Comunità Familiare per Minori La Goccia. Progetto Generale di Comunità

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1 Comunità Familiare per Minori La Goccia Progetto Generale di Comunità

2 Premessa: il valore della famiglia La Comunità familiare per Minori La Goccia nasce nella consapevolezza che la famiglia rappresenta l unità fondamentale della società e costituisce l ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, come proclamato nel Preambolo alla Convenzione internazionale sui Diritti dell Infanzia delle Nazioni Unite, del 1989, ratificata dall ordinamento italiano con l. 176/1991. La Goccia si propone di garantire al fanciullo il suo diritto ad una famiglia, nel riconoscimento dell importanza, ai fini dello sviluppo armonioso e completo della sua personalità, di crescere in un ambiente familiare, in un clima di felicità, di amore e di comprensione e nell intento di prepararlo pienamente alla vita nella società, educandolo in uno spirito di pace, di dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà. 1. Obiettivi e riferimenti educativi generali La Comunità familiare per Minori La Goccia è volta a perseguire finalità di solidarietà sociale, attraverso attività di intervento e di sostegno nei confronti di minori in difficoltà, in ragione delle condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari. Coerentemente con lo spirito dell Associazione La Goccia Onlus nella quale la Comunità familiare per Minori si inserisce, in attuazione del proprio Statuto e delle finalità statutarie dell Azione Cattolica Italiana, La Comunità Familiare propone di promuovere lo sviluppo integrale della persona umana con particolare attenzione ai minori e la rimozione di ogni ostacolo alla salute fisica e psichica delle persone, al pieno sviluppo della loro personalità nel rispetto della cultura, dei valori e dello spirito creativo di ciascuno. La Comunità familiare per minori La Goccia vuole configurarsi come ambiente di vita temporaneamente alternativo al nucleo familiare ed è caratterizzata da relazioni significative stabili, finalizzate a rispondere adeguatamente ai bisogni e alle esigenze di minori provvisoriamente allontanati dal nucleo familiare originario. Gli obiettivi generali che la Comunità familiare La Goccia persegue, in collaborazione con l Associazione La Goccia ONLUS sono: - accoglienza di minori in difficoltà, nel tentativo di soddisfare adeguatamente i loro bisogni, di favorire la costruzione dell individualità, il senso di relazione e di appartenenza, la capacità di espressione; - promozione di una cultura dell affido e dell adozione, attraverso iniziative volte alla sensibilizzazione della società civile; - creazione di un sistema di educazione permanente intorno all idea di famiglia comunità educante ; - predisposizione di supporto progettuale e professionale ai minori e alle coppie che li accolgono; 2

3 - interazione con le risorse esistenti nell ambito territoriale di riferimento, per garantire una progettualità di insieme in relazione ai minori, nel soddisfacimento ottimale dei bisogni del territorio; - raccordo delle disponibilità all accoglienza delle famiglie del territorio con i bisogni dei minori, attraverso una formazione qualificata delle stesse ed un supporto permanente mediante gruppi di auto-aiuto e di un équipe professionalmente qualificata. 2. Servizi offerti La Goccia è una Comunità familiare che accoglie minori in età prescolare (0-6 anni) e si pone come struttura educativa residenziale, caratterizzata dalla convivenza continuativa e stabile di una coppia di coniugi che, coordinando il lavoro degli operatori professionalmente qualificati e dei volontari e provvedendo all ospitalità e al sostegno educativo dei minori in difficoltà, assumono le funzioni genitoriali e vivono insieme ad un piccolo gruppo di minori, in una abitazione che costituisce la loro residenza abituale. La struttura è predisposta all accoglienza di 4 minori. L Associazione La Goccia ONLUS, realtà associativa nell ambito della quale nasce la Comunità familiare per Minori, propone: a) iniziative di studio e riflessione volte alla promozione della vita attraverso la valorizzazione della famiglia, finalizzate ad un rinnovamento culturale e alla creazione di un sistema di attenzione al mondo dell Infanzia; b) azioni di sensibilizzazione e di formazione attraverso l opera di volontari e di esperti; c) progetti educativi, finalizzati all accoglienza di minori in difficoltà, attraverso la disponibilità di famiglie che, legate statutariamente all'associazione "La Goccia Onlus" vorranno aprirsi all'affido e/o all'adozione; d) il supporto progettuale e professionale da garantire al minore e alla coppia affidataria; e) la creazione di un centro di documentazione sulle tematiche riguardanti la famiglia ed i minori attraverso l'attivazione di una banca dati multimediale. 3. Organigramma, numero delle figure adulte impegnate e relativa formazione La Comunità si avvale delle seguenti Figure istituzionali: Coordinamento: Famiglia affidataria con esperienza di affido e con una rilevante formazione nell ambito sociale, maturata attraverso percorsi educativi in Azione 3

