È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti

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È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttate via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un'altra opportunità, un'altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c'è un nuovo inizio. "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry

INDICE 1. La Carta dei servizi... 3 2. L Associazione Nuovo Cammino... 4 3. La Comunità Alloggio Nuovo Cammino... 5 3.1. Finalità del servizio.... 5 3.2. Capacità ricettiva e funzionamento... 5 3.2.1. I destinatari... 5 4. Obiettivi e definizione del Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.)... 6 5. I servizi offerti dalla Comunità Alloggio... 9 6. Criteri di ammissione e dimissione... 11 7. Il minore e la sua rete... 12 7.1. Il rapporto con la famiglia e/o con le persone significative... 12 7.2. Il rapporto con i servizi invianti... 12 7.3. Il rapporto con i servizi territoriali... 12 8. Le risorse umane.... 13 9. L ambiente di lavoro... 13 10. Il sistema di controllo della qualità del servizio... 13 11. Ubicazione e contatti... 15 2

1. LA CARTA DEI SERVIZI La finalità della carta dei servizi (in applicazione dell art. 13 della legge 328/2000) è di presentare alle famiglie, alla comunità territoriale, alle Pubbliche Amministrazioni, i principi e le metodologie del servizio, l organizzazione, gli strumenti di verifica e di misurazione della qualità del lavoro svolto. La carta dei servizi offre quindi un vero e proprio strumento di controllo della qualità erogata e può essere considerata una sorta di patto tra utenti, operatori e amministratori. È uno strumento dinamico, sottoposto a verifica almeno una volta all anno e revisionato ogni qual volta sia necessario. La carta dei servizi è a disposizione presso la sede legale dell Associazione, la Comunità Alloggio ed è possibile consultarla sul sito www.nuovocammino.com 3

2. L ASSOCIAZIONE NUOVO CAMMINO L Associazione nasce nell aprile dell anno 1996 per volontà di un gruppo di cittadini al fine di attivare una serie di iniziative esclusivamente con finalità di solidarietà sociale. L Ente, attivo dal 1997, ha attuato, nel corso degli anni, diverse iniziative in svariati settori e ambiti. L Associazione, senza finalità di lucro, si propone di affermare comuni ideali e di svolgere attività nel campo culturale, sociale, sanitario e umanitario. L Associazione Nuovo Cammino si caratterizza già dai primi passi per l implementazione di servizi socio-sanitari innovativi e di grande valenza esperienziale, che interessano il territorio della Regione Sicilia e precisamente la Provincia di Trapani e Palermo. L Associazione persegue i seguenti fini: sensibilizzare i cittadini a particolari problemi della vita civile, sociale e culturale, ricercando il soddisfacimento dei bisogni collettivi ed individuali attraverso i valori della solidarietà, favorendo e/o collaborando a forme partecipative d intervento sociosanitario sull ambiente, sui minorati, sull infanzia, sui minori, anziani, tossicodipendenti, portatori di handicap ed extracomunitari; promuovere iniziative d informazione e formazione sanitaria e di tutela della salute nei suoi aspetti sanitari e sociali; promuovere le pari opportunità; organizzare la formazione e la riqualificazione professionale; promuovere corsi di addestramento e qualificazione nello svolgimento di attività e servizi diretti al recupero dei portatori di handicap; svolgere servizi diretti a prevenire ogni forma di devianza e di tossicodipendenze promuovendo iniziative educative, sportive, ricreative e culturali nei confronti dei soggetti a rischio; gestire corsi di formazione nel settore ambientale e sociale. Accreditata presso la Regione Sicilia e presso il Ministero della Salute, l'associazione negli anni ha promosso molteplici iniziative nell ambito della formazione, dotandosi della Certificazione di Qualità per la progettazione ed erogazione di corsi di formazione e orientamento professionale, svolgendo altresì attività di Formazione Continua in Sanità (ECM). Tra le altre iniziative promosse si evidenziano le numerose attività di Assistenza Domiciliare presso diversi Comuni della Provincia di Palermo e Trapani e l organizzazione di eventi. Si occupa, inoltre, dal 2003 di realizzare e gestire progetti di Servizio Civile Nazionale. 4

