Titolo. Revisione 00. Data 2010-09-21. Redazione Approvazione Autorizzazione all emissione. Entrata in vigore. Il Coordinatore del Gruppo di Lavoro



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Titolo Sigla Prescrizioni per l accreditamento di Organismi operanti le certificazioni dei Centri di contatto in accordo alla UNI EN 15838, seguendo i criteri della UNI 11200. Directives for accreditation of Bodies operating in Customer contact centres in conformity to UNI EN 15838, following the criteria of UNI 11200. RT-22 Revisione 00 Redazione Approvazione Autorizzazione all emissione Entrata in vigore Il Coordinatore del Gruppo di Lavoro Il Consiglio Direttivo Il Direttore Generale 2010-09-28 RT-22 rev.00 Pag. 1/10

INDICE INTRODUZIONE... 3 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 2. RIFERIMENTI NORMATIVI PER L'ACCREDITAMENTO E LA CERTIFICAZIONE... 3 3. DEFINIZIONI... 3 4. ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE... 4 4.1 GENERALITÀ...4 4.2 ORGANIZZAZIONE...4 4.3 OPERATIVITÀ...4 4.5 SISTEMA GESTIONE PER LA QUALITÀ...4 4.6 CONDIZIONI E PROCEDURE PER IL RILASCIO, IL MANTENIMENTO, L ESTENSIONE, LA SOSPENSIONE E LA...5 REVOCA DELLA CERTIFICAZIONE...5 4.7 VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE E RIESAMI DA PARTE DELLA DIREZIONE...5 4.8 DOCUMENTAZIONE...5 4.9 REGISTRAZIONI...5 4.10 RISERVATEZZA...5 5. PERSONALE DELL'ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE... 5 6. MODIFICHE DEI REQUISITI DI CERTIFICAZIONE... 6 7. RICORSI, RECLAMI E CONTENZIOSI... 6 8. DOMANDA PER LA CERTIFICAZIONE... 6 9. PREPARAZIONE DELLA VALUTAZIONE... 6 10. VALUTAZIONE... 6 10.1 TEMPI DI VERIFICA ISPETTIVA...6 10.2 PERIODICITÀ DELLE VERIFICHE...8 10.3 ESAME DOCUMENTALE...8 10.4 VERIFICA ISPETTIVA PRESSO IL CENTRO DI CONTATTO...8 11. RAPPORTO SULLA VALUTAZIONE... 8 12. DECISIONE PER LA CERTIFICAZIONE... 8 12.1 I REQUISITI PER IL RILASCIO/MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE...8 12.2 EMISSIONE DEL CERTIFICATO...9 13. SORVEGLIANZA E RINNOVO... 10 14. USO DELLE LICENZE, DEI CERTIFICATI E DEI MARCHI DI CONFORMITA... 10 15. RECLAMI AI FORNITORI... 10 RT-22 rev. 00 Pag. 2/10

