COMUNE DI CALTABELLOTTA PIANO REGOLATORE GENERALE RELAZIONE PRELIMINARE SULLE SCELTE URBANISTICHE FONDAMENTALI E SUGLI



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COMUNE DI CALTABELLOTTA PIANO REGOLATORE GENERALE RELAZIONE PRELIMINARE SULLE SCELTE URBANISTICHE FONDAMENTALI E SUGLI INDIRIZZI ASSUNTI PER LA REDAZIONE DEL PIANO A) Premessa Il Piano Regolatore Generale individua le linee guida per la pianificazione del territorio di Caltabellotta e della frazione di S.Anna rapportate allo spazio temporale di un ventennio. Unitamente al P.R.G. sono state redatte le Prescrizioni Esecutive (Piani Particolareggiati) che, ai sensi della L.R 27/12/78, n. 71 e della L.R 30/04/91 n.15, sono rapportate allo spazio temporale di un decennio, ed il Regolamento Edilizio. La redazione del P.R.G. è avvenuta secondo le direttive generali "da osservarsi nella stesura del piano", fornite dall' Amministrazione Comunale ai sensi dell'art. 3 della L.R 30/04/91 n. 15 (vedi all. 1), allo schema di massima approvato con delibera n. 1 del 1/10/96 dal commissario ad acta ed alla delimitazione delle aree da assoggettare alle prescrizioni esecutive deliberata dal Commissario ad acta con delibera n. 11 del 30/3/2000. 2

1) FORMAZIONE DEL PRG 1.1) STATO DEL TERRITORIO Il territorio di Caltabellotta è caratterizzato da: notevoli attrattive di carattere paesaggistico; numerose aree di interesse archeologico e vari beni monumentali isolati. un ambiente agricolo che varia dalle colture speciali (agrumeti, coltivazione di fragole, frutteti) nelle aree più prossime al mare, al pascolo zone più impervie e montagnose. Il territorio agricolo costituisce, ancor oggi, la base economica dell intera popolazione. La società locale ha forti radici nel territorio ed è, ancora, legata alla terra ed alle sue risorse sia in termini affettivi sia in termini economici. L abitato di Caltabellotta è caratterizzato da in impianto medievale con strade molto strette, realizzate a misura d uomo. La percorribilità veicolare è molto limitata malgrado la trasformazione di molte gradinate in strade carrabili a forte pendenza. Le abitazioni, del tipo unifamiliari, sono caratterizzate da una impostazione costruttiva determinata dall orografia dei luoghi e dal dislivello delle strade su cui si affacciano. L impostazione tipica e prevalente è su tre livelli collegate da scale interne. I vani a piano terra sono sempre seminterrati. Le abitazioni non sempre rispondono ai moderni canoni abitativi. Negli ultimi anni si è manifestata un crescente domanda di nuove unità abitative rispondenti alle moderne esigenze, domanda che non è certamente di natura speculativa ma piuttosto l aspirazione a potere 3

insieme restare nel proprio habitat e disporre di una casa confortevole. La mancanza di tale possibilità ha negli ultimi anni fatto si che numerose famiglie abbiano scelto di trasferire la loro abituale residenza nelle vicine Sciacca e Ribera. 1.2) METODOLOGIA La metodologia seguita nella formazione del PRG è stata finalizzata al conseguimento di un giusto equilibrio tra: miglioramento della qualità urbana; valorizzazione delle risorse architettoniche, paesaggistiche ed ambientali attraverso una prima misura di vincolo e tutela di tali risorse; normative semplificate e precise tendenti a conseguire insieme tutela e buon uso del territorio. Una scelta base per il territorio urbano è consistita nell esaltare e mantenere le caratteristiche medievali del tessuto urbano. Una scelta correlata alla precedente consistente nell assegnare alla interpretazione dei caratteri urbani e territoriali un ruolo guida sia alle scelte operate dal piano sia a quelle che potrebbero essere successivamente operate. Una scelta tecnica di forte correlazione tra gli strumenti operativi del piano in modo da ottenere risultati di controllo sia attraverso strumenti preventivi opportunamente istruiti sia attraverso norme progettuali sia attraverso le semplici norme per l attuazione degli interventi mediante concessione edilizia. 4

