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Asamblea Parlamentaria Euro-Latinoamericana Euro-Latin American Parliamentary Assembly Assemblée Parlementaire Euro-Latino Américaine Assembleia Parlamentar Euro-Latino-Americana ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURO-LATINOAMERICANA Commissione per gli affari economici, finanziari e commerciali 25.10.2011 PROVVISORIO PROGETTO DI PROPOSTA DI RISOLUZIONE Globalizzazione e crisi finanziaria Correlatore PE: Correlatore ALC: Esther Herranz García (PPE) Fausto Lupera Martínez (Parlandino) RM\881706.doc AP100.839v04-00

Globalizzazione e crisi finanziaria L'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana, vista la sua risoluzione urgente dell'8 aprile 2009 sulla crisi finanziaria, il suo messaggio dell'8 aprile 2009 alla XIV riunione ministeriale Unione europea-gruppo di Rio nonché il suo messaggio del 15 maggio 2010 al VI vertice Unione europea-america latina e Caraibi, viste le sue risoluzioni del 20 dicembre 2007, sulle sfide e le opportunità derivanti dalla globalizzazione per le relazioni economiche e commerciali tra l'unione europea e i paesi dell'america latina, del 1 maggio 2008, sulle sfide e le opportunità del ciclo di Doha, dell'8 aprile 2009, sul commercio e il cambiamento climatico, del 15 maggio 2010, "Verso una riforma dell'organizzazione mondiale del commercio" e del 19 maggio 2011 sulle prospettive delle relazioni commerciali tra l'unione europea e l'america latina, vista la relazione della commissione per gli affari economici, finanziari e commerciali, visto l'articolo 16 del suo regolamento, A. considerando che l'assemblea parlamentare euro-latinoamericana è l'istituzione parlamentare dell'associazione strategica biregionale Unione europea America latina e Caraibi (UE-ALC) e che contribuisce al lavoro, allo sviluppo e alla visibilità dell'associazione strategica, in qualità di istituzione parlamentare di consultazione, controllo e sorveglianza, tramite la sua facoltà di adottare risoluzioni dirette al vertice UE-ALC e alle istituzioni, agli organi, ai gruppi e alle conferenze ministeriali in vista dello sviluppo dell'associazione; B. considerando che la crisi finanziaria ed economica ha provocato una carenza di liquidità e problemi di solvibilità sui mercati internazionali e la destabilizzazione del settore bancario, fenomeni che, a loro volta, hanno rapidamente generato ripercussioni negative in tutte le economie del pianeta, quali il crollo della domanda e il conseguente rallentamento della produzione e della crescita mondiale, un notevole aumento della disoccupazione e un rapido incremento della povertà; C. considerando che il G20 ha identificato come causa di fondo della crisi la vulnerabilità di alcuni mercati finanziari che hanno consentito l'assunzione di rischi eccessivi, l'incapacità delle autorità di regolamentazione e vigilanza finanziaria di individuarli e rispondervi in modo appropriato, l'insufficiente coordinamento e la mancanza di coesione delle politiche macroeconomiche, nonché le riforme strutturali inadeguate e insostenibili su scala mondiale; D. considerando che occorre intensificare la cooperazione a livello globale per far fronte alle conseguenze mondiali della crisi e definire una nuova architettura finanziaria, attraverso la riforma del quadro normativo e di vigilanza finanziaria internazionale, nonché delle istituzioni finanziarie internazionali, conferendo di un ruolo più incisivo e il diritto di voto ai paesi emergenti o in via di sviluppo sottorappresentati; RM\881706.doc 1/5 AP100.839v04-00

