RASSEGNA STAMPA Aggiornamento: marzo 2013 a cura di



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COMUNICATO STAMPA SItI SItI: Rilanciare il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione per garantire il diritto alla Salute A Bologna la prima Convention dei direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie italiane Bologna, aprile RASSEGNA STAMPA Aggiornamento: marzo a cura di

MATERIALI di COMUNICAZIONE

NOTA STAMPA SItI: Rilanciare il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione per garantire il diritto alla salute A Bologna la prima Convention nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie italiane Prevenzione vuol dire salute, un diritto fondamentale dell essere uomo. Da questa considerazione partono i direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Unità Sanitarie Locali d Italia riuniti per la prima volta a livello nazionale in un una Convention a Bologna, il 5 aprile, per esprimere forte preoccupazione riguardo alla tenuta futura dei servizi che assicurano l applicazione dei principi sanciti dall articolo 32 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività. Sotto la lente della spending review anche i Dipartimenti di Prevenzione sono avviati a un riordino che, tuttavia, non può svuotare queste strutture tecnico funzionali delle Aziende Unità Sanitarie Locali preposte alla prevenzione e promozione della tutela della salute, anche alla luce dei recenti avvenimenti dell ILVA di Taranto, dove un gravissimo inquinamento ambientale è stato identificato tramite analisi di matrici biologiche negli animali e negli uomini, dimostrando come la separazione tra problematiche ambientali e tutela della salute pubblica sia alla base di gravi rischi e danni sanitari e palesando come la politica dei limiti di emissione ambientali fini a se stessi sia stata clamorosamente smentita e, pertanto, debba essere ripensata. Per riflettere insieme su questi argomenti, anche alla luce dei processi di riordino della spesa già in atto in varie regioni, la SItI, Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Salute Pubblica, in collaborazione con SIMeVeP (Sindacato Italiani Veterinari Medicina Pubblica) e SNOP (Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione), ha organizzato un incontro che chiama all appello i direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie di tutte le discipline. Mai come oggi - sottolinea Michele Conversano, presidente della SItI - rilanciare il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione vuol dire non solo preservare le strutture che contribuiscono a proteggere la salute dei cittadini, ma significa opporsi alla dissipazione di un patrimonio di competenze, di idee e di valori imprescindibili. Il settore, da sempre sotto finanziato, è oggetto di ulteriori forti ridimensionamenti in varie regioni italiane dove - rimarca Conversano - non si comprende che la prevenzione e la promozione della salute rappresentano oltre che un fattore di crescita sociale e culturale della società anche un elemento di sviluppo economico sia indirettamente in termini di eventi sanitari evitati (ad es. risparmio dei costi di mancata ospedalizzazione), sia direttamente tramite gli investimenti in sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nonché per la tutela della salute dei cittadini/consumatori. Rilanciare l importanza dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie rappresenta, dunque, un investimento a forte valore aggiunto anche in termini etici. I promotori della Convention - spiega Fausto Francia, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell Ausl di Bologna - concordano su alcuni punti fondamentali. Innanzitutto che la prevenzione e la promozione della salute sono materie multidimensionali, interdisciplinari e multi professionali che trovano nella forma organizzativa del Dipartimento, così come previsto dal decreto legislativo 229/99, la modalità

