COMUNICATO ASS. IL CERCAPADRONE ONLUS: SUL CASO DOGMAR, LA NOSTRA POSIZIONE ALDILA DELLE MENZOGNE E DEI SENTITO DIRE.



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COMUNICATO ASS. IL CERCAPADRONE ONLUS: SUL CASO DOGMAR, LA NOSTRA POSIZIONE ALDILA DELLE MENZOGNE E DEI SENTITO DIRE. La scrivente associazione, tramite il lavoro dei propri volontari locali, si interessa ormai da qualche anno di censire e trovare adozione ai cani di proprietà di vari comuni del territorio pavese ospitati presso alcuni canili privati convenzionati. Tale intervento in territorio pavese, proprio perché una vera delegazione locale dell associazione esiste soltanto dal settembre 2009, è stato importante ma sicuramente meno incisivo di quello di altre associazioni del territorio, presenti da anni e dotate pertanto di un numero maggiore di volontari. Relativamente a uno di questi canili, ossia Dogmar snc sito in San Genesio ed Uniti (PV), va segnalato che negli anni passati la gestione privata non permetteva di svolgere una vera attività di volontariato presso il canile (sgambamento dei cani, socializzazione ) rendendo così più faticoso anche gestirne gli affidi, poiché ciò non consentiva di conoscere le note caratteriali degli animali. Fino al 2007 tra l altro, anche coloro che accedevano alla struttura negli orari di apertura al pubblico per vedere e adottare un cane, avevano accesso all ufficio del canile e non all area dei box, e il cane potevano sceglierlo solo visionando un book fotografico dei cani. Un ordinanza del 28/01/2008 dell Asl Regione Lombardia (allegato A) indirizzata alle asl, permise quantomeno di accedere all area box e scegliere il cane come in qualunque altro canile. Ma un opera di volontariato vera e propria non era mai stata attivata. Questa situazione veniva tra l altro più volte segnalata da diverse associazioni sia alla asl che ad altri organi competenti. Ciò nonostante il canile Dogmar avesse dichiarato nell aprile 2007 in una nota ai Comuni di avere in corso una collaborazione continuativa con due associazioni, Enpa di Pavia e Lega del Cane di Pavia (allegato B), notizia da noi appresa con stupore solo da poco perché, se fosse vero, ci chiediamo come mai queste associazioni abbiano iniziato a muoversi in favore di questi cani solo a novembre 2009 quando tramite un loro comunicato, informavano dell inizio della loro presenza nella struttura (allegato C) grazie a una convenzione diretta con il canile Dogmar. Presenza pubblicizzata dalle stesse con clamore, visto che addirittura dichiarano che nessuna associazione prima si era mai impegnata a far sgambare e vaccinare questi cani (allegato D). E giusto notare come leggendo questo comunicato delle associazioni Enpa e Lega, si possa intendere una conferma di quanto sostenuto più volte da terzi, ossia che nel canile prima del loro arrivo i cani erano reclusi e non erano vaccinati, dando così maggior peso alle testimonianze e ai referti veterinari raccolti in tal senso in quegli anni, numerosi e in parte visibili anche sul web a questo indirizzo: http://www.chiliamacisegua.org/2009/04/18/per-non-dimenticare-paviamalessereanimale-2/ Inoltre, sottolineiamo anche come tali pratiche (cure veterinarie, vaccinazioni ) siano di competenza delle asl all arrivo dei cani al canile Municipale e in seguito dei Comuni in base alle convenzioni stipulate con i gestori privati, e non delle associazioni. Riteniamo infatti sia questo che un associazione animalista dovrebbe ottenere: che i Comuni paghino quanto di loro dovere, e non solo provvedere di tasca propria vantando interventi che ai cani avrebbero dovuto essere da sempre garantiti da altri e sgravando così le amministrazioni locali di un onere. Ma proseguiamo e veniamo a novembre 2009, appunto, ossia all inizio dell attività di sgambamento presso il canile. La nostra neonata delegazione di Pavia, venendo a conoscenza di un (nuovo?) accordo tra Dogmar, Enpa e Lega del cane di Pavia, ancora una volta stupita nel vedere associazioni di volontariato accordarsi con gestori privati invece che con i Comuni (la legge lo consente, sia chiaro, ma eticamente ci sembra quantomeno bizzarro che delle onlus si accordino con chi guadagna sul randagismo, invece di imporsi tramite i Comuni, rischiando così di entrare nei canili assecondando però i voleri dei gestori!), si rende disponibile, 1

