Storia delle istituzioni e delle idee politiche Corso di laurea triennale in filosofia a.a. 2018-2019 Lezione seconda Machiavelli e il tema della sovranità
Niccolò Machiavelli (1469-1527) Autore: Santi di Tito (XVI secolo)
Luigi XII re di Francia entra a Genova nel 1512 Jean Bourdichon 1520 circa (biblioteca digitale Gallica)
La battaglia di Marignano, 1515 (Urs Graf, XVI secolo)
Niccolò Machiavelli De Principatibus [Il Principe] (1513 / prima edizione a stampa 1532)
Machiavelli, de principatibus, 1513 Il tema è il principato, inteso come l oggetto del dominio Tassonomia Prospettiva processuale: il potere del principe dipende dal modo in cui il principato è stato acquisito Non si affronta il tema istituzionale Si privilegia la visione politologia, ossia la strategia e la tattica di governo, sul piano dell impatto «emotivo» Il discorso sulla sovranità va ricercato nei «Discorsi», dove il punto di vista è quello del DIRITTO, non della PRASSI politica
Machiavelli, de principatibus, 1513 La conclusione politica: «Exhortatio ad capessendam Italiam in libertatemque a Barbaris vindicandam» = esortazione a riconquistare l Italia per restituirla alla libertà e sottrarla ai Barbari
Machiavelli, de principatibus, 1513 Vittorio de Caprariis: - non corretto pensare che «Il Principe» sia dedicato alla forma monarchica e i «Discorsi» alla repubblicana - «Il Principe» riguarda acquisizione e conservazione di un dominio: approccio politologico - I «Discorsi» l organizzazione costituzionale: approccio istituzionale
Niccolò Machiavelli Discorsi sulla prima deca di Tito Livio (1506-1518) Testo 2 Libro I, capp. 2-5 (da Galli, I grandi testi del pensiero politico)
Niccolò Machiavelli Discorsi sulla prima deca di Tito Livio (1506-1518) 1 Temi: - la repubblica - la forma di governo: i benefici della FORMA MISTA - il profilo del civis - religione e politica
Machiavelli Discorsi sulla prima deca di Tito Livio / Libro I, cap. 2 - Fuoco sulla città-stato - Città che hanno subito un ordinatore che dà leggi buone e durevoli (es. Sparta) - Città che deve darsi ordinamento da sé (Roma) - Varie classificazioni delle forme di governo (in particolare considera quella aristotelica delle 3 forme buone e 3 forme degeneri) - Evoluzione storica delle forme di governo (dall anarchia, al principato, alla tirannide, alla sedizione, al governo di ottimati, all oligarchia, allo stato popolare, di nuovo al principato) - Il ciclo è sempre interrotto dalla conquista da parte di uno stato più stabile e più forte le forme pure non producono buoni effetti; meglio la FORMA MISTA (già introdotta a Sparta da Licurgo, non in Atene da Solone) ROMA: passa dalla monarchia alla repubblica aristocratica, ma poco dopo anche il popolo ottiene una magistratura che lo rappresenti la città matura una forma mista: Il Consolato corrisponde alla monarchia; il Senato all aristocrazia; i Tribuni della plebe alla democrazia Queste tre componenti si completano e si equilibrano, garantendo una rappresentanza alle diverse parti della società e stabilità al governo
Machiavelli Discorsi sulla prima deca di Tito Livio / Libro I, cap. 3 Approfondisce il tema del governo misto, enunciando alcuni punti: - l uomo è per natura reo - ha bisogno delle leggi per agire con rettitudine - a Roma si è garantito l ordine sociale istituendo il Tribunato, che ha posto un freno alla Nobiltà
Machiavelli Discorsi sulla prima deca di Tito Livio / Libro I, cap. 4 I conflitti fra le parti della società non sono necessariamente deleteri; essi possono produrre buone leggi e progresso Se una città vuole espandersi, ha bisogno del popolo come forza militare deve dare soddisfazione in certa misura alle istanze popolari Infatti, se è vero che il popolo è oppresso, è giusto che sia liberato, mentre se non lo è, vi sarà un bravo oratore che possa persuaderlo di ciò. Il popolo è sì ignorante, ma capace di verità.
Machiavelli Discorsi sulla prima deca di Tito Livio / Libro I, cap. 5 Dove sta la guardia della libertà? Nel capitolo riflette su un dispositivo di GARANZIA La guardia può stare nei grandi (Sparta o Venezia) o nel popolo A Roma è la magistratura popolare, il TRIBUNATO, a svolgere questo ufficio Ciò è coerente con l orientamento politico espansionistico della città Ma anche in generale secondo Machiavelli il popolo, non potendo aspirare a esercitare direttamente il potere, è il difensore migliore della libertà.
Discorsi Libro 1, c. XXXVI L autorità dittatoria fece bene e non danno alla Repubblica romana Libro 1, c. LVIII La moltitudine è più savia e più costante che uno principe
Testi utilizzati Niccolò Machiavelli, Il Principe e i Discorsi, a cura di Sergio Bertelli, Feltrinelli 1971 Carlo Galli (a cura di), Manuale di storia del pensiero politico, Il Mulino, Bologna 2001 Carlo Galli (a cura di), I grandi testi del pensiero politico. Antologia, Il Mulino, Bologna 2003