REGISTRO DI VALUTAZIONE DI GRUPPO

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REGISTRO DI VALUTAZIONE DI GRUPPO CODICE MECCANOGRAFICO DENOMINAZIONE SCUOLA CTEE073005 CIRCOLO DIDATTICO DON LORENZO MILANI - RANDAZZO I PUNTI DI FORZA, I PUNTI DI DEBOLEZZA, IL PUNTEGGIO VENGONO ELABORATI A PARTIRE DALLE VALUTAZIONI INDIVIDUALI RIPORTATE NEL REGISTRO INDIVIDUALE E DISCUSSE NELLA RIUNIONE DI CONSENSO. VANNO INOLTRE RIPORTATE LE IDEE DI MIGLIORAMENTO SE EMERSE

Criterio 1: Leadership 1.1. Orientare l istituzione attraverso lo sviluppo di una mission, una vision e dei valori 1. Formulare e sviluppare la mission ( Quale contributo ci prefiggiamo di dare alla società? ) e la vision ( Chi sono i discenti che intendiamo educare e formare? ) dell istituzione, coinvolgendo i portatori di interesse e il personale. 2. Stabilire, con il coinvolgimento dei portatori d interesse, un sistema di valori coerente con la mission e la vision dell istituzione che comprenda trasparenza, etica e spirito di servizio e tradurlo in un codice di condotta. 3. Creare le condizioni per una comunicazione ampia ed efficace, all interno e all esterno dell istituzione, rivolta a tutto il personale e ai portatori di interesse, di mission, vision, valori, obiettivi strategici (globali, a medio e a lungo termine) e operativi (che realizzino i compiti e le attività). 4. Rivedere periodicamente la mission, vision e i valori dell istituzione al fine di tenere in conto i cambiamenti dell ambiente esterno (ad esempio quelli (geo)politici, economici, socio-culturali, tecnologici - analisi PEST, demografici e di sviluppo sostenibile). 5. Sviluppare un sistema di gestione in grado non solo di prevenire comportamenti non etici, ma anche di guidare il personale nel caso di situazioni di conflitto fra valori diversi presenti nell istituzione. 6. Gestire i rischi identificandone le cause potenziali e fornendo al personale linee guida per la loro gestione. 7. Rafforzare la fiducia reciproca, la lealtà e il rispetto tra i leader e il personale (ad esempio attraverso il monitoraggio della adeguatezza nel tempo della mission, della vision e dei valori riconosciuti).. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 P D Evidenze La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche buone d Forti relative alla maggior parte delle 55 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le C A 52 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 25 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi 45 Totale 177/400 PUNTEGGIO 44,25/100

Punti di forza Mission e vision chiaramente definite nel POF pubblicato sul sito della scuola I principali stakeholder vengono attivamente coinvolti (riunioni periodiche, convenzioni, accordi, Organi Collegiali, ) Introduzione di un sistema di comunicazione interna ed esterna tramite le nuove tecnologie Punti di debolezza La fase del monitoraggio, spesso, è poco rigorosa Si rilevano difficoltà di comunicazione con i Plessi staccati Mancanza di uniformità tra i vari Plessi 44,25/100 Idee di miglioramento Rafforzare l unità della scuola tramite scelte comuni tra i vari Plessi Incrementare i rapporti con gli Stakeholder Aumentare la collaborazione con la comunità di riferimento Incrementare l uso del sito internet della scuola Incrementare l uso di email e comunicazioni digitali Dotare i Plessi staccati di fax, computer e collegamento internet Introdurre gradualmente sistemi rigorosi di monitoraggio

Criterio 1: Leadership 1.2 Gestire l istituzione, la sua performance e il suo miglioramento continuo 1. Definire le responsabilità di gestione/di guida, i compiti e le di competenza. 2. Assicurare un approccio per la gestione dei processi, delle partnership e delle strutture coerente con la strategia e i piani dell istituzione e con i bisogni e le aspettative dei portatori d interesse, garantendo informazioni sulla gestione regolari e accurate attraverso il funzionamento efficace del sistema informativo. 3. Definire, per ciascun livello e per ogni area dell istituzione, output misurabili (ad esempio il numero di discenti che ottengono una qualifica o un diploma) e risultati di outcome (ad esempio il loro inserimento socioprofessionale) bilanciando i bisogni e le aspettative dei vari portatori d interesse con i diversi bisogni dei discenti (ad esempio pari opportunità, rispetto delle differenze). 4. Adottare uno standard di riferimento per la gestione della qualità totale, quale il Modello CAF o il Modello di Eccellenza EFQM o altro sistema specifico per l istituzione allo scopo di ottenere accreditamenti da parte di SeQuals, Proza, Equis o altre certificazioni. 5. Formalizzare impegni e collaborazioni interdipartimentali (quali, ad esempio, contratti di servizio tra i settori amministrativi e finanziari). 6. Definire la strategia di e-government e allinearla con gli obiettivi strategici e operativi dell istituzione. 7. Creare condizioni adeguate per la gestione dei processi e dei progetti e per il lavoro di gruppo. 8. Creare le condizioni per una comunicazione interna ed esterna efficace. 9. Dimostrare l impegno dei leader verso il miglioramento continuo e l innovazione attraverso la promozione di una cultura dell innovazione. Sviluppare il miglioramento continuo incoraggiando feedback da parte di tutto il personale. 10. Comunicare le ragioni delle iniziative di cambiamento e i loro effetti attesi al personale e ai portatori di interesse. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI F A S E P D C A Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 Evidenze Nessu na eviden za o solo qualch e idea deboli poche buone d Forti relative alla maggior parte delle molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa 44 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti 40 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 29 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi regolarmente in parti 38 Totale151 /400 PUNTEGGIO 37,75/100

