Direzione Agricoltura LINEE GUIDA PER IL MONITORAGGIO DEL SUOLO SU SUPERFICI AGRICOLE DESTINATE AD IMPIANTI FOTOVOLTAICI A TERRA.



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Direzione Agricoltura LINEE GUIDA PER IL MONITORAGGIO DEL SUOLO SU SUPERFICI AGRICOLE DESTINATE AD IMPIANTI FOTOVOLTAICI A TERRA. Introduzione La realizzazione di campi fotovoltaici sul suolo agrario sta interessando una superficie crescente del territorio piemontese, con ineluttabili effetti sulle differenti matrici ambientali e sul paesaggio. Le relazioni fra il campo fotovoltaico ed il suolo agrario che lo ospita sono tuttavia da indagare con una specifica attenzione, poiché, con la costruzione dell impianto, il suolo è impiegato come un semplice substrato inerte per il supporto dei pannelli fotovoltaici. Tale ruolo meramente meccanico non fa tuttavia venir meno le complesse e peculiari relazioni fra il suolo e gli altri elementi dell ecosistema, che possono essere variamente influenzate dalla presenza del campo fotovoltaico e dalle sue caratteristiche progettuali. Le caratteristiche del suolo che si intende monitorare in un campo fotovoltaico sono quelle che influiscono sulla stabilità della copertura pedologica, accentuando o mitigando i processi di degradazione che maggiormente minacciano i suoli delle nostre regioni (cfr. Thematic Strategy for Soil Protection, COM (2006) 231), fra i quali la diminuzione della sostanza organica, l erosione, la compattazione, la perdita di biodiversità. Aspetti metodologici per monitoraggio regionale Il protocollo di monitoraggio si attua in due fasi. La prima fase del monitoraggio precede la realizzazione dell impianto fotovoltaico e consiste nella caratterizzazione stazionale e pedologica dell appezzamento, utilizzando una scala cartografica di dettaglio (1:10.000 o più grande in funzione delle dimensioni dell impianto) e la metodologia regionale, scaricabile da http://www.regione.piemonte.it/agri/suoli_terreni/documentazione/strumenti.htm. La seconda fase del monitoraggio, invece, prevede la valutazione di alcune caratteristiche del suolo ad intervalli temporali prestabiliti (dopo 1-3-5-10-15-20 anni dall impianto) e su almeno due siti dell appezzamento, uno in posizione ombreggiata dalla presenza del pannello fotovoltaico, l altro nelle posizioni meno disturbate dell appezzamento.

In tutte e due le fasi del monitoraggio deve essere effettuata un analisi stazionale, l apertura di profili pedologici con relativa descrizione e campionamento del profilo pedologico e successive analisi di laboratorio dei campioni di suolo. Si devono descrivere tutti i caratteri della stazione e del profilo richiesti dalla metodologia regionale. Saranno poi oggetto di monitoraggio nella seconda fase solo quelle caratteristiche e proprietà che si ritiene possano essere influenzate dalla presenza del campo fotovoltaico e che si inseriscono nel seguente elenco, con alcuni riferimenti per la loro valutazione. Questo protocollo sarà sperimentalmente attuato su quattro centrali fotovoltaiche, scelte dalla Direzione Agricoltura della Regione Piemonte in diverse situazioni pedologiche e paesaggistiche e realizzate secondo tecnologie differenti (pannelli fissi o a inseguimento). Tutti i rilievi di campagna e le analisi di laboratorio dei campioni di suoli sono effettuati da Ipla.

Caratteristica Presenza di fenomeni erosivi Dati meteo e bilancio idrico del suolo Compattazione del suolo Descrizione della struttura degli orizzonti Presenza di orizzonti compatti Porosità degli orizzonti Indice di Qualità Biologica del Suolo (IQBS) Carbonio organico % ph Densità apparente topsoil e subsoil CSC N totale K sca Ca sca Mg sca P ass CaCO 3 totale Tessitura Caratteri stazionali: da manuale di rilevamento Ipla. Metodologia Messa in opera di centralina meteo con sensori per l umidità e temperatura del suolo in alcune stazioni. Caratteri del profilo pedologico e degli orizzonti: Valutazione superficiale con penetrometro da manuale di rilevamento Ipla Descrizione nella scheda pedologica da manuale di rilevamento Ipla Analisi di laboratorio: Parisi V., 2001. La qualità biologica del suolo: un metodo basato sui microartropodi. Acta naturalia de "L'Ateneo Parmense", 37, nn ¾: 97-106. Campionamento in campo con cilindretti e successiva valutazione in laboratorio Solo nel primo orizzonte pedologico. Da campioni di suolo prelevati secondo metodologia Ipla e successive analisi Solo nel campionamento iniziale; Da campioni di suolo prelevati secondo metodologia Ipla e successive analisi