3. LA COMUNITÀ ALLOGGIO NUOVO CAMMINO La Comunità Alloggio Nuovo Cammino, gestita dall Associazione Nuovo Cammino, è nata nel 2013 con decreto n. 2244 del 13 dicembre 2013 rilasciato dall Assessorato Regione Siciliana- Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali. 3.1. FINALITÁ DEL SERVIZIO La Comunità Alloggio è un servizio residenziale che accoglie minori in particolari condizioni esistenziali da non consentirne la permanenza del nucleo familiare d origine. La Comunità Nuovo Cammino si impegna per il superamento della diverse forme di disagio e di marginalità giovanile, intendendo accogliere la storia e la vita della persona. Offre un luogo di sostegno e di aiuto alla crescita e allo sviluppo di minori con problematiche relazionali, affettive, familiari, scolastiche e di devianza. 3.2. CAPACITÁ RICETTIVA E FUNZIONAMENTO La Comunità Alloggio Nuovo Cammino è attualmente in grado di accogliere 10 minori; è previsto un funzionamento per 365 giorni all anno con un assistenza continuativa 24 ore al giorno. 3.2.1. I DESTINATARI La struttura si rivolge ad adolescenti e giovani adulti, ambo i sessi, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, per i quali si rende necessario la permanenza in comunità per le ragioni che possono essere così sintetizzate: ragazzi che vivono in condizioni sociali e familiari difficili e rischiose per un adeguato sviluppo in età evolutiva, sottoposti ad eventuali preocedimenti civili e/o in affido presso i servizi sociali per i quali sia ritenuto utile il collocamento in comunità (ad esempio minori maltrattati provenienti da famiglie problematiche, minori in stato di abbandono o privi di legami familiari, minori con difficoltà relazionali, affettive ed emotive); giovani che provengono da fenomeni di immigrazione clandestina e che sono a rischio di sfruttamento e/o coinvolgimento in attività illecite ed illegali; ragazzi autori di reato, quindi con vincoli giuridici, ai quali è stato prescritto dal Tribunale per i Minorenni il collocamento in comunità. In tal caso la Comunità accoglie ragazzi con le seguenti misure: 1. collocamento in comunità (art. 22 D.P.R. 448/ 88), 2. sospensione del procedimento e messa alla prova (art. 28 D.P.R. 448/ 88), 3. misure alternative e/o sostitutive alla detenzione; 5

4. OBIETTIVI E DEFINIZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.) La Comunità esiste per rispondere, in generale, ad un bisogno di tipo sociale, strettamente connesso ad esigenze educative. Per raggiungere tale obiettivo per ogni minore viene definito il cosiddetto P.E.I. progetto educativo individualizzato. Il P.E.I. viene redatto a seguito di un primo periodo di osservazione del minore da parte dell equipe di lavoro, sulla scorta delle informazioni fornite dai servizi invianti e sulla base delle osservazioni circa le modalità relazionali e dei comportamenti messi in atto dal minore, al fine di comprenderne le caratteristiche psicologiche e le esigenze emotivo-affettive. A partire dalle osservazioni compiute, si procede alla costruzione di un ipotesi di intervento specifico ed individualizzato, modulato nella sua realizzazione sulla continua verifica delle risposte fornite dal minore stesso. Pertanto il P.E.I. persegue i seguenti obiettivi: aumentare la possibilità che il minore viva ed esprima la sua condizione di adolescente, offrendo un ambiente accogliente e protettivo, tutelandolo dal carico di responsabilità e dalle sue implicazioni nei disturbi della dinamica familiare. Superare la condizione di solitudine dei minori attraverso la costruzione e lo sviluppo di relazioni significative, promuovendone così la crescita. Accrescere l autonomia personale a partire dalla quotidianità (ad esempio: ordine e pulizia personale, gioco, impegni scolastici e gestione del proprio tempo). Potenziare la capacità di pensiero personale e di rielaborazione, dando particolare valore all impegno scolastico come esperienza formativa e di integrazione. Aumentare la capacità del minore di orientarsi nel futuro, aiutandolo a rileggere la propria storia e a dare voce ai propri vissuti passati e presenti. Aumentare la possibilità di un passaggio del minore in un adeguato contesto relazione ed affettivo, attraverso un lavoro integrato con i servizi socio-sanitari e, ove possibile, il coinvolgimento della famiglia d origine. Ridurre, quando presente, il pregiudizio nei confronti del minore in Comunità da parte dei contesti con cui interagisce quotidianamente, promuovendo l integrazione sociale all interno del territorio in cui è inserita la Comunità. Saranno pertanto agevolati i rapporti con amici, compagni di classe, la partecipazione ad attività cultuali e ludiche presenti sul territorio; Il P.E.I. comprende: osservazione del minore; obiettivi educativi; 6

