La sanità d iniziativa e l attività fisica adattata



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Ausl 8 Arezzo La sanità d iniziativa e l attività fisica adattata Riferimenti normativi La DGRT 595 /05 Percorso assistenziale per le prestazioni specialistiche di medicina fisica e riabilitazione. Percorso assistenziale per le prestazioni di riabilitazione ambulatoriali (elaborata in attuazione delle disposizioni per la definizione dei LEA di cui al DPCM 29 novembre 2001, all.2b, punto c: medicina fisica riabilitativa ambulatoriale ) distingue 3 percorsi assistenziali al fine di assicurare in modo appropriato al bisogno sanitario espresso con risposte adeguate e di dimostrata efficacia: Questa delibera introduce per la prima volta il Percorso Assistenziale per sindromi algiche da ipomobilità ( denominato Percorso 1 ), un percorso caratterizzato da programmi di attività motoria di gruppo, non sanitari, volti a sviluppare l attività fisica come mezzo di prevenzione e promozione della salute. La DGRT 1081705 impegna le Az.UUSSLL e/o Società della Salute a individuare i soggetti collaboratori per l attività motoria, a concordare con tali soggetti protocolli programmi di intervento compatibili con lo stato psico fisico dei soggetti utenti e a monitorare l attività.. Il PSR 2008/09 riprende e sviluppa al p.5.3.4 il concetto dell AFA nel capitolo relativo alla Sanità di iniziativa in ambito territoriale, dove invita alla adozione di corretti stili di vita, in particolare attività fisica e corrette abitudini alimentari, viste non solo come strumento di prevenzione ma anche come indispensabile sussidio nella gestione della patologia cronica. In questa ottica è stata promossa l AFA come un programma di esercizio fisico, non sanitario, svolto in gruppo,appositamente indicato per cittadini con disabilità causate da sindromi algiche da ipomobilità o da sindromi croniche stabilizzate.

L ultimo atto in materia emanato dalla Regione è la DGRT n 459 del 3 giugno 2009 che elabora le linee di indirizzo alle Az. UUSSLL per il percorso AFA e dichiara conclusa la fase di sperimentazione avviata nel 2005 con la DGRT 595/05. Premessa La DGRT 459/09 definisce l AFA come un programmi di esercizi non sanitari, svolti in gruppo, appositamente predisposti per cittadini con patologie croniche, finalizzati alla modificazione dello stile di vita per la prevenzione secondaria e terziaria della disabilità. E rivolta essenzialmente ai soggetti affetti dalle sindromi algiche da ipomobilità, cioè le condizioni di artrosi con disturbo algofunzionale e altre artropatie non specificate con disturbo algofunzionale, caratterizzate da un andamento cronicizzante e da un bisogno di adattamento del proprio stile di vita. Queste sindromi sono tipicamente legate all invecchiamento e considerando che nella provincia di Arezzo il 28% della popolazione, quindi circa 98.000 persone, hanno età uguale o superiore a 65 anni è facile comprendere l importanza di questi quadri clinici e l impatto che essi determinano sui servizi sanitari offerti La sperimentazione in atto ormai da anni in alcune AZ.UUSSLL ha dimostrato che la partecipazione ai programmi AFA è in grado di alleviare e rallentare il processo di cronicizzazione, causa di molteplici richieste di attivazione di percorsi sanitari senz altro più onerosi per il sistema. Al corretto funzionamento dell AFA ( Percorso 1) è subordinato anche il buon funzionamento del Percorso 2 di assistenza riabilitativa ambulatoriale, percorso rivolto a soggetti con disabilità minimali in fase acuta, suscettibili di modifica attraverso il trattamento riabilitativo. È dimostrato in tal senso che il 60% delle richieste di riabilitazione indirizzate al Percorso 2 sono inappropriate ed altrimenti inseribili in un Percorso 1 efficiente.. Obiettivi del progetto Creazione di una efficace rete territoriale di locali dove viene svolta l AFA individuazione di strutture idonee e istruttori in grado di svolgere in maniera corretta tale attività applicando i protocolli elaborati e condivisi Elaborazione e condivisione di protocolli di esercizio condivisi Appropriatezza nel ricorso ai trattamenti di riabilitazione Destinatari Soggetti affetti da sindromi croniche che non limitano le capacità motorie di base o della cura del se ( sindromi algiche da ipomobilità e/o con rischio di fratture da fragilità ossea ed osteoporosi). Questi parteciperanno ai programmi AFA per persone a bassa disabilità

