LA RIFORMA DEL FONDO CENTRALE DI GARANZIA: CAMBIAMENTI OPERATIVI E ORGANIZZATIVI

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Transcript:

Confires I Confidi siamo noi: una garanzia! LA RIFORMA DEL FONDO CENTRALE DI GARANZIA: CAMBIAMENTI OPERATIVI E ORGANIZZATIVI Leonardo Nafissi Comitato Tecnico Assoconfidi Firenze, 1 marzo 2019

ARTICOLAZIONE DELL INTERVENTO I principali fenomeni macroeconomici per le imprese e per i Confidi Il Fondo Centrale di Garanzia: il punto di vista di Assoconfidi La riforma del Fondo Centrale di Garanzia: sfide, opportunità e criticità

I PRINCIPALI FENOMENI PER mpmi E CONFIDI Persistenti difficoltà nell accesso al credito per le mpmi quale emergenza del Paese Incapacità del mercato del credito di giungere a una adeguata distribuzione dei finanziamenti alle imprese e al sistema economico Messa in discussione dell utilità e della sostenibilità dei Confidi Progressiva disintermediazione Eccessiva frammentazione della filiera della garanzia che genera sovrapposizione di ruoli e forme tecniche, impropria e dannosa concorrenza tra i diversi strumenti anziché integrazione e complementarietà, frequente mancata eligibilità delle garanzie offerte e marcata disomogeneità delle regole di utilizzo Inefficienza della filiera della garanzia

LA FRAMMENTAZIONE DELL ATTUALE FILIERA DELLA GARANZIA Necessità di riconfermare la centralità del sistema di garanzia pubblico/privato Politica industriale delle Istituzioni e nella relazione tra banche e mpmi nell interesse del Paese Esigenza di massimizzare gli effetti della riforma del Fondo Centrale di Garanzia sul credito alle mpmi Beneficiando dell aggiuntività dei Confidi sotto forma di maggiore copertura, controgaranzia a ponderazione zero, servizi/consulenza Costante e fattivo impegno di Assoconfidi a sostegno dei Confidi Proposte innovative e una proficua rete di relazioni istituzionali

LO STOCK DI FINANZIAMENTI GARANTITI DAI CONFIDI +11,0 mld. Valori in miliardi di euro +29,1% -28,8 mld. -59,0%

ARTICOLAZIONE DELL INTERVENTO I principali fenomeni macroeconomici per le imprese e per i Confidi Il Fondo Centrale di Garanzia: il punto di vista di Assoconfidi La riforma del Fondo Centrale di Garanzia: sfide, opportunità e criticità

I PRINCIPALI NUMERI DI ASSOCONFIDI L associazione che riunisce le 6 Federazioni nazionali di rappresentanza del sistema dei Confidi italiani espressione delle principali Associazioni di rappresentanza delle imprese 224 Confidi associati alle Federazioni, ossia la quasi totalità dei soggetti operanti sul mercato, tra cui tutti i 35 soggetti intermediari finanziari Circa 11,6 miliardi di euro lo stock di garanzie in essere Circa 24,0 miliardi di euro lo stock di finanziamenti garantiti Oltre 1,1 milioni le mpmi

CONSIDERAZIONI PRELIMINARI Assoconfidi ritiene fondamentale il Fondo Centrale di Garanzia, architettura portante del sistema di garanzia italiano Senza il Fondo Centrale molti Confidi sarebbero già in gravi difficoltà a causa dei rischi eccessivamente elevati che avrebbero dovuto assumere Assoconfidi ritiene da sempre indispensabile una maggiore sinergia e integrazione e non le attuali disintermediazione e grave distorsione sul mercato delle garanzie dovute a una garanzia dell 80% indistinta e quasi gratuita dannosa per il mercato Preoccupa la stipula da parte delle banche di nuove convenzioni con i Confidi solo con la controgaranzia del Fondo Centrale: garanzia Confidi senza più valore

CONSIDERAZIONI PRELIMINARI Assoconfidi condivide l impostazione della riforma che, grazie alla lungimiranza e al costante confronto con il MISE, accoglie gran parte delle proposte avanzate Auspica uno rapido concreto avvio della riforma, sospirato da anni, per conseguire una maggiore efficienza ed efficacia della filiera della garanzia Ritiene necessario procedere subito ad alcuni aggiustamenti per rimuovere alcune gravi criticità (percentuali di copertura e criteri di autorizzazione) dopo l avvio operativo, sempre ribaditi da Assoconfidi