strumenti e metodi; tempi di realizzazione; modalità di verifica. Il P.E.I. tiene conto di alcuni punti di riferimento fondamentali: la qualità della relazione globale tra operatori e minore, sulla base della conoscenza dei bisogni reali dell adolescente; la definizione dei percorsi educativi individualizzati, articolando interventi mirati alle specifiche esigenze dei minori in equilibrio con la realtà comunitaria e la rete dei servizi esistente. Bisogna partire dalle esigenze e dai bisogni reali, che non sono facilmente traducibili in parole, è infatti, compito dell adulto offrire spazi e contesti di ascolto e di confronto affinché il minore possa esprimersi. Principio chiave del P.E.I. è la personalizzazione, partendo dal presupposto che le persone sono uniche e irripetibili. Questo principio si concretizza nella scelta di differenziare il percorso comunitario di ogni ragazzo sia a livello progettuale sia a livello operativo, intervenendo sia sul piano relazionale, affettivo, sociale e culturale. la co-progetazione con i ragazzi, i quali vanno coinvolti in un processo di progressiva consapevolezza degli obiettivi da perseguire per il loro stesso benessere. L accoglienza, soprattutto con le persone in età evolutiva, si caratterizza non solo come un andare incontro all altro, ma in modo particolare come un prenderlo con sé per affiancarlo e accompagnarlo nel suo processo evolutivo. Accogliere significa ascoltare, accettare, osservare, comprendere, senza aprioristici giudizi di valore la persona e le sue esperienze di vita nella loro globalità. Responsabilizzare, ossia la promozione delle capacità di riconoscersi come autori/attori del proprio percorso di vita e, sulla base di questa consapevolezza, di agire le proprie scelte presenti e future. Gli interventi saranno mirati a predisporre azioni educative capaci di sviluppare e incrementare, tenendo conto del livello evolutivo di ciascun ragazzo, il senso di responsabilità individuale; attraverso il fare responsabile, infatti i ragazzi possono proseguire nel loro percorso di crescita verso la capacità di progettare il proprio futuro e rendere conto, a se stessi e agli altri, delle proprie azioni. L applicazione di questo principio, che ha origine dalla psicologia giuridica applicata in campo penale minorile, sarà esteso a tutti i ragazzi inseriti in comunità; con i ragazzi sottoposti a procedimento penale sarà dedicata poi particolare attenzione al fine di metterli nelle condizioni di sviluppare riflessioni attente e responsabili sui reati commessi. 7

Sviluppo della capacità di empowerment, intesa come la possibilità delle persone di partecipare attivamente alla dimensione della comunità in cui sono inserite, percependosi in grado di gestire la propria vita e gli eventi che si verificano. Le tre componenti del processo di empowerment oggetto di riflessione sono: - il senso di autoefficacia percepita (incremento del senso di sé come capacità di poter influenzare il proprio destino e realizzare i propri obiettivi); - le strategie di coping (formulazione e messa a punto di strategie per fronteggiare le difficoltà e per conseguire con successo i propri obiettivi, mettendo a frutto le risorse disponibili); - la comprensione dei contesti umani (la comprensione critica e realistica dei fattori che influenzano la vita umana). 8

5. I SERVIZI OFFERTI DALLA COMUNITÁ ALLOGGIO La Comunità Alloggio Nuovo Cammino offre degli interventi educativi personalizzati, accogliendo il minore in un contesto educativo che si adegua a lui favorendo la costruzione di relazioni significative. Attivazione di laboratori Accoglienza, osservazione e progettazione Gestione dei rapporti con i servizi sanitari e sociali Supporto psicologico Comunità Alloggio Nuovo Cammino SERVIZI Intervento di socializzazione e risocializzazione Iscrizione al centro per l impiego e avviamento alla formazione professionale Inserimento scolastico Organizzazione del tempo libero I servizi offerti dalla Comunità sono: 1. accoglienza, osservazione, progettazione: dopo un primo periodo di accoglienza e osservazione, le figure professionali interne, in accordo con il Servizio Sociale competente, stilano il P.E.I.; 9