4 Cattolica, esperienze di servizio nel volontariato sociale, nello specifico cofondatori di una Comunità per tossicodipendenti, all interno della quale si è anche svolto il ruolo di operatore. Attualmente coofondatori dell Associazione LA Goccia ONLUS nonché famiglia affidataria di riferimento nella Comunità Familiare La Goccia. Funzione educativa: N.1 Educatore in possesso di diploma di Scuola Media Superiore, laureanda in Psicologia e con un esperienza specifica nel settore, nonché una formazione maturata all interno dell associazionismo cattolico, in particolare nell Azione Cattolica. N.1 Educatore con Laurea in Discipline Sociali, con esperienze di volontariato all interno della Caritas, mediante il Servizio Civile Volontario, nonché con esperienze precedenti di tirocinio nei carceri femminili. Personale ausiliario: N.1 Collaboratore con mansioni di supporto alle attività domestiche 4. Modalità di erogazione del servizio Modalità di inserimento dei minori nella struttura L ospitalità è attuata sulla base dell autorizzazione regionale rilasciata con Decreto del Dirigente dei Servizi Sociali n.251, del 20 novembre 2002, che prevede la possibilità di accogliere cinque minori di ambo i sessi, in avvio di affido in età pre-scolare. L équipe della Comunità valuta gli inserimenti in relazione alle presenze accolte e ai progetti in essere sui minori, attraverso: o uno scambio di comunicazioni con il servizio richiedente, volto all acquisizione della documentazione relativa al caso (relazione di presentazione); o eventuale colloquio con il servizio inviante per l acquisizione di ulteriori informazioni; o riunione d'équipe di comunità per la discussione del caso e la valutazione dell'eventuale inserimento; o in caso di parere favorevole, concertazione delle modalità di inserimento con il servizio richiedente; o definizione, da parte del servizio inviante, della previsione di permanenza del minore in comunità, dei rapporti del minore con la famiglia d'origine, della gestione dei rapporti con la scuola e degli obiettivi generali; o definizione delle modalità di vigilanza del minore da parte del servizio inviante e dei rapporti del servizio con la comunità. 4

5 Progettazione educativa Per ogni minore accolto, viene elaborato un Progetto Educativo Personalizzato, volto a garantire lo sviluppo di una personalità ben integrata ed armonica. La predisposizione e la qualificazione di un progetto individuale e sociale rappresenta una modalità progettuale indispensabile, legata allo stile di una comunità familiare che accoglie e sostiene i bambini e le bambine in una dimensione relazionale-affettiva. Il progetto educativo personalizzato viene predisposto secondo uno schema metodologico che si articola in diverse fasi: o ascolto del minore: attenzione alla sua specifica individualità, acquisizione di informazioni sull ambiente familiare e sociale di riferimento, individuazione dei suoi bisogni e delle peculiarità che lo contraddistinguono; o progettazione: definizione di uno specifico progetto individuale, nel rispetto delle esigenze e dei bisogni rilevati ed in conformità con gli obiettivi specifici delle linee programmatiche del servizio; o attuazione del progetto: realizzazione del programma educativo predisposto e dei progetti educativi individuali concordati; o monitoraggio: verifica e valutazione degli interventi avviati, dei risultati ottenuti e delle conseguenze prodotte. Dimissioni Le dimissioni dei minori accolti vengono disposte dall Autorità giudiziaria competente. Qualora l autorità giudiziaria disponga l affidamento (temporaneo o preadottivo) presso un altro nucleo familiare, compatibilmente con le esigenze e con le modalità rilevate dal provvedimento giudiziario, è prevista una fase di collaborazione con la nuova famiglia che accoglierà il minore, secondo modalità e tempi da concordare congiuntamente caso per caso, finalizzata a garantire al minore e alla famiglia la possibilità di conoscersi reciprocamente, volta a permettere la condivisione e la continuità del progetto educativo elaborato per il minore. 5. Organizzazione quotidiana delle attività La Comunità familiare La Goccia si struttura intorno ad un nucleo familiare di riferimento e le giornate si articolano seguendo i ritmi e le esigenze dei bambini che ne fanno parte. I bambini di 3 anni e oltre frequentano regolarmente la scuola materna; i bambini di età inferiore restano nella struttura, dove vengono organizzate attività ludiche ed educative, diversificate secondo le età, le caratteristiche e le esigenze di ognuno di essi. Per i bambini con difficoltà, vengono predisposte delle collaborazioni con Enti pubblici e privati, volte a garantire percorsi mirati, secondo una progettualità 5

