ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1



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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1 31033 CASTELFRANCO VENETO (Treviso) Via A. Volta, 3 - Tel (0423) 49.35.95 - Fax (0423) 49.39.57 Sito internet: www. iccastelfranco1.it - E-mail: tvic81500d@istruzione.it Anno Scolastico 2014-2015

POF ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1 CASTELFRANCO VENETO A.S. 2014-2015 1

INDICE GENERALE VISIONE DELL ISTITUTO... 4 LAPARTECIPAZIONEDEI GENITORI... 5 PREMESSA... 6 PARTE PRIMA: la carta d identità dell Istituto L ISTITUTO NEL TERRITORIO... 8 SICUREZZA SCUOLA... 11 PROGETTI E ATTIVITA DI ISTITUTO... 12 FINALITÀ E OBIETTIVI... 16 DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO... 18 ASPETTI DIDATTICO-METODOLOGICI NON COGNITIVI... 19 ASPETTI RIGUARDANTI I DOCENTI... 21 ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI... 22 ALUNNI CON DISABILITA... 22 ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO... 23 ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE... 24 ALUNNI STRANIERI... 25 CONTINUITA / ORIENTAMENTO... 26 INDIRIZZO MUSICALE... 28 LA VALUTAZIONE... 31 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO... 38 RETI... 39 PARTE SECONDA: le scuole dell Istituto SCUOLA DELL INFANZIA... 42 SCUOLA PRIMARIA... 44 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO... 50 SCUOLA DELL INFANZIA BORGO PADOVA... 54 SCUOLA DELL INFANZIA LARGO ASIAGO... 56 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA... 57 SCUOLA PRIMARIA MASACCIO... 58 SCUOLA PRIMARIA GIANFRANCO CORLETTO TREVILLE... 59 SCUOLA PRIMARIA SANT ANDREA O.M... 60 SCUOLA PRIMARIA DI VILLARAZZO... 62 SCUOLA PRIMARIA S. GIORGIO DI BORGO PADOVA... 63 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI TREVILLE... 64 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GIORGIONE CASTELFRANCO VENETO... 65 2

PARTE TERZA: organizzazione dell Istituto LE RISORSE DELL ISTITUTO... 68 PERSONALE DELLA SEGRETERIA E UFFICIO DI RIFERIMENTO... 69 ORGANIGRAMMA DELL ISTITUTO... 70 CONSIGLIO DI ISTITUTO... 74 STAFF ORGANIZZATIVO... 75 FUNZIONI STRUMENTALI... 77 PERSONALE A.T.A... 81 PARTE QUARTA: gestione dell istituto RISORSE ECONOMICHE... 84 REGOLAMENTO ALUNNI... 85 COMPORTAMENTI FUNZIONALI ALL ORGANIZZAZIONE E ALLA SICUREZZA NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI ISTITUTO... 87 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E INTEVENTI EDUCATIVI CORRETTIVI... 88 REGOLAMENTO ATTUATIVO-SANZIONI DISCIPLINARI... 89 REGOLAMENTO VISITE D ISTRUZIONE... 93 PATTO DI CORRESPONSABILITA EDUCATIVA... 95 REGOLE DA RISPETTARE PER UNA COLLABORAZIONE EFFICACE... 97 3

VISIONE DELL ISTITUTO L educazione è il grande motore dello sviluppo personale. E grazie all educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo È ciò che distingue una persona dall altra. Nelson Mandela In apertura non si può non citare Nelson Mandela, grandissima figura scomparsa di recente, che ha saputo realizzare concretamente a tutti i livelli l integrazione tra gli uomini, attraverso l arma che egli considerava più efficace: l istruzione. E l integrazione, o meglio ancora l inclusione, è l alta finalità che il nostro Istituto da anni pone come prioritaria e che quest anno, anche obbedendo agli ultimi dettami della normativa, ispira e pervade tutta l Offerta Formativa rispondendo a pieno alle richieste educative dei nostri alunni, nella pluralità e nell individualità. Desideriamo che la nostra sia quindi una scuola veramente inclusiva, che accoglie tutti per offrire a ciascuno la possibilità di sviluppo e di espressione di capacità e competenze. Quanto proponiamo sul piano culturale ed educativo è costantemente mirato al rinforzo della personalità, in un ottica di apertura al mondo al di là di ogni discriminazione, affinché la scuola diventi per i nostri giovani una palestra di convivenza e di solidarietà tale da consentire, gradualmente, una partecipazione più ampia e più alta alla vita democratica. Nel consolidare le sue buone pratiche, per le quali si distingue, l Istituto Comprensivo 1 rinnova pertanto anche quest anno il suo mandato sociale di promozione di quei saperi e quei valori che sono alla base di una cittadinanza matura, solidale ed inclusiva. Il non uno di meno, che costituisce da anni il concetto fondante della nostra vision, lungi dall essere uno slogan, rappresenta realmente una scelta strategica tale da consentire ad ognuno di trovare possibilità di successo personale. Fra i tanti e contrastanti sentimenti e stati d animo che ci animano in una fase storica delicata come l attuale che vede l Italia interessata, purtroppo, da una forte crisi economica, è proprio potenziando l impegno nei confronti dell educazione delle nuove generazioni, mediante la proposta di occasioni stimolanti di conoscenza e il rinnovamento dell alleanza educativa con le famiglie, che potremo contribuire ad infondere coraggio e speranza nel futuro. Il Dirigente Scolastico 4

LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI I Decreti Delegati del 1974 hanno previsto per la prima volta la partecipazione dei genitori alla vita della scuola. Con gli anni i mutamenti strutturali avvenuti nella scuola e nella società hanno inciso anche nelle forme di rappresentatività democratica nelle istituzioni. L avvento dell Autonomia scolastica ha modificato il ruolo svolto dalla rappresentanza dei genitori all interno della scuola attribuendo funzioni di coordinamento agli organismi dei rappresentanti di classe, e gestionali al Consiglio di Istituto. Oggi le responsabilità e le attese rispetto alle azioni della scuola, anche a livello europeo, sono molto alte e le richieste di proposte educative efficaci diventano sempre più pressanti. L azione educativa e formativa è responsabilità e dovere della famiglia, quale prima e fondamentale agenzia educativa, e in seconda battuta della scuola che, in collaborazione e in maniera sinergica, integra, amplia e organizza i saperi degli alunni con l obiettivo di formare le persone e i cittadini responsabili.i rappresentanti dei genitori dell Istituto Comprensivo 1 assumono, su incarico e nomina dei genitori, l impegno di: svolgere la funzione genitoriale condividendo la responsabilità educativa con la scuola; sostenere l azione educativa della scuola; sostenere la scuola nelle iniziative scolastiche proposte; cooperare con l Istituzione per il conseguimento degli obiettivi e delle finalità esplicitate nel Piano dell Offerta Formativa. I genitori rappresentanti del Consiglio di Istituto e i rappresentanti di classe consapevoli della complessità del ruolo assunto e della necessità di attribuire fiducia alla scuola, alla quale affidano i loro figli, si impegnano, a nome delle famiglie che rappresentano, a realizzare una consapevole, attenta, democratica e attiva partecipazione dei genitori alla vita della scuola nella consapevolezza che la loro azione possa conferire valore aggiunto e qualità all Offerta Formativa e alla formazione dei ragazzi come persone responsabili e cittadini di domani. Il Presidente del Consiglio d Istituto 5

PREMESSA Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche che esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa. Viene elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per l attività della scuola e delle scelte generali di gestione defi nite dal Consiglio di Istituto, tenendo conto delle proposte e dei pareri formulati dai genitori. Elaborato secondo il principio della collegialità democratica e partecipata, ha come obiettivo istituzionale quello di creare una scuola integrata nel territorio che coinvolga, attraverso anche progetti di rete, scuole, Enti istituzionali e famiglie. In questo senso mira a fare assumere all ambiente educativo le connotazioni di scuola-servizio. Si confi gura pertanto come risposta ai bisogni formativi del territorio e assume quindi il signifi cato di contratto stipulato con l utenza. Contratto quanto mai necessario in un momento come quello attuale in cui la scuola assume piena consapevolezza di essere elemento fondamentale all interno di un pluralismo educativo dove famiglia, agenzie dell extrascuola, universo telematico e multimediale concorrono alla costituzione di una poliarchia di funzioni e di responsabilità che si dispongono intorno al soggetto che apprende. Il POF risponde ad alcune tra le fondamentali vocazioni dell Autonomia Scolastica: il radicamento della scuola nel territorio, l interazione con gli utenti, l avvicinamento dell istituzione al cittadino. Nell autonomia la scuola diventa nuovo soggetto istituzionale, dotato appunto di autonomia funzionale e di personalità giuridica, a cui lo Stato affi da un complesso di funzioni per conseguire le proprie fi nalità in un ottica di effi cienza e di effi cacia. Nell istituto si realizza attraverso: 6

PARTE PRIMA LA CARTA D IDENTITÀ DELL ISTITUTO 7

L ISTITUTO NEL TERRITORIO I s t i t u t o C o m p r e n s i v o 1 nasce nell anno scolastico 2012/2013, con delibera regionale n. 120 del 31/01/2012, dall unione di nove scuole: le Scuole dell Infanzia di B.go Padova e Largo Asiago, le scuole Primarie S. Giorgio (B.go Padova), S. Andrea O. Muson, G. Corletto (Treville), Primo Visentin Masaccio e Villarazzo, le Scuole Secondarie di Primo Grado Giorgione e Treville Il carattere socio-economico dei bacini d utenza è stato in questi anni abbastanza omogeneo, poiché il territorio presentava uno sviluppo economico caratterizzato dalla diffusione della piccola imprenditoria artigianale e commerciale affiancate dalla presenza di lavoratori dipendenti, pubblici e privati. Fino ad un paio di anni fa il sistema produttivo aveva richiamato in numero sempre maggiore lavoratori stranieri con le loro famiglie. Negli ultimi tempi la crisi economica globale ha fatto sentire anche in questa realtà i suoi effetti di precarizzazione, rendendo le famiglie più attente alle spese e agli investimenti. La scuola ha preso atto di questa situazione cercando di proporre iniziative formative qualitativamente buone ma accessibili a tutta l utenza. 8

In questa cornice l Istituto si caratterizza per: Attenzione agli alunni e alla loro crescita globale come persone e cittadini: come si legge nelle Indicazioni per il curricolo (M.P.I. 2012) La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione, e ancora Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. [ ] La finalità è una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali molto più ricca che in passato, inoltre Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un identità consapevole e aperta. L Istituto cerca di concretizzare queste indicazioni attraverso una progettazione ricca ed attenta che si sviluppa secondo le seguenti tematiche: accoglienza, continuità e orientamento, cittadinanza e diritti, musica strumentale e corale, sport e motricità, educazione alla salute, potenziamento, recupero e studio assistito. Attenzione alle relazioni con le famiglie: nelle Indicazioni per il curricolo (M.P.I. 2012) si dice La scuola perseguirà costantemente l obiettivo di costruire un alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. Il documento richiama i dettati costituzionali quando cita L azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia, nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi. In quest ottica viene data particolare importanza al coinvolgimento attivo di genitori e famiglie nella preparazione e nello svolgimento di particolari attività didattiche, all interazione e alla collaborazione con i comitati dei genitori, ove siano presenti, ad attività di progettazione partecipata rispetto ad iniziative particolarmente coinvolgenti come i corsi di conversazione e alfabetizzazione per donne straniere, la festa di Istituto della Mondialità, le varie feste di plesso, la partecipazione ad attività sportive extrascolastiche, le attività specifiche di formazione, con esperti esterni, rivolte ai genitori. Attenzione alla formazione permanente dei docenti: attraverso l adesione a numerose reti e ad iniziative di formazione a tutto campo, per favorire lo scambio, il supporto e il potenziamento della sperimentazione didattico-educativa e della ricerca-azione. Collaborazione con il territorio: sempre nelle Indicazioni per il curricolo (M.P.I. 2012) si legge: La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali. Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell umanità e del pianeta oggi devono essere intese in duplice senso. Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell umanità, per questo si organizzano in tutti i livelli di scuola incontri conoscitivi ed attività educativo-didattiche in collaborazione con le Amministrazione, gli Enti, le Associazioni e il mondo del volontariato presenti nel nostro territorio; molto alta è anche l adesione attiva alle iniziative proposte dalle diverse agenzie. 9

