CANOVACCIO PER LA CONDUZIONE DELL ANIMAZIONE TEATRALE NELLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO Durata complessiva: max. 1h30-2h Persone necessarie: un attore, un attrice, uno/due animatore/i (nel caso di due meglio un uomo ed una donna). Pubblico: max. circa 70 allievi/e, delle classi delle scuole secondarie di primo grado. INTRODUZIONE DELL ANIMATORE/ANIMATRICE Si tratta di interventi di animazione teatrale dedicati ai temi del rispetto delle diversità, della prevenzione della violenza e dell uso consapevole delle nuove tecnologie realizzati direttamente nelle scuole che coinvolgono 2/3 classi per istituto. Tale attività porta lo spettacolo direttamente nelle scuole, senza generare complicate esigenze logistiche: gli interventi possono essere realizzati in qualunque luogo la scuola abbia a disposizione (classe, palestra, aula magna, ecc.) e con un allestimento minimo tutto a cura del gruppo di animazione composto da un attore, un attrice e un animatore o un animatrice. L intervento di animazione teatrale ha il fine di stimolare la partecipazione attiva di studenti e studentesse e la loro riflessione sugli argomenti indicati. Le tecniche teatrali impiegate, quelle del teatro dell oppresso, rendono attivo il pubblico e servono ai gruppi di "spett-attori" per esplorare, mettere in scena, analizzare e trasformare la realtà che essi stessi vivono in relazione alle tematiche oggetto dell intervento. 1
STRUTTURA DELL INTERVENTO DI ANIMAZIONE TEATRALE SCENA 1 SOSTITUZIONE DI PERSONA TEMA: USO CONSAPEVOLE DELLE NUOVE TECNOLOGIE PERSONAGGI E SITUAZIONE: Lui (Alessandro) e Lei (Valeria) sono minorenni: lui ha 12/13 anni, Lei è la sorella maggiore; internet e cellulare sono gli strumenti utilizzati Lui è in scena davanti al computer ed è in internet sul suo profilo Facebook, c'è qualcosa che lo turba, è evidentemente nervoso; Lei entra scrivendo al cellulare e dopo qualche istante si avvicina a Lui per vedere cosa sta facendo on line e gli chiede di fargli vedere la parte visibile del suo profilo. Lui le cede il computer e comincia a camminare per la stanza, è molto agitato. Lei chiede cosa è successo e lui le dice che qualcuno è entrato sul suo profilo e ha pubblicato un video a suo nome e ha cambiato il codice di accesso. Lui continua ad alzarsi e sedersi, muovendosi nervosamente mentre Lei cerca di capire come sono andate le cose e gli chiede chi poteva conoscere la sua password o chi ci poteva arrivare ; Lui comincia a pensarci e dice che la password la conosce solo il suo migliore amico Ma certo quel. Lui spiega a Lei che hanno litigato due giorni prima per una loro compagna che piace ad entrambi. I due si guardano, non sanno che cosa fare. STOP dell animatore/trice. STOP DELL ANIMATORE/TRICE A questo punto interviene l animatore/trice che chiede al pubblico se si riconosce nella scena, se è mai stata vissuta una scena del genere o se si è a conoscenza di qualcuno che l ha vissuta. A seguire domanda prima a chi ha vissuto un esperienza simile di cercare una soluzione tu cosa faresti? cercando insieme a ragazzi e ragazze una soluzione efficace e pacifica. Subito dopo, prendendo ad esempio le soluzioni più sensate, l animatore/trice chiede a chi le ha trovate di sostituire Lui nella rappresentazione teatrale. Dopo questa rappresentazione agita dal pubblico-attore si riprende la scena da dove era conclusa, con Lui che estrae dal suo zaino il pieghevole Direzione consapevolezza La mappa per orientarsi in un mondo che cambia che ricorda essergli stato distribuito a scuola; Lui e Lei guardano la mappa e partendo dalla Piazza 2 amici che litigano capiscono che il suo migliore amico facendo così sta commettendo dei reati (art 494.c.p. Sostituzione di persona, etc.) Entra nuovamente l animatrice e spiega il ruolo che ha la Polizia Postale e delle Comunicazioni in questo genere di reati, i rischi che si corrono entrando in un profilo/account internet di un altra persona e le conseguenze che ci possono essere. A seguire introduce la seconda scena. 2
