La metodologia partecipativa per la produzione delle informazioni Patrizia Carletti Osservatorio Epidemiologico sulle Diseguaglianze/ARS Marche

Documenti analoghi
Studio sulle Mielolesioni nella regione Marche

Studio sulle Mielolesioni nella regione Marche

L epidemiologia del diabete senile

Il flusso informativo regionale della psichiatria territoriale: PROSPETTIVE FUTURE

Fumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI

R e g i o n e L a z i

Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici Associazione di Promozione Sociale

Indagine sulla prevalenza di alcune condizioni patologiche a rilevante impatto sociale

Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA

Ricerca «Ragazzi in gioco» Paolo Molinari, IRES FVG

Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi

L offerta formativa in Veneto Corso FAD Buone pratiche vaccinali. Padova 19 giugno 2015 Maria Rosa Valetto

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

COMUNICARE IL RISCHIO DI LESIONI DA PRESSIONE

LE DIMENSIONI QUANTITATIVE DEL PROBLEMA

SISTAR - SISTEMA STATISTICO REGIONALE: programmazione e divulgazione dell informazione statistica

Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale

Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1

Giornata Nazionale della Persona con lesion midollare

Azienda Sanitaria Locale Roma G

IL GOVERNO CLINICO IN RSA. Aggiornamento per Responsabili Sanitari delle RSA Brescia 2014

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA

Alcol e giovani I rischi e le tendenze

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

Progetto Sperimentazione di un modello di assistenza post - partum alle donne straniere

L uso di bevande alcoliche e la sicurezza stradale

Role plaing esperienziale: ATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI NURSING

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

Le attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento:

RESPONSABILE DEL PROGETTO

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Epidemiologia generale

Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Buone pratiche sulla sorveglianza e prevenzione degli incidenti stradali e domestici

L assistenza garantita dal medico di famiglia: tutte le novità per il prossimo triennio

Le attività di prevenzione nella Regione Sicilia

LE DEMENZE Il nuovo quadro normativo, implementazione sul territorio della ASL RMf

Roberto Fantozzi. Università di Torino. Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco,

Realizzazione del REgistro Marchigiano per gli Accessi Vascolari per Emodialisi (RE.M.A.V.E.)

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari

Conferenza Annuale Salute Mentale. Azioni innovative nell ambito sociosanitario con particolare riguardo ai disturbi dello spettro autistico

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

REGOLAMENTO SANITARIO PER L EROGAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE DI PRESTAZIONI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE A FAVORE DI PAZIENTI ESTERNI

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008

Epidemiologia Degli Infortuni Sportivi

Introduzione all epidemiologia

Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci.

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane

L'ASSISTENZA A LUNGO TERMINE PER LE PERSONE IN STATO VEGETATIVO O DI MINIMA COSCIENZA: LA SITUAZIONE DEL VENETO

L unione fa la forza: la formazione della Rete Epidemiologica delle Marche. Fabio Filippetti

Epidemiologia dell ictus e della frattura di femore (in Toscana)

REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI

Le nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013

POLO DIDATTICO SAN CAMILLO FORLANINI

Registro emodialisi Regione Marche: caratteristiche dei pazienti e trattamenti

L archivio regionale delle lesioni midollari in Regione Toscana

SCHEDA RILEVAZIONE BUONE PRASSI AZIENDALI

Camera dei Deputati 5 Senato della Repubblica PREFAZIONE

La composizione dell offerta socio-sanitaria per le persone con lesione midollare

Il Sistema di Sorveglianza PASSI D ARGENTO: una risposta ai bisogni di informazione agli operatori di Distretto

Il programma regionale per le gravi disabilità acquisite: l assistenza nella fase degli esiti

Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE)

Master per le professioni sanitarie: scenari futuri Andrea Stella

Sistema di sorveglianza Passi

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE

XX CONGRESSO NAZIONALE SIUrO

WORKSHOP MOBILITA SOSTENIBILE E SICURA IN AMBITO URBANO

AVVISO PUBBLICO PER LE IMPRESE

Nell anno duemilacinque del mese di nel giorno, nella sede della Direzione Sicurezza Sociale del Comune di Firenze sono presenti i Signori:

Argomenti. Sesto al Reghena (PN), 4 dicembre 2009 CONTESTO APPLICAZIONE DEL PROJECT MANAGEMENT AD UN PERCORSO INTEGRATO DI CURA CONCLUSIONI

ATSV ONLUS Associazione Tecnici Sanitari Volontari - Provincia di Brescia -

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

CORRISPONDENZE la comunicazione epistolare come metodologia di sostegno psicologico alle persone in lutto

Migliorare l informazione e l accesso ai servizi per il cittadino: il ruolo dell Azienda e del Medico di Famiglia

Quanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino

Ruolo e compiti dell INAIL

IDEA PROGETTO E BUSINESS PLAN CAPPUCCINI COLLEGIO UNIVERSITARIO MESAGNE CCUM

Progetto aziendale anni Promozione delle 7 azioni efficaci per la salute del bambino. 1.0 Premessa Pag Introduzione Pag.

