DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE UFFICIO I: GABINETTO DEL CAPO DIPARTIMENTO

Documenti analoghi
Albo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE

CONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO PER I DIPENDENTI DEGLI ENTI PREVIDENZIALI PRIVATI Stipulato a Roma il 23 dicembre 2010.

C I R C O L A R E N. 6

CITTÀ DI VENTIMIGLIA (PROVINCIA DI IMPERIA)

AUTORITA PORTUALE REGIONALE LR 23/2012 COMITATO PORTUALE DI PORTO SANTO STEFANO

CONTRATTO REGIONALE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEL LAZIO (IN ATTUAZIONE DELL ART. 1, COMMA 1, LETTERA A DEL CCNL FP )

LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL

IL DIRIGENTE SCOLASTICO RELAZIONA

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO

Bozza di Accordo Decentrato su orario di lavoro

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE

C O M U N E D I M O N A S T E R O L O D I S A V I G L I A N O

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Si fa seguito alla circolare n. 16 del 27 gennaio 2003 e si forniscono ulteriori precisazioni in merito a particolari problematiche.

Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012

COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI

Ministero dello Sviluppo Economico

PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO DIREZIONE GESTIONE RISORSE UMANE Ufficio Matricola e Concorsi. I1 Direttore

Visto l OREL vigente in Sicilia; PROPONE. Al Responsabile del Servizio Risorse Umane. Per i motivi sopra esposti:

Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: POL.MIGR. INT.SOC. RAPP.IST. DI ASSIST. E BENEF.

Il Direttore della U.O.C. Politiche del Personale e Gestione Risorse Umane

COMUNE DI SAN BONIFACIO Provincia di Verona

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA

PARTE SECONDA. le procedure di gestione del Programma;

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E DEI BUONI PASTO

CURRICULUM VITAE di MAURO MARCHIONNI

Oggetto: Orario di lavoro Timbrature Codici da digitare al lettore delle presenze e Funzioni di estrazione dati.

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

All. 1 GLOSSARIO E COMPATIBILITA DEI RUOLI

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale dell Area V della Dirigenza per il secondo biennio economico

Articolo1 - Ambito di applicazione e principi

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 63 DEL 5 DICEMBRE 2005

Decreto Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25 (in GU 17 febbraio 1998, n. 39)

Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi.

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA TENUTA DELL ALBO DELLE DITTE DI FIDUCIA

COMUNE DI MONTEFIORINO

ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO AVVISO DI PROCEDURA DI MOBILITÀ ESTERNA VOLONTARIA

Prot. n.5492 /C26 Frattamaggiore, 02/12/2014 AVVISO PUBBLICO PER L INSERIMENTO NELL ALBO CHIUSO DI FORNITORI DI BENI E SERVIZI

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna Direzione Generale Uff.

CITTÀ DI CARMAGNOLA (PROVINCIA DI TORINO)

COMUNE DI ACQUAVIVA PICENA Provincia di Ascoli Piceno

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como

Ipotesi di intesa. tra

Comune della Città di Arco PROVINCIA DI TRENTO. UFFICIO OPERE PUBBLICHE Area Tecnica DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE n. 191 di data 17 maggio 2013

COMUNE DI SIURGUS DONIGALA Provincia di Cagliari

COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA DIREZIONE GENERALE GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE E DELL'ORGANIZZAZIONE PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

Circolare IND n. 178/04 GO/fb. OGGETTO: Settori Lubrificanti e GPL - Assistenza Sanitaria Confluenza in FASCHIM

PROTOCOLLO D'INTESA TRA

AVVISO PUBBLICO PER LA PROCEDURA DI MANIFESTAZIONE D INTERESSE VOLTA ALLA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA AMBIENTALE, ANIMALI ED ENERGIA IL RESPONSABILE

ALLEGATO 3 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TUTELA DELLA TRASPARENZA 2016/2018 DEL COLLEGIO PROVINCIALE IPASVI DI SIENA