1.3) BASI CONOSCITIVE 1.3.1) Il territorio Le basi cartografiche su cui si è lavorato sono essenzialmente: carte IGM per l inquadramento di tutto il territorio cartografia 1/10000 elaborata su rilievi de 1986; cartografia 1/2000 del centro abitato e della frazione di S.Anna elaborata su rilievi del 14,Dicembre,2000. Tali cartografie sono state integrate con: studio agroforestale studio geologico censimento delle infrastrutture, dei beni culturali ed ambientali e delle emergenze architettoniche ed archeologiche. Le base documentali a cui si è fatto riferimento sono: il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale; Inventario di Protezione del Patrimonio Culturale Europeo redatto a cura del Consiglio d'europa; censimento beni monumentali redatto a cura della Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento. 1.3.2) CENTRO URBANO L analisi del suolo urbano ha costituito la base certa su cui fondare il nuovo disegno della città. L analisi del Centro Storico ha consentito una schedatura degli aspetti più interessanti che caratterizzano l edificato storico. 5

1.3.3) POPOLAZIONE ED ABITAZIONI Le fonti utilizzate sono state: il censimento generale della popolazione del 2001, i precedenti censimenti e l anagrafe comunale. Dalla elaborazione dei dati acquisiti è stato tratto, non solo un quadro esauriente della situazione, ma sono derivate, anche, le previsioni demografiche e quelle relative al fabbisogno abitativo. 2) STRUTTURA GENERALE DEL PIANO 2.1) PREMESSA La struttura generale del presente PRG vuol corrispondere ai seguenti requisiti/obiettivo: miglioramento della qualità urbana e territoriale; governo e controllo dei processi di trasformazione urbani e territoriali; sviluppo e valorizzazione del turismo. 2.1) LIVELLO TERRITORIALE Il PRG privilegia la salvaguardia delle emergenze ambientali e storicoculturali. Dal punto di vista delle comunicazioni si limita alla proposizione di piccoli interventi per il miglioramento di tracciati e sede viarie e alla conferma della nuova strada di progetto. Il PRG opera una scelta generale di tutela delle zone agricole ed in particolare delle aree agricole di pregio ambientale ed individua un area per lo sviluppo di un sistema turistico a monte dell abitato di S.Anna. 2.2) LIVELLO URBANO 6

Il piano di riordino generale del centro urbano riguarda essenzialmente la ridelimitazione delle zone B. L intervento previsto attraverso prescrizioni esecutive è finalizzato alle zone di espansione. 3.ELABORATI DEL PIANO Di seguito si riporta l'elenco degli elaborati costituenti il P.R.G, le Prescrizioni Esecutive ed il Regolamento Edilizio. PIANO REGOLATORE GENERALE E REGOLAMENTO EDILIZIO R.l Relazione illustrativa generale. R.2 Relazione sullo stato di fatto e determinazione dei fabbisogni riferiti al prossimo ventennio. R.3 Programma di attuazione R.4 Norme di attuazione. R.5 Regolamento edilizio. R.6 Urbanistica commerciale Relazione. R.7 Urbanistica commerciale Norme d'attuazione. R.8 Valutazione d'incidenza del PRG sui SIC. TAV.l Schema d inquadramento regionale. TAV.2.1/2/3 Planimetria del territorio comunale. Stato di fatto con indicazione della pianificazione esistente scala 1:10.000. TAV.3.1 Planimetria del centro abitato. Stato di fatto con indicazione della pianificazione esistente scala 1 :2.000. TA V.3.2 Planimetria della frazione di S.Anna. Stato di fatto con 7