RETI CTI ORIONE MUSICA ISIDE AMMINISTRATIVA IDENTITA PLURIME UNIVERSITA DI PADOVA Convenzioni di tirocinio con le facoltà: Scienze della formazione Psicologia Fisioterapia QUARTIERI MIUR/USR Linee di indirizzo Progetti Atti amministrativi Collaborazioni per progetti di educazione all affettività e prevenzione al tabagismo ALTRE COLLABORAZIONI Sale cinematografiche Comitati dei genitori, per finanziamento di progetti Associazioni sportive Coop socio-culturale per l assegnazione personale addetto alla comunicazione Protezione civile, Guardia di finanza, Alpini di Castelfranco, Croce Rossa, COOP, CONI, Arma dei Carabinieri Consorzio Contarina AZIENDA SOCIO- SANITARIA N.8 Collaborazione Servizio Neuropsichiatria infantile Collaborazione con il Consultorio Familiare IAF Assegnazione personale addetto all assistenza per alunni disabili Prevenzione al tabagismo COLLABORAZIONI CON IL TERRITORIO L Istituto promuove iniziative con: ISTITUTI SUPERIORI DEL TERRITORIO Stage e tirocini AZIENDA SANITARIA LOCALE N.15 Collaborazione con il Servizio di Neuropsichiatria infantile AMMINISTRAZIONE COMUNALE Trasporti scolastici Trasporti per visite guidate Gestione servizio mense scuole Biblioteca: prestito, restituzione e laboratori Teatro Accademico Mostre casa Giorgione Vigili urbani per ed. Stradale Contributi per attività motorie. 10

SICUREZZA A SCUOLA Come previsto dalla normativa vigente, l Istituto è dotato del documento di valutazione dei rischi, predisposto dal Dirigente scolastico, in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. In esso è contenuto il piano di emergenza con lo scopo di informare tutto il personale docente, non docente e gli studenti, sul comportamento da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall edificio scolastico. Attraverso questo documento si perseguono i seguenti obiettivi: conoscere le procedure da seguire per evitare l insorgere di un emergenza; affrontare l emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare la situazione in condizione di normalità; prevenire situazioni di confusione e di panico; pianificare le azioni necessarie a proteggere le persone sia all interno che all esterno dell edificio; assicurare, se necessario, un evacuazione facile, rapida e sicura. Prove di evacuazione Il piano di emergenza definisce i compiti da svolgere in funzione delle varie ipotesi di emergenza. Nel corso delle prove di evacuazione, da effettuare almeno due volte durante l anno scolastico (D.L.577/82), viene verificata la funzionalità del piano al fine di apportare gli eventuali correttivi per far aderire il piano alla specifica realtà alla quale si applica. Pertanto l Istituto effettua con cadenza periodica le prove di evacuazione degli edifici. Viene così verificato continuamente l apprendimento dei comportamenti da tenere in caso di emergenza. Al termine dell esercitazione tali comportamenti vengono analizzati e verbalizzati in modo da correggere gli eventuali errori commessi durante la prova. Manutenzione e messa in sicurezza della scuola. La competenza degli interventi di manutenzione straordinaria ed ordinaria in materia di edilizia scolastica è dell ente locale, proprietario degli immobili. Costituiscono precisi obblighi di legge per i Comuni e per le Province non solo i lavori edilizi di una certa importanza, gli interventi strutturali e gli adeguamenti degli impianti elettrici, termici, ecc. ma anche la manutenzione ordinaria, nonché la fornitura delle varie certificazioni di idoneità, agibilità e conformità. L Istituto 1 opera in una stretta collaborazione con l Ente Locale al fine di garantire l applicazione delle norme, promuovere la cultura della sicurezza e attuare il miglioramento delle condizioni di lavoro. 11