Gorizia DECRETO OGGETTO: FORMAZIONE PERMANENTE ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE OBBLIGATORIO DEL PERSONALE DIPENDENTE ANNO DETERMINAZIONE FONDI

COMUNE di CROGNALETO Provincia di Teramo

Direzione Provinciale di Udine ACCORDO SULL ORARIO DI LAVORO PER LA DIREZIONE PROVINCIALE DI UDINE

Prot. Nr. 534/SG/11 Roma, 15 dicembre 2011

COMUNE DI CASALE SUL SILE

BANDO RECLUTAMENTO COLLAUDATORE

REGIONE PIEMONTE BU46 13/11/2014

COMUNE DI GAETA Provincia di Latina II Dipartimento Settore Urbanistica e Assetto del Territorio

Disposizione di tenore analogo è contenuta nell art. 3 ter del d. lgs. n. 502/1992 e s.m.i..

COMUNE DI VEDELAGO Provincia di Treviso

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Dipartimento di FARMACIA A V V I S O

Valorizzazione del merito

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST

BOZZA DI ACCORDO PREVIDENZA INTEGRATIVA. tra

e, p.c. OGGETTO: Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.: gestione delle attività pensionistiche.

Contratto Collettivo Integrativo Regionale concernente la definizione dei criteri e delle modalità per lo svolgimento delle assemblee territoriali

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Regolamento per la disciplina delle missioni e delle spese di viaggio e soggiorno degli Amministratori del Comune di Venezia

AA.SS. nn e 2229

Documentazione da presentare per l ammissione ai progetti SERVIZIO CIVILE NAZIONALE PROMEMORIA

ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

C I T T À D I S U S A

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DELIBERA N. 134/13/CSP

COMUNE DI BALZOLA. Provincia di Alessandria

Art. 2 Parametri per la redazione del piano di riparto predisposto dall Assessorato regionale

COMUNE DI FONTANELLATO

Provvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015.

C O M U N E D I S A S S O M A R C O N I PROVINCIA DI BOLOGNA. COPIA DETERMINAZIONE N 502 DEL 31/12/2015 Ufficio Area di Staff

CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO DEL PERSONALE DIPENDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI LATINA Quadriennio

Estratto del VERBALE n. 12 del Consiglio di Amministrazione Adunanza ordinaria del 9 settembre 2015

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

BANDO DI GARA PER PROCEDURA APERTA GESTIONE E MANUTENZIONE ARCHIVIO DOCUMENTALE CIG: E2A

IL DIRETTORE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 28 DELIBERAZIONE 7 luglio 2014, n. 553

Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA DIREZIONE REGIONALE

PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO

AREA ORGANIZZAZIONE E SERVIZI AMMINISTRATIVI U.O. RISORSE UMANE. Determinazione nr. 459 Trieste 14/04/2016 Proposta nr. 178 Del 08/04/2016

Articolo 1 - FINALITA E OGGETTO. Articolo 2 ENTITA DEL FINANZIAMENTO. Articolo 3 - BENEFICIARI DEL FINANZIAMENTO

CONDIZIONI GENERALI DI ADESIONE AL SERVIZIO DI CONSULTAZIONE DEL CASSETTO

COMUNE DI ORIO LITTA

PRIMA PROVA SCRITTA (MATERIE COMUNI) A (10 domande a risposta chiusa [esatta +0,5; errata 0,5; non data -0,25])

Provincia dell Ogliastra Gestione Commissariale (L.R. n. 15 /2013) Servizio Viabilità Trasporti Infrastrutture

Contratto collettivo integrativo di lavoro

HANDICAP! NORMATIVE E DIRITTI. le GUIDE della FIBA CISL. FIBA%CISL%LOMBARDIA%-%Via%Tadino%19/a%-%20124%Milano%

Liceo Statale Erasmo da Rotterdam Linguistico - Scienze Sociali Scienze Umane Scienze Umane opzione Economico Sociale

IL RESPONSABILE DEL II SETTORE RISORSE STRATEGICHE

DOMANDA DI ACCESSO ALL ASSEGNO DI CURA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ANNO 2016 Delibera Giunta Regionale n.328 del

REGOLAMENTO DI ACCREDITAMENTO A FON.COOP DI ENTI E SOCIETA DI FORMAZIONE

Dirigente Scolastico. Prof.ssa Chiassai Maria Rita. RSU d Istituto: Prof. Bonifazi Paolo. Prof. Giulivi Patrizia. Prof.

