Rotary Club Lecco Comune di Lecco Musei Civici LA SALA VIRTUALE DELL INDUSTRIA LECCHESE Inaugurazione ufficiale Sabato 19 Gennaio 2008 ore 11,00 Museo Storico - Palazzo Belgiojoso Lecco
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1. Gli Obiettivi La Sala virtuale dell industria lecchese nasce, nell intenzione dei suoi promotori (il Rotary Club Lecco), con lo scopo di conservare e trasmettere i processi che hanno caratterizzato la produzione industriale del terrtitorio lecchese. Da qui la scelta di farne un museo di dati (video, fotografie e documenti), resi fruibili al pubblico con il supporto delle tecnologie informatiche più avanzate, e di limitare l esposizione dei materiali a pochi elementi selezionati per il loro valore simbolico. Le funzioni che la Sala riveste sono molteplici: conservazione e ricerca sulla storia industriale del Lecchese didattica e formazione, rivolta in particolare alle scuole comunicazione documentazione e archivio marketing museale, anche nell ottica della promozione del turismo culturale centro di collegamento dei percorsi di archeologia industriale e dei piccoli musei industriali del territorio. 3
2. Il Gruppo di Progetto Dall idea iniziale, il Rotary Club Lecco ha successivamente sviluppato un progetto che, portato all attenzione delle Istituzioni del territorio, ne ha suscitato l immediato interesse e il coinvolgimento diretto. Si è costituito un Gruppo di Progetto che si è occupato delle fasi di progettazione, ricerca e realizzazione della Sala virtuale dell industria lecchese, costituito da: Lorenzo Goretti, Alfredo Redaelli, Maria Venturini, (Rotary Club Lecco), Gian Luigi Daccò Coordinamento Gian Luigi Daccò (Musei Civici di Lecco) Progetto museologico, editing Marco Maggioni, Costanza Cucini (Metallogenesi) Testi Barbara Cattaneo, Mauro Rossetto (Musei Civici di Lecco) Ricerca iconografica Ciro Mariani (Exnext Como) Progetto di allestimento e grafica Nunzio Scalisi, Mario Borghi (Cooperativa Ambra) Restauri e movimentazioni La Vetraia (Milano), Artexe (Torino) Informatica Lorenzo Goretti, Alfredo Redaelli, Maria Venturini (Rotary Club Lecco), Tiziana Rota (Associazione Amici dei Musei del Territorio Lecchese) Fund raising. 4
3. Il finanziamento Il finanziamento della Sala virtuale dell industria lecchese è stato realizzato attraverso un iniziativa di fund raising attivata dal Rotary Club Lecco in collaborazione con l Associazione Amici dei Musei del territorio Lecchese sui bandi della Fondazione della Provincia di Lecco. Hanno inoltre preso parte al finanziamento del Progetto la Provincia di Lecco, la Camera di Commercio di Lecco, tramite il Distretto Metalmeccanico Lecchese, e altri donatori privati e istituzionali, tra i quali IBM Italia, la GR Informatica, la Redaelli Velluti. Il Comune di Lecco è stato, tramite i Musei Civici, il partner principale dell iniziativa. 5
4. Il Percorso Espositivo La Sala virtuale dell industria lecchese è strutturata in un percorso espositivo unico nel suo genere, realizzato con il supporto delle più innovative tecnologie informatiche e costituito da: un megaschermo con tecnologia finger mouse che consente, attraverso un audiovisivo appositamente realizzato, di compiere un percorso virtuale personalizzato tra le diverse fasi della storia dell industria lecchese e approfondirne particolari aspetti due postazioni multimediali interattive con tecnologia touch screen (totem) per effettuare ricerche e accedere a schede didattiche, fotografie, filmati e altri documenti pannelli informativi che ripercorrono la storia dell industria metalmeccanica e metallurgica lecchese dalla rivoluzione industriale alla seconda guerra mondiale un esposizione di antichi attrezzi da fucina una chiodatrice del 1930 completamente restaurata, posta all ingresso della Sala la mappa delle utenze del Consorzio del Gerenzone, riprodotta a pavimento e consultabile anche attraverso i totem interattivi. In una successiva fase, il percorso sarà ampliato con ulteriori contenuti e l eventuale implementazione dei materiali esposti (è in programma il restauro di un maglio a testa d asino, appartenente alla collezione Melesi), oltre alla creazione di attività dedicate in modo specifico agli studenti delle scuole. La Sala virtuale dell industria lecchese intende porsi anche quale punto di riferimento per i differenti percorsi di archeologia industriale del territorio, sia come punto di partenza per un loro inquadramento generale e per l approfondimento di specifici aspetti storici e tecnologici, sia attraverso la creazione di collegamenti con le singole emergenze (Musei della seta di Abbadia e Garlate, complesso serico di Ello, Museo della Moto Guzzi, edifici e opifici storici), a scopo didattico, storico-scientifico e turistico-culturale. 6
5. I Materiali La Sala virtuale dell industria lecchese riunisce una serie di materiali, tangibili e intangibili, utili alla comprensione della storia industriale lecchese. In particolare i visitatori potranno visionare e consultare: le attrezzerie Odobez e Melesi la chiodatrice Sala (1930) la cartografia della Valle del Gerenzone una serie di filmati d epoca appositamente restaurati, tra cui il film di Sofia Ceppi Badoni La Valle del Gerenzone (1961) e alcuni filmati realizzati tra il 1930 e il 1960 dall Istituto Luce e dall Amministrazione Provinciale di Como le banche dati del Censimento dei Siti di Archeologia Industriale di Lecco e dell Archivio Consorzio del Gerenzone le schede informatiche interattive riguardanti gli aspetti tecnologici e storici dell industria metallurgica e meccanica a Lecco documenti originali provenienti dall Archivio di Stato di Como, dall Archivio di Stato di Milano, dall Archivio dei Musei Civici di Lecco e dagli Archivi d impresa del Lecchese. 6. L apertura al pubblico Il Museo Storico è normalmente aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 9.30 alle ore 14.00 (il lunedì è chiuso), tuttavia, per facilitare al pubblico la visita della nuova Sala virtuale dell Industria Lecchese, sino alla fine di gennaio la domenica il Museo Storico sarà aperto dalle ore 9.30 alle ore 17.30. Altra iniziativa per promuovere la conoscenza e l utilizzo didattico della Sala sarà l organizzazione in primavera di un corso d aggiornamento per gli insegnanti, tenuto dal Direttore, dai Conservatori, dagli specialisti - storici e informatici - che hanno collaborato al progetto. 7