EDUCAZIONE FISICA V Ginnasio



Documenti analoghi
PROGRAMMAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE Corso A Afm

Istituto Superiore. G.V.Gravina

SCUOLA PRIMARIA EDUCAZIONE FISICA (Classe 1ª)

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Programmazione disciplinare biennio

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Liceo Classico Anco Marzio Roma Programmazione di Scienze Motorie per Obiettivi Minimi A.S. 2014/2015

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Scuola secondaria di primo grado Lana Fermi Brescia PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Classi prime e seconde OBIETTIVI FORMATIVI

PIANO DI LAVORO ANNUALE anno scolastico

PROGRAMMA SVOLTO. Per materia

Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015. Curricolo di Educazione Fisica: Scuola Primaria

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Programmazione disciplinare biennio

SCIENZE MOTORIE. Competenze disciplinari Competenze di base Abilità/Capacità Contenuti Tempi

PREREQUISITI DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE PRIMA DEL PRIMO BIENNIO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO VALBOITE LICEO CLASSICO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE CLASSE SECONDA A.S.

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Infanzia Obiettivi di apprendimento

Programmazione Scienze Motorie 2014/2015

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO VALBOITE LICEO CLASSICO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE CLASSE QUINTA A.S.

IC SIGNA-Secondaria-PROGRAMMAZIONE ANNUALE di Ed. Fisica (In raccordo con Curricolo verticale e Indicazioni nazionali)

PROF. TODINI MANUELA. MATERIA: Scienze Motorie e Sportive. CLASSE prima D

Ratifica della programmazione di dipartimento, anno scolastico

FINALITÀ METODOLOGIA STRUMENTI VERIFICHE. ludica, introducendo di volta in volta

EDUCAZIONE FISICA. Il biennio FINALITÀ

Dipartimento sportivo. A.S. 2014/2015. Programmazione didattica annuale

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE DIPARTIMENTO EDUCAZIONE FISICA ANNO SCOLASTICO

PROGETTAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO EDUCAZIONE FISICA. Traguardi per lo sviluppo delle competenze

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN

Programmazione dipartimento di Scienze Motorie anno scolastico

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO CIVEZZANO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Don L. Milani MASON VICENTINO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.S. 2012/2013 PIANO DI LAVORO

Documento di Programmazione Dipartimento di Scienze Motorie

IL CORPO E IL MOVIMENTO. INDICATORI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO STANDARD PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL ALUNNO

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

CORPO MOVIMENTO SPORT CLASSE PRIMA ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Curricolo verticale. Educazione Motoria/ Educazione Fisica

5.9. SCIENZE MOTORIE PRIMO BIENNIO

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE

5.8. SCIENZE MOTORIE PRIMO BIENNIO

Anno Scolastico 2010/11 Istituto d Istruzione Superiore Artusi Forlimpopoli. Programmazione Disciplina: Educazione Fisica

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE A. PREVER SEDE COORDINATA DI OSASCO

PERCORSO FORMATIVO DI SCIENZE MOTORIE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICO EDUCATIVA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE a.s.2015/16 PRIMO BIENNIO

CORPO MOVIMENTO SPORT Competenza 1 al termine della scuola dell Infanzia. Dimensione Competenza Abilità Conoscenze Eseguire piccoli compiti motori

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE

LICEO SCIENTIFICO V. DE CAPRARIIS ATRIPALDA (AV) PROGETTAZIONE di SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PRIMO BIENNIO. Anno scolastico

PROGETTO GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI SCUOLA PRIMARIA

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

Programmazione del dipartimento di Scienze motorie e sportive

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

PIANO DI LAVORO ANNUALE Educazione Fisica

ANNO SCOLASTICO

ISTITUTO COMPRENSIVO LOREDANA CAMPANARI Via Monte Pollino, Monterotondo (RM) CURRICOLO VERTICALE DI SCIENZE MOTORIE A.S.

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

CURRICOLO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Sono presenti i proff. Borsato D., Bressan A., Burighel L.; Ranucci E.

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBINO RUBRICA VALUTATIVA DI SCIENZE MOTORIE DIMENSIONI CRITERI INDICATORI LIVELLI AVANZATO INTERMEDIO ESSENZIALE PARZIALE

LICEO A. MANZONI Caserta

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PRIMO BIENNIO - PRIMO ANNO

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO

LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO LINGUISTICO E MUSICALE REGINA MARGHERITA PALERMO. Programmazione annuale congiunta di Ed. fisica per il biennio.