Transcript:

Prot. N.ro 636 Roma, 25 marzo 2009 S 104/1 (All. 3) Al Dirigente Generale Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Vice Capo Dipartimento Vicario S E D E Agli Uffici di diretta collaborazione del Capo Dipartimento L O R O S E D I Ai Direttori Centrali L O R O S E D I Ai Direttori Regionali e Interregionali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco L O R O S E D I Al Dirigente dell Ufficio Ispettivo per l Italia Settentrionale S E D E Al Dirigente dell Ufficio Ispettivo per l Italia Centrale e la Sardegna S E D E Al Dirigente dell Ufficio Ispettivo per l Italia Meridionale e la Sicilia S E D E OGGETTO: Prerogative e relazioni sindacali. Ai Comandanti Provinciali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (per il tramite delle Direzioni Regionali ed Interregionali) L O R O S E D I Con i Decreti del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione del 29 dicembre 2008 - pubblicati nelle Gazzette Ufficiali n. 30 del 6.02.09 e n. 34 dell 11.02.09, 1

allegate alla presente nota - sono state individuate le delegazioni sindacali che partecipano al procedimento negoziale per il biennio contrattuale 2008-2009, rispettivamente per il personale direttivo e dirigente e per il personale non direttivo e non dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ai sensi degli artt. 35 ed 81 del Decreto legislativo del 13 ottobre 2005, n. 217. Le Organizzazioni sindacali rappresentative, ivi indicate, sono legittimate a fruire delle prerogative e delle forme di partecipazione sindacale, ai sensi del Contratto Collettivo Nazionale Quadro del 7 agosto 1998 e successive modifiche ed integrazioni e degli artt. 15 e 32, comma 1, rispettivamente per il personale direttivo e dirigente e per il personale non direttivo e non dirigente dei Decreti del Presidente della Repubblica del 7 maggio 2008, di recepimento degli Accordi sindacali integrativi. Come già comunicato con nota del 28 aprile 2008, prot. n. 938 S 158/1 unita in copia, a tutt oggi le Rappresentanze sindacali unitarie (RSU) non sono ancora disciplinate, in quanto solo con apposito Accordo tra la delegazione di parte pubblica e quella di parte sindacale saranno definite le relative forme di rappresentanza e le loro attribuzioni, come previsto dall art. 35 del D. Lgs. 217/2005. Con l occasione, poiché continuano a pervenire numerosi quesiti di varia natura in merito alle prerogative sindacali spettanti alle Organizzazioni sindacali, si ritiene opportuno fornire alcuni chiarimenti di massima sulla normativa di specifico interesse ai fini del corretto svolgimento delle relazioni sindacali, sia a livello centrale che periferico. Normativa di riferimento - Costituzione della Repubblica Italiana; - Legge n. 300 del 20 maggio 1970, Statuto dei Lavoratori; - Decreto legislativo n. 217 del 13 ottobre 2005; - CCNQ del 7 agosto 1998; - CCNL quadriennio normativo 1998-2001; - CCNLI del 24 aprile 2002; 2