SCENA 2 MINACCE E PEDOPORNOGRAFIA TEMA: PREVENZIONE DELLA VIOLENZA, BULLISMO PERSONAGGI E SITUAZIONE: Lui (Alessandro) e Lei (Valeria) sono minorenni, circa 12/13 anni e vanno nella stessa scuola; Lei in passato ha frequentato L altro, un amico di Lui A scuola Lui si avvicina a Lei che in quel momento si trova da sola durante una pausa; Lui ha in mano un cellulare e sta guardando una foto che ritrae Lei in una posa osé. Lui si avvicina a Lei e le fa vedere la foto di Lei dicendole che se da quel giorno non farà quello che gli chiede per un certo periodo, Lui pubblicherà su Facebook quella immagine e la farà vedere a tutti. Lui si allontana e Lei rimane immobile, si guarda attorno cominciando a pensare a cosa può fare, poi prende il cellulare e chiama la sua amica e le racconta quello che è successo: Lei si era fatta quella foto sotto consiglio dell'amica stessa e l aveva regalata per il compleanno all Altro che ora è diventato il suo ex. Il suo ex ha però condiviso la foto con un suo amico, Lui, che adesso la minaccia. La sua amica le dice che bisogna pensare a fare qualcosa per impedire che Lui pubblichi la foto. Lei non sa davvero cosa fare. STOP DELL ANIMATORE/TRICE. A questo punto interviene l animatore/trice che chiede al pubblico se qualcuno si è mai ritrovato in una situazione del genere o se si è a conoscenza di qualcuno che l ha vissuta. A seguire domanda prima a chi ha vissuto un esperienza simile di cercare una soluzione tu cosa faresti? cercando insieme a ragazzi e ragazze una soluzione efficace e pacifica. Subito dopo, prendendo ad esempio le soluzioni più sensate, l animatore/trice chiede a chi le ha trovate di sostituire Lei nella rappresentazione teatrale. Dopo questa rappresentazione agita dal pubblico-attore si riprende la scena da dove era conclusa, con Lui che le chiede dei soldi. Lei sta per dire qualcosa ma le suona il cellulare e risponde: è la sua amica che le dice di dire a Lui che se pubblicherà la sua foto lei lo denuncerà per l art. 600 ter c.p. Produzione e diffusione di materiale pedopornografico. A questo punto la situazione si ribalta. Lui non sa cosa dire, prende il suo cellulare e cancella subito la foto di Lei e scocciato va via. L animatore/trice riprende il discorso ed elenca i principali reati che atti di bullismo possono portare a commettere rifacendosi al pieghevole Direzione consapevolezza La mappa per orientarsi in un mondo che cambia. A seguire introduce la terza scena. 3
SCENA 3 DISLESSIA TEMA: RISPETTO DELLA DIVERSITÀ PERSONAGGI E SITUAZIONE: Lui (Alessandro) e Lei (Valeria) sono minorenni, circa 12/13 anni e vanno nella stessa scuola; Lui è dislessico Lui e Lei sono compagni di classe e stanno per terminare una lezione che finisce con una lettura di un testo: Lei finisce di leggere molto bene il suo pezzo e quindi suona l'intervallo. Quando Lei si allontana e Lui pensa di essere solo, comincia a leggere a voce alta per impratichirsi, evidenziando il suo problema di dislessia. Lei però, lo sta riprendendo di nascosto col cellulare e dopo poco lo interrompe e comincia a prenderlo in giro, dicendogli che Non si può sentire!, che dovrebbero farlo tornare in una classe di bambini!. Lei si avvicina ai ragazzi del pubblico e fa vedere il video di Lui che continua a rimanere in silenzio e inizialmente non si esprime, poi è costretto a scappare dall'aula. STOP DELL ANIMATOR/TRICE. Interviene l animatore/trice chiede di analizzare le oppressioni presenti nella scena e domanda al pubblico se qualcuno si è mai ritrovato in una situazione del genere o se si è a conoscenza di qualcuno che l ha vissuta. A seguire domanda a chi ha vissuto un esperienza simile tu cosa faresti? cercando insieme a ragazzi e ragazze una soluzione efficace e rispettosa. Si fa notare ai ragazzi che la forza di colui che prende in giro sta nel consenso degli altri e li si fa riflettere sulla propria reazione (spesso di derisione) alla vista del video sul cellulare. L animatore/trice spiega che secondo l indicazione dell Associazione Italiana Dislessia, "la dislessia è un Disturbo Specifico dell'apprendimento (DSA). La principale caratteristica di questa categoria è le sue specificità, ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciò significa che per avere una diagnosi di dislessia, il bambino NON deve presentare: deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, deficit sensoriali o neurologici. Tale disturbo è determinato da un'alterazione neurobiologica che caratterizza i DSA (disfunzione nel funzionamento di alcuni gruppi di cellule deputate al riconoscimento delle lettere-parole e il loro significato). L animatore deve far capire alla classe quanto sia importante il ruolo degli spettatori nei fenomeni di bullismo. È importante evidenziare che se gli spettatori avvallano il comportamento del bullo approvando la scelta di filmare Alessandro e deriderlo davanti a tutti a causa di una sua diversità, il comportamento prevaricatore non cambierà. Se invece si decide di voltare le spalle al bullo (per esempio non guardando il filmato) il bullo si sentirà isolato e quindi non giustificato nel suo comportamento. A questo punto la scena viene ripetuta senza sostituzione, ma coinvolgendo tutti gli spettatori. Dopo il ragionamento guidato dall animatore il pubblico dovrebbe voltare le spalle a Valeria e farle notare che il video non è divertente annullando l effetto dello scherzo e della derisione. 4
TRACCIA RIASSUNTIVA PER L ANIMATORE/ANIMATRICE Per concludere si può fare un riepilogo delle oppressioni subite nelle diverse scene ed aggiungere le altre possibili discriminazioni non citate quali, ad esempio, il genere, l origine etnica, la religione, l orientamento sessuale, l età. È importante ricordare che si è tutelati dalla legge in questi casi e richiamare il ruolo delle Forze dell Ordine negli specifici casi in cui fenomeni di violenza e/o di uso distorto delle nuove tecnologie lo richiedano. Inoltre si ricorda anche la disabilità può essere motivo di discriminazione e che bisogna fare attenzione agli atteggiamenti che si assumono e/o rispetto ai quali non si interviene. Sulla base delle domande poste nel corso delle tre scene di animazione teatrale appena svolte con e nelle classi, vengono approfonditi i concetti di rispetto della diversità, di prevenzione della violenza e di uso consapevole delle nuove tecnologie, toccando e commentando tutte le sfumature che sono emerse durante gli interventi del pubblico in sostituzione agli attori, oltre che attraverso il confronto/discussione con l animatore/trice. E PER CONCLUDERE Per le Pari Opportunità è importante sottolineare i seguenti elementi: far emergere il concetto di Pari Opportunità intese come pari opportunità per tutti e nello specifico, il rispetto della diversità in tutte le sue forme ovvero fra persone differenti per 1) genere, 2) religione/convinzioni personali, 3) razza/origine etnica, 4) orientamento sessuale, 5) disabilità, 6) età; sottolineare che tali diversità sono quelle riconosciute dall Unione Europea con le relative aree di possibile discriminazione (fare degli esempi concreti di casi di discriminazione). Per la prevenzione della violenza è importante ribadire che in caso una persona sia vittima o spettatore di bullismo è importante chiedere aiuto e parlarne con adulti dei quali ci si fida e documentarsi attraverso i materiali che esistono sull argomento e che possono aiutare a comprendere la situazione nella quale ci si è venuti a trovare. Sono presenti materiali sia sul sito del progetto sia su siti come http://www.smontailbullo.it/webi/ Per ogni informazione è inoltre utile rivolgersi alle Forze dell Ordine del proprio territorio. Quanto all uso consapevole delle nuove tecnologie si ricorda il fondamentale ruolo svolto dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, il ramo che si occupa dei rischi e dei 5
crimini legati all uso delle nuove tecnologie presente con diverse sezioni su tutto il territorio regionale; sul sito internet della Polizia Postale e delle Comunicazioni sono riepilogati i rischi più diffusi e i reati di cui si può essere vittima ( http://www.poliziadistato.it/articolo/23393/ ). Inoltre, si evidenzia l importanza di invitare ragazzi/e a parlare con un genitore o un insegnante di qualunque contatto sospetto o fonte di turbamento che possa avvenire su internet o attraverso il cellulare. Per maggiori approfondimenti sui temi affrontati si rimanda al sito del progetto MOVE UP all indirizzo internet http://www.regione.piemonte.it/moveup 6