E. considerando che la crisi non è ancora terminata ed è iniziato un nuovo periodo di incertezza con l'attuale crisi del debito sovrano; considerando che è necessario garantire la sostenibilità dei conti pubblici e dare credibilità alle politiche di bilancio dei vari paesi, ripristinare la fiducia e stabilizzare i mercati finanziari mondiali, nonché promuovere una crescita economica globale equilibrata e sostenibile; F. considerando che la creazione di un Fondo monetario europeo e degli Eurobond può costituire un passo in avanti verso il governo economico di cui l'unione ha bisogno poiché possono contribuire alla stabilità macroeconomica e alla sostenibilità delle finanze pubbliche; G. considerando che l'unione europea è il secondo partner commerciale più importante dell'america latina e il principale partner commerciale del Mercosur e del Cile; considerando che l'ue è la principale fonte di investimenti esteri diretti (IED) in America latina; H. considerando che altri attori mondiali stanno intensificando le loro relazioni economiche e commerciali con l'america latina e i Caraibi e stanno aumentando notevolmente il loro peso specifico nell'area; considerando che gli accordi commerciali sono uno strumento molto efficace per riequilibrare questa tendenza e aumentare gli scambi tra l'ue e l'america latina e i Carabi; I. considerando che in seno al G20 si è deciso di non adottare misure protezionistiche per far fronte alla crisi su scala locale, che è necessario un rilancio immediato dei negoziati di Doha e dare nuovo impulso agli accordi commerciali tra l'ue e i diversi blocchi regionali dell'america latina, nonché alla conclusione degli accordi in corso di negoziato; che in tale contesto accoglie con favore la rubrica dell'accordo di associazione tra l'ue e l'america centrale e dell'accordo commerciale tra l'unione europea e la Colombia e il Perù come due esempi positivi di cooperazione economica e commerciale che rafforzeranno il legame tra le parti, creeranno nuove possibilità di sviluppo e daranno luogo alla creazione di posti di lavoro; J. considerando che l'accordo di associazione tra l'ue e il Mercosur costituirà, quando sarà concluso, uno degli accordi biregionali più ambiziosi del mondo e che deve essere equilibrato tra entrambe le parti; K. considerando che la crisi non è soltanto finanziaria ed economica, ma investe anche implicazioni sociali e politiche, coinvolge aspetti come la democrazia e lo Stato di diritto, i flussi migratori, l'ambiente, la sicurezza alimentare e la lotta alla povertà, per citare alcuni dei fattori necessari per lo sviluppo e il progresso delle nostre popolazioni; 1. sottolinea la necessità di un'intesa e di un approccio comune a livello mondiale in materia di politica monetaria, finanze pubbliche sostenibili e valute flessibili che si basino su fondamentali economici, nonché la necessità che l'economia mondiale sia caratterizzata da un commercio libero ed equo; 2. esorta i paesi dell'ue-alc affinché istituiscano meccanismi e politiche coordinate che favoriscano l'adozione di misure in ambito monetario e fiscale volte a garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche e costituire le basi per una forte ripresa basata AP100.839v04-00 2/5 RM\881706.doc

sulla crescita, sulla creazione di posti di lavoro e sulla coesione sociale; invita ad adottare misure volte a razionalizzare la spesa pubblica e migliorare l'efficienza, eliminare la spesa superflua e riorientarla verso investimenti a favore della crescita e dell'occupazione; propone di dare particolare priorità agli investimenti e ai progetti di cooperazione nei settori della ricerca e sviluppo, dell'innovazione tecnologica e dell'istruzione; 3. chiede uno sforzo congiunto per garantire l'accesso al credito agevolato a famiglie e imprese, in particolare alle piccole e medie imprese, come parte di una strategia tesa a restituire la fiducia nel sistema bancario; 4. invita a rafforzare il dialogo macro-prudenziale, attuare in maniera equilibrata il pacchetto di Basilea III, rivedere i quadri delle politiche macro-prudenziali, tenere maggiormente conto della prospettiva delle economie di mercato emergenti nelle riforme del quadro di regolamentazione finanziaria, rafforzare la regolamentazione e la vigilanza delle istituzioni finanziarie non bancarie del cosiddetto "shadow banking system", dei mercati dei derivati, rafforzare le reti globali di sicurezza finanziaria e costituire un sistema monetario internazionale più stabile e resistente; 5. propone che tutti i mercati finanziari, i prodotti e gli operatori, senza eccezioni e a prescindere