attraverso una nota inviata al gestore della Dogmar e alla Asl (senza necessità di sottoscrivere alcun accordo, visto quanto la legge prevede; diversamente un gestore privato potrebbe scegliere l associazione per qualsivoglia motivo a lui più comoda e gradita ed escludere le altre!), a partecipare a tale attività. E in data 5 dicembre 2009 inizia a parteciparvi. Aldilà delle differenze nel concepire le idonee modalità di sgambamento, il principale problema riscontrato resta il capitolo adozioni. Enpa e Lega del Cane di Pavia precisano subito ai nostri volontari che ad adottare i cani del canile non possano essere persone residenti fuori dalla Provincia di Pavia. Tale limitazione é tra l altro ben specificata sia sui propri siti internet sia su pagine e appelli su Facebook. Sola ed unica eccezione: il Comune proprietario del cane deve garantire di occuparsi personalmente dei controlli fuori provincia ( figuriamoci!). Oltre al fatto che tale posizione risulta illegittima, visto che nessuna legge esistente limita in tal senso le adozioni (anzi, la Legge Regionale in verità regolamenta anche quelle che dovessero avvenire fuori Regione), va considerato anche che la posizione di quell area del territorio pavese é vicinissima al confine con il Piemonte e a poca distanza da altre città e province, come Milano appunto, ma anche Lodi, Piacenza, ecc Durante un colloquio con l Enpa di Pavia, inoltre, ci viene riferito che i cani dei Comuni presenti in Dogmar possono essere adottati solo con il loro benestare. La nostra Delegazione chiede cosa gli conferisca tale potere e la risposta è una presunta convenzione con i Comuni secondo la quale i cani sarebbero vincolati a loro. Ricapitoliamo: i Comuni, che pagano il mantenimento dei cani a un gestore privato spendendo soldi pubblici, vincolerebbero le loro adozioni alla discrezionalità di un paio di persone appartenenti a due associazioni animaliste? Abbiamo capito bene? No, non può essere. Così procediamo con un istanza di accesso agli atti (visto che alla richiesta di visionare tale presunta convenzione la sezione Enpa di Pavia risponde alla nostra delegata richiedila! ). Le nostre istanze portano a un risultato: i Comuni contattati hanno in corso una convenzione con il canile Dogmar snc che non prevede alcuna collaborazione con alcuna associazione (allegato E). Anzi, nel capitolo affidi si specifica che, come legge prevede, i cani di loro proprietà sono adottabili da privati e associazioni. Pertanto iniziamo a porci altre domande: posto che tutti siamo favorevoli alle adozioni che avvengono appena girato l angolo, soprattutto considerando che i cani poi vanno controllati nel post adozione e pertanto si facilita la vita anche ai volontari ma perché l affido di un cane, magari recluso da tanti anni come ce ne sono diversi anche in Dogmar, dovrebbe essere impedito a una famiglia solo perché non abita a Pavia e provincia? Non è un escludere a priori delle possibili buone adozioni e, soprattutto, un diminuire in picchiata le chance di adozione di un cane, magari vecchio e da tanto recluso? E come mai, associazioni come Enpa e Lega che possono contare su tante sezioni sparse in Lombardia, non possono avvalersi per i controlli di rito dell aiuto dei colleghi nel caso un cane venisse scelto e adottato in altre province? La nostra giovane associazione, a fronte di ottime richieste d adozione, lo fa avvalendosi dell aiuto di volontari e associazioni locali (a volte anche sezioni locali delle stesse Enpa e Lega del Cane!) che si rendono disponibili per questo non crediamo che loro avrebbero difficoltà in tal senso! Il problema si pone eccome, perché se con tutti gli sforzi di incentivazione di un affido la nostra Delegazione dovesse trovare una bella famiglia residente in altre province, cosa rispondere? No, non si può fare perché lei non abita nel pavese? E in base a quale legge? Ma torniamo ai Comuni. Nella nostra ricerca scopriamo che alcuni Comuni (Torre d Isola e Borgarello tra i primi) hanno effettuato una modifica nella convezione con Dogmar (allegato F). In tale nuovo accordo si legge che le convenzioni, a 2