Punti di forza Responsabilità chiaramente definite Coinvolgimento, nelle varie fasi, sia del personale interno che degli Stakeholder Gestione trasparente (relazioni del Dirigente agli Organi Collegiali e ai Portatori di interesse) Funzionamento abbastanza efficace del sistema informativo sia interno che esterno Punti di debolezza Mancanza di sistemi di misurazione del contributo individuale del Personale Mancanza di sistemi di monitoraggio rigorosi Difficoltà nel lavoro di gruppo fra insegnanti di Plessi diversi 37,75/100 Idee di miglioramento Avviare percorsi di formazione per incrementare il numero delle persone capace di usare le nuove tecnologie Aumentare gli incontri tra il Personale in servizio in Plessi diversi Monitorare i risultati degli alunni nelle classi della scuola secondaria di primo grado e confrontarli con le valutazioni della classe quinta primaria

Criterio 1: Leadership 1.3 Motivare e supportare il personale dell Istituzione e agire come modello di ruolo 1. Fungere da esempio, comportandosi coerentemente con gli obiettivi e i valori stabiliti. 2. Promuovere una cultura del rispetto e della fiducia reciproci tra leader e personale, adottando misure proattive volte a contrastare ogni forma di discriminazione. 3. Informare regolarmente il personale su tutti i temi d interesse e sulle questioni chiave dell istituzione. 4. Sostenere il personale nella realizzazione dei propri compiti, piani e obiettivi per favorire il raggiungimento degli obiettivi complessivi dell istituzione. 5. Fornire feedback a tutto il personale in modo da migliorare le performance di gruppo e quelle individuali. 6. Stimolare, incoraggiare e responsabilizzare il personale attraverso la delega di autorità, responsabilità e competenze (empowerment), inclusa il rendere conto dell operato. 7. Promuovere una cultura dell apprendimento e stimolare il personale ad essere propositivo e proattivo nello svolgimento dei propri compiti giornalieri. 8. Dimostrare interesse ad accogliere suggerimenti e proposte da parte del personale prendendo in considerazione i contributi costruttivi. 9. Riconoscere e ricompensare gli sforzi di gruppo e quelli individuali 1. 10. Rispettare e dare risposta adeguata ai bisogni e alle problematiche individuali del personale. F A S E GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 Evidenze Nessuna Forti molto forti eccellenti evidenz deboli buone lla confrontate con a o solo relative d maggior tutte le altre qualche a poche parte delle organizzazioni idea tutte le P D C A La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa 56 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti 53 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 47 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi regolarmente in parti 52 Totale208/400 PUNTEGGIO 52/100 1 I riconoscimenti possono essere tangibili (come ad esempio incentivi economici, attribuzione di incarichi per cui è prevista una retribuzione aggiuntiva, attribuzione di incarichi che consentano vantaggi sull organizzazione del lavoro o sulla progressione di carriera) o simbolici (come ad esempio lettere di ringraziamento, congratulazioni, menzioni in incontri ufficiali, assegnazione di incarichi in progetti di particolare rilievo).

Punti di forza Impegno attivo del Dirigente Scolastico (verbali incontri rsu, verbali Organi Collegiali, verbali incontri Personale, verbali gruppi di lavoro) Coinvolgimento del Personale nel miglioramento dei servizi (Riunioni con il Personale ATA - Riunioni degli Organi Collegiali Riunioni dello Staff dirigenziale) Riconoscimento degli sforzi individuali e/o di gruppo del Personale (ringraziamenti, menzioni in incontri ufficiali) Punti di debolezza Limitata attenzione alle esigenze personali dei Docenti Risorse economiche poco adeguate per ricompensare l impegno del Personale Poche deleghe 52/100 Idee di miglioramento Responsabilizzare il personale per incrementare il numero delle deleghe Prestare maggiore attenzione alle esigenze personali, organizzando un sistema di banca ore (debito/credito ore di servizio) Maggiore attenzione alle problematiche individuali del Personale Introdurre sistemi di misurazione rigorosi

Criterio 1: Leadership 1.4 Gestire relazioni efficaci con le autorità politiche e gli altri portatori d interesse 1. Sviluppare un analisi dei portatori d interesse, definendo i loro principali bisogni presenti e futuri e condividere quanto emerso con l istituzione. 2. Aiutare le autorità politiche a definire le politiche pubbliche l settore educativo. 3. Identificare e attuare le politiche pubbliche che riguardano l istituzione. 4. Assicurare che le finalità e gli obiettivi dell istituzione siano coerenti con le politiche e le decisioni pubbliche e stabilire raccordi con le autorità politiche per discutere delle risorse necessarie per realizzarli. 5. Coinvolgere i decisori politici e altri portatori di interesse nella definizione degli output e degli outcome da raggiungere. 6. Mantenere relazioni proattive e regolari con le autorità politiche dell area esecutiva e legislativa pertinenti 2. 7. Sviluppare e mantenere partnership e accordi di rete con altre istituzioni e con i portatori di interesse più diretti (discenti/famiglie, cittadini, associazioni di genitori/ex studenti, contatti con organizzazioni in ambito socio-economico, medico e culturale, con organizzazioni non governative, gruppi di interesse e altri organismi pubblici). 8. Partecipare alle attività delle associazioni professionali, delle organizzazioni rappresentative e dei gruppi di interesse. 9. Costruire e accrescere una buona reputazione, un immagine positiva e riconoscimenti pubblici nei confronti dell istituzione e dei suoi servizi. 10. Sviluppare una strategia di promozione e comunicazione riguardante i prodotti e servizi erogati orientata ai portatori di interesse. 2 Ad esempio gli uffici centrali e periferici del MIUR, gli assessorati competenti delle Regioni e degli Enti Locali.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 Evidenze Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche buone d Forti relative alla maggior parte delle molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le P La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa D 54 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti C A 48 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 31 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi 45 Totale178 /400 PUNTEGGIO 44,5/100

