PROGETTO L2 PER ALUNNI NON ITALOFONI CHE NON SI AVVALGONO DELL' INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

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Sviluppare le abilità comunicative. Favorire gli apprendimenti relativi alle varie discipline. Sviluppare le abilità per orientarsi nel sociale. Prevenire l insuccesso scolastico. Alfabetizzazione linguistica Organizzare esperienze linguistiche per l'apprendimento della lingua italiana a vari livelli, con attenzione: 1. al linguaggio orale, al fine di: migliorare l'uso della lingua parlata per le esigenze della comunicazione quotidiana; arricchire il vocabolario di base dei singoli alunni; superare le difficoltà linguistiche, spesso legate alle differenze fonetiche fra la lingua d'origine e la lingua italiana. 2. al linguaggio scritto, al fine di: favorire il consolidamento del nuovo lessico acquisito; intervenire nel recupero delle difficoltà scolastiche. 3. alla lingua dello studio, al fine di: realizzare interventi per la facilitazione degli apprendimenti. Il percorso linguistico si svilupperà i tre livelli: 1 LIVELLO È la fase della prima emergenza alla quale è necessario dare risposta in tempi brevi. Un pronto intervento linguistico per soddisfare il bisogno primario di comunicare con compagni ed insegnanti. E' la fase che riguarda l apprendimento dell italiano orale, della lingua da usare nella vita quotidiana per esprimere bisogni e richieste, per capire ordini e indicazioni. 2 LIVELLO È la fase dell apprendimento della lingua orale e scritta non più rivolta alla sola dimensione della vita quotidiana e delle interazioni di base, ma della lingua per narrare, esprimere stati d animo, riferire esperienze personali, raccontare storie, desideri, progetti. 3 LIVELLO È la fase della lingua dello studio, dell apprendimento della lingua delle discipline, dell italiano come lingua dello sviluppo cognitivo e mezzo di costruzione dei saperi. È il percorso per la comprensione dei testi di studio, attraverso le fasi successive della: semplificazione/comprensione/appropriazione/decontestualizzazione.

Competenze chiave europee Comunicazione nella madre lingua. Comunicazione nelle lingue straniere. Competenza digitale. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche. Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Consapevolezza ed espressione culturale. SCUOLA DELL'INFANZIA Sviluppa il senso d'identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della propria famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Usa la lingua italiana, arricchisce il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni. Ascolta e comprende narrazioni. SCUOLA PRIMARIA Partecipa a scambi comunicativi. Ascolta e comprende testi orali cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali. Utilizza abilità funzionali allo studio.

Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri. Applica le conoscenze fondamentali relative all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso e ai principali connettivi. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Ascolta e comprende testi di vario tipo. Espone oralmente argomenti di studio e di ricerca avvalendosi di supporti specifici. Legge testi letterari di vario tipo. Usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base. Produce testi multimediali, utilizzando l'accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Gli OBIETTIVI FORMATIVI e le ATTIVITÀ' saranno definiti dal docente in considerazione delle esigenze, delle particolarità e dalle difficoltà di ogni singolo alunno. Metodologia Il lavoro verrà svolto tenendo conto dei livelli di competenza linguistica verificati attraverso delle prove d'ingresso. Tutte le attività saranno programmate con i docenti di classe per non svolgere un lavoro fine a se stesso, ma coordinato con le attività della classe di appartenenza dell'alunno straniero e per rispondere ai reali bisogni dell'alunno. Per poter gestire in modo efficace le attività del progetto volte sia all apprendimento della lingua della comunicazione che della lingua dello studio, è necessario che tutti gli insegnanti di classe siano coinvolti nel processo didattico-educativo e che ognuno si ponga come facilitatore rispetto al proprio ambito disciplinare. Per stimolare la partecipazione e la motivazione degli alunni, è necessario ricorrere a varie strategie didattiche, adeguate alle diverse situazioni scolastiche: attività ludica ed operativa, drammatizzazione e giochi di ruolo. Tale metodologia interattiva permette di: creare un contesto significativo, autentico e motivante per l alunno;

coinvolgere più capacità e abilità: capacità cognitive, affettive, linguisticocomunicative e sensoriali, rendendo l apprendimento più duraturo; sollecitare il processo d interazione e di socializzazione. Risultati attesi Facilitazione nell'inserimento e nell'integrazione. Miglioramento della socializzazione. Miglioramento del rendimento scolastico. Conseguimento di una discreta autonomia linguistica. Raggiungimento di determinati obiettivi delle programmazioni disciplinari. Accettazione e comprensione delle diversità. Docenti coinvolti Docenti di sezione, di classe primaria e secondaria; insegnanti con ore a disposizione; docenti dell'organico aggiuntivo potenziato. Destinatari Alunni stranieri non italofoni che non usufruiscono dell insegnamento della Religione Cattolica. Durata Intero anno scolastico nelle ore utilizzate per l' insegnamento della Religione Cattolica: 1 ora e 30 minuti per la scuola dell' infanzia, 2 ore per la scuola primaria e 1 ora per la scuola secondaria di primo grado. Valutazione complessiva del progetto Chi deve verificare i risultati in itinere e finali è il team docenti nella sua globalità, perché è nel contesto classe che l'alunno straniero interagisce fattivamente con i compagni e qui si verificano i progressi sia nell'ambito delle competenze linguistiche sia in quello dell'inclusione. Ripalimosani, 22 ottobre 2015