INTRODUZIONE La presente revisione del Regolamento Tecnico ACCREDIA RT-22 deriva dalla revisione della norma UNI 11200 e contestuale recepimento da parte UNI della norma EN 15838 e dall esigenza - condivisa da UNI ed ACCREDIA - di fornire una serie di specificazioni rispetto alla norma di riferimento degli Organismi accreditati, UNI CEI EN 45011. Per semplicità di consultazione, il presente documento è strutturato secondo la numerazione della norma UNI CEI EN 45011. 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il campo di applicazione del presente documento, in conformità ai documenti di cui al paragrafo 2, è quello della certificazione del servizio di relazione con il cliente, con il consumatore e con il cittadino effettuati attraverso centri di contatto. Tutti gli Organismi di Certificazione (di seguito OdC) già in possesso dell accreditamento per lo schema SGQ nel settore EA 35 possono richiedere ad ACCREDIA l accreditamento per lo specifico schema prodotto in oggetto. Fra questi, gli OdC che possiedono già anche l accreditamento nello schema prodotto, possono fare domanda di estensione alla certificazione di questi servizi. Il presente documento definisce anche le competenze di base per gli Ispettori degli OdC. È tuttavia piena responsabilità degli OdC adottare le modalità più opportune per qualificare gli Ispettori da utilizzare, al fine di garantire l adeguatezza degli stessi, in accordo ai requisiti delle norme applicabili. Al fine di garantire la qualità dei processi e delle procedure, non è obbligatorio che il Centro di Contatto sviluppi e adotti un Sistema di Gestione per la Qualità conforme alla ISO 9001. 2. RIFERIMENTI NORMATIVI PER L'ACCREDITAMENTO E LA CERTIFICAZIONE 1. UNI EN 15838:2010 Centri di contatto Requisiti del servizio 2. UNI 11200:2010 Servizi di relazione con il cliente, con il consumatore, e con il cittadino effettuati attraverso centri di contatto Requisiti operativi per l applicazione della UNI EN 15838:2010 3. UNI CEI EN 45011:1999 Requisiti generali relativi agli organismi che gestiscono sistemi di certificazione di prodotti Si rimanda al documento ACCREDIA LS-02 Rev. 01 (Elenco norme e documenti di riferimento per l'accreditamento degli Organismi di Certificazione) in vigore per il dettaglio dei restanti riferimenti normativi applicabili allo schema prodotto (PRD). 3. DEFINIZIONI Si applicano le definizioni riportate nei riferimenti normativi di cui al precedente paragrafo. RT-22 rev. 00 Pag. 3/10

4. ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE 4.1 Generalità Si applicano i requisiti della norma UNI CEI EN 45011, con le precisazioni di cui ai paragrafi seguenti. 4.2 Organizzazione L Organo che ricopre la Funzione tecnica di delibera delle certificazioni (che può essere composto da uno o più membri) deve garantire: la conoscenza della normativa applicabile al servizio certificato (tra cui la UNI EN 15838 e la UNI 11200) la qualifica di almeno un suo membro come auditor da parte dello stesso OdC per il settore EA 35 schema SGQ. 4.3 Operatività Gli OdC devono definire condizioni operative (incluse apposite procedure) per la corretta applicazione delle normative applicabili. È responsabilità degli OdC seguire le raccomandazioni, note e modalità operative di verifica inserite nell appendice A della UNI 11200 (Lista delle verifiche e controlli), garantendo l uniformità di approccio tra gli ispettori e la ripetitività dei risultati della verifica. Ogni volta che la Lista delle verifiche e controlli della UNI 11200 richiede che venga fatta una verifica sulle postazioni, (se le postazioni sono più di una), si deve adottare il seguente criterio di campionamento. CRITERI DI CAMPIONAMENTO POSTAZIONI ATTIVE PER IL SERVIZIO OGGETTO DI CERTIFICAZIONE CAMPIONATURA FINO A 8 2 9 15 3 16 25 5 26 50 8 51 90 13 91 150 20 151 280 32 281 500 50 501 1200 80 1201 3200 125 OLTRE 3201 200 4.4 Subappalto 4.5 Sistema Gestione per la Qualità Nell ambito della documentazione del proprio sistema di gestione per la qualità, l OdC deve emettere un Regolamento per la certificazione del servizio contenente tutte le disposizioni applicabili al presente Schema di Certificazione (o integrare, con una sezione dedicata, i Regolamenti già in vigore). Tale Regolamento (o sezione dedicata) deve prevedere che, nel caso in cui il Centro di Contatto sia certificato ISO 9001, qualora durante la verifica sull erogazione del servizio, il Gruppo di Verifica Ispettiva ravvisi non conformità attinenti al sistema di gestione per la qualità del Centro di Contatto, queste vengano, a cura dello stesso Centro di Contatto, portate a conoscenza dell OdC che ha rilasciato la certificazione di ISO 9001. RT-22 rev. 00 Pag. 4/10

