1 laboratorio Luigina legato a La magia del nome : verbale 30 aprile Primo spazio alla voce, un buon lettore si costruisce con un percorso che inizia dall'infanzia quando incontra il libro e inizia ad esplorarlo con l'aiuto di una voce esterna che legge, che libera la magia del suono delle parole, che dà vita alla pagina scritta. Voce che cattura e coinvolge in una lettura drammatizzata; importanza della lettura a voce alta che serve per entrare in un vero rapporto dialogico col testo aiutando sia chi legge, sia chi ascolta a sentire il ritmo, le pause, a formarsi l'orecchio sintattico. Voce, fonema, formazione in sillabe, parola... stella... il significante, il significato e il virtuale per concludere con una lettura che è l incipit di un testo perché la lettura è proprio la partenza di un discorso circolare... Noi ci concentriamo sulla riflessione linguistica e il lessico, ma tutto ruota intorno e dal testo. L importanza primaria è come io modulo la voce, la voce è uno strumento che il bambino non sa di avere... poi c è la voce che cattura, crea magia, quindi l espressività è importantissima in tutte le classi anche fino e oltre la terza media...bisogna dare più spazio alla lettura a voce alta, espressiva e drammatizzata La lettura è bistrattata nella scuola... non la correggo come correggo la loro scrittura. La voce deve essere curata fin dai primi giorni di prima con tre percorsi: in palestra (come esce la voce), in immagine ( scriviamo la voce) e in teatro dove pensiamo la voce e la riproduciamo ( la voce del mare...del bosco...) Quando incontro le vocali sento la voce... quando dico una consonante che cosa sento?... vibrazioni, posizionamento della lingua... Nel momento in cui faccio un errore posso andare a ripensare, capire... la riflessione linguistica comincia qui... su come escono vocali e consonanti, con ricerca di parole che iniziano con quei fonemi, con la costruzione di sillabe attraverso le stradine della voce: l'incontro di una consonante con le 5 vocali e delle 5 vocali con la consonante MA ME MI MO MU e AM EM IM OM UM. Dall'unione di due sillabe alla parola bisillabe, con significato e a tutti i giochi che porteranno l'alunno a riflettere sugli errori: gioco delle sostituzioni di una lettera (l/ana t/ana r/ana) sostituzione con doppia consonante (pala-palla; note-notte; tono-tonno) modifico l'ordine (rane/nera ; rima/mari...) Riflessione linguistica - orecchio musicale : riflessione sul comportamento dei fonemi suoni dolci... suoni duri... abituarli a scrivere anche tutte le osservazioni sulla voce... scoprire PAROLE, piene di magia, che giocano in filastrocche e non sense ci sono poi le parole che raccontano che vanno a toccare il loro solaio che suscitano ricordi, emozioni... la parola che arriva, che ci deve parlare... i fonemi particolari GL GN SC: per ciascuno c'è da fare un percorso che sia il più piacevole e significativo E l Acqua di Piumini da Io mi ricordo quieto patato si presta per riflettere sui fonemi particolari,sul loro suono e ritmo Altro libro di Piumini Non piangere cipolla Se abbiamo già presentato riflettuto sulle doppie... Carota (1 fotocopia) si presta a giocare con le doppie Giocare con lo spostamento delle lettere delle sillabe fa comprendere, scoprire la flessibilità della lingua... La conversazione è il pilastro di questa metodologia... il parlare, il riflettere, il trattenere le cose importanti...
La PAROLA è anche un fatto emotivo...ci sono parole AMICHE e parole NEMICHE (lettura da Pierrot e i segreti della notte Da Pierrot e i segreti della notte Parole amiche Parole nemiche Divano Diavolo Dono Dolce Dormire Dare Le parole mi devono suscitare delle sensazioni... e vedo la diversità tra noi... è soggettivo... Per esempio la parola DOTTORE può essere amica o nemica in modo soggettivo, secondo quale rapporto si è stabilito tra l'alunno e il suo medico. La lavagna nera è come il sipario chiuso di un teatro... Così viene fuori il mio solaio, il mio repertorio... Sono bravo insegnante se non faccio scivolare via le parole.. ma se mi soffermo, rifletto, considero... Facciamo arrivare la parola NOTTE a che cosa vi fa pensare...significante... significato dizionariale... comune a tutti. BUIO SILENZIO MISTERO SOGNO RIPOSO STELLE INCUBI INSONNIA LUNA PAURA LETTONE LA NOSTRA CATENA DI PAROLE... 1) Primo passaggio che è quello dell associazione.. 2) Qualcuno non è d accordo allora arrivo alla selezione... Fra tutte queste scegliamo quelle che per tutti noi possono rappresentare la notte (almeno cinque) BUIO RIPOSO STELLE LUNA SOGNO 3) diamo un ordine di importanza disquisizione tutti insieme prima... poi in un secondo momento ciascuno fa la sua scelta BUIO STELLE LUNA SOGNO RIPOSO dalla classe seconda primaria in avanti fino alle medie cerco di parlare di NOTTE con delle parole che però mi dicano una particolare notte e allora io cambio repertorio...