Punti di forza Incontri periodici con i Portatori di interesse; numerose convenzioni e collaborazioni con le Associazioni Locali Rapporti costanti con le autorità politiche Coinvolgimento degli Stakeholder in tutte le fasi (dalla progettazione alla valutazione) Punti di debolezza Poche iniziative per i genitori e per la comunità locale Mancanza di sistemi rigorosi di misurazione 44,5/100 Idee di miglioramento Organizzare percorsi formativi per i genitori Introdurre sistemi di monitoraggio rigorosi Favorire la partecipazione degli alunni a gare e/o concorsi

Criterio 2: Strategia e Pianificazione 2.1. Raccogliere informazioni sui bisogni presenti e futuri dei portatori di interesse e sugli aspetti rilevanti di gestione. : 1. Identificare tutti i principali portatori d'interesse e comunicare i risultati a tutta l organizzazione. 2. Raccogliere, analizzare e riesaminare sistematicamente le informazioni sui portatori d'interesse, sui loro bisogni e aspettative e sul loro grado di soddisfazione. 3. Raccogliere, analizzare e riesaminare regolarmente le informazioni, relativamente ad importanti aspetti quali gli sviluppi politici, legislativi, socio-culturali, ecologici, economici, tecnologici e demografici (informazioni riguardanti il mercato del lavoro, le opportunità di impiego per i diplomati in base al tipo di formazione, nonché i tassi di disoccupazione e sottoccupazione, dove possibile). 4. Raccogliere sistematicamente le informazioni riguardanti la gestione, come, ad esempio, quelle lle performance dell istituzione. 5. Analizzare sistematicamente opportunità e rischi (ad. es. attraverso l analisi SWOT) e identificare i fattori critici di successo attraverso la valutazione regolare dei cambiamenti del contesto (inclusi i cambiamenti politici). GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 Evidenze Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche buone d Forti relative alla maggior parte delle molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le P La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa D 48 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti C A 45 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 38 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi regolarmente in parti 44 Totale175 /400 PUNTEGGIO 43,75/100

Punti di forza Incontri peridici con genitori Analisi puntuale dei bisogni e delle aspettative dei portatori di interesse Rapporti costanti con gli Enti locali e, in generale, con gli Stakeholder Punti di debolezza Mancanza di sistemi rigorosi di analisi dei dati di contesto Mancanza di sistemi per rilevare il grado di interesse degli Stakeholder 43,75/100 Idee di miglioramento Realizzare incontri regolari con le Associazioni culturali, sportive, musicali Introdurre sistemi di misurazione del grado di soddisfazione degli Stakeholder

Criterio 2: Strategia e Pianificazione 2.2 Sviluppare strategie e piani tenendo in considerazione le informazioni raccolte 1. Tradurre la mission e la vision e i valori dell istituzione in obiettivi strategici (a lungo e medio termine) e in obiettivi operativi (concreti e a breve termine), definiti sulla base di un attenta analisi dei rischi. 2. Coinvolgere i portatori d interesse nello sviluppo delle strategie e dei piani, bilanciando e dando priorità alle loro aspettative e ai loro bisogni. 3. Valutare gli impegni esistenti in termini di output e outcome e la qualità dei piani strategici e operativi. 4. Assicurarsi della disponibilità delle risorse per sviluppare e aggiornare le strategie dell istituzione. 5. Bilanciare compiti e risorse, scadenze di breve e lungo periodo con le richieste dei portatori di interesse. 6. Sviluppare una politica relativa alla responsabilità sociale e integrarla nelle strategie e nei piani dell istituzione. 7. Definire una politica relativa al rapporto tra istruzione/formazione e impiego, nonché tra insegnamento e ricerca e al loro impatto sulla società. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 Evidenze Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche buone d Forti relative alla maggior parte delle molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le P La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa D 48 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti C A 45 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 35 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi 44 Totale 172/400 PUNTEGGIO /43100

Punti di forza Coinvolgimento del personaletramite incontri formali e/o informali Attenta gestione delle risorse in relazione alle strategie dell Istituzione Introduzione di forme di rendicontazione sociale (relazione del Dirigente Scolastico pubblicata sul sito internet e illustrata agli Organi Collegiali) Punti di debolezza Mancanza di un sistema razionale di raccolta di suggerimenti e/o proposte Limitate risorse economiche 43/100 Idee di miglioramento Razionalizzazione delle modalità di raccolta di suggerimenti e/o proposte Introdurre sistemi per incrementare le risorse economiche (sponsorizzazioni, contributi volontari, donazioni) Incrementare le forme di rendicontazione sociale