6 fisioterapica, riabilitativa e quant altro di renda necessario per lo sviluppo armonico del minore, secondo i criteri generali del PEP. 6. Modalità della propria apertura al territorio A livello istituzionale, la Comunità familiare per Minori La Goccia ha posto in essere una convenzione con il Comune di Macerata, secondo un criterio che mira a valorizzare una collaborazione stretta con il territorio di appartenenza. La collaborazione con l ambito territoriale di riferimento in merito alle politiche minorili e con i soggetti che operano nel territorio è volta alla realizzazione di una politica organica e strutturata, garantita da una progettazione condivisa attraverso frequenti momenti di scambio e di confronto. Le scuole materne frequentate dai bambini accolti nella Comunità familiare mediante un interazione con la coppia genitoriale, collaborano alla realizzazione del PEP in un ottica di sinergia. 7. Le strategie di formazione permanente per gli operatori Tutte le figure che partecipano a vario titolo al percorso educativo, sono tenute ad una formazione e ad un aggiornamento periodici e costanti, che si realizzano attraverso la predisposizione di riunioni d équipe della comunità con cadenza settimanale, a cui partecipano tutti gli operatori, la coppia di coniugi con funzioni genitoriali. E prevista anche la partecipazione a corsi o convegni riguardanti tematiche inerenti alle finalità generali dell Associazione e della Comunità familiare. Le figure degli operatori volontari che collaborano alle attività della Comunità vengono coinvolte attraverso percorsi educativi predisposti dall area formativa dell Associazione. A supporto di tutta l équipe della comunità, l Associazione ha stabilito una consulenza di uno psicologo docente presso l Università degli Studi di Macerata, con il ruolo di supervisore. Ulteriore supporto viene svolto da figure professionali di riferimento esterne, in risposta alle problematiche e alle tematiche che di volta in volta emergono nell attività di accoglienza della Comunità. 8. Modalità del lavoro d équipe di comunità Il lavoro d équipe si realizza, mediante riunioni periodiche, su due dinamiche distinte e complementari. Con riferimento ai minori accolti, vengono adottati i seguenti criteri: o lettura dei bisogni dei minori accolti; o strutturazione di strategie mirate attraverso progetti educativi personalizzati; o verifica periodica degli stessi; 6

7 o stesura di relazioni per i servizi di competenza. In merito alle dinamiche relazionali tra operatori, l attività si concentra su: o metodi educativi; o sinergie progettuali; o approfondimenti tematici su questioni, problematiche e criticità. 9. Aggiornamento periodico Il mutare dei bisogni e le caratteristiche del territorio rendono necessaria una periodica verifica degli orientamenti e delle risposte che la Comunità familiare e per essa l Associazione La Goccia ONLUS predispongono, in relazione alle risorse che gli sono proprie. In tal senso, il Progetto Generale di Comunità sarà aggiornato periodicamente e con esso tutto quanto si rende necessario, al fine di mantenere un elevato standard di qualità dei servizi erogati. Il Presidente 7

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