MOZIONE E MOTIVAZIONE
RGOMENTI Cos è la motivazione? Motivazione e rinforzo Comportamento aggressivo Comportamento sessuale Emozioni Espressione e riconoscimento delle emozioni Sentimenti Comportamento alimentare
OS È LA MOTIVAZIONE? Indica i fattori principali che influenzano come e perché ci comportiamo in un certo modo in un dato momento È in relazione diretta con l attivazione, la forza e la persistenza di un comportamento
OTIVAZIONE E RINFORZO L attivazione di un comportamento appreso dipende dalla presenza di stimoli specifici per quel determinato comportamento Dato che ciascun individuo ha diverse storie di rinforzo, uno stesso ambiente può portare alla manifestazione di comportamenti diversi in persone diverse
FFETTI INASPETTATI DEL RINFORZO RINFORZI ESTRINSECI (stimoli prodotti da contingenze ambientali o dagli altri) RINFORZI INTRINSECI (stimoli prodotti dal comportamento del soggetto) Utili gli estrinseci quando ancora gli intrinseci non sono pienamente sviluppati EFFETTO DI SOVRAGIUSTIFICAZIONE: Fornire rinforzi estrinseci a comportamenti già motivati da rinforzi intrinseci può indebolire il comportamento stesso (perdita di interesse nell attività)
FFETTI INASPETTATI DEL RINFORZO Lepper et al (1973) Gioco libero nei bambini dell asilo tra cui disegno con pennarelli (motivato intrinsecamente) Periodo di rinforzo per il gioco con pennarelli Se il rinforzo veniva tolto, i bambini non ci giocavano più
MPOTENZA APPRESA Deriva da un accumulo di esperienze in cui i propri comportamenti sono risultati inefficaci nel determinare le conseguenze desiderate Importanti implicazioni per la motivazione Maggiore è l impotenza appresa maggiore sarà la tendenza a rinunciare a risolvere problemi che, invece, si potrebbero risolvere
OSA DETERMINA LA FORZA DI UN OMPORTAMENTO? Schema di rinforzo intermittente Privazione del rinforzo Disponibilità di rinforzi per altri comportamenti
OSA DETERMINA LA FORZA DI UN OMPORTAMENTO? Schema di rinforzo intermittente Solo alcune risposte sono seguite dal rinforzo Schemi a rapporto (rapporto numerico tra risposte e rinforzo) Schemi a intervallo (rapporto temporale tra risposte e rinforzo) Il rapporto o l intervallo può essere fisso o variabile
Gli schemi a rapporto producono frequenze di risposta maggiori degli schemi ad intervallo (incentivi per la produttività) Uno schema variabile produce frequenze di risposta maggiori di uno schema fisso
OSA DETERMINA LA FORZA DI UN OMPORTAMENTO? Privazione di un rinforzo L effetto di un rinforzo dipende anche da quanto tempo è trascorso dall ultima volta che è stato ricevuto il rinforzo stesso (meno tempo = meno impatto del rinforzo)
RIVAZIONE DEL RINFORZO
OSA DETERMINA LA FORZA DI UN OMPORTAMENTO? Disponibilità di rinforzi per altri comportamenti Schemi concorrenti La scelta di un alternativa dipende da come i rinforzi per quella risposta sono in competizione con quelli per l altra risposta
OSA DETERMINA LA PERSISTENZA DI UN OMPORTAMENTO? Un comportamento acquisito con rinforzo intermittente è più resistente all estinzione di uno appreso con rinforzo continuo Il fallimento nel passato facilita la persistenza nella prestazione in seguito solo se alla fine si è ottenuto un successo.
L COMPORTAMENTO AGGRESSIVO Studi etologici sull aggressività Negli animali l aggressività intraspecifica ha dei vantaggi biologici: Tende a disperdere le popolazioni, colonizzando nuovi territori La rivalità tra maschi facilita la trasmissione dei geni dei maschi più sani e vigorosi Comportamenti ritualizzati di minaccia e resa Comportamenti di minaccia: comunicano l intenzione aggressiva Comportamenti di resa: indicano la sottomissione
L COMPORTAMENTO AGGRESSIVO Ormoni Alcuni ormoni (es testosterone) hanno un effetto attivante su alcune tipologie di comportamento aggressivo Variabili ambientali Imitazione dell aggressività (in famiglia, altri contesti sociali, tv, videogame) Forte correlazione tra comportamento aggressivo e quantità di programma televisivi violenti a cui si assiste (Freedman, 2002) la causalità della relazione resta da chiarire
L COMPORTAMENTO SESSUALE Il sistema di rinforzo centrale può essere stimolato da stimoli sia ambientali che interni Ruolo dei neuromodulatori che rilasciano la dopamina Tutti gli stimoli rinforzanti, inclusa la stimolazione sessuale, determinano il rilascio di dopamina
L COMPORTAMENTO SESSUALE Ruolo degli ormoni: Androgeni (testosterone) Necessari per lo sviluppo sessuale maschile; effetto anche sul cervello, consentendo lo sviluppo di alcune aree cerebrali ed inibendo lo sviluppo di altre. Influenza la pulsione sessuale ma non l oggetto del desiderio Progesterone ed estrogeni (estradiolo e progesterone) Un livello elevato di questi ormoni aumenta la pulsione sessuale ed in genere coincide con il periodo ovulatorio
ORIENTAMENTO SESSUALE Il comportamento omosessuale è presente in maschi e femmine di molte specie Confutate le teorie che ritenevano l omosessualità la conseguenza di un ambiente familiare malato
