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LICEO GINNASIO JACOPO STELLINI Piazza I Maggio, 26-33100 Udine Tel. 0432 504577 Fax. 0432 511490 Codice fiscale 80023240304 e-mail: info@liceostellini.it - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.it - PEC: udpc01000c@pec.istruzione.it MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ISTITUTO liceo ginnasio J. Stellini ANNO SCOLASTICO 2014/2015 INDIRIZZO piazza I maggio, 26 33100 Udine CLASSE IV SEZIONE B DISCIPLINA greco DOCENTE prof. Anna Giacomarra QUADRO ORARIO (n. ore settimanali nella classe) 4 1. FINALITA L insegnamento delle lingue classiche è volto - a fornire gli strumenti per poter accedere gradualmente, attraverso la lettura dei testi originali di autori latini e greci, a un patrimonio di civiltà fondamentale nella storia dell uomo occidentale e a far cogliere più approfonditamente, attraverso un approccio anche antropologico, i contenuti delle civiltà classiche, le origini e gli sviluppi della cultura europea in tutte le sue manifestazioni; - a favorire la precisione e il rigore logico, la capacità di una costante e puntuale attenzione al fenomeno linguistico a sostegno dell abilità concettuale nei processi di astrazione; - a saldare strettamente la visione critica del presente alla memoria storica, così da favorire l'acquisizione di capacità e strumenti di comprensione e interpretazione della realtà nei suoi vari aspetti. 2. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA 1

PROFILO GENERALE DELLA CLASSE (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la materia, interessi, partecipazione...) La classe è composta di 26 alunni (19 femmine e 7 maschi), dopo l inserimento ad anno avviato di un allieva proveniente da altro istituto. La socializzazione procede con successo e velocità. Gli alunni rivelano un atteggiamento interessato alle materie classiche e partecipano, pur con intensità e frequenza variabile, al dialogo educativo. La motivazione è adeguata, tuttavia manca alla maggioranza degli alunni un corretto approccio allo studio e un efficace metodo di lavoro, per cui i risultati sono spesso, anche in presenza di impegno e buona volontà, insoddisfacenti. Il clima durante le ore di lezione è sereno, anche se talvolta è necessario sollecitare l attenzione e la concentrazione di alcuni alunni. La vivacità che contraddistingue la classe, tuttavia, non crea per ora problemi particolari di disciplina. FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI: osservazione dei comportamenti colloqui con gli alunni colloqui con le famiglie LIVELLI DI PROFITTO DISCIPLINA D INSEGNAMENTO greco LIVELLO BASSO (voti inferiori alla sufficienza) N. Alunni 12 LIVELLO MEDIO (voti 6-7) N. Alunni 11 LIVELLO ALTO ( voti 8-9-10) N. Alunni 3 PROVE UTILIZZATE PER LA RILEVAZIONE DEI REQUISITI INIZIALI: test d ingresso di ambito linguistico deliberato e somministrato per classi parallele a livello di Istituto e volto a valutare la capacità di comprensione e la capacità di analisi delle strutture morfologiche e sintattiche della lingua italiana. correzione in classe degli esercizi assegnati con domande di analisi grammaticale e logica. 3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA 2