operativa ed istituzionale ideali. In secondo luogo, i tentavi in atto di smontarne le varie componenti facendole afferire ad altri livelli statali (i veterinari al ministero delle politiche agricole, la sicurezza sui luoghi di lavoro ad una agenzia nazionale) costruiscono un elemento di forte indebolimento delle tutele e dei diritti per la salute dei cittadini. Al contrario, è necessaria una maggiore integrazione funzionale tra le varie discipline della prevenzione e della sicurezza tramite l adozione di percorsi assistenziali trasversali focalizzati alla presa in carico globale dei problemi sanitari delle collettività locali. Occorrerebbe quindi perseguire sempre più nuove modalità di lavoro costruite sull analisi epidemiologica dei problemi di salute, sull appropriatezza degli interventi basati sulle evidenze scientifiche, sulla categorizzazione e la comunicazione del rischio, nonché sulla partecipazione dei cittadini. Altro punctum dolens sono i finanziamenti nel campo della prevenzione. Nell ambito del fondo sanitario nazionale il 5% della spesa sanitaria destinato alla prevenzione collettiva va interamente impiegato nel settore (primo Livello essenziale di assistenza - LEA) per assicurare gli strumenti indispensabili al funzionamento ed il turn over necessario. La Convention di Bologna vuole essere un momento di riflessione su questi punti e, al contempo, lanciare un segnale forte e preoccupato alle istituzioni, specie alle Regioni, alle forze sociali e all opinione pubblica. I direttori dei dipartimenti di prevenzione non si vogliono sottrarre a misure di revisione della spesa, delle quali peraltro sono già stati protagonisti, ma -ricorda Sandro Cinquetti, Coordinatore del Collegio operatori della SItI - contestano che tali misure vengano adottate con modalità che non garantiscono i diritti dei cittadini. I dipartimenti di prevenzione sono stati già tagliati del 25 per cento, seguendo anche le sorti delle Aziende sanitarie accorpate, e sono passati in 6-7 anni da 180 a circa 140. Non possiamo accettare una spending review che svuoti i dipartimenti di prevenzione della loro imprescindibile funzione. SItI propone da ultimo la realizzazione, entro l anno, in collaborazione con il Governo, le Regioni e gli Enti locali, di una Conferenza nazionale per il rilancio del sistema nazionale, regionale e locale della prevenzione sia negli ambienti di vita sia in quelli di lavoro. Oggi di fronte alla grave e perdurante crisi sociale ed economica del nostro Paese è indispensabile che gli sforzi per l occupazione e per il rilancio della produzione avvengano nel pieno rispetto delle regole e delle garanzie di prevenzione e di sicurezza nei luoghi di lavoro che vigono nella Unione Europea (UE). Bologna, 5 aprile Ufficio Stampa SItI Contact: Lorenzo Inzerillo - 3487455595 Contact: Simona Santini - 3475942879 ufficiostampa@farecomunicazione.eu www.farecomunicazione.eu

MEDIA OVERVIEW Testata Titolo Data Quotidiani Il Resto del Carlino Il Resto del Carlino La Repubblica Periodici Il Sole 24 Ore Sanità Agenzie di Stampa Ansa Adnkronos Sanità pubblica e prevenzione, i direttori a confronto Il diritto alla salute e alla prevenzione segnalazione appuntamento Allarme Siti: dipartimenti di prevenzione a rischio SANITA': A BOLOGNA PRIMA CONVENTION MEDICI DI PREVENZIONE Sanita': Siti, rilanciare Dipartimenti di prevenzione Asl 'decimati' da tagli 04 aprile 05 aprile 05 aprile 05 aprile 05 aprile 05 aprile Dire Agi Newsletter Quotidiano Sanità Testate online/portali internet Quotidiano Sanità SALUTE. 'SITI : RILANCIARE RUOLO DIPARTIMENTI PREVENZIONE PER GARANTIRE IL DIRITTO SALUTE: CONGRESSO SITI, RILANCIARE RUOLO DIPARTIMENTI PREVENZIONE Prevenzione. La Siti: "Promuovere percorsi assistenziali multidisciplinari" Prevenzione. La Siti: "Promuovere percorsi assistenziali multidisciplinari" 05 aprile 05 aprile 05 aprile 05 aprile Healthdesk TV TgR Rai Emilia Romagna Telecentro Telesanterno La Società di igiene: Si rilanci il ruolo dei Dipartimenti di prevenzione Intervista effettuata presso la sede dell evento SItI Intervista effettuata presso la sede dell evento SItI Intervista effettuata presso la sede dell evento SItI 06 aprile 05 aprile 05 aprile 05 aprile

La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti specificate all'interno degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di rassegna stampa per uso interno è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue. Si declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato. I materiali contenuti in questa rassegna stampa sono per esclusivo uso privato. Quotidiani