PROGETTI E ATTIVITA DI ISTITUTO Nella scuola dell infanzia si parla meglio Le scuole dell Infanzia partecipano al progetto finalizzato alla rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento. L iniziativa, proposta dal CTI di Asolo e Castelfranco in collaborazione con l AULSS 8, prevede una formazione iniziale per gli insegnanti e i genitori, la somministrazione di due prove individuali ai bambini, una nel mese di ottobre e una nel mese di maggio, e la proposta di percorsi metafonologici in piccolo gruppo in base alle difficoltà rilevate. In classe prima si legge meglio Viene proposto ai bambini delle classi prime della scuola primaria al fine di cogliere precocemente la presenza di difficoltà nell apprendimento nella letto-scrittura. Prevede due prove di dettato, la prima nel mese di gennaio e la seconda nel mese di maggio, la predisposizione di gruppi di lavoro specifici per i diversi livelli di acquisizione, finalizzati a dare risposta alle diverse difficoltà e avviare un lavoro di recupero. Il progetto viene attuato in collaborazione con la AUSLL 8, l Amministrazione Comunale e il CTI di Asolo e Castelfranco. Continuità e accoglienza La scuola progetta percorsi in verticale tra scuole di ordini diversi. Crea, per gli anni-ponte, delle attività comuni inserite nella normale progettazione. Cura particolarmente l accoglienza verso i nuovi iscritti, realizzando percorsi finalizzati all inserimento graduale e sereno sia dell alunno che della famiglia. Progetto scuola aperta Vengono organizzate delle giornate di Scuola aperta per i genitori e per gli alunni interessati ad iscriversi alle scuole dell istituto. Si offre loro l opportunità di: visitare i diversi ambienti scolastici; avere ulteriori chiarimenti riguardanti l organizzazione della scuola; vedere gli alunni impegnati nei laboratori e/o nelle normali attività in classe. Un insegnante sarà a disposizione per accompagnare i genitori nel corso della visita. È previsto, inoltre, un incontro con i genitori degli alunni nuovi iscritti in periodi concordati. L Educazione all affettività L attività ha lo scopo di offrire un contributo nell ambito dell educazione affettiva e sessuale (4 e 5 anno della scuola primaria e tutte le classi della Secondaria) in un ambito ampio dello sviluppo delle capacità comunicative, relazionali ed affettive della persona, al fine di aiutare gli alunni ad affrontare in modo più sereno i fenomeni corporei, affettivi e relazionali legati al loro sviluppo. Vengono avviati, inoltre, progetti di sensibilizzazione e di prevenzione del fenomeno del bullismo per favorire la scelta di stili comportamentali corretti, una maggiore conoscenza di sé e la capacità di instaurare relazioni interpersonali positive. 12

Progetto SPAZIO - ASCOLTO Il progetto ha la finalità di promuovere la cultura del benessere a scuola. Un team di docenti, formati grazie ad un percorso di aggiornamento mirato, offre agli studenti la possibilità di esporre, in modo riservato, le proprie problematiche e disagi. Educazione alla sicurezza stradale L attività ha lo scopo di formare una coscienza tra gli alunni, necessaria quando ci si muove per le vie, sviluppando la conoscenza delle norme di legge, dei comportamenti corretti sulla strada e dei comportamenti ispirati alla cultura della legalità. Coinvolge tutte le fasi della scolarizzazione. In collaborazione con la Provincia di Treviso, l Amministrazione Comunale e la Polizia Locale, si sperimenta un percorso didattico, differenziato per età, con l utilizzo di materiali specifici. Studio assistito L istituto realizza il progetto, con personale volontario, per offrire un sostegno agli studenti e alle loro famiglie. L attività si pone l obiettivo di far acquisire agli alunni un valido metodo di studio e di sviluppare una maggiore autonomia nell organizzazione del lavoro scolastico. Gli alunni rientrano a scuola in orario post scolastico, sfruttando così la possibilità di vivere un esperienza di socializzazione ed integrazione in una dimensione educativa. Progetti sportivi: Più sport @ scuola Progetto regionale che ha lo scopo di valorizzare e incrementare le varie attività sportive nella scuola Primaria, di migliorare la qualità attraverso l intervento di esperti esterni, valorizzando le attività motorie e sportive del territorio. Le iniziative del C.O.N.I. e della Scuola vengono proposte per migliorare la qualità degli interventi con esperti esterni selezionati(diplomati ISEF o laureati in scienze motorie) in grado di proporre attività di tipo propedeutico e polivalente in funzione di un armonico sviluppo psicofisico e migliorare la conoscenza di alcuni sport. Alfabetizzazione motoria Il C.O.N.I., in collaborazione con il MIUR, propone iniziative motorie finalizzate al miglioramento della qualità degli interventi nella scuola Primaria con l obiettivo di valorizzare l attività motoria, ludica e sportiva al fine di favorire negli studenti l adozione di idonei stili di vita. Nell attuazione del progetto, l insegnante titolare è affiancato in orario curricolare da un consulente esperto con l obiettivo di supportare gli alunni nel raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze motorie, attraverso una proposta guidata di riferimento, elaborata nel rispetto delle Indicazioni Ministeriali per il Curricolo. 13

Costituzione centro sportivo scolastico (CSS) L Istituto comprensivo I di Castelfranco Veneto, in riferimento alle Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di I emanate dal MIUR Direzione generale per lo studente con nota prot.n 4273 del 04/08/2009 e agli indirizzi operativi emanati il 16/10/2009, ha istituito per l anno scolastico 2014/15 il Centro Sportivo Scolastico, struttura organizzata all interno della Scuola, finalizzata all organizzazione dell attività sportiva scolastica. La gestione del centro Sportivo Scolastico è affidata dal Dirigente Scolastico ai docenti di educazione fisica, di sostegno, maestri abilitati e forniti di diploma di laurea ISEF dell istituto. Le finalità consistono nel: promuovere la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività sportive con la convinzione che impegnarsi in uno sport può dare un contributo importante alla formazione della persona e del cittadino; stimolare la massima partecipazione alle gare scolastiche di Istituto come momento di esperienza sportiva, di conoscenza di se stessi, di collaborazione e socializzazione, di interiorizzazione dei valori dello sport. Le attività previste riguardano : 1. Giochi della gioventù di corsa campestre 2. Formazione gruppo sportivo di pallavolo femminile e maschile classi prime, seconde e terze in orario pomeridiano 3. Formazione gruppo sportivo di calcio a 5 maschile e femminile 4. Formazione gruppo sportivo calcio a 11 maschile, calcio a 7 femminile 5. Gruppo sportivo di atletica 6. Partecipazione al torneo School cup organizzato dalla F.I.P provinciale di Treviso 7. Partecipazione al torneo di pallavolo organizzato dal Volley Treviso 8. Partecipazione al torneo di rugby 9. Partecipazione al torneo di softball 10. Partecipazione al torneo primaverile di calcio a 5 maschile 11. Corso di orienteering Progetto Pedibus E un iniziativa per favorire percorsi alternativi da casa a scuola e viceversa, senza l'utilizzo di mezzi a motore. Il progetto è proposto per i plessi delle scuole primarie. Esso prevede la collaborazione di un gruppo di genitori che accompagneranno gli alunni aderenti nel tragitto casa/scuola e scuola/casa. Progetto KET E un progetto che permette di raggiungere un livello di conoscenze della lingua inglese più alto ed ottenere un riconoscimento internazionale. Tale attività è estesa anche alle altre lingue comunitarie (tedesco, spagnolo, francese). Progetto propedeutico all insegnamento del latino E un progetto rivolto agli alunni delle classi terze che si iscrivono alle scuole superiori del territorio che prevedono l insegnamento del latino. 14