- CCI del 30 luglio 2002; - CCNL quadriennio normativo 2002-2005; - D.P.R. del 7 maggio 2008 Recepimento dell Accordo sindacale integrativo per il personale direttivo e dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ; - D.P.R. del 7 maggio 2008 Recepimento dell Accordo sindacale integrativo per il personale non direttivo e dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ; - D.M. del 29 dicembre 2008 Individuazione della delegazione sindacale che partecipa al procedimento negoziale per il biennio contrattuale 2008-2009 per il personale direttivo e dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ; - D.M. del 29 dicembre 2008 Individuazione della delegazione sindacale che partecipa al procedimento negoziale per il biennio contrattuale 2008-2009 e per il personale non direttivo e non dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. LE PREROGATIVE SINDACALI Nel quadro generale delle libertà sindacali costituzionalmente garantite agli articoli 39 e 40 ed al Titolo III dello Statuto dei Lavoratori, i diritti sindacali di base riconosciuti a tutte le Organizzazioni sindacali, sono: il diritto di proclamare scioperi e di fruire della relativa procedura conciliativa; il diritto di fare proselitismo nelle sedi di servizio; il diritto di indire referendum nelle sedi di servizio; il diritto di accedere alle sedi di servizio. Il CCNQ del 7 agosto 1998 e successive modifiche, nonché i Contratti Collettivi Nazionali ed Integrativi di Lavoro del comparto, hanno delineato le prerogative sindacali spettanti nei luoghi di lavoro per le sole Organizzazioni sindacali rappresentative. Le Organizzazioni sindacali non rappresentative, in quanto non titolari di prerogative sindacali, possono beneficiare dei diritti stabiliti dallo Statuto dei lavoratori, sopra richiamati. 3

Per quanto riguarda, invece, il diritto di informazione appare opportuno - nel rispetto della correttezza delle relazioni sindacali - che le Organizzazioni non rappresentative vengano informate delle più rilevanti attività di carattere generale dell Amministrazione. Resta disponibile per tutte le Organizzazioni sindacali la possibilità di presentare istanza di accesso ai dati personali attinenti uno o più lavoratori, su delega o procura, come pure la facoltà di esercitare il diritto di accesso a documenti amministrativi in materia di gestione del personale, nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dalle norme vigenti e per salvaguardare un interesse giuridicamente rilevante di cui sia portatore il medesimo sindacato, ai sensi della Legge 241/90. Le prerogative sindacali, garantite alle OO.SS. rappresentative, a prescindere dal fatto che abbiano sottoscritto o meno il contratto di lavoro, rilevando, tale circostanza, soltanto ai fini del diritto a partecipare al tavolo negoziale, sono: Diritto di assemblea (art. 2 CCNQ 7/08/98 e art. 2 CCNLI 24/04/02) Le assemblee possono essere indette da una o più OO.SS. rappresentative del comparto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, come previsto all art 10 del CCNQ ed integrato all art. 2, comma 2 del CCNLI. Tutti i dipendenti ed i dirigenti sindacali hanno diritto a partecipare alle assemblee su materie di interesse sindacale riguardanti la generalità dei dipendenti o gruppi di essi, in orario di lavoro nel caso di assemblea retribuita o fuori orario, ma sempre nel luogo di lavoro, in caso di assemblea non retribuita. Le richieste di indizione di assemblea devono pervenire all Amministrazione almeno tre giorni prima della data prevista indicando la sede, l orario, l ordine del giorno. I dipendenti hanno diritto a partecipare ad assemblee sindacali durante l orario di lavoro per numero di dodici ore annue pro-capite (e non, ovviamente, in capo alla singola 4

O.S.), senza decurtazione della retribuzione: oltre le dodici ore i dipendenti possono utilizzare altri istituti di assenza legittima dal lavoro (permesso orario, ferie, ecc.). L Amministrazione consente lo svolgimento dell assemblea durante l orario di lavoro, individuando un locale idoneo di comune accordo con i promotori. Nessun limite all indizione di assemblee può essere posto dall Amministrazione, che verifica la partecipazione dei lavoratori alle assemblee e rileva le ore fruite, decurtandole dal monte ore personale di ciascun dipendente. Le OO.SS. non rappresentative, pur non godendo di tale diritto, possono incontrare il personale presso le sedi di servizio, al di fuori dell orario di lavoro. Diritto di affissione (art. 3 CCNQ 7/08/98 e art. 5 CCI 30/07/02) Le OO.SS. rappresentative hanno diritto di affiggere all interno dell unità operativa, pubblicazioni, testi e comunicati inerenti materie di interesse sindacale e del lavoro. L Amministrazione ha l obbligo di predisporre, in luoghi accessibili a tutto il personale, appositi spazi a disposizione dei soggetti sindacali, nonché di considerare gli attuali strumenti informatici - dove disponibili - come possibile strumento di esercizio del diritto di affissione. In tal senso, l art 5, comma 1, del CCI del 30 luglio 2002, prevede che l Amministrazione metta a disposizione un adeguato spazio web all interno dei domini del Corpo Nazionale e dei Comandi provinciali. In tal caso, il dovere di collaborazione a carico della Amministrazione non deve comportare ulteriori adempimenti che costituiscano aggravio di spesa o disagi organizzativi per la stessa e le modalità di utilizzo delle attrezzature vanno concordate nella sede di lavoro nel rispetto del suddetto principio (ARAN nota n. 4260 del 27.05.04). Le OO.SS. non rappresentative non godono del diritto di affissione. 5

