Cesano, accordo alla Sacra Famiglia: vincono i mille lavoratori Conclusa una durissima trattativa: il contratto collettivo non cambierà Cesano Boscone (Milano), 20 novembre 2016 - Nessun cambio di contratto. I mille lavoratori dell Istituto Sacra Famiglia ce l hanno fatta. Sul piede di guerra da settimane, si erano radunati pochi giorni fa proprio davanti all istituto, sotto le finestre della direzione a urlare: «No all Uneba», quel contratto che tanto temevano. È intervenuto, poi, anche il sindaco Simone Negri, rendendosi disponibile a mediare tra la tutela dei dipendenti e le strategie della Fondazione. Persino l arcivescovo Angelo Scola, in visita all istituto di cura per anziani e disabili, aveva dato ai lavoratori un iniezione di coraggio, con quella frase, «se le ragioni sono valide, vincerete». Le ragioni erano valide e gli operatori sanitari non hanno arretrato di un passo. Accordo siglato, lettera inviata dal presidente dell istituto annullata, nessun passaggio contrattuale. Certo, non senza rinunce. «L accordo prevede la cessione del premio produttività, erogato a luglio. Circa 500 euro, destinati ai lavoratori che avevano sfruttato pochi giorni di malattia durante l anno - spiegano dal sindacato - e quattro festivitàche sono state soppresse». Non poco, ma un sacrificio accettabile in confronto a quanto si paventava con il cambio contrattuale: nessuna garanzia futura, aumento delle ore lavorative e delle mansioni, senza il giusto corrispettivo in busta paga. Una trattativa lunghissima a cui hanno partecipato tutte le sigle sindacali. Un tavolo durato fino a notte fonda, da cui i sindacati, almeno la maggior parte, sono usciti vincitori. Solo in tre non hanno accettato le condizioni che verranno messe al voto in un referendum interno: i lavoratori, a fine novembre, esprimeranno la loro volontà. Se vince il sì, si rinuncia a 4 giorni di ferie e al premio produttività, ma si continua a lavorare sotto contratto Aris. Se i dipendenti diranno no, le condizioni salteranno e ci si ritroverà punto e a capo. Anche se, considerando che 5 sigle sindacali su 8, hanno siglato l accordo, tutto fa presupporre un risultato positivo per i lavoratori. Soddisfatti anche da Sacra Famiglia, secondo le parole di Alessandro Palladini, direttore personale e organizzazione di Fondazione Sacra Famiglia Onlus: «A seguito di un proficuo incontro, che si è protratto fino a sera tarda, è stata trovata un intesa che contribuisce in maniera decisiva al perseguimento di un miglior bilanciamento fra costi e ricavi di produzione, salvaguardando la tenuta dei livelli occupazionali. Un aspetto che Sacra Famiglia ha sempre ritenuto fondamentale nel corso della trattativa. L accordo - conclude Palladini - sarà ora posto al vaglio dei lavoratori tramite un referendum confermativo che ci auguriamo possa sostenere il buon lavoro fatto e il senso di responsabilità che ha animato tutte le parti coinvolte». di FRANCESCA GRILLO Ultimo aggiornamento: 20 novembre 2016
Prove d intesa alla Sacra Famiglia: Così evitiamo gli esuberi Trovato l accordo tra azienda e sindacati: congelato il cambio di contratto a fronte di alcune rinunce dei lavoratori CRISTINA PASTORE PUBBLICATO IL 19/11/2016 ULTIMA MODIFICA IL 20/11/2016 ALLE ORE 16:25 VERBANIA Una trattativa lunga e serrata che si è protratta fino alle 2 di notte ma che ha prodotto il pre-accordo che verrà votato dai 1.700 lavoratori della Fondazione Sacra Famiglia mercoledì 30, giovedì 1 e venerdì 2 dicembre. Al referendum sono chiamati i dipendenti delle 16 filiali della Onlus lombarda: nella struttura di Verbania sono in 160 tra infermieri, operatori sanitari, tecnici e amministrativi. Di martedì è lo sciopero indetto per bloccare la decisione unilaterale del datore di lavoro di far fronte alle difficoltà economico-gestionale trasformando i contratti del comparto della sanità privata in quello del settore socio-assistenziale. Un passaggio da cui deriva un aumento dell orario settimanale di due ore e la perdita di altri diritti acquisiti. «L intesa siglata nella notte, dopo 12 ore di strenuo confronto, consente di congelare la situazione fino al dicembre 2019. A fronte di ciò i lavoratori rinunciano a 4 giorni di ferie, le festività soppresse, e ai premi di incentivazione e di risultato che mediamente incidono per 350-500 euro all anno» spiega Massimo Pregnolato di Cgil, sigla che ha sottoscritto il verbale dell intesa con Cisl, Coub e 22 delle 25 Rsu presenti. Si sono astenuti Fials, Uil e Cobas. Una notte di trattative Alla nottata di trattative ha partecipato il direttore del personale dell Onlus Alessandro Palladini che ha più volte sottolineato come interesse della fondazione con sede a Cesano Boscone sia giungere a una soluzione che garantisca insieme sostenibilità dell attività dell ente e la salvaguardia dei livelli occupazionali con quella dei servizi prestati nelle diverse strutture sanitarie e assistenziali. «Con il congelamento della trasformazione contrattuale evitiamo il rischio di esuberi: aumentando il monte ore di ciascun lavoratore alla fine qualcuno sarebbe stato di troppo. Va detto anche - chiarisce Maria Pia Mascetta di Cisl Funzione Pubblica - che si è convenuto di prorogare per un altro triennio il Contratto integrativo aziendale, disdettato a marzo, che consente una comparazione economica tra i lavoratori con contratto Aris e quello meno vantaggioso Uneba. In questo modo tutti, ad esempio, si vedono garantiti la medesima indennità di turno e la copertura di stipendio durante i mesi di maternità». Le rinunce accettate dai sindacati - con un mandato siglato dalla grande maggioranza delle Rsu - non verranno chieste solo al personale infermieristico e tecnico. L impegno è estenderlo, in modo che non vi siano differenze di trattamento, ai medici e direttori di struttura, piccole unità rispetto al grosso dell organico.
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