno scopo esteriore

A CHI APPARTIENE IL GIOCO? Per quanto il gioco sia un'attività facilmente riconoscibile in modo intuitivo, sembra non esista una definizione applicabile a tutti i casi specifici e nelle diverse specie in cui è stato osservato È stato attentamente studiato nell uomo, nei Mammiferi, e anche negli Uccelli È stato rintracciato nella storia dell uomo, fin dagli albori

I PRIMI SEGNI DEL GIOCO NELLA STORIA

COME SI DEFINISCE IL GIOCO? «Gioco è tutta l'attività motoria postnatale che appare priva di scopo, nella quale schemi motori propri di altri contesti sono spesso utilizzati in forme modificate e in sequenze temporali diversificate»(bekoff e Byers 1981) Quando quest'attività è diretta verso uno o più oggetti inanimati, è chiamata gioco con oggetti

COME SI DEFINISCE IL GIOCO? «Gioco è tutta l'attività motoria postnatale che appare priva di scopo, nella quale schemi motori propri di altri contesti sono spesso utilizzati in forme modificate e in sequenze temporali diversificate»(bekoff e Byers 1981) Quando quest'attività è diretta verso uno o più oggetti inanimati, è chiamata gioco con oggetti ; quando consiste in ciò che appare come una sorta di corsa sfrenata dell individuo nel suo ambiente, è chiamata gioco locomotorio ;

COME SI DEFINISCE IL GIOCO? «Gioco è tutta l'attività motoria postnatale che appare priva di scopo, nella quale schemi motori propri di altri contesti sono spesso utilizzati in forme modificate e in sequenze temporali diversificate»(bekoff e Byers 1981) Quando quest'attività è diretta verso uno o più oggetti inanimati, è chiamata gioco con oggetti ; quando consiste in ciò che appare come una sorta di corsa sfrenata dell individuo nel suo ambiente, è chiamata gioco locomotorio ; quando è diretta verso un altro essere vivente, è chiamata gioco sociale

Il gioco sociale

COME SI DEFINISCE IL GIOCO? «Gioco è tutta l'attività motoria postnatale che appare priva di scopo, nella quale schemi motori propri di altri contesti sono spesso utilizzati in forme modificate e in sequenze temporali diversificate»(bekoff e Byers 1981) Quando quest'attività è diretta verso uno o più oggetti inanimati, è chiamata gioco con oggetti ; quando consiste in ciò che appare come una sorta di corsa sfrenata dell individuo nel suo ambiente, è chiamata gioco locomotorio ; quando è diretta verso un altro essere vivente, è chiamata gioco sociale Sia il gioco sociale sia quello con oggetti possono essere di natura locomotoria, e il gioco solitario può includere tanto il gioco con oggetti quanto quello locomotorio

FUNZIONI DEL GIOCO Si descrivono molte diverse funzioni del gioco: socializzazione, esercizio fisico, sviluppo cognitivo, regolazione energetica Esiste una marcata variabilità interindividuale, in dipendenza da: specie, età, sesso, ranghi sociali, esperienza di gioco, stato di benessere e livello di energia, grado di permissività di chi si cura di loro, luogo in cui il luogo si svolge Un analisi funzionale sulla base di costi-benefici è difficile da dimostrare; probabilmente occorre prendere in considerazione i costi e i benefici sia a breve che a lungo termine

COME SI RICONOSCE IL GIOCO? http://video.repubblica.it/natura/partitella-nellasavana-kevin-gioca-con-ileoni/165935/164424?ref=hress-6

Il gioco simbolico

questo è gioco LA CORNICE BATESONIANA

CONTINUITÀ DI INTERESSI FRA ETOLOGIA E STUDI SULL UOMO Che cos è gioco? Quali funzioni svolge in chiave filogenetica? Quali funzioni svolge in chiave ontogenetica? Come lo si può identificare, come lo si può descrivere? Quanti e quali tipi di gioco si possono riconoscere? Qual è il rapporto fra innato e acquisito, fra natura e cultura, anche nel caso del gioco?