Tuttavia, qualora sia previsto nel posto di lavoro uno spazio di affissione comune a tutto il personale, non sussistono motivi ostativi al possibile utilizzo del predetto spazio anche da parte delle Organizzazioni sindacali suddette. Diritto ai locali (art. 4 CCNQ 7/08/1998 e art. 3, comma 3, CCI 30/07/02) Le OO.SS. rappresentative hanno diritto di utilizzare permanentemente, con modalità concordate con l Amministrazione, un idoneo locale comune per l esercizio delle proprie attività sindacali. Nel caso in cui i dipendenti siano meno di 200, il locale deve essere solamente messo a disposizione dei soggetti sindacali che ne facciano richiesta per riunioni nell ambito della struttura. Le OO.SS. possono fruire senza oneri e compatibilmente con le esigenze di servizio delle strutture logistiche del Corpo Nazionale per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle riunioni sindacali. Le OO.SS. non rappresentative non godono di tale diritto. Diritto ai distacchi sindacali (artt. 21 e 38 dei DD.P.R. 7/05/08) L istituto del distacco sindacale è interamente disciplinato in sede di contrattazione collettiva nazionale con le procedure indicate dall art. 21 per il personale direttivo e dirigente ed dall art. 38 per il personale non direttivo e non dirigente, dei DD.P.R. del 7 maggio 2008. Diritto ai permessi retribuiti per lo svolgimento del mandato (art. 10 CCNQ 7/08/98 art. 9 CCNLI 24/04/02 e successiva modifica - artt. 23 e 40 dei DD.P.R. 7/05/08) I dirigenti sindacali indicati all art. 9, comma 1, lett. b) del CCNL del 24 maggio 2000, come modificato dall art. 8 del CCNL 2002-2005, delle OO.SS. rappresentative titolate ai sensi dell art. 21, per il personale direttivo e dirigente, ed dell art. 38, per il personale non 6

direttivo e non dirigente, dei DD.P.R. del 7 maggio 2008, hanno diritto ad usufruire dei permessi sindacali retribuiti, nei limiti e con le modalità di cui agli artt. 23 e 40, rispettivamente per il personale direttivo e dirigente e per il personale non direttivo e non dirigente. Si precisa che ai sensi degli artt. 23 e 40, comma 4, sopra citati, nel monte ore annuo complessivo dei permessi sindacali non si computa il tempo impiegato, durante l orario di lavoro, esclusivamente per la partecipazione del dirigente sindacale a riunioni con l Amministrazione su formale e diretta convocazione di quest ultima, limitatamente al tempo strettamente necessario alla partecipazione stessa. Si rammenta che questa Amministrazione ha provveduto alla ripartizione del monte orario dei permessi sindacali retribuiti per l anno 2008 e sta predisponendo la ripartizione per l anno 2009. Diritto ai permessi retribuiti per le riunioni degli organi statutari (art. 11 CCNQ 7/08/98) L istituto dei permessi retribuiti per le riunioni degli organi statutari, a tutt oggi, non ha una specifica disposizione contrattuale. Diritto all aspettativa ed ai permessi non retribuiti (art. 12 CCNQ 7/08/98 artt. 22 e 39 DD.P.R. 7/05/08) L aspettativa sindacale non retribuita spettante ai dirigenti sindacali in seno agli organismi direttivi delle Organizzazioni sindacali rappresentative è regolata dalla contrattazione collettiva nazionale all art. 22 per il personale direttivo e dirigente ed all art. 39 per il personale non direttivo e non dirigente dei DD.P.R. del 7 maggio 2008. Per quanto riguarda i permessi non retribuiti poiché non disciplinati nei DD.P.R. sopra citati, si rimanda agli Accordi nazionali ed ai Contratti collettivi vigenti, come previsto dalle norme di rinvio degli artt. 26 per il personale direttivo e dirigente ed all art. 42 per il personale non direttivo e non dirigente dei DD.P.R. del 7 maggio 2008. 7