RGOMENTI Cos è la motivazione? Motivazione e rinforzo Comportamento aggressivo Comportamento sessuale Emozioni Espressione e riconoscimento delle emozioni Sentimenti Comportamento alimentare
MOZIONI Comportamenti espressivi, reazioni fisiologiche e sensazioni soggettive Determinano i comportamenti Si verificano in risposta ad eventi attuali, passati o futuri, che hanno importanza motivazionale
OMPONENTI DELLE REAZIONI EMOTIVE Comportamentale: insieme di movimenti muscolari adeguati alla situazione Autonomica: cambiamenti nel sistema nervoso autonomo che modulano l'attività motoria Ormonale: attività delle ghiandole surrenali che modulano la frequenza cardiaca, l apporto di ossigeno ai muscoli, ecc
OMPONENTI DELLE REAZIONI EMOTIVE Ruolo dell amigdala (lobo temporale) nell espressione delle risposte emotive Lesioni dell amigdala determinano una riduzione della risposta emotiva di paura a stimoli associati ad eventi aversivi Eccitazione dell amigdala: segni fisiologici e comportamentali di paura e agitazione
RUOLO DELLA CORTECCIA ORBITO- FRONTALE
UOLO DELLA CORTECCIA ORBITO-FRONTALE Riceve informazioni dai sistemi sensoriali e dalla corteccia frontale che controlla il comportamento Attività di regolazione dell interazione tra ambiente e comportamento Inoltre comunica con il sistema limbico, direttamente implicato nella regolazione delle emozioni Il caso di Pinehas Gage
L CASO DI PINEHAS GAGE Lobotomia frontale accidentale che coinvolgeva la corteccia orbitofrontale Prima dell incidente era serio, laborioso ed energico Dopo l incidente diventa infantile, irresponsabile e non curante degli altri Altri casi simili con noncuranza delle conseguenze delle proprie azioni, mancanza di reazione emotiva a stimoli dolorosi. Si riesce a percepire il senso delle situazioni, ma non si riesce a rispondere adeguatamente
ONIZ PREMIO NOBEL NEL 1949 Centinaia di interventi di lobotomia prefrontale per ridurre i comportamenti di frustrazione Solo molti anni dopo si sono evidenziati i danni che ciò aveva causato: soprattutto gravissimi cambi nella personalità
A NATURA SOCIALE DELLE ESPRESSION EMOTIVE NEGLI ESSERI UMANI
Esperimento di Kraut e Johnston (1979) L espressione delle emozioni è intrinsecamente sociale: Hanno studiato il sorriso delle persone in 3 situazioni: 1) Mentre facevano strike o mancandolo 2) Quando la propria squadra del cuore prende o subisce un gol 3) Mentre camminavano in spiaggia in una giornata di sole o uggiosa RISULTATI: Le situazioni felici producevano solo lievi segnali di felicità se le persone era sole, ma il sorriso era molto più frequente quando interagivano con altre persone
EORIE DELLE EMOZIONI Teoria di James-lange Questa teoria capovolge l'impostazione della psicologia ingenua secondo la quale, ovviamente, noi piangiamo perché siamo tristi, e non viceversa L'evento emotigeno determinerebbe una serie di reazioni viscerali e neurovegetative che sono avvertite dal soggetto La percezione di queste modificazioni fisiologiche sarebbe alla base dell'esperienza emotiva Teoria di Cannon-Bard L emozione di può verificare in assenza di espressione emotiva È l emozione stessa che genera la risposta fisiologica
Effetti della resezione del midollo spinale Studi sull intensità delle emozioni in soggetti con minore feedback sensoriale derivante da risposte fisiologiche e comportamentali Sentimenti meno intensi in caso di lesioni al midollo che eliminano gran parte delle sensazioni corporee
IL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
ICERCA DI CIBO MOTIVAZIONI FISIOLOGICHE Fame come conseguenza della riduzione di sostanze nutrienti, soprattutto zuccheri e acidi grassi Mayer 1955: la fame si presenta quando il livello di glucosio nel sangue scende sotto un certo valore. Ciò viene identificato dai recettori dei neuroni cerebrali che consumano glucosio Ariyasu et al., 2001: uno stomaco vuoto causa la secrezione dell ormone grelina, potente stimolatore del senso di fame Recettori nello stomaco su quantità di cibo contenuta e natura chimica Leptina: proteina secreta dalle cellule adipose che hanno assunto grassi e agisce sui recettori dell ipotalamo per inibire la fame. Mutazione del gene OB che produce la leptina in ratti obesi Correlazione tra leptina e obesità negli esseri umani
ICERCA DI CIBO MOTIVAZIONI SOCIALI E CULTURALI Si mangia sempre alle stesse ore. Se passa il momento del pranzo la fame non cresce a dismisura, ma si ripresenterà verso l ora in cui è previsto il pasto successivo Maggior piacere nel mangiare in compagnia
ARIABILI COINVOLTE NELL'OBESITÀ Bassa capacità di controllo degli impulsi Incapacità a ritardare la gratificazione Stili alimentari disadattivi (mangiare troppo velocemente) Abitudine Fattori metabolici Defcit a livello dei recettori cerebrali della leptina (non c è una mutazione dei geni come nei topi)
NORESSIA NERVOSA Anoressia nervosa: grave diminuzione dell apporto alimentare M:F 1:10 La fame rimane, ma la paura intensa di ingrassare non fa mangiare Spiegazioni biologiche e sociali
ULIMIA NERVOSA Perdita di controllo sull ingestione di cibo Abbuffate spesso seguite da vomito Sentimenti di depressione e senso di colpa