Istituto comprensivo di Finale Ligure. Cittadinanza e Costituzione

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE OSA - PRIMO BIENNIO Elaborare risposte motorie efficaci in situazioni complesse.

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE

IPSSAR Matteotti G. - PISA. Programmazione di Scienze Motorie classe III Sala B A. S. 2014/2015

EDUCAZIONE FISICA - SCUOLA INFANZIA Prerequisiti

CURRICOLO DI ED.FISICA

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

CURRICULO VERTICALE SCIENZE MOTORIE

PROF. TODINI MANUELA. MATERIA: Scienze Motorie e Sportive. CLASSE terza B

EDUCAZIONE FISICA TRAGUARDI AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

CURRICOLO VERTICALE DI SCIENZE MOTORIE SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

CURRICULUM VERTICALE DI CORPO E MOVIMENTO nella SCUOLA DELL'INFANZIA

CURRICOLO VERTICALE DI EDUCAZIONE FISICA COMPETENZE CHIAVE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE

CURRICOLO DI COMPETENZE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

1.4 Interpretare gli stimoli esterni che consentono al corpo di adattarsi all ambiente.

ISTITUTO COMPRENSIVO C. MALAPARTE - PRATO QUADRO SINOTTICO COMPETENZE SPECIFICHE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

SEZIONE A. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado

OBIETTIVI E CONTENUTI

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO STATALE DARIO PAGANO ROMA PEI. a.s

Curricolo verticale di Ed. Fisica scuola primaria

LICEO CLASSICO E LICEO LINGUISTICO C. SYLOS BITONTO PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ANNO SCOLASTICO

PIANO DI LAVORO ANNUALE anno scolastico 2010/2011

BAMBINO dai 5 ai 7 ANNI L ESUBERANZA MOTORIA

Profilo delle competenze Competenza Chiave Discipline coinvolte

La valutazione qualitativa nell apprendimento motorio

LE COMPETENZE ESSENZIALI DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico

Transcript:

EDUCAZIONE FISICA V Ginnasio L'insegnamento dell'educazione fisica nel biennio della scuola secondaria di secondo grado deve costituire il naturale proseguimento di quello svolto nella secondaria di primo grado. Esso concorre alla formazione degli studenti in, sia in relazione alle significative differenze esistenti fra i due sessi, sia per quanto concerne la variabilità del processo evolutivo individuale. Il piano di lavoro annuale di educazione fisica per le classi della V ginnasio quindi, oltre ad una adeguata rielaborazione degli schemi motori acquisiti in precedenza, prevede anche la ricerca di nuovi equilibri dopo la tormentata epoca puberale. La travagliata ricerca di una identità personale, nella quale si realizza il passaggio all età adulta, verrà seguita con attenzione particolare facendo ricorso a metodologie adeguate e pertinenti per una costante ricerca degli obiettivi didattici. FINALITÀ EDUCATIVE: Coerentemente con quanto espresso, l'insegnamento dell'educazione fisica si propone le seguenti finalità: Favorire l'armonico sviluppo dell'adolescente agendo in forma privilegiata sull'area corporea e motoria della personalità, tramite il miglioramento delle capacità fisiche e neuromuscolari. Rendere l'adolescente cosciente della propria corporeità, sia come disponibilità e padronanza motoria, sia come capacità relazionale, al fine di aiutarlo a superare le difficoltà e le contraddizioni tipiche dell'età. Facilitare l'acquisizione di una cultura delle attività motorio-sportive che tenda a promuovere la pratica motoria come costume di vita e la coerente coscienza e conoscenza dei diversi significati che lo sport assume nell'attuale società. Lo studente al termine del biennio ginnasiale deve: dimostrare un significativo miglioramento della sua capacità iniziale di: tollerare un carico di lavoro sub-massimale per un tempo prolungato; vincere resistenze rappresentate dal carico naturale e/o da un carico addizionale di entità adeguata; compiere azioni semplici e/o complesse nel più breve tempo possibile; eseguire movimenti con l'escursione più ampia possibile nell'ambito del normale raggio di movimento articolare; avere disponibilità e controllo segmentario; svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedono la conquista, il mantenimento e il recupero dell'equilibrio; essere in grado di:

