ANALISI COMPARATIVA DELLE QUALIFICHE E DEGLI ESAMI PER L'ACCESSO ALL'UNIVERSITÀ IN EUROPA



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DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE INTERNE DIPARTIMENTO TEMATICO B: POLITICHE STRUTTURALI E DI COESIONE CULTURA E ISTRUZIONE ANALISI COMPARATIVA DELLE QUALIFICHE E DEGLI ESAMI PER L'ACCESSO ALL'UNIVERSITÀ IN EUROPA SINTESI E COMMENTO IP/B/CULT/IC/2013_007 Maggio 2014 PE 529.057 IT

Il presente documento è stato richiesto dalla commissione per la cultura e l'istruzione del Parlamento europeo. AUTOREI Cecile Hoareau McGrath, Marie Louise Henham, Anne Corbett, Niccolo Durazzi, Michael Frearson, Barbara Janta, Bregtje W. Kamphuis, Eriko Katashiro, Nina Brankovic, Benoit Guerin, Catriona Manville, Inga Schwartz, Daniel Schweppenstedde AMMINISTRATORE RESPONSABILE Markus J Prutsch Parlamento europeo Dipartimento tematico B: Politiche strutturali e di coesione B-1047 Bruxelles E-mail: poldep-cohesion@europarl.europa.eu ASSISTENZA REDAZIONALE Lyna Pärt VERSIONI LINGUISTICHE Originale: EN. Traduzionei: BG, CS, DA, DE, EL, EN, ES, ET, FI, FR, HU, IT, LT, LV, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, SV. INFORMAZIONI SULL'EDITORE Per contattare il Dipartimento tematico B o abbonarsi alla sua newsletter mensile, scrivere a: poldep-cohesion@europarl.europa.eu Manoscritto ultimato nel maggio, 2014. Unione europea, 2014. Il documento è disponibile su Internet al sito: http://www.europarl.europa.eu/studies LIMITAZIONE DELLA RESPONSABILITÀ Le opinioni espresse nel presente documento sono di responsabilità esclusiva dell'autore e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo. Riproduzione e traduzione autorizzate, salvo a fini commerciali, con menzione della fonte, previa informazione dell'editore e con invio di una copia a quest'ultimo.

Analisi comparativa delle qualifiche e degli esami per l'accesso all'università in Europa SINTESI Lo studio analizza i sistemi di ammissione all'istruzione superiore in dieci paesi, comprendenti alcuni Stati membri dell'unione europea (Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Slovenia e Svezia), un paese candidato (Turchia) e tre paesi comunemente citati nei raffronti internazionali (Australia, Giappone e Stati Uniti). L'analisi dei sistemi di ammissione prende in considerazione tre aspetti: equità, qualità e mobilità degli studenti. Da un punto di vista concettuale, la ricerca si basa su una pluralità di metodi: analisi della letteratura accademica e programmatica, interviste alle parti interessate e analisi descrittiva di serie di dati statistici. Il fatto di fare affidamento su dati scarsamente strutturati e l'approccio basato su un numero limitato di casi di studio inducono i ricercatori a essere cauti quanto alla possibilità di generalizzare le affermazioni presentate, in particolare dal momento che le procedure e i requisiti nei dieci paesi analizzati sono notevolmente diversi fra loro. Date queste limitazioni, lo studio ha individuato alcuni aspetti rispetto ai quali potrebbe essere necessario espandere la ricerca, ad esempio un'analisi sistematica e approfondita del rapporto tra equità e qualità dei sistemi di ammissione, incentrata sul modo in cui la nozione di trattamento "equo" viene definita e applicata nei vari sistemi, nonché sul modo in cui le tendenze recenti in materia di istruzione superiore incidono sui criteri di ammissione. Lo studio è articolato in sette capitoli. Nel capitolo 1 sono illustrati il contesto e le nozioni fondamentali utilizzate nello studio. Nel capitolo 2 è presentata la metodologia usata. Il capitolo 3 fornisce una panoramica descrittiva dei sistemi di ammissione nei paesi esaminati. Nei capitoli 4, 5 e 6 si procede a una valutazione di tali sistemi in funzione dei tre assi dell'analisi: equità (capitolo 4), qualità (capitolo 5) e mobilità (capitolo 6). Nel capitolo 7 figurano le conclusioni e alcune raccomandazioni strategiche per il Parlamento europeo e gli Stati membri, oltre a suggerimenti per testare la fattibilità di queste ultime. Le conclusioni principali in materia di equità, qualità e mobilità contenute nei capitoli di cui sopra possono essere così riassunte: Conclusioni principali in materia di equità I sistemi di ammissione sono un elemento importante dell'equità dell'accesso all'istruzione superiore. Tuttavia, è necessario che la politica tenga conto dei processi precedenti l'ammissione e successivi all'immatricolazione. I sistemi di ammissione non riguardano unicamente l'accesso all'istruzione superiore e dovrebbero anche contribuire alla riuscita del percorso universitario degli studenti indirizzandoli verso corsi adeguati al loro profilo. Fornendo agli studenti informazioni precise prima dell'iscrizione si migliora la loro capacità di scegliere percorsi di studio adeguati ed è possibile ridurre il tasso di abbandono, aumentando il numero di studenti che completano gli studi. Il miglioramento della parità di opportunità nel settore dell'istruzione superiore è un processo complesso e non implica automaticamente un accesso aperto all'istruzione superiore. Il riconoscimento e l'equivalenza delle conoscenze, 3