FONTI DEI DATI IN EPIDEMIOLOGIA

PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

ASSOCIAZIONE OASI MARIA SS. ONLUS IRCCS

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA

PIANO ANNUALE DI AZIONI POSITIVE dell ISPRA ANNO 2010

Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici Associazione di Promozione Sociale

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

IL LAVORO NEL CARCERE DI TRIESTE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Il Triage : novità e responsabilità

Sociologia del turismo

Internazionalizzazione e PMI: il ruolo della logistica nell esportazione del Made in Italy

Transcript:

La metodologia partecipativa per la produzione delle informazioni Patrizia Carletti Ancona, 19 giugno 2009

Le persone con lesione midollare Perché è un problema? gravità della patologia, disabilità permanente elevato impatto sociale elevati costi efficacia degli interventi di prevenzione

Costo ($) Età della lesione Gravità 25 anni 50 anni Tetra (C1-C4) 3.160.137 1.860.390 Tetra (C5-C8) 1.786.836 1.131.560 Para 1.055.869 720.169 più costi derivanti dalla perdita della produttività Fonte: NSCISC, 2008

la rilevanza del fenomeno - quante sono le persone con lesione midollare? - quanti nuovi casi/anno? - quali cause? programmazione/organizzazione dei servizi risorse da destinare

carenza di rilevazioni sistematiche Stime disponibili Riferimento ai Paesi a Sviluppo Avanzato Prevalenza cause traumatiche 223 755 / p.m.a. Incidenza cause traumatiche 10 83 casi /p.m.a./anno L epidemiologia del fenomeno cambia nel tempo

Stime disponibili USA cause traumatiche 40 nuovi casi p.m.a./anno Europa cause traumatiche 9-58 nuovi casi p.m.a./anno cause traumatiche e non traumatiche 12-20 nuovi casi casi p.m.a./anno prevalenza traum/non traum. 350 casi / milione di abitanti Italia cause traumatiche 20 nuovi casi p.m.a./anno (circa 1.200 persone/anno) traumi: 60-70% delle cause di lesione midollare Marche 40 nuovi casi / anno 600 persone con lesione midollare

cause traumatiche 67% uomini (4:1) giovani (età media 34 anni) Cause della mielolesione traumatica (GISEM, anni 1997-1999) Causa Frequenza (%) Maschi (%) Femmine (%) Età media Auto 37,2 77,1 22,9 34,8 Moto 13,8 87,9 12,1 28,1 Ciclista/pedone 3,4 70,8 29,2 51,3 Sport 8 96,5 3,5 33,2 ARMA/Violenza 2 100 0 31,9 Caduta dall'alto 21,8 85,9 14,1 50,5 Tentato suicidio 4,2 26,7 73,3 32,7 Altro 9,4 77,6 22,4 47,0

carenza di rilevazioni sistematiche Linee guida per le Unità Spinali Unipolari Conferenza Stato Regioni, 2004 sostanziale carenza di dati sistematici sulla mielolesione a livello regionale sia attuata una rilevazione sistematica di dati, utilizzando una metodologia condivisa tra le Regioni PSR 2003 2006 osservazione epidemiologica permanente su incidenza ed etiologia dei traumi vertebro-midollari per la programmazione e la prevenzione DGR 1284/2008 Registro Mielolesioni

Studio sulle mielolesioni nella regione Marche chi viene colpito dalla lesione midollare? quali le cause? quali sono i bisogni assistenziali? qual è l offerta dei servizi?

come abbiamo lavorato? lesione midollare Studio ad hoc: informazioni raccolte per uno scopo specifico, non regolarmente né in modo standardizzato Sistema Informativo Sanitario (flussi amministrativi correnti) X Anagrafe assistiti Nosologica-SDO Specialistica Ambulatoriale Farmaceutica Mortalità Invalidità civile X Esenzione ticket Residenzialità Archivi MMG

come abbiamo lavorato? Partecipatory Action Research La prospettiva secondo cui si guarda un problema è influenzata dalla soggettività di chi pone il problema popolazione autorità/politici operatori sanitari comunità scientifica rischio di una visione parziale soluzioni inefficaci

metodologia partecipativa produzione delle informazioni per l azione coinvolgimento diretto in tutte le fasi dello studio delle persone con lesione midollare tecnici e soggetti studiati alla pari, reciproco rispetto ruolo dei tecnici: consulenti e facilitatori scambio di conoscenze specifici ruoli nello svolgimento dello studio

metodologia partecipativa rigore epidemiologico validità sociale/credibilità sviluppi pertinenti individuazione interventi efficaci e accettabili sulla base dei risultati dello studio iniziative sociali e di promozione della salute empowerment della popolazione

- Roberto Zazzetti, Carmen Mattei, Marco Di Marco (Associazione Paratetraplegici delle Marche) - Micaela Tambroni Armaroli (Coordinamento Nazionale Operatori Unità Spinali) - Patrizia Carletti, María Soledad Ferreiro Cotorruelo, Francesca Polverini, David Barchiesi, Raffaella Gioacchini (Osservatorio epidemiologico sulle Diseguaglianze/ARS Marche) - Maria Antonietta Recchioni, (responsabile SOS Mielolesioni traumatiche, Neurochirurgia, Dipartimento di Scienze Neurologiche A.OU. Ospedali Riuniti Ancona)

metodologia partecipativa lo studio costituzione gruppo di lavoro individuazione dei soggetti con mielolesione scelta strumento rilevazione: questionario sperimentazione e validazione del questionario formazione intervistatori intervistatori: persone con lesione midollare e fisioterapista

Questionario 54 quesiti articolati in sette sezioni 1) Anagrafica 2) Disabilità 3) Fase dell'emergenza e Fase acuta 4) Fase della stabilizzazione 5) Fase attuale: vita quotidiana 6) Socializzazione: tempo libero 7) Condizione socio-economica

Grazie apprendimento e scambio di esperienze informazioni utili per la programmazione dei servizi possibili sviluppi in collaborazione con altre regioni diseguaglianze@regione.marche.it pubblicazione disponibile per coloro che sono interessati