conoscere e praticare, nei loro elementi di base, almeno due discipline individuali e due sport di squadra; trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate, là dove è possibile; conoscere le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti. ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI Le seguenti attività verranno utilizzate tenendo conto che ciascuna di esse, a seconda della metodologia adottata, può essere utile al conseguimento di obiettivi diversi. Attività ed esercizi a carico naturale. Attività ed esercizi di opposizione e resistenza. Attività ed esercizi con piccoli attrezzi e ai grandi attrezzi codificati e non codificati. Attività ed esercizi di rilassamento, per il controllo segmentario ed intersegmentario, per il controllo della respirazione. Attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, di ritmo, in situazioni spazio-temporali variate. Attività ed esercizi di equilibrio in situazioni dinamiche complesse ed in volo. Attività sportive individuali: atletica leggera, ginnastica artistica, arrampicata sportiva, orienteering. Attività sportive e pre-sportive di squadra: pallacanestro, pallavolo, calcio a 5, pallamano, softball, rugby educativo. Giochi di movimento polivalenti e giochi sportivi semplificati. Organizzazione di attività di arbitraggio degli sport individuali e di squadra. Informazioni sulla teoria del movimento relative alle attività praticate. Conoscenze essenziali per quanto riguarda le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni in caso di incidente. INDICAZIONI METODOLOGICHE A partire dall anno scolastico 2008-09 l insegnamento dell educazione fisica viene impartito, per disposizione ministeriale, non più a squadre suddivise per sesso ma alla classe nel suo complesso. Ciò comporta un riadattamento non soltanto dei contenuti, ma soprattutto metodologico. Il problema fondamentale, infatti, risiede nella evidente disparità e complessità di livelli che una classe mista comporta. La necessità di doversi adattare per aspetti fisici, morfologici, motori e motivazionali diversi nei due sessi induce l insegnante di ed.fisica ad una revisione della didattica e delle proposte operative. Queste ultime verranno necessariamente ridimensionate e riformulate per rendere accessibile a tutti l acquisizione delle competenze basilari. MIGLIORAMENTO DELLE CAPACITA CONDIZIONALI Verranno realizzate attività motorie protratte nel tempo secondo oculati cariche crescenti e/o adeguatamente intervallati finalizzati al miglioramento della resistenza. Per lo sviluppo della forza si farà attenzione, in particolare, alla forza veloce e resistente, utilizzando prevalentemente il carico naturale in esecuzioni dinamiche.

Per l'incremento della velocità si farà ricorso a prove ripetute su brevi distanze e a tutta quella gamma di esercizi interessanti i diversi distretti corporei che favoriscono il miglioramento della rapidità di esecuzione. Saranno altresì utilizzati esercizi che, esigendo dal soggetto una risposta immediata allo stimolo esterno (uditivo, visivo e tattile), determinano il miglioramento della velocità di reazione. La mobilità articolare, nel rispetto dell'età auxologica, verrà sviluppata con movimenti ampi ed eseguiti con intervento attivo del soggetto. Le metodologie più utilizzate per lo sviluppo di questa capacità saranno le tecniche di stretching statico e globale attivo. AFFINAMENTO DELLE FUNZIONI NEUROMUSCOLARI La presa di coscienza e l'elaborazione di tutte le informazioni spaziali, temporali e corporee ed il conseguente controllo del movimento, costituiscono un passaggio fondamentale per l'affinamento delle funzioni neuromuscolari. Pertanto i contenuti verranno opportunamente scelti, in base alle esigenze delle singole classi in una vasta gamma di attività individuali e di gruppo, con e senza attrezzi (piccoli e grandi, codificati e non). Tali attività utilizzate in forme variate e sempre più complesse, in situazioni diversificate ed inusuali, favoriranno un continuo affinamento delle funzioni di equilibrio e di coordinazione per una sempre più efficace rappresentazione mentale del proprio corpo in azione. ACQUISIZIONE DELLE CAPACITA' OPERATIVE E SPORTIVE Per lo sviluppo delle capacità operative nei vari ambiti delle attività motorie verranno privilegiate le situazioni-problema implicanti l'autonoma ricerca di soluzioni e si favorirà il passaggio da un approccio globale ad una sempre maggiore precisione, anche tecnica, del movimento. Un'adeguata utilizzazione delle diverse attività permetterà di valorizzare la personalità dello studente, generando interessi e motivazioni specifiche utili a scoprire e orientare le attitudini personali che ciascuno potrà sviluppare nell'ambito a lui più congeniale. La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assume carattere di competitività, si realizzerà in armonia con l'istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da promuovere in tutti gli studenti, anche nei meno dotati, l'abitudine alla pratica motoria e sportiva. Le molteplici opportunità offerte dallo sport favoriscono l'assunzione di ruoli diversi e di responsabilità specifiche (di arbitraggio, organizzativi, progettuali), promuovendo una maggiore capacità di decisione, giudizio e autovalutazione. In particolari momenti dell anno potranno occasionalmente trovare spazio anche sport quali lo sci, il nuoto, il pattinaggio, la vela ecc.. ASPETTO TEORICO-PRATICO Verranno colti gli spunti emergenti nello svolgimento dell'attività didattica, favorendo l'acquisizione di conoscenze relative alle norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed alla prestazione dei primi soccorsi. Per acquisire una maggior cultura del movimento e dello sport, che si traduca in costume di vita, allo studente verranno fornite informazioni sulla teoria del movimento costantemente collegate con l'attività svolta.