Criterio 2: Strategia e Pianificazione 2.3 Comunicare e implementare strategie e piani nell intera istituzione e riesaminarli regolarmente 1. Attuare strategie e piani dell istituzione definendo le priorità, stabilendo tempi, processi, progetti e struttura organizzativa adeguati. 2. Tradurre gli obiettivi strategici e operativi dell istituzione in piani e compiti coerenti per l istituzione nel suo complesso, per le sue diverse articolazioni e per ciascun componente del personale. 3. Sviluppare piani e programmi con obiettivi e risultati per ogni articolazione dell istituzione e con indicatori che definiscano il livello di cambiamento da ottenere (risultati attesi). 4. Comunicare in modo efficace per diffondere obiettivi, piani e compiti all interno dell istituzione (progetti, piani educativi, didattici, sociali e culturali, carte dei servizi ecc.). 5. Sviluppare e applicare metodi di monitoraggio, misurazione e /o valutazione periodici delle performance dell istituzione a tutti i livelli della comunità scolastica, in grado di assicurare l attuazione delle strategie. 6. Sviluppare e applicare metodi per misurare le performance dell istituzione a tutti i livelli, in termini di relazione tra input e output (efficienza) e tra output e outcome (efficacia). 7. Valutare la necessità di rivedere e migliorare le strategie e i metodi di pianificazione, coinvolgendo i portatori d interesse. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 Evidenze Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche buone d Forti relative alla maggior parte delle molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le P La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa D 52 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti C A 42 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 38 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi 45 Totale177 /400 PUNTEGGIO 44,25/100

Punti di forza Le informazioni fornite dal Dirigente Scolastico sono adeguate Revisione costante delle strategie adottate dalla scuola Comunicazione efficace per diffondere obiettivi, piani e compiti (incontri regolari con il Personale; comunicazioni cartecee; comunicazioni tramite sito e email) Punti di debolezza Difficoltà di comunicazione con i plessi staccati Mancanza di sistemi di monitoraggio rigorosi Eccessiva preoccupazione del personale nell affrontare situazione nuove Mancanza di indicatori per rilevare i cambiamentida ottenere (risultati attesi) 44,25 Idee di miglioramento Necessità di superare abitudini consolidate per adeguare la scuola alla nuova realtà Supportare e incoraggiare il Personale nella gestione delle novità Introdurre nella programmazione indicatori per rilevare i cambiamenti da ottenere (risultati attesi)

Criterio 2: Strategia e PIanificazione 2.4 Pianificare, attuare e riesaminare l innovazione e il cambiamento 1. Creare e sviluppare una nuova cultura/disponibilità verso l innovazione attraverso la formazione, il benchlearning e la creazione di laboratori di apprendimento. 2. Assicurare un monitoraggio sistematico degli indicatori interni che segnalano la necessità di cambiamento e della domanda esterna di innovazione e cambiamento. Indicatori interni possono essere, ad esempio, il tasso di assenteismo dei discenti e/o del personale, il tasso di abbandono, i reclami di famiglie e discenti. Un indicatore esterno può essere rappresentato dai reclami dei partner. 3. Discutere le iniziative di modernizzazione e innovazione pianificate, nonché la loro realizzazione, con i principali portatori di interesse. 4. Assicurare la diffusione di un efficiente sistema di gestione del cambiamento (ad es. progetti di benchmarking e di confronto delle performance, relazioni sul follow-up, attuazione del ciclo PDCA, etc.). 5. Assicurare e ottimizzare la disponibilità delle risorse necessarie ad attuare i cambiamenti pianificati. 6. Assicurare un rapporto bilanciato tra approcci top-down e bottom-up nei processi di cambiamento dell istituzione. 7. Aggiornare i curricula alla luce delle innovazioni professionali, sociali, scientifiche, accademiche e altre innovazioni. 8. Promuovere l uso di canali digitali (e-governement) in modo da migliorare l efficacia dei servizi erogati e da aumentare la trasparenza e l interazione tra l istituzione e i suoi portatori d interesse. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 Evidenze Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche buone d Forti relative alla maggior parte delle molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le P La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa D 56 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti C A 47 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 38 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi 45 Totale186/400 PUNTEGGIO 46,5/100

Punti di forza Realizzazione di varie iniziative formative per favorire l acquisizione di conoscenze e competenze da parte del personale Ristrutturazione del sito scolastico ai sensi del D. Lgs. 33/2013 Punti di debolezza Preoccupazione nell affrontare situazioni nuove e nell accostarsi all uso delle nuove tecnologie Difficoltà del Personale a superare le abitudini consolidate 46,5/100 Idee di miglioramento Costruire percorsi formativi semplici ed esperienziali al fine di migliorare le competenze Incrementare gli approcci bottom-up nei processi di cambiamento suggerimenti del Personale) (valorizzare il contributo e i Incrementare l uso dei canali digitali per aumentare la trasparenza e favorire il rapporto con i portatori di interesse