Stante l attuale quadro normativo, le OO.SS. rappresentative possono fruire, quindi di: permessi sindacali retribuiti; permessi sindacali non retribuiti; aspettativa sindacale non retribuita. Le OO.SS. non rappresentative non godono di tali diritti. Tutti gli Uffici hanno l obbligo di inviare alla Direzione Centrale per le Risorse Umane, secondo le cadenze temporali previste, il computo riassuntivo dei permessi sindacali retribuiti fruiti dagli organismi sindacali territoriali, onde consentire all Amministrazione di predisporre l annuale ricapitolazione complessiva, per la verifica, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica - del rispetto dei limiti dei permessi fruiti. Tutela del dirigente sindacale (art. 18, comma 1 e 4, CCNQ 7/08/98) I dirigenti sindacali indicati all art. 9, comma 1, lett. b) del CCNL del 24 maggio 2000, come modificato dall art. 8 del CCNL 2002-2005, delle OO.SS. rappresentative titolate ai sensi dell art. 21 per il personale direttivo e dirigente ed dell art. 38 per il personale non direttivo e non dirigente, dei DD.P.R. del 7 maggio 2008, possono essere trasferiti in una unità operativa diversa da quella di assegnazione solo previo nulla osta delle rispettive Organizzazioni sindacali di appartenenza. Il diritto non ricomprende, tuttavia, la facoltà del dirigente sindacale di scegliere una determinata unità operativa in occasione di prima assegnazione o riassegnazione ad una sede di servizio di livello dirigenziale. Invece, il dirigente sindacale che rientri in servizio al termine del distacco o dell aspettativa sindacale ha diritto ad essere assegnato nella sede della propria 8

Amministrazione presso cui ha svolto, nell ultimo anno, l attività sindacale e di aver avuto il domicilio nell ultimo anno nella sede richiesta. Diritto di nominare terminali associativi (art. 10 del CCNQ 7/08/98) I terminali associativi previsti dall art. 10 del CCNQ 7/08/98 sono delle mere strutture organizzative delle Organizzazioni sindacali di categoria. Le Organizzazioni sindacali - rappresentative e non - possono, pertanto, comunicare all Amministrazione i nominativi dei dirigenti sindacali dei propri terminali associativi. All individuazione del terminale associativo, da parte delle OO.SS. non rappresentative, non fa seguito l utilizzo di prerogative sindacali. IL SISTEMA DELLE RELAZIONI SINDACALI I DD.P.R. del 7 maggio 2008, agli artt. 15-26 per il personale direttivo e dirigente ed agli artt. 32-42 per il personale non direttivo e non dirigente, hanno confermato il sistema di partecipazione sindacale all attività amministrativa tra parte pubblica ed organizzazioni rappresentative di categoria, articolato negli istituti della contrattazione integrativa, informazione, consultazione e concertazione. Contrattazione integrativa La contrattazione integrativa nazionale e decentrata, a livello centrale e periferico, si effettua tra Amministrazione ed Organizzazioni sindacali firmatarie dell Accordo quadriennale normativo 2006-2009 e del biennio economico 2006-2007, limitatamente ed esclusivamente sulle materie di cui all art. 15 per il personale direttivo e dirigente e all art. 32 per il personale non direttivo e non dirigente dei citati Decreti del 7 maggio 2008. 9