MODALITA' DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Il conseguimento degli obiettivi didattici, individuati all'interno di quelli indicati dai programmi e in relazione ai bisogni degli studenti rilevati con la valutazione iniziale, verrà verificato con correttezza metodologica, cioè nel rispetto dei principi di validità, affidabilità ed obiettività.tutti gli insegnanti concordano nell effettuare delle valutazioni iniziali che si basano sull osservazione sistematica delle abilità dei singoli alunni attraverso la proposta di esercitazioni condivise dai docenti a carattere coordinativo semplice/complesso sia a livello esecutivo sia a livello percettivo. All'interno di ogni singolo obiettivo deve essere valutato il significativo miglioramento conseguito da ogni studente. Al termine "significativo" si attribuisce un duplice valore: esatto, se è possibile la definizione del livello raggiungibile all'interno di un obiettivo; soltanto indicativo, se tale definizione non è quantificabile. Va sottolineato, infatti, che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle "produzioni complesse", categoria per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi. Si farà ricorso pertanto, oltre che alla pratica delle attività sportive, individuali e di squadra, a prove di valutazione ormai note, e/o a prove multiple per la valutazione di capacità e funzioni diverse. In particolare verranno valutate: le capacità e abilità motorie; le conoscenze, con domande e approfondimenti richiesti durante le lezioni teorico-pratiche (anche in forma scritta in particolare per gli alunni esonerati dalla parte pratica; la partecipazione attiva, l impegno e l attenzione durante le unità didattiche, attraverso l osservazione sistematica. EDUCAZIONE FISICA Triennio liceale Il piano di lavoro per gli alunni del Liceo terrà conto della maggiore maturità psicofisica e, tenderà a un dialogo educativo basato oltre che sull arricchimento ed approfondimento dei temi previsti per il biennio, anche sulla conoscenza dei princìpi teorico-scientifici (biologici, fisiologici, anatomici, ecc.) che sono alla base di tutte le attività di movimento. Le attività pratiche riguarderanno più da vicino le tecniche specifiche delle diverse discipline sportive, per il raggiungimento di una motricità finalizzata all apprendimento delle abilità motorie dei vari sport. FINALITÀ EDUCATIVE: Acquisizione dei valori interculturali del movimento, del gioco e dello sport; acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive, di espressione e di relazione, in funzione della formazione della personalità; consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita, intesa anche come capacità di realizzare attività finalizzate e di valutarne i risultati e di individuarne i nessi pluridisciplinari;

approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive che, dando spazio anche alle attitudini e propensioni personali, favorisca l'acquisizione di capacità trasferibili all'esterno della scuola (lavoro, tempo libero, salute); arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l'acquisizione della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport; scoperta dei significati formativi delle attività motorie per il benessere e la tutela della salute Lo studente, al termine del triennio, deve: essere consapevole del percorso effettuato per conseguire il miglioramento delle capacità di compiere attività di resistenza, forza,velocità e flessibilità; coordinare azioni efficaci in situazioni complesse; essere in grado di: utilizzare le qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici, applicare operativamente le conoscenze delle metodiche inerenti al mantenimento della salute, praticare almeno due degli sport programmati nei ruoli congeniali alle proprie attitudini e propensioni, praticare in modo consapevole attività motorie tipiche dell ambiente naturale secondo tecniche appropriate là dove è possibile, mettere in pratica le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni. conoscere le informazioni teoriche riguardanti gli argomenti svolti, le caratteristiche tecnico-tattiche e metodologiche degli sport praticati, i comportamenti efficaci ed adeguati da adottare in caso di infortuni. ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI Attività in relazione all'età degli studenti, ai loro interessi, agli obiettivi tecnici e ai mezzi disponibili a carico naturale e aggiuntivo; di opposizione e resistenza; con piccoli e ai grandi attrezzi codificati e non codificati; di controllo tonico e della respirazione; con varietà di ampiezza e di ritmo, in condizioni spazio-temporali diversificate; di equilibrio, in condizioni dinamiche complesse e di volo. Esercitazioni relative a: attività sportive individuali e/o di squadra; organizzazione di attività e di arbitraggio degli sport individuali e di squadra praticati; attività tipiche dell'ambiente naturale (ove è possibile);