04 aprile Quotidiano

06 aprile Quotidiano

06 aprile Quotidiano

Periodici

09 aprile Periodico

Agenzie di stampa

05 aprile Agenzia di Stampa SANITA': A BOLOGNA PRIMA CONVENTION MEDICI DI PREVENZIONE BOLOGNA (ANSA) - BOLOGNA, 5 APR - Si sono riuniti per la prima volta in una convention, a Bologna, i direttori dei Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie, promossa dalla Siti (Società italiana di igiene - medicina preventiva e salute pubblica), in collaborazione con Simevep (Sindacato italiani veterinari medicina pubblica) e Snop (Società nazionale degli operatori della prevenzione). "Mai come oggi - sottolinea Michele Conversano, presidente della Siti - rilanciare il ruolo dei dipartimenti di prevenzione vuol dire non solo preservare le strutture che contribuiscono a proteggere la salute dei cittadini, ma significa opporsi alla dissipazione di un patrimonio di competenze, di idee e di valori imprescindibili. Il settore, da sempre sotto finanziato, è oggetto di ulteriori forti ridimensionamenti in varie regioni italiane dove non si comprende che la prevenzione e la promozione della salute rappresentano oltre che un fattore di crescita sociale e culturale della società anche un elemento di sviluppo economico sia indirettamente in termini di eventi sanitari evitati". L'obiettivo dell'incontro è rilanciare l'importanza dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie rappresenta, dunque, un investimento a forte valore aggiunto anche in termini etici. "Innanzitutto - spiega Fausto Francia, direttore del dipartimento di sanità pubblica dell'ausl di Bologna - la prevenzione e la promozione della salute sono materie multidimensionali, interdisciplinari e multi professionali che trovano nel dipartimento, così come previsto dalla legge, la modalità operativa ed istituzionale ideali. In secondo luogo, i tentavi in atto di smontarne le varie componenti facendole afferire ad altri livelli statali (i veterinari al ministero delle Politiche agricole, la sicurezza sui luoghi di lavoro ad una Agenzia nazionale) costruiscono un elemento di forte indebolimento delle tutele e dei diritti per la salute dei cittadini". (ANSA). COM/ S57 QBXJ 19.46

05 aprile Agenzia di Stampa Sanita': Siti, rilanciare Dipartimenti di prevenzione Asl 'decimati' da tagli (Adnkronos Salute) Roma, 5 apr. I Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie italiane sono passati in pochi anni da 180 a circa 140, sulla scia di sempre più stringenti politiche di revisione della spesa che hanno prodotto anche l accorpamento di alcune Ausl. Ma la scure della spending review non è l unico rischio a cui vanno incontro queste strutture tecnico funzionali delle Aziende Unità Sanitarie Locali preposte alla prevenzione e promozione della tutela della salute. Un altro rischio attuale - lamentano i direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie riuniti per la prima volta a livello nazionale in una Convention, a Bologna, promossa dalla SItI (Società Italiana di Igiene - Medicina Preventiva e Salute Pubblica), in collaborazione con SIMeVeP (Sindacato Italiani Veterinari Medicina Pubblica) e SNOP (Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione), - è quello di svuotare i Dipartimenti di prevenzione della loro imprescindibile funzione, attribuendo le diverse competenze ad altre articolazioni dello Stato. Mai come oggi - sottolinea Michele Conversano, presidente della SItI - rilanciare il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione vuol dire non solo preservare le strutture che contribuiscono a proteggere la salute dei cittadini, ma significa opporsi alla dissipazione di un patrimonio di competenze, di idee e di valori imprescindibili. Il settore, da sempre sotto finanziato, è oggetto di ulteriori forti ridimensionamenti in varie regioni italiane dove - rimarca Conversano - non si comprende che la prevenzione e la promozione della salute rappresentano oltre che un fattore di crescita sociale e culturale della società anche un elemento di sviluppo economico sia indirettamente in termini di eventi sanitari evitati (ad es. risparmio dei costi di mancata ospedalizzazione), sia direttamente tramite gli investimenti in sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nonché per la tutela della salute dei cittadini/consumatori. Rilanciare l importanza dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie rappresenta, dunque, un investimento a forte valore aggiunto anche in termini etici. I promotori della Convention di Bologna concordano su alcuni punti che reputano fondamentali. Innanzitutto - spiega Fausto Francia, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell Ausl di Bologna - che la prevenzione e la promozione della salute sono materie multidimensionali, interdisciplinari e multi professionali che trovano nel Dipartimento, così come previsto dalla legge, la modalità operativa ed istituzionale ideali. In secondo luogo, i tentavi in atto di smontarne le varie componenti facendole afferire ad altri livelli statali (i veterinari al ministero delle Politiche agricole, la sicurezza sui luoghi di lavoro ad una Agenzia nazionale) costruiscono un elemento di forte indebolimento delle tutele e dei diritti per la salute dei cittadini. Al contrario, è necessaria una maggiore integrazione funzionale tra le varie discipline della prevenzione e della sicurezza tramite l adozione di percorsi assistenziali trasversali focalizzati alla presa in carico globale dei problemi sanitari delle collettività locali. Occorrerebbe quindi - conclude Francia - perseguire sempre più nuove modalità di lavoro costruite sull analisi epidemiologica dei problemi di salute, sull appropriatezza degli interventi basati sulle evidenze scientifiche, sulla categorizzazione e la comunicazione del rischio, nonché sulla partecipazione dei cittadini.