Progetto Bambini all opera: la Traviata Partecipazione delle classi 4 e 5 dell intero istituto al coro previsto nel coro dell opera La Traviata con allestimento delle scene nelle piazze e vie del centro storico di Castelfranco Veneto. Intervento in un cast di cantanti e regista professionisti. Collaborazione con le strutture presenti nel territorio per usufruire degli spazi pubblici : Amministrazione Comunale e strumentazione audiofonica. Acquisizione della certificazione ECDL e per la formazione digitale L'Istituto 1 di Castelfranco Veneto, consapevole dell importanza che riveste l uso corretto delle tecnologie informatiche e della comunicazione nella fase adolescenziale, si è adoperato per acquisire la definizione di Istituto certificatore delle competenze informatiche ed è stato accreditato in qualità di Test Center. Attraverso una preliminare formazione dei docenti è in grado di offrire a tutti gli studenti che frequentano le Scuole Secondarie di I grado dell' Istituto i corsi per acquisire un uso corretto delle tecnologie comunicative e migliorare la conoscenza degli strumenti tecnologici e degli applicativi più comuni. Si prevedono quattro corsi finalizzati all'acquisizione dei contenuti previsti nel percorso formativo ECDL START che saranno distribuiti nel triennio della Scuola Secondaria. I corsi saranno svolti nel normale orario scolastico del mattino, grazie agli insegnanti del Nostro Istituto. Gli studenti che auspicano di ricevere la certificazione del percorso (utile come credito formativo alla scuola Superiore ed eventualmente spendibile anche nel mondo del lavoro) potranno sostenere gli Esami ECDL relativi ai corsi proposti. Tali esami si svolgeranno nell aula informatica della Scuola Secondaria Giorgione, in orario pomeridiano, secondo le procedure standard valide in tutta Europa e nel mondo. I corsi, e gli eventuali esami, saranno distribuiti secondo la seguente scaletta organizzativa: I anno 1 corso II anno 2 corsi III anno 1 corso A tutti gli alunni sarà inoltre offerta la possibilità di seguire tutto il percorso previsto per l ECDL Full, ed ottenere così la certificazione completa. Per conseguire tale certificazione è necessario sostenere altri 3 esami oltre i 4 previsti per la Start. Saranno quindi proposti corsi aggiuntivi, in orario pomeridiano, per permettere tale formazione. L'Istituto inoltre, ritenendo fondamentale un'adeguata preparazione e formazione tecnologica nell'era digitale nella quale siamo immersi e, non di meno, la necessità di certificazioni riconosciute per una ricollocazione o passaggio di livello in campo lavorativo, si adopera per erogare corsi ed esami a genitori e lavoratori esterni alla Scuola. 15

FINALITA E OBIETTIVI Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione, emanate il 16/11/2012, costituiscono un documento importante verso il rinnovamento della scuola. Le Nuove Indicazioni disegnano un modello di scuola impegnativo che rappresenta un punto di riferimento obbligatorio, pur nel rispetto della libera iniziativa didattica degli insegnanti e nell esercizio dell autonomia progettuale delle singole Scuole. Le istituzioni scolastiche non sono semplicemente chiamate a capire e fare buon uso delle Indicazioni, ma viene loro richiesto un lavoro di verifica, di interpretazione critica, di sviluppo di ulteriori piste di azione. L Istituto Comprensivo 1 ritiene fondamentale procedere alla costruzione e al coordinamento del curricolo, sia sul piano procedurale che su quello metodologico operativo. Si sente l esigenza primaria di garantire all alunno il diritto ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto, il quale, pur nelle varie tappe evolutive e nei diversi ordini di scuola, possa costruire la sua identità. L Istituto si pone l obiettivo prioritario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale, istituendo un apposita Commissione con il compito di tradurre in termini operativi le finalità e gli obiettivi generali, per articolarli poi in obiettivi specifici (corrispondenti alla peculiare strutturazione dei contenuti e delle attività dei diversi ordini di scuola ). All interno di un simile percorso, la scelta di finalità educative e di obiettivi generali comuni garantisce la dimensione della continuità e dell organicità del progetto formativo in quanto facilita, da una parte, il raccordo dei vari passaggi degli ordini della scuola e consente, dall altra, di definire con attenzione gli snodi formativi disciplinari e trasversali, all interno del singolo segmento di istruzione. L elaborazione del curricolo verticale permette pertanto di evitare frammentazioni, segmentazioni, ripetitività del sapere e di tracciare un percorso formativo unitario contribuendo, in tal modo, alla costruzione di una positiva comunicazione tra i diversi ordini di scuola dell Istituto. Le principali finalità di un curricolo così inteso sono: 16 Progettare, muovendo dai bisogni e dalle aspettative degli alunni; Valorizzare i saperi già da loro acquisiti; Assicurare loro un percorso graduale di crescita globale; Consentire l acquisizione di competenze, abilità e conoscenze, adeguati alle potenzialità di ciascun alunno; Realizzare le finalità dell uomo e del cittadino, come educazione alla cittadinanza attiva; Orientare nella comunità e nel territorio di appartenenza; Favorire la realizzazione del proprio progetto di vita ; Potenziare le capacità di scelta autonoma, di lettura critica della realtà, di giudizio personale. Il nostro Istituto, in base a quanto suggeriscono le Nuove Indicazioni, si propone per l anno scolastico 2014/2015 di elaborare dei curricoli disciplinari. L azione viene indirizzata a : Predisporre criteri comuni per l elaborazione dei curricoli disciplinari in verticale; Garantire la massima unitarietà dei percorsi disciplinari; Promuovere occasioni di riflessione sulla progressione/propedeuticità dei saperi e delle competenze, nello sviluppo in verticale degli ambiti disciplinari; Pianificare forme di valutazione che siano coerenti con la visione progressiva dei saperi e delle competenze.