La contrattazione è il più importante diritto di partecipazione sindacale in quanto, a differenza delle altre forme di partecipazione, la proposta dell Amministrazione è vincolata all accettazione delle Organizzazioni sindacali rappresentative aderenti all ipotesi di accordo, a condizione che rappresentino più del 50% del dato associativo, calcolato sulla base della rappresentatività a livello nazionale. Il mancato raggiungimento dell intesa rende comunque adottabile il provvedimento amministrativo proposto benché, teoricamente, annullabile dalla giustizia amministrativa per difetto di legittimità. Informazione preventiva e/o successiva L Amministrazione ha l obbligo di fornire le informazioni necessarie sugli atti di valenza generale concernenti il rapporto di lavoro, l organizzazione degli uffici e la gestione complessiva delle risorse umane sia in via preventiva che successiva. L informazione è fornita preventivamente dall Amministrazione nelle materie e sugli argomenti previsti dai DD.PR del 7 maggio 2008 all art. 16, comma 2, per il personale direttivo e dirigente ed all art. 33, comma 2, per il personale non direttivo e non dirigente. L informazione è fornita successivamente dall Amministrazione per gli atti di gestione adottati e la verifica dei risultati sulle materie demandate agli accordi negoziali, anche integrativi o decentrati e, comunque, sulle iniziative indicate dall art. 16, comma 3 e dall art. 33, comma 3, predetti. Consultazione La procedura di consultazione delle Organizzazioni sindacali firmatarie dell Accordo quadriennale è, in via generale, attività facoltativa dell Amministrazione prima dell autonoma adozione degli atti interni di organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro. www conapo.it 10

Tuttavia, l art. 17, commi 2 e 3, per il personale direttivo e dirigente e l art. 34, commi 2 e 3, per il personale non direttivo e non dirigente, prevedono la consultazione obbligatoria per le materie in essi indicate, il cui esito, anche negativo, non vincola le scelte dell Amministrazione. Concertazione La concertazione, strumento essenziale di partecipazione e coinvolgimento del personale nei processi organizzativi, è attivata, dalle Organizzazioni sindacali firmatarie dell Accordo quadriennale 2006-2009, mediante richiesta scritta, entro tre giorni dal ricevimento dell informazione preventiva. Essa si svolge in appositi incontri - che, di massima, iniziano entro due giorni lavorativi dalla data di ricezione della richiesta - attraverso i quali le parti verificano la possibilità di un accordo. La procedura di concertazione si effettua sulle materie previste dall art. 18, commi 3 e 4, per il personale direttivo e dirigente, e dall art. 35, commi 3 e 4, per il personale non direttivo e non dirigente, dei suddetti DD.P.R. La concertazione deve, comunque, concludersi entro il termine massimo di trenta giorni, trascorsi i quali l Amministrazione ha facoltà di assumere le proprie autonome determinazioni e - a differenza di quanto previsto per la procedura consultativa - l Amministrazione ha l obbligo di redigere verbale dell esito della concertazione, con la specifica evidenziazione delle posizioni delle parti. ********* La presente circolare vuole proporsi come strumento di ausilio e di orientamento nell attuale assetto normativo in materia sindacale, rammentando che è cura della Dirigenza locale valutare le singole specifiche questioni, nelle quali la sostanza giuridicoamministrativa deve necessariamente confrontarsi con la realtà delle relazioni sindacali e 11

personali in ambito locale, che dovranno essere improntate alla assoluta trasparenza dei comportamenti delle parti affinché i rapporti tra componente pubblica e organizzazioni rappresentative di categoria possano sempre mantenersi e svilupparsi su un piano di confronto costruttivo. Le Direzioni Interregionali e Regionali sono pregate di curare la trasmissione della presente nota ai Comandi Provinciali e di assicurare, ad avvenuto adempimento, lo scrivente Dipartimento. IL CAPO DIPARTIMENTO Tronca F.TO 12