IndigoRender&Maxigo Caratteristiche Avanzate -Exit Portal L exit-portal è una funzione avanzata che permette di facilitare il calcolo dell illuminazione, con una notevole diminuzione di tempo. Per far si che Indigo possa usufruire di questa funzione, dobbiamo creare un piano,porlo d avanti ad una apertura, come una finestra assegnargli l opzione Exit portal che in Maxigo troviamo sotto forma di modificatore, ed il gioco è fatto, dobbiamo far attenzione alle normali del nostro piano, poichè vanno rivolte sempre verso l interno del nostro ambiente. Vediamo alcuni esempi. Utilizzando una semplice scena raffigurante una stanza in cui abbiamo utilizzato come fonte luminosa solo la luce del sole:nel primo caso senza utilizzo di exit-portal, nel secondo caso con exit-portal attivato. Test 1 Exit-portal off 40
IndigoRender&Maxigo Test 2 Exit-portal on Confronto Exit portal on \ off 41
IndigoRender&Maxigo L opzione Exit portal è attivabile seguendo questa procedura: 1-Selezionare il piano che dovaà fungere da E-p. 2-Andare nel menu modificatori a tendina di 3d Studio Max fino a trovare la dicitura Maxigo Exit-portal. Ora il Vostro piano fungerà da Exit Portal 42
IndigoRender&Maxigo Le cautiche. Le caustiche sono un effetto naturale dei metalli o dell acqua che in natura sono rappresentate da alcuni aloni di luce che vengono riflessi da una superficie quando viene colpita da un raggio luminoso. Pensate ad una piscina che proietta sulle pareti i bagliori di luce diffusa o ad un anello appoggiato su di un tavolo colpito dalla luce del sole. Il Dispacement Anche se IndigRender non possiede un suo proprio dispacement, è possibile utilizzare quello di 3d Studio Max e far poi calcolare la mesh risultante ad Indigo. Vediamo ora come creare una superficie con l utilizzo del dispacement. -1: dobbiamo avere una bitmap adatta al dispacement, in questo caso ci può venir incontro software come CrazyBump, (www.crazybump.com) programma free per la creazione dei mappe di dispacement, normal map e speculari. Una mappa adatta al dispacement deve essere o in toni di grigio o bianca e nera, infatti il dispacemente è sensibile alle differenza tra il bianco ed il nero. 43
IndigoRender&Maxigo Esempio 1: 44
IndigoRender&Maxigo Esempio 2 Immagine risultante dopo il passaggio in crazybump 45
IndigoRender&Maxigo 1-Ora realizziamo un piano molto tassellato come in figura sotto. 46
IndigoRender&Maxigo -2: ora assegniamo il modificatore diplace di 3d Studio Max, che potete trovare sotto il menù modifier\parametric deformer,una volta assegnato vi apparirà una finestra del genere. 47
IndigoRender&Maxigo -3: applichiamo la bitmap e aggiustiamo i parametri. Risultato esempio.1 48
IndigoRender&Maxigo Risultato esempio.2 E facile intuire che questo tipo di comando può essere usato per realizzare montagne, erba, dune di sabbie ecc.. -4:convertiamo il risultato in una mesh o in un oggetto poligonale utilizzando il tasto destro del mause -5: lanciamo il render 49
IndigoRender&Maxigo Illuminazione IES IES: questa tipologia di file ci permette di ricreare l effetto di alcune lampade in modo altamente realistico, infatti questi file sono prodotti e spesso forniti dalle case produttrici di lampada e sono facilmente reperibili in internet, esistono anche software che ci permettono di ricreare file.ies a nostro piacimento come ad esempio iesgen. Un file di tipo IES (vedi figura sotto) non è altro che un breve file di testo apribile con molti editor di testo dove vengono visualizzate alcuni informazioni della lampada da noi selezionate. Esempio di file IES. 50
IndigoRender&Maxigo Resa di un file Ies E importante ricordare che in Maxigo per poter usufruire di questa tipologia di luci, oltre che possedere file.ies dobbiamo adoperare il target point fotometrico di 3d Studio max.(vedi figura sotto) 51