Aspetti metodologici per monitoraggio aziendale Negli impianti fotovoltaici realizzati sul territorio regionale si attua un protocollo semplificato per il monitoraggio delle principali caratteristiche chimiche del suolo, finalizzato ad un monitoraggio di base che consenta di controllare l andamento dei principali parametri. Il protocollo semplificato di monitoraggio si attua in due fasi. La prima fase del monitoraggio precede la realizzazione dell impianto fotovoltaico e consiste nella caratterizzazione stazionale e pedologica dell appezzamento, utilizzando una scala cartografica di dettaglio (1:10.000 o più grande in funzione delle dimensioni dell impianto) e la metodologia regionale, scaricabile da http://www.regione.piemonte.it/agri/suoli_terreni/documentazione/strumenti.htm. In questa fase sarà effettuata una valutazione pedologica grazie alla cartografia dei suoli disponibile su internet e tramite osservazioni in campo. Tali osservazioni, come specificato dal Manuale Operativo per la Valutazione della Capacità d uso a scala aziendale, sono imprescindibili quando si tratti di riclassificare la capacità d uso dei suoli dell appezzamento in oggetto, ma sono comunque necessarie - almeno con la realizzazione di una trivellata ogni due ettari - per confrontare le caratteristiche del suolo con le descrizioni delle tipologie proposte in carta. La seconda fase del monitoraggio prevede l esecuzione di un campionamento del suolo negli orizzonti superficiale (topsoil) e sotto superficiale (subsoil), indicativamente alle profondità 0-30 e 30-60 centimetri. Il campionamento dovrà essere eseguito ad intervalli temporali prestabiliti (dopo 1-3-5-10-15-20 anni dall impianto) e su almeno due siti dell appezzamento, uno in posizione ombreggiata dalla presenza del pannello fotovoltaico, l altro nelle posizioni meno disturbate dell appezzamento. Il campionamento è da realizzare tramite lo scavo di miniprofili ovvero con l utilizzo della trivella pedologica manuale; per garantire la rappresentatività del campione si ritiene necessario procedere al campionamento di almeno 3 punti (per il topsoil e per il subsoil) miscelando successivamente i campioni. Il risultato finale sarà quindi, per ogni impianto, il prelievo di 4 campioni - due (topsoil e subsoil) rappresentativi dell area coperta dal pannello e due (topsoil e subsoil) rappresentativi dell area posta tra i pannelli - ciascuno formato da 3 sottocampioni. Nell eventualità di impianti di grosse dimensioni, che coprano tipologie pedologiche evidentemente differenti, è opportuno applicare questa metodologia per ogni suolo individuato. Sui campioni prelevati dovranno effettuarsi le seguenti analisi di laboratorio:

Carbonio organico % ph CSC N totale K sca Ca sca Mg sca P ass CaCO 3 totale Tessitura Solo nell orizzonte superficiale. Da campioni di suolo prelevati secondo metodologia Ipla e successive analisi Solo nel campionamento iniziale; Da campioni di suolo prelevati secondo metodologia Ipla e successive analisi Il monitoraggio aziendale è effettuato a carico del proprietario dell impianto fotovoltaico. I dati derivanti dalle osservazioni in campo, adeguatamente georiferiti, e i risultati analitici derivanti da laboratori riconosciuti dovranno essere trasmessi, in formato sia cartaceo che elettronico, alla Direzione Agricoltura della Regione Piemonte (Direzione Agricoltura Settore Tutela e valorizzazione del territorio rurale, irrigazione e infrastrutture rurali - Corso Stati Uniti 21 10128 Torino).