Bologna, 07/05/2014
Come fare a costruire un curricolo verticale? Personali Situazioni d aula Indicazioni Nazionali Confronto con i colleghi, con le Istituzioni, con le famiglie,.. Ricerche in Didattica
Come fare a costruire un curricolo verticale? Risorse dell insegnante Analisi Disciplinare Indicazioni Nazionali
Protagonisti del curricolo Esigenze Allievo Docente Obiettivi Contesto Curricolo
Come fare a costruire un curricolo verticale? Curricolo auspicato Curricolo che si intende proporre Curricolo effettivamente realizzato Curricolo APPRESO
Come fare a costruire un curricolo verticale?
Come fare a costruire un curricolo verticale? Un curricolo, per l'inizio dell'alfabetizzazione matematica dovrebbe essere: il più possibile chiaro ed esplicito definire sinteticamente le conoscenze e abilità di base individuare i nuclei fondanti indicare possibili approcci di metodo e di lavoro dei ragazzi
Come fare a costruire un curricolo verticale? Ogni insegnante ha un proprio quadro di riferimento per la costruzione del percorso di insegnamento/apprendimento e per la sua valutazione: spesso è implicito, ricevuto per osmosi dall'ambiente, adattato dalla propria esperienza, costruito passo dopo passo durante il proprio percorso. Il Quadro di Riferimento delle Indicazioni Nazionali è esplicito e può aiutare a rendere espliciti quelli dei singoli insegnanti. Indicazioni Nazionali
Come sono fatte le Indicazioni Nazionali? Premessa metodologica Individuazione degli ambiti principali Focalizzazione sui i traguardi per lo sviluppo delle competenze Declinazione dei traguardi in obiettivi di apprendimento Indicazioni Nazionali
Premessa Metodologica: Generale La scuola del nuovo scenario Centralità della persona Per una nuova cittadinanza Per un nuovo umanesimo Indicazioni Nazionali
Premessa Metodologica: Generale Life Skills comunicazione nella lingua madre; comunicazione nelle lingue straniere; Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale; sviluppo della capacità di imparare a imparare; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale. Indicazioni Nazionali
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. [ ] Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Premessa Metodologica: Disciplinare Nel gioco, particolarmente in quello simbolico, i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano [ ] le esperienze personali e sociali. [G]li insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione Infanzia è elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive. Primo ciclo
Individuazione degli ambiti principali La conoscenza del mondo: numeri e spazio Matematica: Numeri Spazio e Figure Relazioni, dati e previsioni Matematica: - Numeri - Spazio e Figure - Relazioni e Funzioni - Dati e previsioni
Traguardi e obiettivi Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/didietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi più idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche e individuandone le proprietà (ad esempio, riconoscendo nel quadrato una proprietà dell oggetto e non l oggetto stesso). Curricolo d istituto: - - -
Traguardi e obiettivi Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Classe III - Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato. Classe V - Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria). Curricolo d istituto: - -
Traguardi e obiettivi Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Descrivere figure complesse e costruzioni geometriche al fine di comunicarle ad altri. Riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altri. Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata. Curricolo d istituto: - - -
Lo sviluppo dei concetti geometrici Modello di Van Hiele (1986) Visivo Riconoscere le forme presentate a livello percettivo, ma manca l abilità di rappresentarle mentalmente, ovvero di creare delle immagini mentali delle forme geometriche. Apprendere il vocabolario geometrico, identificare e riprodurre le figure in modo corretto. Descrittivo- Analitico Si inizia a riconoscere le figure in base alle loro proprietà. Le immagini perdono di importanza rispetto ai loro attributi, ma le proprietà non sono ancora ordinate,. Manca ancora l abilità di differenziarle in termini di definizioni e proposizioni, e di spiegare le relazioni tra le varie figure geometriche. Deduzioni informali Prime osservazioni delle varie relazioni tra le figure dal punto di vista logico. Conoscenza di una terminologia specifica appropriata e delle definizioni, così da poter riconoscere classi di figure e dedurne alcune proprietà. Non vi è ancora una comprensione degli assiomi e delle dimostrazioni.
Deduttivo Si comincia ad essere in grado di distinguere formalmente tra una proposizione e la sua inversa, Capire le dimostrazioni, i postulati, gli assiomi ed i teoremi. Il pensiero si occupa del significato di deduzione, del reciproco di un teorema, della condizione necessaria e sufficiente. Rigore geometrico L ultimo livello, del rigore geometrico,consente agli studenti di apprendere la geometria non-euclidea e di confrontare diversi sistemi di assiomi. La geometria viene pertanto rappresentata in modo astratto.
Curricolo d istituto: cosa ci sta? Modello A - Dalle Indicazioni si traggono gli obiettivi per il medio periodo (fine infanzia, terza e quinta primaria, fine sec. 1 grado) - Nel curricolo di istituto si specificano obiettivi operativi per il breve o brevissimo periodo (anno o frazioni di anno) Modello B - Dalle Indicazioni si traggono gli indirizzi metodologici - Nel curricolo di istituto si specificano attività esemplificative delle metodologie condivise da tutti
Mettiamoci all opera! Esempio: Proporzionalità e funzioni Infanzia à Primaria à Sec. 1 Grado Traguardi Traguardi Traguardi Obiettivi Obiettivi Obiettivi Indicazioni Indicazioni Indicazioni Obiettivi Obiettivi Obiettivi operativi operativi operativi
Compiti per casa Ciascuno cerchi, pensi, inventi due attività esemplificative per il raggiungimento di alcuni obiettivi operativi inidividuati MA per i livelli scolastici diversi da quello in cui insegna E specificando materiali e/o tecnologie impiegate e/o collegamenti con altre discipline
Pubblicità progresso I SCUOLA ESTIVA PER INSEGNANTI UMI-CIIM L insegnamento della matematica nel primo ciclo: le Indicazioni Nazionali dalla teoria alla pratica LACENO, Bagnoli Irpino (AV) 7-12 luglio 2014 Con la collaborazione di A.I.R.D.M.(Associazione Italiana Ricerca in Didattica della Matematica)
Grazie! Contatti: http://www.formath.it/forum/ andrea.maffia@unimore.it
Livello 02 2012/2013
Livello 06 2012/2013
PN 2012/2013
La matematica non è un dono di qualcuno a qualcun altro, ma una conquista personale (Enriques)