IndigoRender&Maxigo Infatti nella nostra scena dovremmo porre una target point fotometrica nel punto in cui vogliamo la luce, selezionare la tipologia di emissione della luce web nel nostro caso (vedi figura sotto nr.1) e caricare il nostro file IES dal bottone apposito (vedi figura sotto nr.2) a questo punto indigo la calcolerà come una sua luce ottenendo il classi effetto delle luci IES, 52
IndigoRender&Maxigo Violet 0.3 The Tonemapper Violet è un applicativo esterno ad Indigo che ci permette di aprire direttamente i file.igi (estensione nativa di IndigoRenderer), questo ci permette di poter elaborare la nostra immagine in modi che risulterebbero impossibili con i file.png (altro formato di output di Indigo). E da sottolineare che Violet come dice la nomenclatura stessa 0.3!!!!è ancora in fase di sviluppo e di testing. Diamo uno sguardo alla schermata... 53
IndigoRender&Maxigo ZOOM 1 -Zoom 1: tipologie di modifica dell immagine ZOOM 2 -Zoom 2: finestra tonemapping 54
IndigoRender&Maxigo Prima di elaborare un immagine in post-produzione con Violet, andiamo ad analizzare le varie schede evidenziando i parametri su cui agiscono. -Bloom: Il Bloom effect è un effetto che va a modificare le zone più luminose del nostro rendering, come una lampada o la luce del sole, esso crea un bagliore diffuso intorno ad un punto specifico. Si puo avere il bloom di tipo difraction limited o il più comune gaussiano. -White Balance: Il bilanciamento dei bianchi in violet è molto simile a quello che troviamo all interno dei settaggi della camera di Indigo, infatti può modificare la tonalità di colore secondo la gradazione Kelvin, cioè se verrà impostato un valore basso l immagine tenderà al giallo ocra, se imposteremo un valore alto l immagine tenderà ad un azzurro chiaro. Questi valori seguendo la graduazione Kelvin vanno dal valore E il più basso, quindi il valore che rappresenta il colore più caldo e arriva fino al valore F11 il più alto e freddo e naturalmente tende all azzurro. -Chromatic Aberration: è un effetto che simula un difetto di formazione dell immagine causata da un diverso valore di rifrazione delle varie lunghezze d onda che compongono la luce che attraversa la nostra fotocamera( o qualunque sia il nostro mezzo ottico), nelle nostre immagini ci apparirà come un bordo e\o un alone intorno al soggetto della nostra immagine. -Glare: il glare è un effetto tipico delle foto, è riconoscibile dal fatto che i punti luminosi, come una candela o un faretto, ci appaiono come se avessero un leggero alone a forma di stella sovrapposte con il punto di massima luminosità. -Noise Reduction: come ben comprensibile dal nome questa funzione del tonemapper serve per ridurre il disturbo ( noise) dal nostro render, possiamo scegliere tra vari filtri e varie intensità. 55
IndigoRender&Maxigo -Bloom Effect esempio: Immagine output da Indigorender salvata in formato.igi Ora andiamo ad applicare un effetto BLOOM con filtro di tipo gaussiano, abbiamo scelto questa tipologia di filtro, poichè dopo alcune prove ho riscontrato una gestione piu accurata dell effetto. n.b. come è facilmente intuibile, andrebbero corretti anche i bianchi e il tonemapping, ma per evidenziare le caratteristiche di ogni aspetto non verranno mescolati piu filtri. 56
IndigoRender&Maxigo Immagine risultante dopo l appplicazione del filtro Bloom 57
IndigoRender&Maxigo -White Balance esempio: Immagine output da Indigorender salvata in formato.igi 58
IndigoRender&Maxigo Immagine risultante dopo l appplicazione del filtro White Balance Come è facile notare, avendo impostato la tendina dei preset a F11 il render tenderà all azzuro, è inoltre possibile impostare i parametri a proprio piacimento modificando i paramteri X e Y. Questa tipologia di filtro è molto utile quando adoperiamo nel render il costant background. 59
IndigoRender&Maxigo -Chromatic aberration esempio: Immagine output da Indigorender salvata in formato.igi 60