ASSE CULTURALE DEI LINGUAGGI Competenze disciplinari del Biennio Obiettivi generali di competenza della disciplina definiti all interno dei Dipartimenti disciplinari 1. Leggere i testi con sufficiente scorrevolezza e corretta accentazione delle parole 2. Comprendere e tradurre i testi in lingua originale 3. Scegliere i termini da utilizzare nella traduzione in relazione al contesto e al senso complessivo 4. Istituire confronti di natura lessicale tra il greco antico, il latino, l italiano e altre lingue studiate 5. Riconoscere nei testi letti le espressioni della civiltà e della cultura greca ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE IN ABILITA E CONOSCENZE GRECO (PRIMO ANNO) COMPETENZE ABILITA / CAPACITA CONOSCENZE Leggere i testi con sufficiente scorrevolezza e corretta accentazione delle parole Comprendere e tradurre testi in lingua originale Saper decodificare i testi in lingua Traslitterare i caratteri greci in alfabeto latino e viceversa Saper spiegare e applicare le regole dell accentazione greca Saper esporre in modo chiaro e corretto le regole studiate Saper svolgere esercizi di flessione nominale e verbale Saper svolgere esercizi di concordanza Saper individuare nei testi le strutture morfologiche e lessicali studiate Saper svolgere esercizi di completamento in relazione agli elementi studiati Saper riconoscere all interno di un testo gli elementi sintattici studiati Saper individuare e descrivere la struttura di un periodo complesso Saper rilevare analogie e differenze tra la lingua di partenza e quella di arrivo per quanto riguarda le strutture morfosintattiche studiate Saper formulare ipotesi di traduzione plausibili Saper verificare la validità delle ipotesi formulate in base ai criteri grammaticali e alla coerenza semantica Saper esporre in modo chiaro e corretto le regole studiate Conoscere l alfabeto greco Conoscere il valore fonetico dei segni alfabetici Conoscere i principali fenomeni fonetici Conoscere i segni di interpunzione Conoscere le parti costitutive di una parola Conoscere le desinenze delle declinazioni Conoscere le desinenze dei verbi del sistema del presente (coniugazione tematica e atematica) Conoscere le uscite delle classi aggettivali e le due forme di comparazione Conoscere le regole di formazione e i gradi di comparazione dell avverbio Conoscere i principali pronomi Conoscere la sintassi della frase semplice Conoscere i complementi Conoscere le proposizioni soggettive e oggettive Conoscere le proposizioni finali Conoscere le proposizioni causali Conoscere le proposizioni temporali Conoscere le proposizioni consecutive Conoscere i valori del participio 3

Scegliere i termini da utilizzare nella traduzione in relazione al contesto e al senso complessivo Istituire confronti di natura lessicale tra il greco antico, il latino, l italiano e altre lingue studiate Riconoscere nei testi letti le espressioni della civiltà e della cultura greca Saper consultare il vocabolario (individuazione corretta del lemma e della reggenza) Saper distinguere i vari lessici specifici Saper individuare permanenze e alterità tra la civiltà antica e quella contemporanea Saper collegare informazioni derivate da ambiti disciplinari diversi Conoscere il lessico di base Conoscere gli elementi del lemma Conoscere le principali famiglie semantiche Conoscere elementi di civiltà 4. CONTENUTI DEL PROGRAMMA I contenuti trattati sono esposti nella tabella riportata, nella colonna delle conoscenze. 5. MODULI INTERIDISCIPLINARI L insegnamento della materia prevede l istituzione costante di raffronti e parallelismi tra la sintassi dei casi e del periodo in greco e latino (discipline: greco-latino-italiano). Il laboratorio di traduzione comporta la costante contestualizzazione dei brani d autore nell epoca storica/culturale (discipline: greco-geostoria). Il progetto Archeoscuola coivolge tutte le materie letterarie. 6. ATTIVITA SVOLTE DAGLI STUDENTI Lettura autonoma e/o guidata del manuale in adozione Esecuzione in classe e/o a casa di esercizi di comprensione e/o memorizzazione del manuale Stesura di appunti durante le lezioni da utilizzare come guida nello studio domestico Partecipazione attiva alle lezioni (lo studente chiede chiarimenti, propone la propria ipotesi di traduzione, fa presente le proprie difficoltà, usufruisce delle attività di sportello ) Esercitazioni guidate di analisi e traduzione di frasi e/o brani di versione Esercitazioni autonome con vocabolario e correzione collettiva di quanto tradotto 7. METODOLOGIE Lezione frontale; Lezione dialogata; Metodo induttivo; Metodo deduttivo; Scoperta guidata; Lavoro di gruppo; Brainstorming; 8. MEZZI DIDATTICI a) Testi adottati: manuale di teoria ed eserciziario (libro misto) 4