Che tipo di storie questa parola vuole raccontare?...: NOTTE DI PAURA NOTTE STELLATA NOTTE MAGICA NOTTE DI NATALE Faccio la stella in mezzo alla quale metto un significato uguale per tutti e in ogni raggio scrivo ogni notte Facciamo scegliere una notte in cui ciascun alunno si ritrova... Facciamo un ulteriore salto Vado a vedere di che cosa si è servito questo scrittore per la sua notte... In che catena sta la notte per Pierrot... NOTTE MAGICA Usa quali presenze? Le stesse di prima?... No usa altro... il canto del fiume... l acqua che brilla di stelle... usa i profumi... e da tutto ciò deriva: NOTTE MAGICA... A fianco del nostro lavoro sulla notte vado a cercare dove sta la notte in alcuni testi... Notte di Cecov... notte di silenzio con queste presenze... Notte di luna piena... notte luminosa... LAVORO A GRUPPI...su queste PAROLE BOSCO STRADA SILENZIO MARE BARCA Ricerca a casa e invio di testi sui quattro temi per la nostra raccolta antologica. Dal nome alla molecola del nome, alla scrittura NOMINALE svuotamento e riempimento di parte del testo Le dolcezze di Corrado Govoni (pag.3) Lettura interpretata e filologica dell'incipit Il mago di G.Conti con riflessione sulla parola PIAZZA
2 laboratorio di Luigina Dolci: verbale del 7 maggio 2014 Laboratorio legato al nome e alle sue articolazioni, quindi parleremo di aggettivazione, metafora e similitudine. L AGGETTIVAZIONE Il determinare con l aggettivo comincia già dalla SCUOLA DELL INFANZIA... L aggettivazione comincia già dalla catena Fin dalla scuola materna possiamo dire come è... e troviamo l aggettivo che qualifica. Se facciamo il GIOCO DELLE CATENE possiamo far giocare insieme due parole... e allora per esempio: ONDE VENTO Se il Vento è forte... allora le onde saranno... come?... Se il vento è leggero, ONDE placide, calme, regolari, Man mano che metto insieme due parole procediamo: NOTTE... STRADA Se la notte è buia... Se la notte è luminosa... la strada è misteriosa, paurosa... la strada è invitante, sicura, animata... E giochiamo sui contrari... gli alunni si divertono a vedere come si formano, quali prefissi sono usati... e sono esperienze che restano per sempre... Fin dalla classe prima iniziamo con il GIOCO DEL COME, che è il gioco della similitudine... e ancora di più dalla scuola materna... Diamo un sasso, una foglia e chiediamo di dire assomiglia a... è come... tante volte abbiamo assomiglia, sembra, come... la forma è allungata come... e tutte queste osservazioni le scriviamo e le raccogliamo... è come... i bambini si divertono a dire a cosa assomiglia... questa è la prima parte della FASE ATTIVA... Dal come si passa anche a delle prime composizioni in cui si descrive... sempre vicino ad un esercizio che i bambini fanno, do un brano per far vedere come uno scrittore ha reso la similitudine... Soldati di Ungaretti Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie Se voglio rappresentare graficamente metterò da una parte il titolo poi c è il come d autunno sugli alberi le foglie.. In che catena stanno qui i soldati... e le foglie...?stanno nella catena di provvisorietà, incertezza, insicurezza, vita fragile, vita con il pensiero della morte
Abbiamo altre catene con soldati?... Far capire che non c è mai una catena sola... perché ogni catena è legata a un suo contesto... Ritratto della mia bambina di Saba C è qui una STRATEGIA COMPOSITIVA dove si comincia con la descrizione della bambina che viene resa con il discorso diretto, poi con le similitudini... assomiglia... Questa poesia con la sua strategia compositiva si presta alla descrizione dei compagni... Siamo nel campo del come, ma uso la strategia compositiva... ci sono tutte le somiglianze... e conclude con qualcosa che le accomuna tutte... Queste cosa i bambini le fanno