Promozione di una Associazione Cinese in partnership con OVCI la Nostra Famiglia nel campo della disabilità Cristina Paro Roma, 18 maggio 2011
OVCI la Nostra Famiglia Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario Nasce nel 1972 Riunisce 65 organizzazioni 1.000 volontari impegnati all estero; 660 progetti; 6.000 operatori locali Obiettivo Promuovere il volontariato internazionale Favorire un adeguata crescita degli Organismi federati Contribuire alla giustizia sociale per tutti ed eliminare le cause delle disparità Organismo Volontariato Cooperazione Internazionale Nasce nel 1982 Obiettivo realizzare iniziative che, secondo lo spirito evangelico, sviluppino la promozione umana, sociale, tecnica e sanitaria favorendo la formazione e l autonomia dei cittadini dei paesi in via di sviluppo,, con particolare orientamento a interventi a favore delle persone disabili. Paesi in cui opera: Sudan (Khartoum, Juba) Brasile Ecuador Cina Marocco
La cultura della cooperazione allo sviluppo Cosa vuol dire cooperare? Indispensabile lavorare con le popolazioni locali (conoscenza e riconoscenza reciproca, società civile come elemento chiave, avere dei partner locali, mettere al primo posto le loro richieste, le loro aspettative...) Approccio professionale (modalità progettuale) Rafforzamento delle capacità del Sud Realizzazione di azioni che durino nel tempo (ottimizzazione delle risorse, preoccupazione della continuità) Azioni generalmente rivolte a gruppi svantaggiati (opzione privilegiata per i poveri) Impegno al Nord in attività di educazione allo sviluppo, informazione e sensibilizzazione
La Mater et Magistra sulla Cooperazione allo sviluppo La solidarietà che lega tutti gli esseri umani e li fa membri di un unica unica famiglia impone alle comunità politiche, che dispongono di mezzi di sussistenza ad esuberanza, il dovere di non restare indifferenti di fronte alle comunità politiche i cui membri si dibattono nelle difficoltà dell indigenza, della miseria e della fame, e non godono dei diritti elementari di persona (144)
La Caritas in Veritate sulla Cooperazione allo sviluppo La sussidiarietà è prima di tutto un aiuto alla persona e ai soggetti sociali quando non riescono a fare da sés e implica sempre finalità emancipatrici,, perché favorisce la libertà e la partecipazione in quanto assunzione di responsabilità (CV 57) Il principio di sussidiarietà va mantenuto strettamente connesso con il principio di solidarietà e viceversa, perché se la sussidiarietà senza la solidarietà scade nel particolarismo sociale, è altrettanto vero che la solidarietà senza la sussidiarietà scade nell'assistenzialismo che umilia il portatore di bisogno.. (CV 58)
Da Seimeizan a a 1996: invito Seimeizan, Giappone In collaborazione con la Croce Rossa Cinese 1996-2000: primo progetto (1 buona pratica) Formazione degli operatori della riabilitazione In collaborazione con National Training Centre e Federazione Nazionale Disabili
Fang-Shan: secondo progetto Solidarietà Seimeizan costruisce il Centro di Riabilitazione Sussidiarietà OVCI per la formazione del personale locale su tecniche riabilitative buone pratiche gestionali
Fang Shan: novità nel modello organizzativo (2 buona pratica) Non residenziale Accoglimento del bambino e di un familiare Formazione del familiare/caregiver per la gestione e la riabilitazione Follow up nel tempo Contrastare l abbandono Affermare il valore della vita e promuovere le potenzialità di ciascuno Possibilità di raggiungere un maggior numero di beneficiari Modello riprodotto con buoni risultati in altre realtàdella Cina fatto proprio da diverse Organizzazioni
La presenza dei volontari (3 buona pratica) La cooperazione internazionale ha bisogno di persone che condividano il processo di sviluppo economico e umano, mediante la solidarietà della presenza, dell'accompagnamento, della formazione e del rispetto (CV 47) Nel tradurre in termini di concretezza i principi e le direttive sociali, si passa di solito attraverso tre momenti: VEDERE, GIUDICARE, AGIRE (MM 217)
