Prime osservazioni sugli effetti di interventi di bioingegneria e risposta della vegetazione in formazioni di Pinus canariensis C. Sm. percorse dal fuoco Raffaella Lovreglio Filippo Giadrossich Roberto Scotti Ilenia Murgia Guillermo Tardío Slobodan Mickovski Josè Luis García- Rodríguez
Conseguenze idrogeologiche e idrauliche dopo incendi ad elevata severità La combinazione di piogge intense ed erodibilità del suolo è critica in zone post incendio ad elevata acclività poiché determina modifiche nel deflusso superficiale delle acque Riduzione dell'intercettazione dell acqua per alterazione della copertura vegetale Riduzione della velocità di infiltrazione dell acqua Riduzione della capacità di immagazzinamento di acqua per la formazione di uno strato repellente Aumento del deflusso superficiale Formazione di gole e canyon Asportazione degli orizzonti di suolo più superficiale Fenomeni di erosione diffusa e incanalata Perdite di suolo e quindi di fertilità Fenomeni erosivi con colate detritiche per effetto dei ruscellamenti lungo le incisioni 2
Area di studio Isola di Tenerife, Isole Canarie, Spagna Parco Nazionale del Teide (1000 2100 m) Teide Crown Forest interessato nel 2007 da un incendio boschivo, su oltre 17.000 ettari (30 giugno e il 2 agosto) di elevata severità (classificazione di Ryan (2002) Foresta naturale di Pinus canariensis C. Sm, consociato a Myrica faya Aiton, Cistus symphytifolius Lam. ed Erica arborea L. Pendii ripidi (da 30 a 50 ) Precipitazioni medie annue tra 600 e 1000 mm, frequenti piogge torrenziali (100 330 mm/g) Andosuoli di origini vulcanica per effetto degli incendi presentano perdita di totale stabilità e riduzione del tasso di infiltrazione Interventi di eliminazione delle piante totalmente carbonizzate e potature di quelle parzialmente danneggiate. Interventi tradizionali di contenimento dell'erosione e di bioingegneria 3
Obiettivo della ricerca Caratterizzare la risposta vegetazionale post-incendio (10 anni dopo) in relazione a differenti strutture di bioingegneria realizzate per contenere l erosione Briglie in pietra (gabbioni) Briglie miste (materiale inerte e naturale) Briglie in materiale naturale (tronchi e paletti di piante compromesse) 1 a 2 m in altezza e da 8 a 10 m in lunghezza Opere di bioingegneria: principale finalità di ridurre la velocità dell'acqua, migliorare l'infiltrazione e la deposizione di sedimenti 4
Rilievi effettuati Metodo di campionamento per punti (PCQ) (Cottam e Curtis 1956, Mitchell, 2015) basato su distanze e senza aree delimitate (metodi plot- less) (Settembre 2017) 1) Individuati 4 transect nelle aree degli interventi A - Burrone con gabbioni B - Burrone con briglie miste C - Versanti con briglie in materiale naturale T - Area testimone senza strutture di contenimento 2) Su ogni transetto lineare ogni 80-100 m materializzati i punti di campionamento 3) In ogni punto campione (n.60) identificati quattro quadranti 4) Per ogni quadrante sono state misurate : distanza minore dal punto di campionamento all individuo arboreo, arbustivo e dalla rinnovazione specie, altezza e diametri della chioma per le tre componenti diametro a 1.30 solo per gli individui arborei 5
Primi risultati Anti-erosion intervention Vertical layer Rinnovazione da seme P. Canariensis C. Sm (dopo 10 anni ) Densità più alta nelle aree con strutture di bioingegneria Maggiore altezza nelle aree con strutture di bioingegneria Proiezione della chioma più elevata nelle zone con interventi di contenimento erosione PCQ based density estimates, number of elements per hectare sedlings shrubs trees A-gabions 1016.1 5461.6 85.6 B-mixed check dams 3921.5 6453.3 288.6 C-wattle fences 3334.2 5631.0 453.7 T-no structure 2153.5 8456.6 207.1 average 2606.3 6500.6 282.7 Strato arboreo Densità più alta in zone con strutture di bioingegneria e minore proiezione della chioma Strato arbustivo Densità dello strato arbustivo maggiore nell area T e area con briglie miste 6
Primi risultati Strato arboreo e rinnovazione di Pinus canariensis C.Sm. Copertura arborea maggiore nelle zone con strutture di bioingegneria; presenza di Myrica faya Aton. Strato arbustivo Copertura arborea di Cisto ed Erica prevale nelle zona testimone Prime osservazioni Rinnovazione di Pinus canariensis C. Sm. diffusa, affermata e sviluppata nelle zone con strutture di bioingegneria per: 1. Presenza di migliori condizioni edafiche dovute alla capacità di stoccaggio dei sedimenti (detriti, vegetali e rocce) delle strutture di bioingegneria 2. Maggior presenza di alberi porta seme rilasciati dopo l incendio Specie arbustive particolarmente presenti nella zona T per effetto della minore competizione dello strato arboreo e nell area a briglie miste per maggiore presenza di suolo 7
Conclusioni L impiego di strutture di bioingegneria ha contribuito l affermazione e sviluppo della rinnovazione di Pinus canariensis C. Sm. e alla diffusa presenza di specie arbustive come Myrica faya Aton. Cistus symphytifolius Lam. e Erica arborea L. Interventi con strutture di bioingegneria in aree post incendio ad alta erodibilità del suolo permettono lo sviluppo di un sistema di terra più stabile dietro la struttura di contenimento facilitando la colonizzazione delle specie vegetali locali e creando una migliore dinamica di recupero (Gyssels e Poesen 2003, Stokes et all. 2014, Giadrossich et all. 2016, Giadrossich e all. 2017, Cohen e Schwarz 2017) 8