assistenza diretta e indiretta connessa alle attività. Informazione e conoscenze relative: alla teoria del movimento e agli aspetti specifici delle metodologie dell'allenamento riferite alle attività; alle norme di comportamento per la prevenzione degli infortuni e in caso di incidente; al rapporto dello sport e doping/salute/handicap (3 liceo); ai principi di Scienza dell Alimentazione (3 Liceo); ai principali elementi di Storia dell Educazione Fisica e dello sport(3 Liceo). INDICAZIONI METODOLOGICHE A partire dall anno scolastico 2008-09 l insegnamento dell educazione fisica viene impartito, per disposizione ministeriale, non più a squadre suddivise per sesso ma alla classe nel suo complesso. Ciò comporta un riadattamento non soltanto dei contenuti, ma soprattutto metodologico. Il problema fondamentale, infatti, risiede nella evidente disparità e complessità di livelli che una classe mista comporta. La necessità di doversi adattare per aspetti fisici, morfologici, motori e motivazionali diversi nei due sessi induce l insegnante di ed.fisica ad una revisione della didattica e delle proposte operative. Queste ultime verranno necessariamente ridimensionate e riformulate per rendere accessibile a tutti l acquisizione delle competenze basilari. Durante il triennio, l attività didattica tenderà ad una progressiva ricerca: del miglioramento delle capacità condizionali (resistenza forza velocità e mobilità); dell affinamento delle capacità motorie coordinative speciali (equilibrio orientamento differenziazione dinamica anticipazione motoria ritmizzazione ); della conoscenza delle caratteristiche tecnico-tattiche di alcune discipline individuali e di squadra. Nel triennio si eserciteranno le capacità motorie sviluppate precedentemente. Le proposte operative saranno calibrate in rapporto al grado di maturazione raggiunto dalla classe attraverso le seguenti fasi: presentazione, spiegazione, dimostrazione, esecuzione, correzione, autocorrezione e consolidamento. POTENZIAMENTO FISIOLOGICO Riconoscere le proprie capacità condizionali in diversi contesti operativi; Eseguire attività che sollecitano le capacità di Resistenza aerobica ed anaerobica lattacida; Eseguire attività che sollecitano le capacità di Forza rapida e resistente; Eseguire compiti motori che sollecitano differenti espressioni della rapidità; Eseguire compiti motori che sollecitano le capacità di mobilità articolare ed estensibilità muscolare; Trasferire le capacità di Forza rapida e resistente nello svolgimento dei giochi presportivi e sportivi. Riconoscere significati e finalità della pratica sistematica di attività motorie per lo sviluppo della Forza, Rapidità, Resistenza; Mobilità articolare;

Distinguere le capacità motorie condizionali, presupposti della prestazione motoria e sportiva; Individuare i compiti motori per lo sviluppo delle capacità condizionali; Distinguere le attività per lo sviluppo delle diverse capacità condizionali; RIELABORAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI Utilizzare gli schemi motori e posturali in situazioni di gioco prepositivo e sportivo; Utilizzare gli schemi motori e posturali con l uso di piccoli e grandi attrezzi; Rielaborare i parametri esecutivi spazio-temporali al variare delle situazioni (in riferimento a: corpo proprio, compagno, attrezzo, ambiente); Combinare schemi motori e posturali diversi per la soluzione di un compito motorio; Trasferire le abilità motorie acquisite in contesti motori differenti; Organizzare e realizzare una combinazione motoria con e senza l uso degli attrezzi; Utilizzare gli schemi motori e posturali fondamentali, gestualità, posture, mimica, in termini simbolico-espressivi; Utilizzare la terminologia specifica disciplinare; Distinguere gli schemi motori di base e posturali; Dedurre da una categoria di attività, le capacità prevalentemente sollecitate per la loro esecuzione; Individuare e classificare gesti e movimenti utilizzabili nella comunicazione non-verbale. CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE, SVILUPPO DELLA SOCIALITA' E DEL SENSO CIVICO CAPACITA Esprimere corretti comportamenti relazionali nello svolgimento delle attività motorie e sportive; Esprimere comportamenti ed atteggiamenti cooperativi (learning cooperative); Riconoscere le diverse difficoltà insite nelle diverse attività motorie; Progettare e/o modificare attività e compiti motori adattati ai compagni in situazioni di handicap o difficoltà di apprendimento. Identificare e distinguere i corretti comportamenti relazionali e sociali; Riconoscere e rispettare le norme per la tutela degli ambienti (scuola, aula, palestra, laboratorio); Pianificare un regolamento relativo alle modalità di utilizzo degli spazi comuni (palestra coperta e non, campi di gioco, spazi attrezzati, ecc.); Dedurre strategie e comportamenti orientati a risolvere situazioni-problema in diversi contesti (scuola-extrascuola); CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE Utilizzare le abilità motorie degli sport individuali e di squadra praticati;