DESCRIZIONI, CLASSIFICAZIONI Dimensione sociale: gioco solitario, gioco parallelo, gioco di imitazione, gioco interattivo, cooperativo, in gruppo Dimensione cognitiva: stadi di gioco (senso-motorio, simbolico, costruttivo, ), funzioni del gioco (esercitazione, sperimentazione, costruzione, invenzione, teatralità far finta, ) Dimensione psicologica: via maestra per l interiorità Dimensione tipologica: con oggetti, psicomotorio, di regole, in scatola, videogioco, gioco elettronico, robot, Dimensione evolutiva: il gioco cambia con lo sviluppo, con l età, il variare dei contesti, delle situazioni e dei compagni di gioco

DA CIRCA 30 ANNI.. Una convinzione si è consolidata a livello internazionale

+ CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELL INFANZIA (1989) ART. 31 Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica. Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l'organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.

I bambini sono fatti della stessa sostanza dei giochi

LE TIPOLOGIE DI GIOCO

Classificazione delle Tipologie di Gioco secondo LUDI Dimensione cognitiva Dimensione sociale Gioco di Practica Gioco solitario Gioco Simbolico Gioco parallelo Gioco di Costruzione Gioco associativo Gioco di Regole (inclusi i videogames) Gioco cooperativo

Azioni o sperimentazioni del corpo Sperimentazione tattile e visiva di oggetti Uso simbolico di oggetti come se fossero ualcosaltro, gioco di sostituzione e finzione, attività del far finta Pratica Simbolico Costruzione Regole Radunare combinare, sistemare e collegare elementi per costruire un intero, e per raggiungere un scopo preciso Giochi con un codice specifico e con regole accettate e rispettate dai giocatori

Il bambino gioca da solo e in modo indipendente anche se circondato da pari Il bambino gioca in modo indipendente alla stessa attività, nello stesso tempo e nello stesso luogo con altri bambini Solitario Parallelo Associativo Cooperativo Il bambino si concentra su una attività separata ma con i suoi pari avvengono molti scambi, prese del turno, prestiti, e si svolgono attività comuni I bambini organizzano la loro attività di gioco in modo cooperativo, con uno scopo comune e sono capaci di differenziare I ruoli assegnati e di rispettarli

Che cosa accade nel caso del bambino con disabilità?

I bambini con disabilità hanno esattamente lo stesso diritto al gioco dei loro pari!

CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ, 2006 Convenzione ONU sui Diritti dell Infanzia Come ogni bambino, il bambino disabile Ha un diritto fondamentale al gioco Ha il diritto di partecipare e vivere in contesti inclusivi Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità, 2006 Ogni bambino con disabilità Ha il diritto di godere di attività ricreative e sportive Ha il diritto all eliminazione delle barriere materiali e culturali che gli impediscono di vivere in contesti inclusivi

I BAMBINI CON DISABILITÀ Possono non essere capaci di giocare Possono non desiderare giocare Possono non sapere come si gioca Possono non riconoscere una situazione di gioco, o un giocattolo, come tali Possono isolarsi dal gioco degli altri Possono aver paura di una situazione o un contesto di gioco Possono non trovare piacevole la novità, e preferire ripetere, sempre uguale, lo stesso gioco,nello stesso modo, nello stesso luogo

ED INOLTRE Spesso i genitori, gli operatori, gli insegnanti sembrano essere, in questi casi, più interessati a perseguire obiettivi riabilitativi, migliorativi, mentre la vita normale resta sullo sfondo I genitori in particolare sono preoccupati, ansiosi e sembrano incapaci di giocare con I loro bambini: semplicemente non sanno come fare, quali giochi proporre, quali giocattoli scegliere

COME CONSEGUENZA La vita dei bambini disabili sembra dominata da pratiche mediche e riabilitative. E il gioco è spesso una attività per : per raggiungere un obiettivo, per sostenere un miglioramento Non c è tempo per il gioco-e-basta Il gioco fine a se stesso, il gioco per il piacere del gioco, è considerato una perdita di tempo

I QUADRI DI RIFERIMENTO Convenzione ONU per i Diritti delle Persone con Disabilità Convenzione ONU sui Diritti dell Infanzia Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (OMS, 2001)

e le loro conseguenze un approccio inclusivo, per una piena ed efficace partecipazione e inclusione nella società, in particolare durante l infanzia Ia rivendicazione del tempo dell infanzia anche per il bambino con disabilità la consapevolezza del ruolo svolto dai fattori ambientali nella vita dei bambini con disabilità, e della necessità di influire sui fattori contestuali e sui fattori personali