2. gestione del rapporto con i servizi sanitari e sociali: l intervento educativo per il minore è progettato con il Servizio Sociale di appartenenza, mentre per le prestazioni sanitarie di base e specialistiche la comunità si avvale del Servizio Sanitario Nazionale; 3. intervento di socializzazione e risocializzazione: la Comunità si prefigge l obiettivo di favorire il rapporto tra coetanei, allargando le esperienze sociali attraverso l inserimento dei ragazzi in gruppi differenti e utilizzando le strutture scolastiche, lavorative, sportive, ricreative e culturali; 4. organizzazione del tempo libero: la Comunità offre ai minori la possibilità di frequentare palestre, di svolgere attività sportive di vario genere o dedicarsi ad attività culturali; 5. inserimento scolastico: gli educatori insieme al responsabile della Comunità, attraverso un confronto con i Dirigenti Scolastici, scelgono la scuola sul territorio più adatta alle necessità del minore; 6. iscrizione al centro per l impiego e avviamento alla formazione professionale: qualora il minore raggiunga l età di 16 anni e manifesti la propensione a intraprendere un attività lavorativa, sentito preventivamente il parere del Servizio Sociale competente, si provvede ad accompagnare il minore presso l ufficio competente per territorio valutando insieme la possibilità di un inserimento nel mondo del lavoro; oppure sentite le necessità del minore si può avviare quest ultimo alla partecipazione a corsi di formazione professionali; 7. supporto psicologico: lo psicologo e tutto il personale della comunità, risponderanno in maniera immediata e professionale agli eventuali disagi psico-affettivi del minore dettati dalla temporanea frattura con il mondo esterno e dallo stato di abbandono in cui si trova; 8. attivazione di laboratori: di vario interesse per incentivare e/o potenziare le capacità manuali e cognitive dei ragazzi. 10

6. CRITERI DI AMISSIONE E DIMISSIONE Ammissione Le richieste di ammissione in Comunità vengono valutate e concordate fra gli operatori dei servizi territoriali che hanno in carico il minore e il responsabile della struttura con l equipe educativa. I servizi sociali territoriali devono accompagnare la richiesta di ammissione con una relazione sociale aggiornata e scritta comprendente l anamnesi familiare, la scheda sanitaria, la copia del decreto del T.M. (se prevista), l eventuale valutazione psicologica. Il minore deve essere coinvolto, per quanto possibile, nell intera procedura di ammissione. Tale procedura prevede: - incontro conoscitivo e di valutazione tra il responsabile della Comunità e i servizi sociali invianti; - confronto dell equipe educativa della Comunità per la valutazione del caso; - accettazione dell inserimento: viene definita la data di accoglimento concordata con l ente inviante e definizione del P.E.I. Al momento dell inserimento viene richiesta la seguente documentazione: documenti personali del minore, relazione del medico curante sulle condizioni di salute del minore (per consentire un adeguata presentazione al nuovo medico curante che verrà individuato dalla Comunità), informazioni circa il percorso scolastico e formativo. NOTA: L ammissione è subordinata ad un impegno di spesa dell ente pubblico. Si richiede all ente inviante l inoltro della delibera o determina con la quale l ente si impegna al pagamento dell intera retta. Dimissione Le dimissioni del minore dalla Comunità sono valutate e concordate fra i servizi sociali territoriali invianti e il responsabile della struttura. Le dimissioni possono avvenire: - ad ultimazione del P.E.I.; - quando la presenza del minore provoca danno e comprovato pregiudizio a lui stesso o agli altri conviventi, esperiti tutti i tentativi di supporto attivabili, il responsabile della Comunità può richiedere che i servizi dispongano l allontanamento del minore dalla struttura; - a seguito di eventi o situazione nuove che coinvolgono il minore, da valutare sempre con il servizio inviante. 11

Al momento della dimissione è redatta una relazione conclusiva rispetto agli interventi effettuati e ai risultati conseguiti. 7. IL MINORE E LA SUA RETE L idea è quella che solo collaborando insieme con tutte le agenzie e le persone significative coinvolte nel P.E.I. è possibile aiutare il minore nella crescita tenendo sempre in mente il suo interesse e benessere complessivo. 7.1. IL RAPPORTO CON LA FAMIGLIA E/O CON LE PERSONE SIGNIFICATIVE Fin dall inizio dell inserimento in Comunità gli operatori terranno in considerazione la situazione familiare del minore in accordo con i servizi territoriali e, rispettando i possibili vincoli normativi (visite regolamentate dal Tribunale per i Minorenni),cercheranno (laddove è possibile) di non interrompere i contatti con la famiglia. L equipe della Comunità è inoltre disponibile ad effettuare, sempre previo accordo con i servizi invianti, incontri con i familiari finalizzati al sostegno, al monitoraggio e alla verifica della relazione in corso con il minore. 7.2. IL RAPPORTO CON I SERVIZI INVIANTI Il nostro obbiettivo è quello di stabilire con i servizi invianti rapporti di collaborazione basati sulla fiducia e sul confronto reciproco, così da poter condividere informazioni, strumenti e osservazioni finalizzate ad una presa in carico complessiva del minore. L interscambio di esperienze e di informazioni risulta infatti di reciproca utilità per intervenire correttamente a diversi livelli. Una tale collaborazione si concretizza in incontri di verifica periodica; nella formulazione di progetti; accordandosi sulla gestione dei rapporti con la famiglia di origine e/o con le altre agenzie educative. 7.3. IL RAPPORTO CON I SERVIZI TERRITORIALI La Comunità Alloggio valorizza le risorse e le realtà territoriali che direttamente e indirettamente possono contribuire al progetto del minore. Vengono mantenuti contatti: - scuole, - gruppi e associazioni del territorio, - servizi ricreativi, - centri sportivi. 12