05 aprile Agenzia di Stampa SALUTE. 'SITÌ: RILANCIARE RUOLO DIPARTIMENTI PREVENZIONE PER GARANTIRE IL DIRITTO. (DIRE) Roma, 5 apr. - I Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie italiane sono passati in pochi anni da 180 a circa 140, sulla scia di sempre più stringenti politiche di revisione della spesa che hanno prodotto anche l'accorpamento di alcune Ausl. Ma la scure della spending review non è l'unico rischio a cui vanno incontro queste strutture tecnico funzionali delle Aziende Unità Sanitarie Locali preposte alla prevenzione e promozione della tutela della salute. Un altro rischio attuale - lamentano i direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie riuniti per la prima volta a livello nazionale in una Convention, a Bologna, promossa dalla SItI (Società Italiana di Igiene - Medicina Preventiva e Salute Pubblica), in collaborazione con SIMeVeP (Sindacato Italiani Veterinari Medicina Pubblica) e SNOP (Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione) - è quello di svuotare i Dipartimenti di prevenzione della loro imprescindibile funzione, attribuendo le diverse competenze ad altre articolazioni dello Stato. «Mai come oggi- sottolinea Michele Conversano, presidente della SItI- rilanciare il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione vuol dire non solo preservare le strutture che contribuiscono a proteggere la salute dei cittadini, ma significa opporsi alla dissipazione di un patrimonio di competenze, di idee e di valori imprescindibili. Il settore, da sempre sotto finanziato, è oggetto di ulteriori forti ridimensionamenti in varie regioni italiane dove- rimarca Conversano- non si comprende che la prevenzione e la promozione della salute rappresentano oltre che un fattore di crescita sociale e culturale della società anche un elemento di sviluppo economico sia indirettamente in termini di eventi sanitari evitati (ad es. risparmio dei costi di mancata ospedalizzazione), sia direttamente tramite gli investimenti in sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nonchè per la tutela della salute dei cittadini/consumatori». Rilanciare l'importanza dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie rappresenta, dunque, un investimento a forte valore aggiunto anche in termini etici. I promotori della Convention di Bologna concordano su alcuni punti che reputano fondamentali. (SEGUE)

SALUTE. 'SITÌ: RILANCIARE RUOLO DIPARTIMENTI PREVENZIONE -2- (DIRE) Roma, 5 apr. - «Innanzitutto- spiega Fausto Francia, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell'ausl di Bologna- che la prevenzione e la promozione della salute sono materie multidimensionali, interdisciplinari e multi professionali che trovano nel Dipartimento, così come previsto dalla legge, la modalità operativa ed istituzionale ideali. In secondo luogo, i tentavi in atto di smontarne le varie componenti facendole afferire ad altri livelli statali (i veterinari al ministero delle Politiche agricole, la sicurezza sui luoghi di lavoro ad una Agenzia nazionale) costruiscono un elemento di forte indebolimento delle tutele e dei diritti per la salute dei cittadini». Al contrario, è necessaria una maggiore integrazione funzionale tra le varie discipline della prevenzione e della sicurezza tramite l'adozione di percorsi assistenziali trasversali focalizzati alla presa in carico globale dei problemi sanitari delle collettività locali. «Occorrerebbe quindi- conclude Francia- perseguire sempre più nuove modalità di lavoro costruite sull'analisi epidemiologica dei problemi di salute, sull'appropriatezza degli interventi basati sulle evidenze scientifiche, sulla categorizzazione e la comunicazione del rischio, nonchè sulla partecipazione dei cittadini».