4.6 Condizioni e procedure per il rilascio, il mantenimento, l estensione, la sospensione e la revoca della certificazione Si applicano i requisiti della norma UNI CEI EN 45011 con le seguenti precisazioni: l OdC, concluso positivamente l iter di certificazione di un nuovo Centro di Contatto, deve inviare l elenco aggiornato dei Centri di Contatto certificati ad ACCREDIA, seguendo le modalità indicate da ACCREDIA, per la pubblicazione delle informazioni sul sito web www.accredia.it. 4.7 Verifiche ispettive interne e riesami da parte della Direzione 4.8 Documentazione 4.9 Registrazioni 4.10 Riservatezza 5. PERSONALE DELL'ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE Il Gruppo di verifica ispettiva, nel suo insieme, deve comprendere almeno le seguenti competenze: a) Competenze sui sistemi di gestione per la qualità e sulla conduzione delle verifiche ispettive Qualifica nello schema SGQ settore EA 35, in accordo alle disposizioni normative applicabili. Per quanto riguarda la competenza sul sistema di gestione per la qualità e sulle verifiche ispettive, qualora l Ispettore non disponga della qualifica SGQ e/o del settore EA 35, si richiede il soddisfacimento di entrambi i seguenti requisiti: la partecipazione, in qualità di ispettore in addestramento, ad almeno 3 verifiche ispettive schema PRD norma UNI EN 15838 / UNI 11200 e/o schema SGQ settore EA 35 1 corso sulla conduzione delle verifiche ispettive di almeno 16 ore b) Competenza tecnica Per le sole verifiche ispettive iniziali e di rinnovo, è richiesta una esperienza di lavoro almeno triennale nel settore in oggetto, in forma di attività connesse con la progettazione, la pianificazione, l implementazione, la validazione, l erogazione di servizi. Ai fini del soddisfacimento di questo requisito, non è accettabile aver svolto per 3 anni il ruolo di addetto di un centro di contatto (operatore telefonico), né aver svolto altra attività saltuaria (es.: consulenza organizzativa) che, sommando i vari periodi lavorativi, non raggiunga i 3 anni di esperienza effettiva. c) Formazione Aver svolto formazione sulla normativa applicabile. RT-22 rev. 00 Pag. 5/10

Questo requisito si ritiene soddisfatto per chi ha partecipato c/o UNI, alla redazione della norma, e, c/o ACCREDIA, alla redazione o modifica dell RT-22. d) Addestramento Aver partecipato come osservatore ad una verifica certificativa in uno schema di prodotto/servizio. 6. MODIFICHE DEI REQUISITI DI CERTIFICAZIONE 7. RICORSI, RECLAMI E CONTENZIOSI 8. DOMANDA PER LA CERTIFICAZIONE 9. PREPARAZIONE DELLA VALUTAZIONE Il GVI deve effettuare l esame documentale e le verifiche ispettive avvalendosi della Lista delle verifiche e controlli riportata nell appendice A della UNI 11200. 10. VALUTAZIONE 10.1 Tempi di verifica ispettiva La durata della verifica ispettiva è direttamente proporzionale al numero delle postazioni attive per il servizio oggetto di certificazione, alle sedi oggetto di certificazione, ed ai servizi svolti. Si veda per chiarimenti la tabella sotto riportata. I valori riportati sono da intendersi come tempi minimi da impiegare presso il centro di contatto (on site). Nel caso in cui l organizzazione sia anche certificata ISO 9001 nello stesso ambito di applicazione, le eventuali riduzioni ai tempi di verifica per la certificazione UNI EN 15838 / UNI 11200 sono ammesse in una misura massima del 20%. RT-22 rev. 00 Pag. 6/10