Unità tematica B: politiche strutturali e di coesione competenze e qualifiche dei discenti che non hanno seguito un percorso tradizionale pongono problemi particolari. Conclusioni principali in materia di qualità L'adozione di leggi di autonomia degli atenei comporta l'introduzione di modifiche a livello dei sistemi di ammissione, poiché si verifica una coesistenza tra forme di governance tradizionalmente centralizzate e sistemi che riconoscono alle università una maggiore autonomia. La gestione centralizzata delle domande di ammissione viene considerata una garanzia di standard uniformi, ma essa coesiste sempre più di frequente con un certo margine di autonomia delle università. Le reti o le agenzie specializzate intese a promuovere lo scambio di prassi di eccellenza aiutano le università a mettere a punto le proprie politiche di ammissione. Il riconoscimento di una maggiore autonomia alle università per quanto riguarda le ammissioni potrebbe contribuire a indirizzare in maniera più mirata gli studenti verso i vari corsi di studi, ma se gli atenei non dispongono delle capacità per gestire il processo si potrebbero verificare disfunzioni amministrative. Anticipando le procedure di ammissione nel corso dell'anno accademico si potrebbero prevenire conseguenze negative per gli studenti e gli atenei. Dai dati internazionali emerge che i voti della scuola secondaria superiore forniscono indicazioni più attendibili sulle future prestazioni degli studenti rispetto ai risultati standardizzati, laddove gli esami che concludono l'istruzione secondaria superiore tendono a riflettere il rendimento durante tale ciclo di studi. Il ricorso a criteri di ammissione plurimi e la maggiore informazione dei potenziali studenti permettono di formulare previsioni più attendibili quanto alla futura riuscita di questi ultimi all'università. Conclusioni principali in materia di mobilità 1 Il numero di studenti mobili, sia all'interno dell'ue che a livello mondiale, è in aumento. Alcuni paesi limitano la mobilità degli studenti, ad esempio mediante l'applicazione di quote o regimi differenziati in materia di tasse universitarie e contributi finanziari. Sebbene l'equivalenza delle qualifiche e dei diplomi ottenuti all'interno dell'unione europea sia sostanzialmente riconosciuta, il trattamento delle domande di ammissione presentate in più paesi può determinare costi elevati per gli studenti e gli istituti di istruzione superiore ovvero per i servizi responsabili dell'ammissione. Tuttavia, i dati relativi a tali costi sono solo qualitativi. Sarebbe opportuno rilevare dati comparabili a livello europeo sui modelli di mobilità di quanti accedono all'istruzione superiore. 4