05 aprile Agenzia di Stampa SALUTE: CONGRESSO SITI, RILANCIARE RUOLO DIPARTIMENTI PREVENZIONE = (AGI) - Bologna, 5 apr. - «Mai come oggi rilanciare il ruolo dei Dipartimenti di prevenzione vuol dire non solo preservare le strutture che contribuiscono a proteggere la salute dei cittadini, ma significa opporsi alla dissipazione di un patrimonio di competenze, di idee e di valori imprescindibili». È l'appello lanciato da Michele Conversano, presidente della Siti (Società Italiana di Igiene - Medicina Preventiva e Salute Pubblica) in occasione della convention che riunisce per la prima volta a livello nazionale a Bologna i direttori dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie. SALUTE: CONGRESSO SITI, RILANCIARE RUOLO DIPARTIMENTI PREVENZIONE (2)= (AGI) - Bologna, 5 apr. - I Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie italiane sono passati in pochi anni da 180 a circa 140, sulla scia di sempre più stringenti politiche di revisione della spesa che hanno prodotto anche l'accorpamento di alcune Ausl. Ma la scure della spending review non è l'unico rischio a cui vanno incontro queste strutture tecnico funzionali delle Ausl. Un altro rischio attuale - lamentano i direttori dei dipartimenti - è quello di svuotare i dipartimenti della loro stessa funzione. Il settore, da sempre sottofinanziato, rischia ora nuovi ulteriori ridimensionamenti in varie regioni italiane. «I tentavi in atto di smontarne le varie componenti dei dipartimenti facendole afferire ad altri livelli statali (i veterinari al ministero delle Politiche agricole, la sicurezza sui luoghi di lavoro ad una Agenzia nazionale)- conclude Fausto Francia, direttore del dipartimento dell'ausl di Bologna - costruiscono un elemento di forte indebolimento delle tutele e dei diritti per la salute dei cittadini».

NEWSLETTER

05 aprile Newsletter Prevenzione. La Siti: "Promuovere percorsi assistenziali multidisciplinari" Nel corso della sua prima convention nazionale, la Società italiana di igiene, medicina preventiva e sociale ha ribadito che "la prevenzione e la promozione della salute sono materie multiprofessionali". E' da questo modello che bisogna ripartire per arginare gli accorpamenti e rilanciare "i dipartimenti di prevenzione". 05 APR - I dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie italiane sono passati in pochi anni da 180 a circa 140, sulla scia di sempre più stringenti politiche di revisione della spesa che hanno prodotto anche l accorpamento di alcune Ausl. E l allarme lanciato dalla Società italiana di igiene, medicina preventiva e sociale (Siti) nel corso della sua prima convention nazionale, tenutasi a Bologna. Oltre al taglio delle risorse, un altro rischio evidenziato dalla Siti è quello di svuotare i dipartimenti di prevenzione della loro imprescindibile funzione, attribuendo le diverse competenze ad altre articolazioni dello Stato. Secondo il presidente della società, Michele Conversano, mai come oggi rilanciare il ruolo dei dipartimenti di prevenzione vuol dire non solo preservare le strutture che contribuiscono a proteggere la salute dei cittadini, ma significa opporsi alla dissipazione di un patrimonio di competenze, di idee e di valori imprescindibili. Il settore, da sempre sotto finanziato, è oggetto di ulteriori forti ridimensionamenti in varie regioni italiane dove ha rimarcato Conversano - non si comprende che la prevenzione e la promozione della salute rappresentano oltre che un fattore di crescita sociale e culturale della società anche un elemento di sviluppo economico sia indirettamente in termini di eventi sanitari evitati. sia direttamente tramite gli investimenti in sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nonché per la tutela della salute dei cittadini. I promotori della convention hanno poi evidenziato i punti salienti su cui concentrare l attenzione. Innanzitutto ha spiegato Fausto Francia, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell Ausl di Bologna - che la prevenzione e la promozione della salute sono materie multidimensionali, interdisciplinari e multiprofessionali che trovano nel dipartimento, così come previsto dalla legge, la modalità operativa ed istituzionale ideali. In secondo luogo, i tentavi in atto di smontarne le varie componenti facendole afferire ad altri livelli statali costituiscono un elemento di forte indebolimento delle tutele e dei diritti per la salute dei cittadini. E quindi sulla base di questi elementi che la Siti chiede una maggiore integrazione tra le varie discipline della prevenzione e della sicurezza tramite l adozione di percorsi assistenziali trasversali focalizzati sulla presa in carico globale dei problemi sanitari delle comunità locali. Occorrerebbe quindi ha concluso Francia - perseguire sempre più nuove modalità di lavoro costruite sull analisi epidemiologica dei problemi di salute, sull appropriatezza degli interventi basati sulle evidenze scientifiche, sulla categorizzazione e la comunicazione del rischio, nonché sulla partecipazione dei cittadini.