Per il calcolo dei tempi di verifica occorre sommare i tempi sotto riportati. TABELLA A POSTAZIONI ATTIVE N DELLE POSTAZIONI ATTIVE PER IL SERVIZIO OGGETTO DI CERTIFICAZIONE TEMPI DI VERIFICA (GIORNI- UOMO) Fino a 30 1 31 100 1,5 101 300 2 301 1000 2,5 Sopra 1001 3 TEMPI DI VERIFICA (GIORNI-UOMO) TABELLA B 0,5 per ogni sede oggetto di certificazione SEDI TABELLA C SERVIZI SERVIZI OGGETTO DI CERTIFICAZIONE TEMPI DI VERIFICA (GIORNI- UOMO) 1 0,5 2 0,5 3 1 4 1 5 1,5 6 1,5 seguire la progressione seguire la progressione Nel caso in cui l organizzazione sia strutturata su più sedi, per la definizione del numero delle sedi da campionare si applicano le regole definite dalle linee guida IAF / EA applicabili allo schema SGQ. Nel computo delle giornate occorre considerare (e quindi poi verificare on site) tutti i centri di contatto coinvolti nella fornitura del servizio oggetto di certificazione (outsourcing). L OdC deve tenere registrazione del criterio adottato per la verifica on site, nell arco del ciclo di certificazione, dei vari siti dell organizzazione. Esempi: centro di contatto di 29 postazioni, su 1 sede, che svolge un solo servizio: 1 + 0,5 + 0,5 = 2 man day centro di contatto di 102 postazioni, su 2 sedi, che svolge 8 servizi: 2 + 1 + 2= 5 man day centro di contatto di 500 postazioni, su 1 sede, che svolge 3 servizi: 2,5 + 0,5 + 1 = 4 man day Prima di ogni verifica, l organismo deve nuovamente considerare la composizione (n. servizi, sedi e postazioni attive) dell organizzazione certificata. Le verifiche di sorveglianza (annuali) e di rinnovo (ogni 3 anni) devono durare, come minimo, 2/3 dei tempi applicabili per la verifica iniziale, fatto salvo il caso in cui siano intervenute significative modifiche nell organizzazione certificata (es: nuova sede), elementi che comportano l adozione dei tempi pieni di verifica. Si rimanda al paragrafo 12.2 per la definizione dei singoli servizi. Rimane responsabilità dell Organismo di certificazione valutare se lo stesso servizio, erogato per diversi committenti, costituisca o meno l identificazione di due servizi differenti. RT-22 rev. 00 Pag. 7/10

Tutti i tempi sopra riportati devono intendersi come tempo minimo utilizzato per la verifica in campo (on site); il tempo impiegato per l esame documentale, può essere considerato solo se è impiegato presso il centro di contatto. 10.2 Periodicità delle verifiche Successivamente alla certificazione del servizio erogato dal Centro di contatto, l OdC deve effettuare almeno una verifica di sorveglianza con cadenza annuale on site. 10.3 Esame documentale Per procedere all iter di certificazione, il centro di contatto deve rendere disponibili all OdC i documenti richiesti dalla norma UNI 11200, necessari per effettuare l esame documentale. L esito dell esame documentale deve essere comunicato per iscritto al Centro di contatto. La verifica documentale può essere svolta direttamente presso il Centro di Contatto. In caso di esito negativo la verifica può procedere, ma gli elementi non conformi dovranno essere considerati ai fini della decisione per la certificazione (si veda oltre al punto 12.1). Tutta la documentazione esaminata ed approvata dall OdC, deve essere chiaramente identificata (eventualmente mediante apposizione di timbro/firme) e conservata per almeno 3 anni. 10.4 Verifica ispettiva presso il centro di contatto La verifica ispettiva deve essere eseguita sulla base dei requisiti riportati nella Lista delle verifiche e controlli riportata nell appendice A della UNI 11200. L esito della verifica ispettiva deve essere comunicato per iscritto al Centro di contatto. 11. RAPPORTO SULLA VALUTAZIONE 12. DECISIONE PER LA CERTIFICAZIONE 12.1 I requisiti per il rilascio/mantenimento della certificazione Tutti i requisiti riportati nella Lista delle verifiche e controlli riportata nell appendice A della UNI 11200 devono essere soddisfatti per il rilascio/mantenimento della certificazione. Per valutare la soddisfazione dei requisiti, l OdC deve poter visionare i dati relativi ad almeno i 3 mesi precedenti la verifica. L OdC può rilasciare durante la verifica: NC1 Non Conformità Maggiore: non soddisfacimento di un requisito della lista dei controlli. RT-22 rev. 00 Pag. 8/10