Scoprire ed applicare abilità tattiche differenziate secondo ruoli e situazioni; Modificare ed adattare le tecniche sportive secondo il contesto operativo; Distinguere ed applicare le principali abilità tattiche degli sport di squadra praticati; Distinguere ed applicare le principali abilità tattiche degli sport individuali praticati; Trasferire le abilità tecniche di una disciplina sportiva in altre discipline analoghe per richieste coordinative; schemi ed abilità motorie attivate; Utilizzare i segni convenzionali per arbitrare un incontro sportivo. Riconoscere le regole di un attività motoria, un gioco, uno sport; Individuare e distinguere le regole delle attività sportive praticate; Confrontare le regole dei vari sport; Scoprire analogie e differenze tra le regole dei vari sport; Distinguere finalità ed obiettivi principali delle attività sportive e motorie, ricreative ed amatoriali; Riconoscere gli errori tecnici ed individuare le cause principali; Riconoscere i principi alimentari per la pratica delle discipline sportive; Progettare una parte della lezione di educazione fisica; Individuare significati e valori del gioco e dello sport nell educazione interculturale. CAPACITA Riconoscere le regole del Fair-play nelle attività motorie e sportive; Applicare le regole del Fair-play; Trasferire le regole del Fair-play in ogni contesto motorio e sportivo INFORMAZIONI FONDAMENTALI SULLA TUTELA DELLA SALUTE E SULLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI Applicare i principi di una corretta assistenza nei diversi compiti motori; Applicare le norme igieniche fondamentali in caso di infortunio; Acquisire e riconoscere i modelli di comportamento più opportuni (stili di vita) in funzione del benessere (efficienza fisica, abitudini alimentari, equilibrio emotivo, disponibilità ad apprendere e a cooperare). Riconoscere i vantaggi di un attività motoria/sportiva sistematica sul piano organico e psicologico; Riconoscere i rischi dell ipocinesi (a livello: organico; psicologico; emotivo; sociale); Distinguere i segni clinici fondamentali in relazione ai principali traumi; Illustrare i principi e le tecniche di assistenza diretta ed indiretta; Progettare una seduta di fitness; Distinguere i principi e le caratteristiche di una corretta alimentazione. MODALITA' DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Il conseguimento degli obiettivi didattici, individuati all'interno di quelli indicati dai programmi e in relazione ai bisogni degli studenti rilevati con la valutazione iniziale, verrà verificato con correttezza metodologica, cioè nel rispetto dei principi di validità, affidabilità ed obiettività.

Tutti gli insegnanti concordano nell effettuare delle valutazioni iniziali che si basano sull osservazione sistematica delle abilità dei singoli alunni attraverso la proposta di esercitazioni condivise dai docenti a carattere coordinativo semplice/complesso sia a livello esecutivo sia a livello percettivo. All'interno di ogni singolo obiettivo deve essere valutato il significativo miglioramento conseguito da ogni studente. Al termine "significativo" si attribuisce un duplice valore: esatto, se è possibile la definizione del livello raggiungibile all'interno di un obiettivo; soltanto indicativo, se tale definizione non è quantificabile. Va sottolineato, infatti, che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle "produzioni complesse", categoria per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi. Si farà ricorso pertanto, oltre che alla pratica delle attività sportive, individuali e di squadra, a prove di valutazione oggettive anche attraverso la formulazione di tests scritti sia per lo svolgimento delle 3 prove sia per la valutazione degli alunni esonerati dalla parte pratica. In particolare verranno valutate: le capacità e abilità motorie, con test standardizzati e prove di abilità; le conoscenze, con domande e approfondimenti richiesti durante le lezioni teorico-pratiche anche in forma scritta; la partecipazione attiva, l impegno e l attenzione durante le unità didattiche, attraverso l osservazione sistematica.