Criterio 3: Personale 3.1. Pianificare, gestire e potenziare le risorse umane in modo trasparente in linea con le strategie e la pianificazione 1. Analizzare regolarmente i bisogni presenti e futuri del personale, tenendo in considerazione i bisogni e le aspettative dei portatori d'interesse e la strategia dell istituzione. 2. Sviluppare e attuare una politica di gestione delle risorse umane basata sui piani e le strategie dell organizzazione, che prenda in considerazione le competenze necessarie per il futuro e le esigenze sociali (ad esempio orario di lavoro flessibile, congedi di maternità e paternità, periodi sabbatici, pari opportunità, differenze di genere e culturali, impiego di disabili). 3. Assicurare, tenendo in considerazioni le diverse norme nazionali, il potenziale di risorse necessario per raggiungere la mission e bilanciare compiti e responsabilità. 4. Sviluppare e attuare una chiara politica che comprenda criteri oggettivi di reclutamento,promozione, remunerazione, riconoscimento e assegnazione di funzioni direttive. 5. Sviluppare una cultura del risultato (ad esempio adottando modalità trasparenti per la remunerazione / il riconoscimento basati su risultati raggiunti sia a livello individuale, sia di gruppo). 6. Utilizzare profili di competenza e descrizioni delle mansioni e delle funzioni per i piani di reclutamento e per quelli di sviluppo sia dei dirigenti che del personale. 7. Supportare il personale nello sviluppo e/o nell utilizzo delle nuove tecnologie e nell implementazione dell e- Government (ad esempio offrendo al personale formazione, dialogo, assistenza ecc.). 8. Gestire il reclutamento e lo sviluppo di carriera nel rispetto dell imparzialità, delle pari opportunità e delle diversità (di genere, orientamento sessuale, disabilità, età, etnia e religione), tenuto conto dei piani educativi e dei requisiti formativi e didattici.. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 P D Evidenze La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche 38 buone d Forti relative alla maggior parte delle molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le C A 35 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 29 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi 31 Totale133 /400 PUNTEGGIO 33,25/100

Punti di forza Analisi dei bisogni del Personale, in riferimento alle scelte effettuate dalla scuola Formazione finalizzata allo sviluppo delle specifiche competenze del Personale Adozione di modalità trasparenti di remunerazione Supporto al Personale per l uso delle nuove tecnologie Punti di debolezza Necessità di ricorrere al supporto di personale esterno per la mancanza di competenze interne (es. mancanza di competenze per l uso dei laboratori musicali) Il Personale dei Plessi staccati è abituato a gestirsi con troppa autonomia Difficoltà a reperire risorse economiche per realizzare la mission della suola 33,25/100 Idee di miglioramento Organizzare una banca ore per rispondere alle esigenze sociali del Personale Introdurre un contributo volontario dei genitori per reperire risorse economiche necessarie Favorire l acquisizione di competenze specifiche tramite la formazione

Criterio 3: Personale 3.2 Identificare, sviluppare e utilizzare le competenze del personale allineando gli obiettivi individuali a quelli dell'istituzione 1. Identificare le competenze presenti a livello di singoli individui e dell'intera istituzione in termini di conoscenze, abilità e attitudini e confrontarle sistematicamente con le esigenze dell istituzione stessa. 2. Discutere, stabilire e comunicare una strategia per lo sviluppo delle competenze. Ciò comprende un piano di formazione basato sui bisogni di competenze presenti e futuri, individuali e dell'istituzione (con la distinzione, ad esempio, fra attività formative obbligatorie e opzionali). 3. In coerenza con le strategie, sviluppare, concordare e riesaminare i piani di formazione e sviluppo per tutto il personale e/o i gruppi di lavoro (in modo concertato), tenendo in considerazione l accessibilità per i lavoratori part-time e in congedo di maternità e paternità. I piani individuali di sviluppo delle competenze possono costituire parte di una intervista finalizzata a creare la sede per un reciproco feedback e per un confronto sulle aspettative. 4. Fornire al personale una guida per la carriera futura e per l apprendimento continuo discutendo con loro le diverse opportunità. 5. Sviluppare abilità manageriali e di leadership, così come competenze relazionali di gestione del personale dell istituzione, dei discenti, delle famiglie e dei partner. 6. Guidare e assistere il personale nuovo (ad es. attraverso il tutoraggio e la consulenza individuale). 7. Promuovere la mobilità interna ed esterna del personale. 8. Sviluppare e promuovere metodologie moderne di formazione (ad esempio approccio multimediale, formazione in servizio, e-learning, blended learning, ricerca-azione, utilizzo dei social-media ecc.). 9. Pianificare attività di formazione e sviluppare tecniche di comunicazione sulla gestione dei rischi, sui conflitti di interesse, sulle diversità, sulla differenza di genere, sull integrità o sull etica e sui codici di comportamento. 10. Valutare gli impatti dei programmi di formazione e sviluppo sui luoghi di lavoro e la trasmissione dei contenuti ai colleghi in relazione ai costi delle attività attraverso il monitoraggio e l analisi costi/benefici, la comunicazione efficace dei contenuti formativi a tutto il personale dell istituzione e la misurazione dell impatto sulle pratiche educative.