Soggetti affetti da sindromi croniche stabilizzate con limitazione della capacità motoria e disabilità stabilizzata. questi parteciperanno ai programmi AFA cosisddetti speciali. Sono esclusi da tutti i programmi AFA i soggetti con instabilità clinica nonché con sintomatologia acuta o postacuta aggredibili con programmi di cura e riabilitazione per i quali la risposta è esclusivamente sanitaria Modalità di accesso L accesso ai programmi AFA avviene su indicazione: del MMG del Medico specialista ( Neurologo, Ortopedico, Reumatologo, Geriatra, Fisiatra Oncologo, Medico palliativista e della terapia antalgica, Diabetologo, Cardiologo ), dell equipe di riabilitazione nel contesto dei progetti riabilitativi ovvero al termine di essi, dai fisioterapisti al termine dei programmi di cure del percorso 2 (DRT595/05 ), sentito il medico curante, tramite il report di fine trattamento. L invio ai percorsi AFA da parte dei medici di cui sopra avverrà tramite la compilazione di un prestampato predisposto ad hoc ( vedi all.1) o su carta intestata.* Contestualmente al paziente verrà fornita una brochure dove sono raccolte tutte le informazioni di interesse relative all AFA, ai programmi di esercizio e l elenco delle palestre a cui è possibile rivolgersi. *Non è richiesta certificazione medica ( legge 35/03 Tutela Sanitaria dello Sport art.1 comma 4). Ruolo e funzioni dei soggetti coinvolti nel progetto Responsabile di Zona Distretto Interagisce con Sindaci, Presidente della Sds, Associazioni sportive e del Volontariato esistenti nel territorio al fine di : 1. individuare i locali 2. costruire una rete territoriale capillare di distribuzione dei locali dove viene svolta l AFA al fine di facilitare la partecipazione. 3. individuare gli istruttori per la tenuta dei corsi AFA Erogatori ( c.d. provider ) Gli erogatori sono enti profit o non profit vocati all attività motoria e allo sport. Ogni erogatore: sottoscrive l accordo di adesione, predisposto e conservato in Azienda si fa garante dei requisiti e dell adesione dei propri istruttori ai programmi di esercizio concordati

si fa garante della sicurezza, della pulizia e dell igiene dei locali usati per l AFA invia un report semestrale al Coordinamento operativo zonale ( direttore UO RF o suo delegato), secondo lo schema allegato ( vedi all. 2) partecipa alla revisione periodica dei programmi con il Dipartimento della Riabilitazione. Sedi di erogazione Possono essere palestre, piscine o altre strutture non sanitarie, di proprietà di privati, di istituzioni o di associazioni Devono essere in possesso dei requisiti igienico sanitari, di sicurezza e di accessibilità previsti dalle normative vigenti per gli ambienti frequentati dal pubblico, con particolare attenzione per le cosiddette AFA speciali alla accessibilità da parte dei disabili. Istruttori Possono essere: Diplomati ISEF Laureati in Scienze Motorie Fisioterapisti Ogni istruttore dichiara di aderire strettamente ai programmi di esercizio concordati MMG Educano al modello di salute e al corretto stile di vita promuovono e indirizzano i loro assistiti verso l Attività Fisica Adattata. partecipano agli eventi formativi/informativi organizzati a livello di zona distretto e aziendali Il loro coinvolgimento è attuato a livello zonale dal Responsabile di Zona Distretto coadiuvato dal MMG presente all interno del Comitato di Coordinamento. Medici Specialisti ( prevalentemente Ortopedici, Neurologi, Geriatri, Fisiatri, Reumatologi, Oncologi, Medici palliativisti e della terapia antalgica, Diabetologi, C ardiologi) individuano tra i loro pazienti quelli candidati allo svolgimento dell AFA e li indirizzano a tale percorso. Partecipano agli eventi formativi/informativi organizzati a livello di zona Distretto e aziendale Dipartimento della Riabilitazione Elabora i protocolli di esercizio da condividere con i provider e gli istruttori Promuove l attività di formazione/ informazione sugli istruttori e sui medici promotori