Il raggiungimento di tali obiettivi avverrà attraverso : Sessioni di lavoro dedicate con i referenti dei dipartimenti; Selezione e diffusione di materiali strutturati; Accompagnamento, con contributi mirati, del lavoro dei dipartimenti disciplinari; Il recupero e la diffusione delle buone pratiche sperimentate dagli insegnanti nel corso di formazione sulle Nuove Indicazioni. 17

DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO IDENTITÁ AUTONOMIA COMPETENZE CITTADINANZA Coscienza di sé e degli altri. Sicurezza nell af-frontare nuove esperienze. Appartenenza ad un territorio e ad una comunità. Consapevolezza dei bisogni. Fiducia in sé e negli altri. Padronanza degli spazi. Assunzione di responsabilità. Espressività. Corporeità. Linguaggio. Strutturazione pensiero del Scoperta degli altri e dei loro bisogni. Capacità di gestire i contrasti. Primo riconoscimento dei diritti e dei doveri. RELAZIONE CONSAPEVOLEZZA DI SÉ COMPETENZE CITTADINANZA Entrare in comunicazione con gli adulti e con i pari riconoscendo i ruoli e apprezzando le differenze Sviluppare la ca-pacità di organizza-re e gestire autonomamente il lavoro e di portare a termine, coerentemente, gli incarichi assunti Sviluppare la capacità di riflessione metacognitiva e metaemotiva. Alfabetizzazione strumentale Acquisizione linguaggi simbolici Acquisizione apprendimenti di base strumentali e funzionali Prendersi cura di sé. Cooperare con gli altri. Sviluppare il senso di responsabilità nei confronti dell ambiente. Sviluppare il senso della legalità AUTOSTIMA ORIENTAMENTO COMPETENZE CITTADINANZA Conoscere, prendere coscienza e gestire il propri processo di crescita. Acquisire gli strumenti per controllare la propria emotività e comunicare i propri stati d animo senza sentirsi a disagio. Essere consapevoli delle proprie capacità e potenzialità, dei propri limiti. Analizzare le difficoltà incontrate e individuare le strategie per superarle. Approfondimento delle discipline come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Avvio alla rielaborazione critica delle conoscenze. Porsi in modo attivo di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni comportamentali esterne Conoscere e rispettare i valori costituzionali. Essere disponibili al dialogo e alla collaborazione per riorientare al meglio le proprie convinzioni, i propri comportamenti e le proprie scelte. Riconoscere alla lin-gua la funzione di strumento privilegiato per: la comunicazione, l accesso ai saperi e ai propri diritti/do-veri, la mediazione dei conflitti 18

ASPETTI DIDATTICO-METODOLOGICI NON COGNITIVI La scuola perseguirà costantemente l obiettivo di costruire un alleanza educativa con i genitori, con relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli per sviluppare nei bambini, nelle bambine, nei ragazzi e nelle ragazze quell identità personale e socio - culturale che consentirà loro di diventare cittadini consapevoli, responsabili, attivi e solidali. OBIETTIVI METODOLOGIE E STRUMENTI IN ATTO IDENTITA AUTOSTIMA STAR BENE CON SE STESSI Sviluppare la conoscenza, la consapevolezza e l accettazione di sé: dei propri bisogni, interessi, potenzialità e limiti. Maturare il senso di autoefficacia. Riconoscere e vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi. Sfondo integratore. Attività di accoglienza. Attività per la conoscenza di sé. Attività per una comunicazione efficace AUTONOMIA Sapersi organizzare in uno spazio e in tempi definiti. Assumere comportamenti adeguati a luoghi e a situazioni. Risolvere efficacemente situazioni problematiche. Assumere autonomamente decisioni, comportamenti e responsabilità. Attività di gruppo informale. Attività di problem-solving. Didattica metacognitiva. Didattica dell errore. Didattica della ricerca. Metodo di studio. RAPPORTO CON GLI ALTRI Dare valore alla comunicazione e all ascolto. Sviluppare la conoscenza e l accettazione degli altri: dei loro bisogni, interessi, potenzialità, limiti ed emozioni. Attività per la conoscenza degli altri. Attività per lo sviluppo dell empatia. Attività per lo sviluppo di una comunicazione efficace. DIVERSITA Sviluppare la conoscenza e l accettazione Attività per lo sviluppo dell empatia. 19