11. F A S E P D C A GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 Evidenze Nessu Forti molto forti eccellenti na deboli buone relative confrontate eviden d alla tutte le con altre za o poche maggior organizzazioni solo parte delle tutte qualch le e idea La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa 55 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti 52 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 35 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi regolarmente in parti 38 Totale180 /400 PUNTEGGIO 45/100

Punti di forza Analisi puntuale delle competenze del Personale Piano di formazione con attività obbligatorie e facoltative Adozione di metodologie di formazione moderne (videoconferenze, modalità blended, ) Punti di debolezza Difficoltà a partecipare alle iniziative di formazione fuori sede Impossibilità di rimborsare le spese del Personale per la formazione fuori sede Manca di sistemi per monitorare l impatto della formazione dei docenti sui discenti 45/100 Idee di miglioramento Trovare dei sistemi per valorizzare l impegno del Personale disponibile a partecipare alle inizative di formazione fuori sede Introdurre sistemi di monitoraggio per valutare l impatto della formazione del Personale sui discenti

Criterio 3: Personale 3.3 Coinvolgere il personale attraverso lo sviluppo del dialogo e dell empowerment e promuovendo il benessere organizzativo 1. Promuovere una cultura di comunicazione aperta e di dialogo e incoraggiare il lavoro di gruppo. 2. Creare proattivamente un ambiente che favorisca la formulazione di idee e suggerimenti da parte del personale e sviluppare modalità appropriate allo scopo (ad esempio schemi per la formulazione e raccolta di suggerimenti, lavori di gruppo, brainstorming). 3. Coinvolgere il personale e i loro rappresentanti (ad es. i sindacati) nello sviluppo di piani, strategie, obiettivi, progettazione di processi e nella definizione e attuazione di azioni di miglioramento. 4. Cercare l accordo/consenso fra i dirigenti e il personale su obiettivi di risultato e modalità di misurazione del loro raggiungimento. 5. Condurre regolarmente indagini sul personale, pubblicando e fornendo un feedback su risultati /sintesi/interpretazioni/ azioni di miglioramento. 6. Garantire al personale l opportunità di esprimere la propria opinione sulla qualità della gestione da parte dei dirigenti. 7. Assicurare buone condizioni di lavoro in tutta l organizzazione compresa l attenzione alla salute e sicurezza. 8. Assicurarsi che le condizioni lavorative permettano al personale una corretta conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (ad esempio flessibilità dell orario di lavoro) e prestare attenzione alle esigenze del personale parttime o in congedo di maternità e/o di paternità, affinché abbia accesso alle informazioni rilevanti e sia coinvolto nelle questioni organizzative e nella formazione. 9. Porre particolare attenzione ai bisogni del personale socialmente svantaggiato e con disabilità. 10. Adottare criteri e metodi per dare riconoscimenti al personale attraverso misure di natura non economica (ad esempio attraverso il riconoscimento pubblico o il supporto a progetti specifici). GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 P D Evidenze La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche buone d 49 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti Forti relative alla maggior parte delle molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le C A 48 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 32 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi regolarmente in parti 37 Totale 164/400 PUNTEGGIO 41/100

Punti di forza Organizzazione basata sul dialogo, sul confronto e sul lavoro di gruppo Coinvolgimento attivo del Personale per definir strategie, piani e obiettivi Puntuali riconoscimenti di natura non economica (riconoscimenti ufficiali e supporto a specifici progetti) Punti di debolezza Mancanza di indagini costanti e rigorose sul Personale Necessità di interventi per garantire maggiore sicurezzza Mancanza di un sistema per la raccolta di suggerimenti del Personale 41/100 Idee di miglioramento Programmare e realizzare gradualmente gli interventi necessari per garantire maggiore sicurezza Creare un sistema per la raccolta di suggerimenti del Personale

Criterio 4: Partnership e risorse 4.1. Sviluppare e gestire le partnership con altre istituzioni 1. Identificare i partner chiave (privati, pubblici, della società civile) e la natura delle loro relazioni con l istituzione (ad es. acquirente-venditore, fornitore, coproduttore, fornitore di prodotti sostitutivi/complementari, partnership con aziende, con altre amministrazioni pubbliche, partnership fra istituzioni, gemellaggi fra istituzioni europee o di altri Paesi, programmi di mobilità, scambi a livello regionale, nazionale ed europeo, reti, ecc.)3. 2. Sviluppare e gestire appropriati accordi di partnership, più o meno formalizzati, tenendo in considerazione sia la natura della collaborazione, sia i diversi aspetti della responsabilità sociale come, ad esempio, l impatto socioeconomico e ambientale dei prodotti/servizi erogati. 3. Promuovere e organizzare partnership orientate a compiti specifici finalizzate a sviluppare e realizzare progetti e attività di formazione in sinergia con altre organizzazioni pubbliche e con altre istituzioni educative operanti anche a diverso livello istituzionale. 4. Monitorare regolarmente e valutare i processi, gli output, gli outcome e, in generale, ogni risultato delle partnership. 5. Identificare la necessità di partnership pubblico-privato a lungo termine (PPP) e svilupparle, quando opportuno. 6. Definire compiti e responsabilità di ciascun partner, inclusi i controlli, la valutazione e il riesame. 7. Aumentare la capacità istituzionale traendo vantaggio dalle opportunità di stage e tirocini (work placement). 8. Scambiare buone pratiche con i partner e utilizzare modalità di benchlearning e benchmarking. 9. Stimolare la realizzazione di attività nell area della responsabilità sociale. 10. Sviluppare partnership multifunzionali usando diverse risorse per contribuire al processo educativo dei discenti e alla formazione del personale in una prospettiva di apprendimento continuo. I partner possono includere le istituzioni che si occupano di servizi di assistenza medica, sociale, psicologica, di pubblica sicurezza, le associazioni che si occupano di prevenzione dell abbandono scolastico, di educazione alla salute e alla sicurezza, nonché associazioni culturali e sportive, ecc.. 3 Gli accordi di partnership (accordi di rete, consorzi, protocolli di intesa) possono essere relativi per esempio a: attività didattiche, di ricerca, sperimentazione, sviluppo, formazione e aggiornamento. attività di amministrazione, acquisto di beni e servizi, organizzazione, scambio temporaneo di docenti.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 Evidenze Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche buone d Forti relative alla maggior parte delle molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le P La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa D 44 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti C A 47 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 25 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi 28 Totale 144/400 PUNTEGGIO 36/100