IndigoRender&Maxigo Immagine risultante dopo l appplicazione del filtro Chromatic aberration L effetto del filtro è ben visibile, è simula in maniera pressochè perfetta un difetto nella lente della nostra macchina fotografca 61
IndigoRender&Maxigo -Glare esempio: Immagine output da Indigorender salvata in formato.igi 62
IndigoRender&Maxigo Immagine risultante dopo l appplicazione del filtro Glare Il stella generata dal glare è ben visibile, in questo caso l uso del filtro è stato esagerato, infatti un baiore cosi forte tende ad un effetto innaturale. 63
IndigoRender&Maxigo -Noise Reduction esempio: Immagine output da Indigorender salvata in formato.igi Immagine risultante dopo l appplicazione del filtro Noise reduction (Median) 64
IndigoRender&Maxigo In Violet si possono usare 3 tipologie di riduzine del disturbo, ma è bene fare molta attenzione quando si usa questo tipo di filtro, infatti un aumento del fattore di noise reduction puo far perdere dettaglio alla nostra immagine, impastando i contorni, è importante infatti trovare il giusto bilanciamento. 65
IndigoRender&Maxigo Come mostrato nell immagine sotto, un uso effessivo del filtro porta ad una perdita di qualità. 66
IndigoRender&Maxigo -Il Tonemapping Per quanto riguarda il tonemapping è giusto soffermarsi un attimo poichè è la parte di violet che ci potrebbe permettere di correggere un lavoro che credavamo errato. Andiamo ad analizzare in specifico la composizione della tabella del tonemapping prima in configurazione Reinhard e la seconda modalita il linear. REINARD LINEAR Avendo gia discusso del tonemapping (vedi pag.19) ci appresteremo a fare una serie di esempi, cercando di elaborare esempi che vi possano restare utili in futuro. 67
IndigoRender&Maxigo Immagine di output di Indigorender tonemapping Reinhard 68
IndigoRender&Maxigo Tonemappig Reinhard :Pre-scale = 2,5 69
IndigoRender&Maxigo Tonemapping Reinhard :Post-scale = 2,5 70
IndigoRender&Maxigo Tonemapping Reinhard :Burn = 2 71
IndigoRender&Maxigo Immagine di output di Indigorender tonemapping Linear 72
IndigoRender&Maxigo Tonemapping Linear : Expouse = 1,8 73
IndigoRender&Maxigo Tonemapping Linear : Constant = 0,55 74
IndigoRender&Maxigo Tonemapping Linear : Constant = 1,5 75
IndigoRender&Maxigo Ringraziamenti Si ringrazia a tutti coloro che in qualche modo hanno permesso la realizzazione di questo manuale e che in qualche modo hanno dato il loro aiuto e tutti coloro che hanno fornito le immagini che di tanto in tanto ho inserito lungo le pagine. Un grazie speciale a Colin Chung CoolColj per le numerosissime immagine test fornite per le spiegazioni dei vari modi di calcolo del rendering. In particolare, Nicolas Chapman Onosendai per la creazione di IndigoRender e per il supporto datomi durante la stesura del manuale e per il suo continuo lavoro di sviluppo ed aggiornamento del software, Suvakas Jyrgen Aleksejev per la realizzazione ed il continuo sviluppo di Maxigo e per il supporto che mi ha dato in questi mesi. Robin Davies Rerdavies per la creazione e lo sviluppo di Violet. Un ultima nota va data a Bertrand Benoit BbB per le numerosissime immagini postate nel forum di indigo, dimostrando piu di ogni altro le enormi potenzialita di Indigorenderer, è per questo che ho deciso di inserire i suoi lavori che mi hanno colpito di più. E da sottolineare la natura internazionale di questo lavoro. Grazie a tutti L autore Filippo Rotatori Radiosity 76
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IndigoRender&Maxigo L Autore Appassionato di grafica 3d ed esperto in render ed animazioni soprattutto con 3d max, oltre Indigo utilizzo altri motori di render, come Vray o maxwell render, cosi come altri software 3d come modo,maya o lightwave. Ma da quando ho scoperto 3d studio max ed indigo, non ho piu smesso di utilizzarli, appassionandomi sempre piu a questo software e a tutta la sua comunità grafica sempre pronta a porgere aiuto e consiglio. Grazie Filippo Rotatori Radiosity the gallery 81
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