facilmente... Sempre sulle similitudini vado a cercare anche In Avventure in giardino... le vado a segnare.. vado a vedere che tipo di similitudini ha usato lo scrittore... La prima attività è sulla conversazione guidata, cognitiva, in cui loro trovano una possibilità... delle ipotesi... poi andiamo a verificare sul vocabolario Paragone, similitudine... La pioggia di Proust (fotocopia pag. 2) Vediamo come uno scrittore l ha sentita, con quale aggettivazione l ha descritta... Possiamo dire di aver fatto la similitudine in terza se l abbiamo fatta, incontrata, più volte dalla prima... Il percorso è sempre questo: partire da una fase attiva... anche con la rappresentazione e vedere come uno scrittore l ha reso... La metafora è come la similitudine, ma non c è il come...è una figura analogica più potente della similitudine, parto da una cosa e arrivo subito ad un altra.. la metafora produce un nuovo modo per guardare, un nuovo punto di vista, una nuova spinta creativa... SIMILITUDINI E METAFORE Soldati Ode all'odore della legna I pesciolini Si sta come Tardi, con le stelle I pesciolini se la godono d'autunno aperte nel freddo, nel mare. sugli alberi aprii la porta. Briose scheggioline di vita, le foglie Il mare le loro piccole vite sono galoppava festa per loro G. Ungaretti nella notte... nel mare. Pablo Neruda D.H.Lawrence ONDE... GALOPPO cosa li unisce?... il movimento ritmico... è difficile per il bambino vedere la metafora... deve poter vedere tra le due cose che sembrano molto diverse... vedere quello che c è nell intersezione.
La fase iconica lo aiuta molto MARE CAVALLO ONDE MOVIMENTO INCALZANTE, RITMATO, CONTINUATIVO, RUMOROSO GALOPPO Pesciolini (fotocopia pag.2) sono qualcosa di animato scheggioline che sono qualcosa di inanimato... cosa c è nell intersezione che li accomuna? La dimensione, le piccole forme PESCIOLINI SCHEGGIOLINE VIVI E BRIOSI FORMA ALLUNGATA E SOTTILE SENZA VITA Neruda Dove sarà la Guglielmina? due occhi interminabili Interminabili... infiniti, profondi, immensi, sconfinati, insaziabili... mettiamoli in ordine Quale di più... quale di meno... i bambini devono farsene una ragione, comprendere meglio il significato...è un esercizio bellissimo di lessico attivo
Esercizio base ( vedi esempio allegato) Esercizio nominale Inserisco degli aggettivi Inserisco non più di due le similitudini... Esercizio individuale Esercizio base sulla PRIMAVERA ( 5 nomi+ aggettivi+2 similitudini) Esempio di esercizio base, applicato alla descrizione collettiva di un compagno : Marco Occhi azzurro grigi come il mare d inverno, capelli bruni dai riccioli bizzarri, uno sguardo dolce e penetrante come il profumo del bosco. Dalla bozza al testo ( vedi allegato) Esercizio individuale UN RICORDO PROFUMATO si parte da un elenco di nomi, ben articolato e strutturato e si fa intervenire il VERBO che mette in azione le presenze nominali. L'elenco bozza...diventa testo Il mare di Thomas Mann ( fotocopia pag. 3) Se invece del mare calmo e tranquillo, il mare era mosso e agitato... cambia tutto il resto, ma mantengo la strategia... per un cambiamento tutto viene stravolto...gli alunni si divertono tantissimo, ma seguono un testo valido, si adeguano alla strategia dell autore...e ricercano sinonimi, contrari... Proviamo a farne l analisi sfera freccia del testo di Thomas Mann Lettura del testo Il curioso di Moravia, ricco di aggettivazione e di similitudini(fotocopia pag.3) Lettura filologica Le minacce della cuoca di Kafka (fotocopia pag.4) A loro piace moltissimo quando facciamo etimologia, diciamo da dove deriva, perché... Se faccio una LETTURA FILOLOGICA e mi soffermo su ogni e su ma, interpreto in modo preciso e mi rendo conto che ogni parola ha un valore e non viene mai messa a caso...analisi iconica della prima frase.