Punti di forza Convenzioni con numerose associazioni culturali e sportive locali Collaborazione con Forze dell Ordine, artigiani e liberi professionisti locali Scambio di buone pratiche con le scuole dei Comuni limitrofi grazie a regolari incontri e confronti Realizzazione di attività nell ambito della responsabilità sociale (iniziative varie di volontariato) Punti di debolezza Eccessiva competizione con l altro Istituto del territorio Collaborazioni non tutte formalizzate Mancanza di forme rigorose di monitoraggio delle partnership 36/100 Idee di miglioramento Avviare una collaborazione leale con l altro Istituto del Paese Regolarizzare tramite accordi di rete la collaborazione con le altre scuole locali e dei Comuni limitrofi Incrementare le iniziative di scambio di buone pratiche tramite incontri periodici con le altre istitutzioni scolastiche

Criterio 4: Partnership e risorse 4.2. Sviluppare e gestire le partnership con i discenti / le famiglie 1. Assicurare una politica proattiva di informazione (relativa alla varietà dei servizi offerti, alla gestione dell istituzione, alle competenze delle varie autorità pubbliche, all organizzazione complessiva dell istituzione, ai processi procedure, delibere, ricorsi, incontri dei rappresentanti di classe, ecc.). 2. Incoraggiare attivamente i discenti/le famiglie a organizzarsi e a esprimere i propri bisogni e le proprie richieste e sostenere i rappresentanti delle loro associazioni. 3. Incoraggiare il coinvolgimento dei discenti/delle famiglie nella consultazione e nella partecipazione attiva ai piani d azione relativi alla qualità del lavoro, alla gestione e ai processi decisionali (co-progettazione e co-decisione) dell istituzione. 4. Definire un sistema regolare per la raccolta di idee, suggerimenti e reclami dei discenti / delle famiglie con modalità appropriate (ad esempio attraverso indagini, gruppi di discussione, questionari, box reclami, sondaggi di opinione, ecc). Analizzare e utilizzare le informazioni così raccolte e diffondere i risultati. 5. Assicurare la trasparenza sul funzionamento, i processi decisionali e i risultati dell istituzione (ad esempio attraverso la pubblicazione di rapporti annuali, conferenze stampa e la pubblicazione di informazioni in Internet). 6. Definire e concordare le modalità per sviluppare il ruolo dei discenti/delle famiglie come co-produttori di servizi (ad esempio attraverso incontri informativi tenuti da genitori/esperti) e come co-valutatori (ad esempio attraverso rilevazioni sistematiche della soddisfazione). 7. Sviluppare un efficace gestione delle aspettative, spiegando ai discenti quali servizi si possono aspettare, che comprenda una serie di indicatori di qualità, utilizzando ad esempio Carte degli Studenti e Carte dei Servizi. 8. Assicurare informazioni aggiornate ll evoluzione del comportamento individuale e sociale dei discenti, così da evitare la realizzazione di processi di consultazione o la produzione di servizi obsoleti. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 Evidenze Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche buone d Forti relative alla maggior parte delle molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le P La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa D 42 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti C A 30 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 32 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi regolarmente in parti 35 Totale139 /400 PUNTEGGIO 34,75/100

Punti di forza Informazioni diffuse in modo capillare tramite comunicazioni cartacee, pubblicazioni sul sito, incontri peridici Coinvogimento positivo delle famiglie; attenzione alle loro richieste e ai loro suggerimenti Stesura e pubblicazione di resoconti del Dirigente Scolastico Punti di debolezza Mancanza di un sistema regolare per la raccolta di idee e suggerimenti 34,75/100 Idee di miglioramento Introdurre sistemi regolari di monitoraggio del grado di soddisfazione delle famiglie

Criterio 4: Partnership e risorse 4.3 Gestire le risorse finanziarie 1. Assicurare che le risorse finanziarie siano gestite nel miglior modo possibile ( in termini di efficacia ed efficienza) allineando la gestione finanziaria alle strategie e alla pianificazione. 2. Analizzare i rischi e le opportunità delle decisioni finanziarie, in una prospettiva sia a breve, sia a lungo termine. 3. Assicurare la trasparenza finanziaria e dei bilanci sia all interno, sia all esterno dell istituzione. 4. Assicurare una gestione delle risorse finanziarie efficiente, efficace ed economica attraverso il ricorso a sistemi efficaci di contabilità dei costi e di controllo. 5. Introdurre sistemi di pianificazione e di monitoraggio di bilancio e costi (ad esempio bilanci pluriennali, programma di bilanci di progetto, bilanci energetici, bilanci di genere/diversità, ecc.). 6. Delegare e decentralizzare le responsabilità finanziarie e bilanciarle con controlli centralizzati. 7. Basare le decisioni di investimento e i controlli finanziari su analisi costi-benefici, principi di sostenibilità ed etica e politiche antifrode. 8. Includere nei documenti di bilancio dati di performance non finanziari e dati di benchmark, quali, ad esempio, informazioni gli obiettivi di output e di outcome... GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 Evidenze Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche buone d Forti relative alla maggior parte delle molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le P La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa D 54 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti C A 58 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 52 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi 50 Totale 214/400 PUNTEGGIO 53,5/100