LE STRATEGIE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO COME SISTEMA PAESE PLURALITÀ DI GARANTI IN UNA LOGICA DI RISK SHARING OBIETTIVI Sinergia tra gli interventi di tutti i soggetti Integrazione tra risorse pubbliche e private EFFETTI Semplificazione delle procedure di accesso Razionalizzazione della filiera della garanzia Leva più elevata su risorse pubbliche e private Maggiori volumi di credito garantito a favore delle PMI e delle banche Sostegno alle mpi sane ma più bisognose dell intervento pubblico

I RISULTATI DEI CONFIDI ANTE RIFORMA DI FCG MAGGIORE LEVA E MINORI RISORSE PUBBLICHE Onere di copertura dello Stato: 45% per i Confidi, che la chiedono nella misura necessaria (prestatori della garanzia) 76% per le banche, che la massimizzano (fruitori della garanzia) Risparmio di risorse pubbliche per oltre il 30% Leva finanziaria sulle risorse pubbliche: 2,2 per i Confidi 1,3 per le banche Maggiore leva per circa il 70% Imprese target: mpi per i Confidi in fascia 2 (86 mila euro l operazione media) Middle retail per le banche (200 mila euro l operazione media) Supporto alle imprese minori

IL TREND DEL NUMERO DI DOMANDE ACCOLTE IN CONTROGARANZIA SU FCG dal 2015 al 2018-4.087 domande -8,4%

IL TREND DELL AMMONTARE DI FINANZIAMENTI ACCOLTI IN CONTROGARANZIA SU FCG Valori in miliardi di euro dal 2013 al 2018-1,7 mld. -34,0%

I CONFIDI E FGC: L EFFETTO SPIAZZAMENTO DELLA GARANZIA DIRETTA SULLA CONTROGARANZIA (FLUSSO) Confidi senza FCG Confidi senza FCG (stima) Confidi con FCG Fondo Centrale di Garanzia Valori in miliardi di euro

ARTICOLAZIONE DELL INTERVENTO I principali fenomeni macroeconomici per le imprese e per i Confidi Il Fondo Centrale di Garanzia: il punto di vista di Assoconfidi La riforma del Fondo Centrale di Garanzia: sfide, opportunità e criticità

LE PROSSIME DETERMINANTI SFIDE PER I CONFIDI POST RIFORMA DI FCG A. Autorizzazione dei Confidi B. Operatività a rischio tripartito C. Controgaranzia a ponderazione zero D. Aggiuntività dei Confidi su alcune tipologie di operazioni e di classi di rischio E. Sistema di rating F. Nuove percentuali di copertura in garanzia diretta e controgaranzia G. Sezioni speciali H. Nuova disciplina sull efficacia della garanzia I. Tempestiva entrata in vigore della riforma a regime J. Nuova normativa sull operatività per portafogli di finanziamenti K. Decreto Bassanini

A. AUTORIZZAZIONE DEI CONFIDI Una delle priorità della riforma, fondamentale per valorizzare i Confidi a favore delle mpi in controgaranzia Rilevanti impatti: modalità operative riservate, più elevata misura di copertura (controgaranzia) e riconoscimento della loro capacità di selezione delle imprese Spartiacque sul mercato tra Confidi autorizzati e non: necessità di stipulare accordi di collaborazione tra Confidi. Non sono gli altri Confidi i reali concorrenti del Confidi! Proficuo confronto tra il MISE e Assoconfidi sull impostazione strategica e sulla formulazione dei criteri di valutazione per renderli significativi e anche rispondenti alle peculiarità dei Confidi

A. AUTORIZZAZIONE DEI CONFIDI: CRITICITÀ DA SUPERARE Proposte di Assoconfidi, molte delle quali accolte, ma alcune determinanti respinte: A. Adeguatezza patrimoniale: ricomprendere nel patrimonio netto i fondi finalizzati all attività di garanzia anche per i Confidi 106 come per quelli 112 B. Variazione del patrimonio netto: sostituirlo integralmente con la variazione dell adeguatezza patrimoniale C. Solidità prospettica: superare l attuale impostazione del tasso di decadimento che mette in relazione variabili diverse e non confrontabili (entrata in sofferenza come dato territoriale delle banche ed escussioni per i Confidi) risultando pesante nel caso di saldi e stralci D. Solvibilità: inserire gli altri titoli di debito (banche) con una ponderazione dell 80% ed eliminare la inammissibilità con un valore dell indicatore inferiore al 100%