b) Eventuali sussidi didattici o testi di approfondimento: dizionari di latino e di italiano, dizionari etimologici, grammatiche di italiano. c) Attrezzature e spazi didattici utilizzati: aula; biblioteca d istituto; tablet; video-proiettore con collegamento internet; mappe; fotocopie Libro di testo: Greco. Lingua e civiltà (edizione gialla), C. Campanini - P. Scaglietti, Sansoni per la scuola 9. MODALITA' DI VERIFICA DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO TIPOLOGIA DI PROVE DI VERIFICA Prove scritte: traduzione di testi, con esercizi di comprensione e analisi Prove orali: colloqui, interrogazioni, integrati con test/questionari Osservazioni sul comportamento di lavoro (partecipazione, impegno, metodo di studio e di lavoro, etc.); SCANSIONE TEMPORALE N. verifiche sommative previste per quadrimestre (minimo) Scritte N 3 Orali N. 2 (di cui una può essere sostituita da una prova scritta valida per l orale) MODALITÀ DI RECUPERO MODALITÀ DI APPROFONDIMENTO Sportello Recupero curriculare: sarà svolto in parallelo al lavoro didattico, durante e alla fine dei moduli svolti. Per i momenti di recupero, in coerenza con il POF e la Programmazione del C. di C, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche: Riproposizione dei contenuti in forma diversificata; Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro; Correzione individuale delle prove svolte con identificazione puntuale del tipo di errore e indicazione del procedimento corretto Rielaborazione e problematizzazione dei contenuti Esercitazioni per affinare il metodo di studio e di lavoro Attività previste per la valorizzazione delle eccellenze Partecipazione a concorsi di traduzione 10. CRITERI DI VALUTAZIONE 5

Valutazione trasparente e condivisa, sia nei fini che nelle procedure; Valutazione come sistematica verifica dell'efficacia della programmazione per eventuali aggiustamenti di impostazione; Valutazione come impulso al massimo sviluppo della personalità (valutazione formativa); Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo conto della situazione di partenza (valutazione sommativa); Valutazione/misurazione dell'eventuale distanza degli apprendimenti degli alunni dallo standard di riferimento (valutazione comparativa); Valutazione come incentivo alla costruzione di un realistico concetto di sé in funzione delle future scelte (valutazione orientativa). Si rimanda per gli indicatori e le griglie di correzione a quanto indicato nel POF, e specificamente per la disciplina alle griglie di p. 62 latino e greco scritto/orale nel biennio. 11. COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA A) COMPETENZE DI CARATTERE METODOLOGICO E STRUMENTALE 1. IMPARARE A IMPARARE: organizzare l apprendimento in modo consapevole: individuare, scegliere e utilizzare le fonti di informazione; definire strategie e metodo di lavoro e studio in funzione dei tempi. 2. PROGETTARE: progettare le attività di lavoro e studio e utilizzare le conoscenze per stabilire obiettivi significativi e realistici con le relative priorità. 3. RISOLVERE PROBLEMI: affrontare situazioni problematiche, costruendo e verificando ipotesi, raccogliendo e valutando dati, proponendo soluzioni. 4. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI: individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo. 5. ACQUISIRE E INTERPRETARE LE INFORMAZIONI: acquisire e interpretare le informazioni attraverso strumenti comunicativi differenti, valutandone l attendibilità e l utilità, distinguendo tra fatti e opinioni, dati certi e ipotesi. B) COMPETENZE DI RELAZIONE E INTERAZIONE 6. COMUNICARE: comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, utilizzando linguaggi diversi; rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari. 7. COLLABORARE E PARTECIPARE: interagire in gruppo comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri: i compagni, i docenti e tutto il personale che opera nella scuola. 6

C) COMPETENZE LEGATE ALLO SVILUPPO DELLA PERSONA, NELLA COSTRUZIONE DEL SÉ 8. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui. Udine, 29 novembre 2014 Il Docente prof. Anna Giacomarra 7