Punti di forza Gestione delle risorse allineata alle strategie e ai piani della scuola Analisi puntuale dei rischi e delle opportunità delle decisioni finanziare Puntuale rendicontazione agli Organi Collegiali con pubblicazione sul sito della relazione Punti di debolezza Risorse economiche limitate Pochi acquisti tramite CONSIP 53,5/100 Idee di miglioramento Introdurre l abitudine di acquistare tramite CONSIP

Criterio 4: Partnership e risorse 4.4 Gestire l informazione e la conoscenza 1. Sviluppare sistemi per gestire, mantenere e valutare le informazioni e la conoscenza all interno dell istituzione coerentemente con gli obiettivi strategici ed operativi. 2. Assicurare che le informazioni pertinenti disponibili all esterno siano acquisite, elaborate, utilizzate in maniera efficace e conservate. 3. Monitorare costantemente le informazioni e le conoscenze all interno dell organizzazione assicurandone la pertinenza, correttezza, affidabilità, sicurezza e l allineamento con la pianificazione strategica e con i bisogni presenti e futuri dei portatori d interesse. 4. Assicurare a tutto il personale l accesso alle informazioni e alla conoscenza necessarie (materiali didattici, dati e supporti relativi ad azioni di formazione continua, ecc.), incluse quelle i cambiamenti interni e ai processi di miglioramento, in base ai compiti e ai ruoli, sviluppando canali interni di informazione quali, ad esempio, intranet, newsletter, bollettini, campus digitali, scuole virtuali, sistemi di gestione dell apprendimento, ecc.). 5. Garantire all interno dell istituzione un costante passaggio di conoscenze tra il personale (attraverso tutoraggio, coaching e manuali scritti). 6. Assicurare l accesso e lo scambio di informazioni e dati pertinenti a tutti i portatori d interesse in maniera sistematica e in forma amichevole (user friendly), tenendo in considerazione le esigenze specifiche di tutti i membri della società, come ad esempio gli anziani, i disabili, ecc.. 7. Capitalizzare le informazioni chiave e la conoscenza del personale che lascia l istituzione. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI FATTORI ABILITANTI FASE Scala 0-10 11-30 31-50 51-70 71-90 91-100 P D Evidenze La pianificazione è basata sui bisogni e sulle aspettative dei portatori di interesse. La pianificazione è diffusa Nessuna evidenza o solo qualche idea deboli poche buone d Forti relative alla maggior parte delle 56 L esecuzione è gestita attraverso processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente in parti molto forti tutte le eccellenti confrontate con altre organizzazioni tutte le C A 47 I processi definiti sono monitorati con indicatori significativi e rivisti 39 I correttivi e le azioni di miglioramento sono prese a seguito del controllo dei risultati e diffusi 40 Totale182 /400 PUNTEGGIO 45,5/100

Punti di forza Numerose iniziative di formazione per aggiornare e adeguare le conoscenze del Personale Informazione al Personale garantita tramite numerosi strumenti (cartacei, sito, incontri, email, ) Punti di debolezza Mancanza di sistemi di valutazione delle conoscenze Idee di miglioramento Organizzare i documenti della scuola per capitalizzare le informazioni chiave

Criterio 4: Partnership e risorse 4.5. Gestire la tecnologia 1. Effettuare il monitoraggio e la valutazione di efficacia, in termine di costi delle tecnologie. Il tempo di ritorno degli investimenti (ROI) dovrebbe essere sufficientemente breve e misurato attraverso una metrica affidabile. 2. Garantire un uso sicuro, efficace ed efficiente della tecnologia, ponendo particolare attenzione alle competenze del personale. 3. Applicare in maniera efficiente le tecnologie appropriate per: - gestire i progetti e compiti - gestire la conoscenza - le attività di apprendimento e di miglioramento - l interazione con i portatori d interesse e i partner - lo sviluppo e il mantenimento dei network interni ed esterni - gestire le risorse finanziare - le interazioni e la comunicazione all interno dell istituzione - le interazioni con i clienti /i discenti / le famiglie. 4. Definire come le ICT possono essere utilizzate per migliorare l erogazione dei servizi, ad esempio utilizzando la metodologia dell architettura d impresa per la gestione delle informazioni nella pubblica amministrazione. 5. Adottare le strutture ICT e le risorse necessarie per l erogazione di servizi on-line con modalità intelligenti ed efficaci, in modo da migliorare l erogazione del servizio ai discenti / alle famiglie. 6. Prestare costante attenzione alle innovazioni tecnologiche e riesaminare le politiche adottate, se necessario. 7. Tenere in considerazione l impatto socio-economico e ambientale delle ICT, ad esempio la scarsa accessibilità degli utenti non digitali e la gestione delle cartucce esaurite. 8. Sviluppare, implementare e valutare soluzioni materiali/sviluppo di competenze per l apprendimento digitale e per la creazione di spazi di apprendimento (quali, ad esempio, conferenze/lezioni via web accessibili sia ai discenti iscritti, sia al pubblico) finalizzati a sostenere i principali processi di apprendimento realizzati dall istituzione..