Lavori per gruppi misti di interesse o per classi parallele e/o verticali. DISAGIO INTEGRAZIONE degli altri, dei loro bisogni, interessi, potenzialità, limiti ed emozioni. Dare valore alla comunicazione e all ascolto. Superare gli stereotipi culturali. Riconoscere la diversità come arricchimento. Lavori in attività di gruppo informale. Attività di co-costruzione della conoscenza. Attività di accoglienza. Attività per la conoscenza di sé. Attività per la conoscenza degli altri. Attività per favorire una comunicazione efficace. Attività e strategie per la risoluzione dei conflitti. ORIENTAMENTO Esprimere e argomentare sul proprio futuro esistenziale, sociale, formativo, professionale. Formulare ipotesi future partendo dai percorsi umani e scolastici di ciascuno, in un ottica di arricchimento e di una realistica progettualità. Collaborazione scuola-famiglia Raccolta di materiali sulle competenze raggiunte. Attività di collaborazione con soggetti personali, sociali e agenzie del territorio. Per l attività di orientamento alla scelta della scuola: azioni organizzate e attuate al proprio interno e adesione al Progetto Orione. CITTADINANZA E LEGALITA Riconoscere regole condivise e rispettarle. Accettare le sanzioni in caso di mancato rispetto delle regole. Gestire il conflitto con varie modalità. Sviluppare nei confronti dell ambiente atteggiamenti ed azioni rispettose e responsabili Attività e strategie per la risoluzione dei conflitti. Attività per lo sviluppo di abilità sociali. Attività di sensibilizzazione e ricerca. 20

ASPETTI RIGUARDANTI I DOCENTI OBIETTIVI METODOLOGIE E STRUMENTI IN ATTO RACCORDO INTER DISCIPLINARE Dare all attività educativa una dimensione collegiale e interdisciplinare Individuare tempi e modi di incontro /confronto. Condividere gli obiettivi educativo-formativi. Procedere periodicamente ad attività di verifica e autovalutazione del percorso concordato. CONTINUITA Creare un percorso progressivo, coerente e unitario. Condividere linguaggi e regole. Favorire l interscambio professionale e formativo tra insegnanti di ordini di scuola diversi. Favorire con progetti opportuni il passaggio tra i vari ordini di scuola attraverso la formazione di commissioni eterogenee e nel rispetto delle specifiche competenze. Formazione di commissioni eterogenee per la stesura di curricoli verticali. SCUOLA COME AMBIENTE FORMATIVO Dimostrare coerenza negli atteggiamenti e nelle richieste. Dialogare apertamente con la famiglia sulle scelte educative Attuazione del P.O.F. Rendere esplicito e condiviso il curricolo implicito (abitudini, atteggiamenti, regole non scritte che caratterizzano l ambiente formativo). Stesura del contratto formativo con le famiglie nei plessi dove viene proposto. 21

22 ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Il diritto allo studio e all integrazione scolastica trova i suoi principi giuridici nella Costituzione Italiana che all articolo 3 riconosce pari dignità e uguaglianza a tutti i cittadini indipendentemente dalle condizioni personali e sociali e stabilisce che È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Il dettato costituzionale ci richiama quindi al rispetto delle differenze e dell identità di ciascun alunno. Le recenti normative, in ambito scolastico, fanno proprio questo indirizzo indicando che: Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambienti sociali [ ] lo studente è posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi [ ] La scuola si deve costruire come luogo accogliente,coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono infatti importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012). La direttiva Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica (27 dicembre 2012) e la Circolare Ministeriale n.8 del 6/06/2013 hanno delineato e precisato le strategie inclusive della scuola italiana affinché sia realizzato a pieno il diritto all apprendimento per gli alunni in situazione di difficoltà. La scuola oggi è caratterizzata da una grande complessità e, in ogni classe, ci sono alunni che presentano richieste di particolare attenzione; all Istituzione scolastica spetta il compito di individuarne i bisogni proponendo strategie didattiche e percorsi di accoglienza e di accompagnamento nel corso di tutto l iter scolastico. Nei Bisogni Educativi Speciali (BES) sono incluse tre macro categorie: gli alunni con disabilità certificata; gli alunni con disturbi specifici di apprendimento e le condizioni di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. ALUNNI CON DISABILITÀ L inclusione scolastica degli alunni disabili è oggi un dato assodato e irrinunciabile che acquisisce valenza pedagogica in quanto pone attenzione alla persona e alla sua educazione come momento di sviluppo e di maturazione personale. Le Linee guida per l integrazione scolastica degli alunni disabili (2009), sottolineano come la crescita della persona non possa avvenire al di fuori della rete di relazioni sociali che si connota come elemento di qualità e di ricchezza per lo sviluppo di ciascuno. L istituzione scolastica viene definita comunità educante, che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo. L istituto, consapevole del ruolo della scuola nel processo di integrazione degli alunni disabili, attua politiche di inclusione scolastica attente ai bisogni e finalizzate alla realizzazione del progetto di vita di ciascuno, in collaborazione con le famiglie e i servizi territoriali Nell impegno di individuare e contribuire attivamente al progetto personale di ogni alunno con disabilità, la scuola attua le indicazioni presenti nella Legge 104/92 attraverso: attivazione delle iniziative necessarie per la richiesta dei docenti specializzati e del personale per l integrazione scolastica; incontri periodici con gli operatori del Servizio di Neuropsichiatria Infantile (da 2 a 3 incontri nel corso dell anno); programmazione dell intervento individualizzato in collaborazione con il Servizio e la famiglia, la compilazione dei documenti, PDF (Profilo Dinamico Funzionale) e PEI (Piano Educativo Personalizzato), che vengono rivisti e aggiornati annualmente;