Associazione Womende Jia Yuan La solidarietà della presenza ha aggregato un gruppo di volontari locali (4 buona pratica) Impegno a operare sul territorio per riabilitazione inclusione sociale promozione dei diritti delle persone disabili
Lettura dei bisogni (5 buona pratica) Carenza di una preparazione tecnica per rispondere alle esigenze delle persone con disabilità Mancanza di un approccio individualizzato ai bisogni della persona disabile Carenza di spazi adeguati per accogliere le persone con disabilità Carenza di coordinamento tra le Istituzioni sanitarie, riabilitative, ed educative
Accordo con Federazione dei Disabili distretto di Xicheng 6 buona pratica
Progetto attuale: associazione 1. Promozione di una Associazione cinese in partnership con OVCI la Nostra Famiglia nel campo della disabilità Accompagnamento Formazione Buone pratiche gestionali Le comunità politiche in fase di sviluppo economico presentano di solito una propria inconfondibile individualità (MM 156) Le comunità politiche economicamente sviluppate, nel prestare la loro opera, devono riconoscere e rispettare quella individualità,, e vincere la tentazione che le porta a proiettare se stesse,, attraverso quell opera, nelle comunità in via di sviluppo economico (MM 157)
Progetto attuale: servizio rivolto ai 2. Attivazione di un Servizio professionale per la valutazione delle abilità residue e guida nella riabilitazione e scelta ausili, per la formulazione dei Piani Riabilitativi Individuali Accompagnamento Formazione Buone pratiche gestionali poveri In alcuni tra quei paesi però, alle condizioni di estremo disagio di moltissimi, fa stridente, offensivo contrasto l abbondanza e il lusso sfrenato di pochi privilegiati (MM 56) Cresce la ricchezza mondiale in termini assoluti, ma aumentano le disparità.. In aree più povere alcuni gruppi godono di una sorta di supersviluppo dissipatore e consumistico che contrasta in modo inaccettabile con perduranti situazioni di miseria disumanizzante (CV 22)
Ti ascolto e ti accolgo Accoglienza e identificazione dei bisogni
Cerco le tue potenzialità Area psico-pedagogica Area Terapia Occupazionale
Ti aiuto Area motoria - fisioterapia Laboratorio pratico-manuale Area comunicazione e linguggio - logopedia
anche con la tecnologia Terapia occupazionale: attrezzatura informatica
Progetto attuale: sostegno agli orfanotrofi (7 buona pratica) 3. Miglioramento della risposta socio-educativa e riabilitativa di alcuni orfanotrofi di Pechino e delle zone limitrofe
a. Lavoro diretto con i bambini per migliorare la loro qualità di vita
b. Lavoro con il personale degli orfanotrofi per la formazione attraverso corsi strutturati, training on the job e monitoraggio
c. Consulenza di carattere organizzativo/gestionale d. consulenza di carattere strutturale (ristrutturazione o progetti degli edifici) e. consulenza alle responsabili degli orfanotrofi e delle comunità per apportare innovazioni ai percorsi formativi delle giovani che lavoreranno nelle opere di carattere sociale f. supporto a microprogetti (ristrutturazioni, borse di studio)
Riassumendo... le buone pratiche Formazione del personale locale Presenza dei volontari Collaborazione, accordi con le istituzioni locali (federazione, CRC, etc) Promozione di un associazione locale (inculturazione reciproca) Centri di valutazione: esempi pilota e attenzione individualizzata Rafforzamento delle realtà esistenti: orfanotrofi
L esplosione dell interdipendenza planetaria, la globalizzazione, ci chiede di dilatare la ragione e renderla capace di conoscere e di orientare queste imponenti nuove dinamiche animandole nella prospettiva di quella civiltà dell amore amore il cui seme Dio ha posto in ogni popolo, in ogni cultura (CV 33)
GRAZIE