dal paese di origine, siano sottoposti a regolamentazione e vigilanza, il che richiede l'elaborazione e l'approvazione, da parte di tutti i paesi, di una lista di sanzioni nei confronti dei paradisi fiscali (offshore) nonché la regolamentazione urgente degli hedge fund, dei fondi speculativi e delle agenzie di rating; chiede ai paesi ALC-UE di chiudere immediatamente tutti i paradisi fiscali situati sul loro territorio e di sostenere la chiusura degli altri a livello internazionale; chiede altresì che siano applicate sanzioni alle imprese e ai privati che ricorrano ai loro servizi in modo illegale; 6. è favorevole alla creazione di un Fondo monetario, di Eurobond e di obbligazioni europee per progetti specifici e che l'accesso alle risorse derivanti dalla loro emissione sia condizionato dal rigoroso adempimento degli obblighi assunti nel quadro della governance economica; 7. esorta i paesi UE-ALC affinché evitino l'adozione di misure protezionistiche e favoriscano un sistema commerciale multilaterale aperto ed equo; chiede di contribuire alla conclusione dei negoziati del ciclo di Doha, con l'obiettivo di definire un accordo esaustivo ed equilibrato, che possa dare impulso al commercio internazionale a beneficio di tutti; esorta entrambe le parti a dare nuovo impulso ai negoziati sull'accordo di associazione UE-Mercosur, affinché giungano a conclusione quanto prima; 8. chiede ai governi che costituiscono l'associazione strategica biregionale UE-ALC di assicurare la tutela degli individui durante la crisi, tramite iniziative specifiche volte a promuovere l'occupazione e a rafforzare servizi pubblici che garantiscano l'applicazione di un insieme di diritti sociali fondamentali di copertura universale e di accesso paritario alla sanità e all'istruzione gratuite; di assicurare altresì ammortizzatori sociali specifici per gruppi a rischio, garantendo così le pari opportunità che consentono di progredire nello sviluppo globale delle nostre società; 9. esorta i paesi UE-ALC affinché lavorino congiuntamente per l'instaurazione di RM\881706.doc 3/5 AP100.839v04-00

meccanismi di cooperazione orizzontale tali da promuovere e agevolare, mediante misure d'urto anticicliche, gli investimenti e l'assistenza tecnica specializzata per il rafforzamento delle politiche agricole, come pure lo sviluppo di infrastrutture fisiche che consentano di mitigare l'impatto della crisi finanziaria sulle comunità più bisognose; 10. sottolinea che gli investimenti, la cooperazione e gli aiuti dovranno essere soprattutto orientati verso l'elaborazione, l'attuazione, il monitoraggio e la valutazione di politiche, programmi, piani e progetti finalizzati alla coesione economica e sociale e all'integrazione, in modo da creare opportunità per i settori più vulnerabili, come le comunità agricole e autoctone, attenuando in tal modo le condizioni che li spingono a spostarsi e migrare in massa nelle grandi città; 11. esorta i paesi UE-ALC affinché definiscano riforme strutturali, sia nel settore finanziario e fiscale che nella spesa pubblica, tali da garantire la sostenibilità delle politiche di bilancio a medio termine, nell'ottica di consolidare gradualmente le politiche di bilancio a lungo termine, con nuovi scenari di finanziamento che rendano il debito sostenibile, privilegino la crescita e l'investimento e consentano di introdurre a breve termine misure anticicliche solide sotto la regolamentazione e il controllo dello Stato; * * * * * 12. incarica i suoi copresidenti di trasmettere la presente risoluzione alla presidenza del vertice UE-ALC, al Consiglio dell'unione europea e alla Commissione, ai parlamenti degli Stati membri dell'unione europea e di tutti i paesi dell'america latina e dei Caraibi, al Parlamento latino-americano, al Parlamento centroamericano, al Parlamento andino e al Parlamento del Mercosur, al Segretariato della Comunità andina, al Comitato dei rappresentanti permanenti del Mercosur e al Segretariato permanente del sistema economico latinoamericano nonché ai Segretari generali dell'oea e dell'unasur. AP100.839v04-00 4/5 RM\881706.doc