NC2 OSS Non Conformità Minore: non soddisfacimento parziale di un requisito della lista dei controlli. Le misure necessarie al soddisfacimento completo dei requisiti devono essere facilmente realizzabili entro i successivi 12 mesi. Se una NC2 non viene chiusa entro un anno dalla sua emissione, diventa automaticamente una NC1, salvo diversa decisione dell Organo dell OdC che svolge il ruolo di Funzione tecnica di delibera delle certificazioni. Osservazione: aspetti passibili di miglioramento 12.2 Emissione del certificato In caso di esito positivo delle valutazioni di cui sopra, l OdC iscrive il servizio nell apposito Registro dei servizi/prodotti certificati e invia al Centro di contatto un originale del Certificato di conformità, in cui sono indicati tra l altro, oltre ai riferimenti dell OdC: - la norma UNI EN 15838; - un dicitura che rimandi ai criteri definiti dalla UNI 11200; - il documento ACCREDIA RT-22; - i servizi certificati; - il/i Centro di contatto a cui il certificato fa riferimento, comprese le sedi secondarie. - le Condizioni di validità (date di prima emissione, emissione corrente ); - il Logo ACCREDIA. Di seguito alcuni esempi per meglio definire i servizi oggetto di certificazione: a) Organizzazione che gestisce, per conto terzi, servizi di call center dedicati all area assicurativa ed in particolare alla gestione sinistri. La società opera per conto di diverse medie compagnie, con numeri telefonici dedicati e servizi personalizzati. Il servizio base di relazione con l assicurato è però omogeneo negli aspetti di call center vero e proprio. La società può quindi chiedere la certificazione del servizio di gestione telefonica sinistri, citando, se opportuno, le diverse compagnie. Il certificato riporterà quindi per la dicitura gestione sinistri conto terzi, oppure, gestione sinistri per conto della società XY. b) Un operatore telefonico può gestire i propri clienti finali attraverso call center propri e di terzi. L operatore telefonico, che definisce attraverso SLA i parametri di qualità del servizio erogato, concede ai call center esterni l accesso ai propri software, e la visibilità sui dati operativi. La società telefonica può quindi chiedere la certificazione del servizio clienti (magari su un target di valore es. VIP) indipendentemente da chi eroga fisicamente il servizio. L OdC dovrà effettuare le verifiche presso l operatore telefonico e presso i call center esterni. Il certificato, che coprirà in questo modo tutte le sedi interne ed esterne che partecipano al servizio oggetto di certificazione (il certificato, o un suo allegato, dovrà quindi riportare i diversi soggetti giuridici, compresi gli indirizzi, oggetto di verifica), riporterà la dicitura Customer care clienti VIP. c) Organizzazione che gestisce servizi di informazioni e booking per diversi tour operator. Il servizio, anche se personalizzato per i vari clienti con differenti numeri di accesso, differenti nomi e loghi commerciali, è abbastanza analogo. Uno di questi clienti, la VIAGGI SPECIALI, vuole che il suo servizio di informazione e booking PARTI CON UN SORRISO abbia una eccellenza definita, verificabile e dimostrabile. Il certificato riporterà quindi per la dicitura Informazione e booking PARTI CON UN SORRISO di VIAGGI SPECIALI. RT-22 rev. 00 Pag. 9/10

d) Società di distribuzione gas che utilizza in maniera mista, per il servizio di Pronto Intervento Gas, call center interni e fornitori esterni in base alle diverse fasce orarie; il servizio è differenziato in base ai propri clienti (es. Consumer e Business). La Società di distribuzione gas desidera certificare il servizio di Pronto Intervento Gas Business. L OdC dovrà effettuare le verifiche presso tutti i call center, interni ed esterni, che erogano il servizio Business. Il certificato, che coprirà in questo modo i call center interni ed esterni (il certificato, o un suo allegato, dovrà quindi riportare i diversi soggetti giuridici, compresi gli indirizzi, oggetto di verifica), riporterà la dicitura Pronto Intervento Gas clienti Business. 13. SORVEGLIANZA e RINNOVO 14. USO DELLE LICENZE, DEI CERTIFICATI E DEI MARCHI DI CONFORMITA Ogni OdC deve prevedere regole per la concessione del proprio Logo/Marchio di certificazione. Tali regole devono essere rispettose dei requisiti delle norme di riferimento e del Regolamento applicabile per l uso del Marchio di ACCREDIA. 15. RECLAMI AI FORNITORI RT-22 rev. 00 Pag. 10/10