coordinamento degli interventi delle figure che a diverso titolo si occupano degli alunni: insegnanti per le attività di sostegno, operatori addetti all assistenza scolastica, operatori per la comunicazione ed educatori; valutazione del percorso scolastico in base al Piano Educativo Individualizzato. Riconoscendo l importanza di lavorare nella prospettiva di costruire un progetto di vita, identifica come modalità irrinunciabili: la continuità verticale tra ordini di scuole, attivando progetti mirati e attenti ai bisogni e alle possibilità dei soggetti; l avvio di procedure per l inserimento graduale degli alunni e per il passaggio di informazioni; la promozione di percorsi finalizzati all acquisizione di autonomia personale accompagnando gli alunni nello svolgimento di attività quotidiana legate sia alla vita scolastica che extra-scolastica. Collabora con le organizzazioni del territorio e con la rete CTI (Centro Territoriale per l Integrazione) per iniziative di; formazione e aggiornamento degli operatori che all interno della scuola si occupano della cura e dell educazione degli alunni disabili: insegnanti curricolari, insegnanti specializzati per le attività di sostegno e collaboratori scolastici; servizi di consulenza su aree specifiche di disabilità; iniziative di formazione e informazione per genitori. ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO L istituto attiva iniziative atte a sostenere tutti gli alunni nel loro percorso formativo attraverso proposte che valorizzano la diversità di ciascuno come elemento di ricchezza e di opportunità con due finalità fondamentali: formare gli alunni ai saperi; porre attenzione alla formazione globale di ciascun studente considerato nella sua originalità esistenziale. Questa scelta si basa sul convincimento che solo all interno di un contesto comunitario, quale la scuola, le singole individualità possono essere accolte, conosciute e sostenute nel percorso di crescita e quindi accompagnate nel diventare persone autonome e responsabili. L istituto cerca quindi di dare risposte a tutti i bisogni formativi specifici e in particolare accoglie e applica la L. 170/2010 che...riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione [...] il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché gli alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. La normativa prevede per questi alunni una programmazione individualizzata e personalizzata che, nel rispetto degli obiettivi di apprendimento previsti per il gruppo classe, prevede la deroga da alcune prestazioni, l utilizzo di modalità didattiche e di strategie di insegnamento specifiche in tutti gli ordini di scuola oltre all utilizzo di strumenti compensativi. Nell attuare le indicazioni della normativa e delle Linee Guida applicative che l hanno seguita, l Istituto ha attivato iniziative finalizzate a dare risposta ai numerosi casi di alunni con DSA presenti nelle scuole individuando risorse tra gli insegnanti e programmando percorsi individualizzati di supporto alle difficoltà specifiche di ciascun alunno DSA. In alcuni plessi di scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado sono stati individuati insegnanti o avviati progetti che si occupano di realizzare percorsi individualizzati o di piccolo gruppo, per gli alunni con diagnosi di DSA. L attività prende avvio da un attenta lettura della diagnosi rilasciata dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile (SNPI), un periodo di osservazione per rilevare le difficoltà nel lavoro in classe, il confronto nel team delle insegnanti e la stesura di una programmazione personalizzata per ciascun alunno con DSA. 23

L attività proposta è individualizzata e organizzata per unità temporali che variano, a seconda dei casi, da mezz ora ad un ora; la frequenza è di due o tre interventi settimanali. I consigli di classe valutano per ciascun alunno DSA l opportunità di utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative. Il loro utilizzo viene formalizzato attraverso un verbale e comunicato alle famiglie. La valutazione degli apprendimenti tiene conto delle difficoltà specifiche dei singoli allievi esonerandoli dalle attività che non sono in grado di compiere o definendo l uso di strumenti compensativi (utilizzo di computer, di calcolatrice...) e le modalità dispensative utilizzate ( presenza di un lettore delle consegne o di un sintetizzatore vocale, aumento di 1/3 dei tempi di esecuzione del compito o, in alternativa, riduzione in proporzione dello stesso...). Le modalità di valutazione e l utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi nel corso degli Esami di Stato e nelle prove INVALSI, sono definite dalla normativa e codificate nei Consigli di classe. ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE I Bisogni Educativi Speciali si occupano anche degli alunni con normali bisogni educativi ma che, nel loro percorso di vita, incontrano delle situazioni che, di fatto, impediscono loro di vivere positivamente l autonomia e la crescita. L attenzione va quindi rivolta alle diverse difficoltà, sia di grande che di piccola rilevanza, per rispondervi in modo adeguato senza però dover però ricorre a etichette diagnostiche. L attenzione posta a questi alunni prevede un intervento personalizzato che tenga conto sia dei fattori che danno origine alla difficoltà che dell intervento di facilitazione nell apprendimento scolastico con l utilizzo di modalità tecniche e informali che vanno inserite nella didattica quotidiana. In questo modo si dà risposta alla speciale normalità che risponde al diritto del bambino di ricevere un educazione efficace inteso come possibilità di...attivare le risorse e gli interventi necessari privilegiando quelli più vicini alla normalità includendo in essa [ ] quei «principi attivi» tecnici e speciali che la rendono più efficace... (Ianes, 2008). L istituzione scolastica non può accogliere e dare risposta agli alunni con BES senza la collaborazione delle famiglie che devono essere coinvolte nel riconoscimento della difficoltà di apprendimento del figlio e nella messa in atto delle strategie di aiuto necessarie per la definizione di un comune progetto di vita qualitativamente per l'alunno. 24

ALUNNI STRANIERI ACCOGLIENZA, INCLUSIONE E CONTINUITA Considerato l elevato numero di alunni stranieri che frequentano l Istituto, molti di recente immigrazione in Italia e quindi con difficoltà di comunicazione nella nuova lingua, si attuano progetti per favorire l inserimento nel nuovo contesto socio-culturale e per agevolare l apprendimento. - interazione con le famiglie, anche con il supporto dei mediatori culturali, - inserimento graduale, SCUOLA DELL INFANZIA - laboratori di L2, - proposte di percorsi interculturali che coinvolgano tutto il gruppo per favorire la socializzazione e la conoscenza reciproca, - proposte di percorsi interculturali per le famiglie. - interazione con i servizi territoriali per offrire supporti anche nel non scuola a bambini e famiglie, SCUOLA PRIMARIA e SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - utilizzazione di materiali appositamente strutturati per un percorso linguistico di base, - organizzazione di laboratori di L2, - proposte di percorsi interculturali che coinvolgano tutta la classe per favorire la socializzazione e la conoscenza reciproca, - proposte di percorsi interculturali per le famiglie. 25