indicazione della pianificazione esistente scala 1 :2.000. TAV.4.1/2/3 Il territorio comunale. Progetto di piano scala 1:10.000. TAV.4.4 Il territorio comunale. Aree soggette a rischio frana scala l :10.000. TAV.5.1 Planimetria del centro abitato. Progetto di piano scala 1:2.000. TAV.5.2 Planimetria della frazione di S.Anna. Progetto di piano scala 1 :2.000. TAV.6.1 Caltabellotta Urbanistica commerciale. Progetto di piano scala 1 :2.000. TAV.6.2 Frazione di S.Anna Urbanistica commerciale. Progetto di piano scala 1 :2.000. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PE.1 Relazione, piano finanziario, immobili da espropriare P.E.2 Norme di attuazione. P.E.3.A/B/C Stralcio del P.RG. con indicazione delle zona oggetto delle prescrizioni esecutive scala 1:2.000 P.E. ZONA SUD OVEST DEL CAPOLUOGO P.E.4.A Prescrizioni esecutive zona sudovest zonizzazione scala 1:1.000 P.E.4.B Prescrizioni esecutive zona sudovest planimetria illustrativa scala 1:1.000 8

P.E.4.C Prescrizioni esecutive zona sudovest planimetria su catastale e piano particellare d esproprio scala 1:1.000 P.E.4.D Profili regolatori, sezioni stradali ed alberature tipo P.E.4.E Progetto di massima rete fognante scala 1:1000 P.E.4.F Progetto di massima rete idrica scala 1:1000 P.E.4.G Progetto di massima rete elettrica scala 1:1000 P.E. ZONA EST DEL CAPOLUOGO P.E.5.A Prescrizioni esecutive zona est zonizzazione scala 1:1.000 P.E.5.B Prescrizioni esecutive zona est planimetria illustrativa scala 1:1.000 P.E.5.C Prescrizioni esecutive zona est planimetria su catastale e piano particellare d esproprio scala 1:1.000 P.E.5.D Profili regolatori, sezioni stradali ed alberature tipo P.E.5.E Progetto di massima rete fognante scala 1:1000 P.E.5.F Progetto di massima rete idrica scala 1:1000 P.E.5.G Progetto di massima rete elettrica scala 1:1000 P.E. FRAZIONE S.ANNA P.E.6.A Prescrizioni esecutive fraz. S.Anna zonizzazione scala 1:1.000 P.E.6.B Prescrizioni esecutive fraz. S.Anna planimetria illustrativa scala 1:1.000 P.E.6.C Prescrizioni esecutive fraz. S.Anna planimetria su catastale 9

e piano particellare d esproprio scala 1:1.000 P.E.6.D Profili regolatori, sezioni stradali ed alberature tipo P.E.6.E Progetto di massima rete fognante scala 1:1000 P.E.6.F Progetto di massima rete idrica scala 1:1000 P.E.6.G Progetto di massima rete elettrica scala 1:1000 10

4 IL TERRITORIO 4.1 ACCESSIBILITÀ L abitato di Caltabellotta è dotato di un sistema di collegamento viario nel complesso soddisfacente. Tre strade provinciali lo collegano ai comuni di Sciacca, Chiusa Sclafani ed alla frazione d S.Anna e da quest ultima alla scorrimento veloce CastelvetranoSciaccaAgrigento. È, inoltre, già stato realizzato il primo tratto di una strada intercomunale CaltabellottaSciacca. La frazione è collegata, oltre che allo lo scorrimento veloce, anche al comune di Villafranca Sicula. L accessibilità risulta, pertanto, nel complesso buona e perciò non è stato previsto alcun potenziamento del sistema viario territoriale. Un miglioramento dell accessibilità è ottenibile con una migliore sistemazione delle attuali sedi viarie. Il PRG conferma il progetto, in corso di attuazione, della strada intercomunale CaltabellottaSciacca. 4.2 EMERGENZE AMBIENTALI E PAESAGGISTICHE Le emergenze ambientali e paesaggistiche sono proposte come oggetto di tutela. Il PRG individua: le aree boscate sia naturali che artificiali; le macchie mediterranee; le aree di verde agricolo di pregio ambientale nell intorno del centro storico e delle aree archeologiche; le aste fluviali lungo le quali va applicato il vincolo paesaggistico per una larghezza di 150 m per lato; le aree archeologiche; 11