Analisi comparativa delle qualifiche e degli esami per l'accesso all'università in Europa Raccomandazioni strategiche per una maggiore cooperazione nelle procedure di ammissione nell'unione europea Lo scambio di informazioni in merito ai requisiti di ammissione in Europa può essere notevolmente migliorato. L'adozione di misure atte ad agevolare lo scambio di informazioni e a supportare i servizi nazionali competenti per le ammissioni nella gestione delle domande presentate dagli studenti mobili ridurrebbe i costi dell'iter, oltre a rendere più attraenti per i candidati stranieri i sistemi di istruzione superiore europei. Queste proposte non implicano necessariamente una maggiore armonizzazione dei sistemi di ammissione, che sarebbe contraria al disposto del trattato sul funzionamento dell'unione europea (TFUE) 2. Tre possibili linee d'azione a disposizione dell'unione europea Il presente studio presenta tre possibili linee d'azione per migliorare l'equità e la qualità dei sistemi di ammissione e promuovere la mobilità. Due delle raccomandazioni formulate richiedono misure proattive da parte delle istituzioni dell'unione europea. Opzione 1: nessuna modifica rispetto alla situazione attuale, il che significa che gli studenti continueranno a ottenere informazioni nel paese di destinazione o nel paese d'origine. In termini di costi, si tratta di un'opzione neutra per le istituzioni europee, ma che implica costi abbastanza elevati, soprattutto per gli studenti che presentano più domande di ammissione. Opzione 2: istituzione di un registro dei servizi di ammissione al fine dello scambio delle migliori prassi. L'Unione europea potrebbe agevolare lo scambio di informazioni sulle ammissioni attraverso l'istituzione di un registro europeo dei servizi nazionali deputati alle ammissioni. I costi per l'istituzione di un siffatto registro europeo sarebbero minimi, ma i vantaggi sarebbero molteplici: lo scambio di informazioni contribuirebbe a favorire la mobilità, la qualità e l'equità delle ammissioni, nonché il riconoscimento delle qualifiche. Opzione 3: creazione di un sistema di supporto per le domande di ammissione plurime presentate in più Stati. Le istituzioni europee potrebbero sviluppare una piattaforma che fornisca un supporto ai servizi nazionali di ammissione e agli studenti mobili. Le opzioni 2 e 3 implicano dei costi iniziali, ma ridurrebbero in tutti gli Stati membri i costi a carico degli studenti, delle amministrazioni e delle università per il trattamento delle domande. Nello studio si raccomanda che il Parlamento europeo esamini queste tre possibilità di azione e ne verifichi la fattibilità nel quadro di un workshop con i portatori di interesse. 1 Lo studio si è concentrato sulla mobilità intra-europea (mobilità tra gli Stati membri dell'unione dei candidati UE a corsi di studio universitari). 2 Articolo 165 del trattato sul funzionamento dell Unione europea. 5

Unità tematica B: politiche strutturali e di coesione Raccomandazioni per i governi nazionali degli Stati membri dell'ue Data la grande eterogeneità dei sistemi di ammissione nazionali, lo studio non contiene una rigida serie di raccomandazioni destinate ai governi nazionali, bensì presenta un kit di opzioni strategiche da vagliare criticamente in funzione delle peculiarità specifiche del contesto nazionale. Le raccomandazioni vertono sui tre assi principali dell'analisi. Con riferimento all'equità si raccomanda che gli Stati membri: mettano a punto, in conformità delle rispettive tradizioni nazionali, sistemi di ammissione atti a fornire ai potenziali candidati tutte le informazioni possibili; valutino, attraverso le procedure di ammissione, la capacità degli studenti di completare con successo un corso di studi, anziché verificare unicamente il soddisfacimento dei criteri di accesso; esaminino le prassi correnti relative ai discenti che non hanno seguito un percorso tradizionale e prendano in considerazione misure come l'introduzione di possibilità (o la loro estensione) di riconoscimento, nelle procedure di ammissione, delle conoscenze acquisite in precedenza. Con riferimento alla qualità si raccomanda che gli Stati membri: incoraggino le università a dotarsi di sufficiente personale altamente qualificato per gestire le domande di ammissione; incoraggino i servizi di ammissione a riflettere in modo critico sul calendario per la presentazione delle domande; rafforzino la cooperazione tra università e scuola secondaria affinché gli studenti facciano le proprie scelte con cognizione di causa. Con riferimento alla mobilità si raccomanda che gli Stati membri: si impegnino a scambiarsi tra loro informazioni sulle domande di ammissione e sulle iscrizioni, ripartite per paese d'origine; eliminino gli ostacoli che si frappongono alla mobilità degli studenti nelle singole fasi dell'istruzione superiore, incluso l'accesso al primo anno di università. 6