8. LE RISORSE UMANE La Comunità Alloggio Nuovo Cammino è condotta da personale professionalmente preparato nelle discipline socio-psico-pedagogiche che garantisce un approccio multidisciplinare e integrato. Ogni operatore all interno della Comunità deve essere per ogni minore: - un riferimento di autorità autorevole (relazione); - un facilitatore degli scambi psicosociali (amplificatore); - un riferimento affettivo e di sicurezza (contenitore); - creatore di occasioni per scoperte e nuovi rapporti (mediatore). Tutto il personale è costantemente formato e aggiornato attraverso incontri di formazione all interno e all esterno della struttura; gli operatori partecipano ad incontri periodici di supervisione (sia singolarmente che di gruppo) effettuati dal coordinatore della comunità (assistente sociale) e dallo psicologo. 9. L AMBIENTE DI LAVORO Il responsabile del servizio, al fine di garantire le migliori condizioni di lavoro per i suoi collaboratori, valuta e considera attentamente i fattori sia fisici (calore, luminosità, ecc..), sia umani (creatività, coinvolgimento, ecc..) che costituiscono l ambiente di lavoro stesso. La comunicazione tra l equipe è ritenuta valore fondamentale per il vivere bene in gruppo. Le riunioni d equipe saranno accompagnate, altresì, da momenti individuali in cui poter esplorare le aree di difficoltà e poter trovare efficaci soluzioni per lavorare al meglio. 10. IL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA QUALITÁ DEL SERVIZIO La Comunità Alloggio Nuovo Cammino vuole impegnarsi a migliorare continuamente la qualità del servizio erogato, per renderlo sempre più rispondente ai bisogni dell utenza e del territorio. La politica della qualità della Comunità Alloggio pone al centro del processo di erogazione l utente diretto, ma che considera soggetti attivi e fondamentali anche tutti coloro che intervengono nell erogazione e fruizione del servizio, i cosiddetti stakeholders. La politica della qualità della Comunità Alloggio Nuovo Cammino si basa su tre principi cardine, da cui si ricavano poi gli obiettivi e le modalità operative per perseguirli: - l utente al centro del servizio e il soddisfacimento del suo bisogno è il fondamento del processo di erogazione e quindi della struttura stessa; - tutti gli stakeholders partecipano attivamente al processo di erogazione e monitoraggio del servizio e tutto il personale interviene nello sviluppo della qualità della struttura; 13

- la qualità del servizio va migliorata continuamente e costantemente, al fine di accrescere efficienza ed efficacia e garantire livelli qualitativi sempre più elevati. Le dimensioni che vengono considerate sono relative a: personale-qualità professionale, processo di aiuto-qualità relazionale, informazione e accoglienza, prestazioni-qualità educativa, la comunità-qualità della struttura. Per poter realizzare valutazioni puntuali ed un monitoraggio costante il responsabile della Comunità Alloggio si serve di diverse fonti per raccogliere le informazioni: - diario quotidiano degli educatori; - colloqui con gli utenti; - valutazioni a partire dai progetti educativi individualizzati; - verifiche interne sul funzionamento, nell ambito della supervisione prevista; - verifiche con i servizi sociali invianti. 14

11. UBICAZIONE E CONTATTI Associazione Nuovo Cammino Sede legale via Gramsci, 5 90042 Borgetto (Pa) Tel 091 7669000 0917669001 Fax 091 8783395 e-mail nuovocammino@gmail.com Comunità Alloggio Nuovo Cammino via Rosa Luxemburg, 20-90042 Borgetto (Pa) Tel. 091 8981810 Fax 091 8783395 e-mail ca.nuovocammino@libero.it Contatti utili Presidente dell Associazione Nuovo Cammino Lupo Paolo Filippo Dott.ssa Cinzia Tarantino (Assistente Sociale) e-mail tarantino.cinzia@gmail.com Sig. Giuseppe Barranca tel. 388 7862838 e-mail giuseppe.barranca83@gmail.com Documento aggiornato al 19.01.2014 15