i beni monumentali isolati in conformità alla schedatura della Soprintendenza ai BB CC e AA di Agrigento e del Piano Territoriale Paesistico Regionale, i siti di importanza comunitaria (S.I.C.), nei quali gli interventi possono essere attuati previa una adeguata valutazione d incidenza sui biotipi complessi o puntuali presenti nella zona. 4.3 SISTEMA AGRICOLO AMBIENTALE Il sistema agricolo ambientale si articola su due tipi classificati con E ed Ea: E è la zona agricola produttiva che risulta normata ai sensi di legge: Ea sono zone agricole di particolare pregio ambientale tutelate con vincolo assoluto di inedificabilità. 4.4 SISTEMA TURISTICO RICETTIVO Per un area compresa tra l abitato di Caltabellotta e la frazione di S.Anna è stato previsto un regime normativo speciale. Si tratta di un area estesa 22.2 ha circa nella quale si ritiene possano realizzarsi attività ricettive per il turismo stagionale. 12

4.5 STRUTTURA INSEDIATIVA. La prima operazione progettuale è consistita nella ridefinizione della città e della frazione esistenti comprendendo in esse le parti attuate con il piano comprensoriale e/o erroneamente non inserite in esse essendo stato il detto P.C., elaborato su planimetrie catastali. La partizione interna delle aree di cui sopra nelle diverse aree omogenee ha seguito i seguenti criteri: delimitazione del centro storico del capoluogo; individuazione e delimitazione del centro storico della frazione di S.Anna; ridelimitazione delle zone di completamento; individuazione delle aree artigianali sia nel capoluogo che nella frazione; delimitazione delle zone C in conformità alle disposizioni contenute nella delibera del commissario ad acta. 4.6 ZONA A Per quanto concerne il centro storico si rileva: il centro storico di Caltabellotta è stato oggetto di una pluralità di interventi e buona parte degli edifici hanno subito un parziale rifacimento. Nel tessuto edilizio sono ancora presenti numerosi edifici risalenti al XIX secolo. Di particolare rilievo sono quelli monumentali databili tra il XII ed il XIX secolo ed alcuni edifici databili tra il XVIII ed il XIX secolo, che, seppur non censiti, costituiscono delle emergenze architettoniche significative; il tessuto urbano ha mantenuto le sue caratteristiche 'medievali'. La perimetrazione del Centro storico, riportata nel PRG, è conforme a quella individuata nello Inventario di Protezione del Patrimonio Culturale 13

Europeo redatto a cura del Consiglio d'europa (scheda n. 118840070.3). Per quanto riguarda la frazione di S. Anna si rileva: L'abitato vanta origini molto antiche (Triocala!?). Sono state attenzionate e sottoposte a vincolo, dalla Soprintendenza BB CC AA di Agrigento, vaste aree ad est dell'abitato. Nelle sue forme attuali S.Anna sorge nel 1624 (... il principe F. Alliata fece costruire un villaggio, dove era l'antica Triocala, che prese il nome di "Santa Anna"). Dopo gli eventi sismici del 1968, l'abitato, pur mantenendo immutato l'assetto viario, è stato oggetto di una pluralità di interventi al punto che gran parte degli edifici ha subito una parziale trasformazione, ma assai più spesso, totale rifacimento. Si può dunque parlare di centro storico solo relativamente al tessuto urbano, mentre la consistenza degli edifici 'storici' è ormai scarsa. Il tema/problema affrontato è stato quello di individuare l'area meno interessata dalle trasformazioni, e che meglio conserva la testimonianza delle sue origini. L'area individuata comprende il collegio, la chiesa di Santa Maria del Fervore, la chiesa di S. Pellegrino e il municipio. La individuazione del centro storico costituisce il tentativo, per quanto sia possibile, di conservare e tramandare i luoghi della memoria. Nella pianificazione generale è stata prevista, per l'abitato di Caltabellotta, limitatissimi interventi di demolizione di edifici, finalizzata ad un miglioramento della circolazione veicolare. 4.7 ZONE B Le zone B individuate nel PRG vigente sono state ridisegnate così come qui di seguito illustrate. 14