istituisce audit di analisi e revisione dei programmi Direttore UO RF o suo delegato Rappresenta il coordinamento operativo del progetto a livello di ciascuna zona distretto e come tale svolge le seguenti funzioni: raccoglie ed elabora i dati anagrafici e demografici dei partecipanti forma i nuovi istruttori per l erogazione dei programmi AFA riceve e verifica gli eventi clinici avversi riceve e verifica le segnalazioni da parte dei cittadini tiene i rapporti con i provider e gli istruttori per la condivisione dei protocolli tecnico professionali e le verifiche periodiche. Invia semestralmente i dati al Responsabile di zona Distretto Promuove e indirizza i pazienti all AFA al termine dei programmi di cure del percorso 2 (DRT595/05 ), sentito il medico curante, tramite il report di fine trattamento. può effettuare visite nelle palestre o piscine, per verificare pulizia e igiene dei locali, agibilità possesso di documentazione di sicurezza adesione degli istruttori ai programmi di esercizio effettua obbligatoriamente visite nelle palestre o piscine: in seguito alla richiesta di adesione all inizio dell attività in caso di segnalazioni di eventi clinici avversi in caso di segnalazioni da parte dei cittadini su modalità di erogazioni non conformi riporta risultati di tale verifiche su apposito modulo e li comunica agli erogatori e al Coordinamento strategico Direzione Sanitaria Nomina il Coordinamento strategico costituito da: il Direttore UO ASC la Sezione GOSP un MMG il Direttore del Dipartimento Riabilitazione un Direttore UO RF Tale coordinamento ha la funzione di definire il Regolamento aziendale monitorare l attività a livello aziendale inviare il report complessivo aziendale a cadenza semestrale ai competenti uffici regionali inviare i dati al SI e al Controllo di Gestione

AFA Speciale Il progetto riguardante l AFA speciale ( ictus e Parkinson) sarà preso in esame successivamente Progetti aziendali speciali La nostra Azienda ha in fase di studio 4 progetti speciali : 1. AFA in reparto: rivolta ai ricoverati che con capacità collaborative e motorie residuali, possono effettuare esercizi di incentivazione sulle funzioni rimaste illese. Tale attività ha già mostrato in casi campione un accellerazione nei processi di recupero funzionale di tipo adattativo e una sorprendente stimolazione psicologica nei pazienti esaminati. 2. AFA in Azienda. Questo progetto è previsto in due tipologie: - nell ambito dell Ospedale HPH come corso back school per la prevenzione del rischio degli Operatori - Attivazione di AFA per i dipendenti, nei momenti sosta, con utilizzo della Palestra nel Parco Pionta e percorso benessere nel parco stesso. 4. campagna di comunicazione a livello regionale come azienda capofila. 5. presentazione di modello database per registrazione e costruzione di flusso doc OBIETTIVI E INDICATORI Obiettivo aziendale n. 1 ( su indicazione MES ) : incrementare l attività AFA a livello zonale e Aziendale. Indicatore di misurazione: numero partecipanti ai corsi AFA in soggetti ultra sessantacinquenni _popolazione residente. Raggiungimento del 20 su 1000. Obiettivo aziendale n. 2 ( su indicazione regionale ): attivazione percorsi AFA speciale Indicatore: attivazione di almeno n. 2 percorsi ( ictus e parkinson )