B. OPERATIVITÀ A RISCHIO TRIPARTITO Focalizzata sulle operazioni e sulle imprese target dei Confidi e riservata ai soggetti autorizzati Opportunità per rendere la controgaranzia con i Confidi di nuovo competitiva sui finanziamenti e sulle imprese di minori dimensioni, oggi a maggiore rischio di razionamento del credito in quanto non ritenute economicamente vantaggiose dalle banche neanche in garanzia diretta Possibilità per i Confidi di creare aggiuntività a favore dell impresa e della banca rispetto alla garanzia diretta Necessità di assicurare snellezza e rapidità nella valutazione del merito creditizio, potenziandone i fattori di semplificazione, vista anche la mancata applicazione del sistema di rating, ed evitando eccessivi appesantimenti con la richiesta di ulteriori dati e informazioni, per renderla più vantaggiosa per le mpmi

C. CONTROGARANZIA A PONDERAZIONE ZERO Garanzia del Confidi di maggiore qualità grazie alla ponderazione zero Confidi accreditati: ulteriore vantaggio competitivo derivante dalla controgaranzia fino al 100% dell importo dell operazione finanziaria garantita anziché nella stessa misura della riassicurazione vera innovazione Facilitazione nell accesso al credito delle mpi Confidi più appetibili per le banche e valorizzazione del loro ruolo Attenzione al rischio suicidio: fare attenzione ad elevare eccessivamente la garanzia per trovare mercato, se mancano adeguate coperture in riassicurazione (es. Sezioni speciali o fondi riassicurazione)

G. SEZIONI SPECIALI Apporto di risorse territoriali attraverso l intervento delle Regioni Attuazione di una logica di corretta filiera e sinergia, integrazione e ripartizione del rischio con garanti multipli Modalità di intervento potenziata anche grazie alla sua estensione all operatività del Fondo per portafogli Esigenza di incentivarne l operatività in controgaranzia per massimizzare il risk sharing Attenzione al rischio di ripristinare la situazione ante riforma in caso di operatività delle Sezioni speciali in sola garanzia diretta: serve un adeguato presidio territoriale

K. DECRETO BASSANINI "Legittima difesa" di mpmi, Regioni e i rispettivi sistemi di garanzia contro una filiera scarsamente equa ed efficiente Controgaranzia come vero e proprio modello di accesso al credito per le mpmi che senza i Confidi non potrebbero beneficiare della garanzia pubblica, senza ledere i diritti delle imprese che accedono alla garanzia diretta Strumento per superare un fallimento di mercato, creare sviluppo per l economia reale e per i territori, concretizzare la logica del risk sharing Controgaranzia sempre concessa nell interesse delle imprese, ma comunque a favore delle banche, con i confidi che apportano risorse private nel circuito della garanzia Il Confidi è l unico partner delle mpmi che crea aggiuntività e fornisce consulenza e assistenza creditizia e finanziaria alle mpmi, attività impossibile per un Fondo pubblico

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Fin dall avvio della crisi il sistema dei Confidi sta sostenendo uno sforzo considerevole per agire con efficacia a favore del sistema delle mpmi Si rischia la distruzione del sistema privatistico dei Confidi senza una forte discontinuità delle regole, che ha portato un forte appesantimento del bilancio dello Stato ma non ha evitato una ulteriore stretta creditizia sulle mpmi I Confidi sono fortemente impegnati in una faticosa opera di qualificazione ma serve una ulteriore razionalizzazione del Sistema, anche attraverso una nuova Legge quadro e l avvio dell organismo con il nuovo Elenco dei Confidi ex art. 112 Un efficiente sistema di garanzia necessita di una forte integrazione e complementarietà tra pubblico e privato, dato che la garanzia non è un business ma un servizio allo sviluppo del Paese: lotteremo fino in fondo per conseguire questo risultato nell interesse delle imprese

GRAZIE PER L ATTENZIONE Leonardo Nafissi Comitato Tecnico Assoconfidi