1) è stata eliminata la zona B lungo il viale Savoia in conformità alle direttive dell amm/ne ed in considerazione del valore ambientale e paesaggistico dell area in esame; 2) è stata eliminata l area situata ad est dell abitato lungo la via S. Martino ; 3) sono state riperimetrate le aree lungo la via Regione Siciliana ed a sudovest dell abitato. È da rilevare che gli interventi di cui ai punti 1 e 2 si rendevano necessarie in quanto dalle risultanze della carta d uso del suolo non potevano essere ritenute B ai sensi del DM 2/4/68. Si può ritenere che gli interventi nella zona B non abbiano mutato il carico urbano restando solo pochi lotti di completamento. 4.8 ZONE C Le zone C.1 sono state individuate nello schema di massima e delimitate nelle determinazioni commissariali del 30/3/2000. Per l'abitato di Caltabellotta, le aree individuate sono ubicate ad est e a sudovest dell'abitato. Per la frazione di S.Anna sono ubicate a nordest. La densità territoriale prevista è pari a 1.25 mc/mq. 4.9 ZONE D Il piano comprensoriale prevedeva due aree destinate ad attività artigianali situate a sudovest e ad est dell abitato. La prima area era interamente impegnata da un elaiopolio ormai in disuso. Vista la disponibilità della proprietà, viene proposto il mutamento di destinazione d uso di tale area da attività artigianali non nocive ad attività commerciale mista. La seconda viene proposta, in conformità alle direttive, quale zona d espansione. 15

Le nuove aree artigianali sono state individuate a sud dell abitato in prossimità del depuratore. A S.Anna è stata individuata una piccola area per attività non nocive ai margini dell area archeologica. 4.10 ZONA T In conformità alle direttive è stata individuata una area da destinare ad insediamenti turisticoricettive ubicata in c.da San Biagio a metà strada circa tra Caltabellotta e la fraz. di S. Anna. L'indice di edificabilità per l'edilizia residenziale è stato fissato in 0,10 mc/mq. L'edificazione è consentita tramite PdL. È consentita l'edificazione con singola concessione, ma in tal caso l'indice volumetrico è pari a quello delle zone agricole. Per quanto riguarda le attività ricettive, si è ritenuto di mettere in gioco un incentivo che consiste nell'aumento dell'indice di fabbricabilità, portato a 1/20 della superficie del lotto. In questo caso l'obbligo di P.d.L. scatta per lotti superiori a 2,5 ha. In sostanza su un lotto di 2,5 ha si può edificare un albergo di 1250 mq ed una cubatura di circa 9'000 mc. Trattasi di un modesto albergo di circa 20 camere e 40 posti letto. Nella stessa zona è possibile costruire edifici per attività complementari al turismo: bar, pizzerie, ristoranti etc. con un limite di una superficie massima di 300 mq 4.11 SERVIZI Per la verifica degli standard si è assunto a base di calcolo, così come è stato fatto per la determinazione del fabbisogno edilizio, il numero di abitanti risultanti dal censimento 2001. Il bilancio risulta il seguente: esistente Standard deficit 16

Istruzione Interesse comune Verde pubblico e sport Parcheggi 16.600 20.400 45.100. 17.940 6.727 20.182 8.970 1.340 8.970 Le superfici delle attrezzature sopra riportate sono quelle esistenti all interno dell abitato o previste nel PRG e sono, quindi, escluse quelle previste nelle prescrizioni esecutive. Le deficienze sopra evidenziate sono ampiamente colmate con le suddette P.E.. Caltabellotta li Il progettista 17