seguito di un accordo tra Dogmar, Enpa di Pavia e Lega del Cane di Pavia, vengono volturate alle due associazioni, nonostante la struttura di ricovero degli animali rimanga sempre la stessa e non non risulti esserci, attualmente, nessuna comunicazione in merito a un cambio di gestione. Cosa significa? Che i cani comunali verranno d ora in poi intestati alle due associazioni (in tal caso allora sono quelli che ultimamente arrivano in Dogmar dal canile Municipale intestati alle due associazioni invece che ai Comuni?)? O che i cani comunali (e le loro adozioni) verranno vincolati alle due associazioni? Speriamo di capirlo presto. Anche perché pare che tale modifica sia stata sottoposta anche ad altri Comuni. Dal nostro punto di vista la risoluzione delle controversie che ci sono tra le Associazioni che lavorano fianco a fianco è in linea generale semplice: esistono diversi e peculiari modi di condurre un lavoro, e ogni realtà associativa porta in un territorio (o in un canile) il proprio metodo contribuendo ad arricchire il lavoro di tutti. Questo non deve però avere la presunzione di scavalcare le basilari norme che regolano l attività di volontariato. Affiancare il proprio lavoro a quello di altri significa trovare dei punti comuni e rispettarli. Se questi punti comuni non si trovano, basterebbe in alcuni casi rifarsi alla legge in vigore. Non è pensabile e accettabile che si creino situazioni in cui vige una legge locale, con cui alcune Associazioni pongono vincoli in modo arbitrario. Questo tipo di atteggiamento è fermamente ripudiato dal nostro modo di concepire l opera di volontariato e con dispiacere ci accorgiamo che non è semplice stendere basi solide per un lavoro comune. Quanto sopra va aldilà della polemica più volte apertamente portata avanti da Enpa Pavia contro alcuni volontari e associazioni accusati di portare i cani all estero e altresì della loro presunta sparizione : attendiamo che tali accuse approdino al più presto a un riscontro fattuale e non rimangano solo parole o diffamazioni in tal caso, di fronte a una comprovata irregolarità delle stesse, siamo pronti a combattere la stessa battaglia al fianco di Enpa. Così, sempre disponibili al dialogo ma non sempre riscontrando dall altra parte la stessa collaborazione, e soprattutto stupiti nel sentire e leggere versioni falsate non solo della realtà ma anche del nostro pensiero in merito a questa vicenda pur avendo sempre mantenuto le distanze da polemiche spesso sollevate da varie parti, per una volta abbiamo perso tempo per mettere tutto nero su bianco (ci auguriamo una volta per tutte visto che preferiamo spendere il tempo ad occuparci di animali) e rimaniamo disponibili a prendere atto di eventuali futuri cambiamenti, speriamo in meglio, che dovessero avvenire. Approfittiamo in ultimo per precisare quanto segue. In un articolo comparso sul sito www.ilsalvadanaio.it in merito alla questione di Achille Abbiati (gestore del canile Dogmar) e della sua presunta candidatura a garante dei diritti animali della provincia di Milano (cosa poi smentita dalla stessa provincia in un comunicato del 9 Marzo 2010), leggiamo che la nostra associazione avrebbe considerato luogo non adatto la struttura Dogmar. Precisiamo che mai siamo stati contattati dalla giornalista che ha redatto l articolo e che nessun nostro volontario ha parlato con quest ultima. La stessa precisazione vale anche per quanto riguarda un articolo comparso sul quotidiano Libero. Detto questo, augurandoci in futuro di essere contattati prima di essere menzionati, apprendiamo positivamente che la figura istituzionale di garante dei diritti animali non verrà ricoperta da un gestore privato, ossia da un imprenditore che del randagismo ha fatto un attività a scopo di lucro. Milano, 17 Marzo 2010 IL CERCAPADRONE Onlus Associazione Tutela Animali 3

ALLEGATO A ALLEGATO B 4

ALLEGATO C da http://www.enpapavia.it/ insieme per i cani di Pavia INSIEME PER I CANI DI PAVIA 12/11/2009 Le Sezioni di Pavia dell Ente Nazionale Protezione Animali e della Lega Nazionale per la Difesa del Cane raccogliendo gli appelli che arrivano numerosi dai cittadini del pavese per salvare dalla sparizione i cani della nostra zona, comunicano che è stata sottoscritta una convenzione con il canile Dogmar di San Genesio ed Uniti per le attività di sgamba mento, socializzazione ed affido dei cani ivi presenti. Si cercano persone motivate per partecipare alle attività del canile. E necessaria l iscrizione ad una delle due associazione per poter accedere all assicurazione obbligatoria per legge. Forza, siete chiamati a fare qualcosa di concreto e di bello per i cani, non tiratevi indietro! Lega per la difesa del cane sezione di Pavia cell. 3391637039 Ente nazionale protezione animali sezione di Pavia tel 0382 461116 Per favore diffondete l appello ALLEGATO D 5

ALLEGATO E 6

7

ALLEGATO F 8

9