TESTATE ONLINE/PORTALI INTERNET

05 aprile Portale internet (del periodico)

05 aprile Quotidiano online Prevenzione. La Siti: "Promuovere percorsi assistenziali multidisciplinari" Nel corso della sua prima convention nazionale, la Società italiana di igiene, medicina preventiva e sociale ha ribadito che "la prevenzione e la promozione della salute sono materie multiprofessionali". E' da questo modello che bisogna ripartire per arginare gli accorpamenti e rilanciare "i dipartimenti di prevenzione". 05 APR - I dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie italiane sono passati in pochi anni da 180 a circa 140, sulla scia di sempre più stringenti politiche di revisione della spesa che hanno prodotto anche l accorpamento di alcune Ausl. E l allarme lanciato dalla Società italiana di igiene, medicina preventiva e sociale (Siti) nel corso della sua prima convention nazionale, tenutasi a Bologna. Oltre al taglio delle risorse, un altro rischio evidenziato dalla Siti è quello di svuotare i dipartimenti di prevenzione della loro imprescindibile funzione, attribuendo le diverse competenze ad altre articolazioni dello Stato. Secondo il presidente della società, Michele Conversano, mai come oggi rilanciare il ruolo dei dipartimenti di prevenzione vuol dire non solo preservare le strutture che contribuiscono a proteggere la salute dei cittadini, ma significa opporsi alla dissipazione di un patrimonio di competenze, di idee e di valori imprescindibili. Il settore, da sempre sotto finanziato, è oggetto di ulteriori forti ridimensionamenti in varie regioni italiane dove ha rimarcato Conversano - non si comprende che la prevenzione e la promozione della salute rappresentano oltre che un fattore di crescita sociale e culturale della società anche un elemento di sviluppo economico sia indirettamente in termini di eventi sanitari evitati. sia direttamente tramite gli investimenti in sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nonché per la tutela della salute dei cittadini. I promotori della convention hanno poi evidenziato i punti salienti su cui concentrare l attenzione. Innanzitutto ha spiegato Fausto Francia, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell Ausl di Bologna - che la prevenzione e la promozione della salute sono materie multidimensionali, interdisciplinari e multiprofessionali che trovano nel dipartimento, così come previsto dalla legge, la modalità operativa ed istituzionale ideali. In secondo luogo, i tentavi in atto di smontarne le varie componenti facendole afferire ad altri livelli statali costituiscono un elemento di forte indebolimento delle tutele e dei diritti per la salute dei cittadini. E quindi sulla base di questi elementi che la Siti chiede una maggiore integrazione tra le varie discipline della prevenzione e della sicurezza tramite l adozione di percorsi assistenziali trasversali focalizzati sulla presa in carico globale dei problemi sanitari delle comunità locali. Occorrerebbe quindi ha concluso Francia - perseguire sempre più nuove modalità di lavoro costruite sull analisi epidemiologica dei problemi di salute, sull appropriatezza degli interventi basati sulle evidenze scientifiche, sulla categorizzazione e la comunicazione del rischio, nonché sulla partecipazione dei cittadini.

06 aprile Portale internet La Società di igiene: Si rilanci il ruolo dei Dipartimenti di prevenzione I Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie italiane sono passati in pochi anni da 180 a circa 140, anche a causa delle politiche di revisione della spesa. Ma la scure della spending review non è l unico rischio a cui vanno incontro queste strutture delle Aziende sanitarie locali preposte alla prevenzione e promozione della tutela della salute. Un altro rischio attuale, lamentano i direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl riuniti per la prima volta a livello nazionale in una convention, a Bologna, promossa dalla Siti, la Società italiana di igiene, medicina preventiva e salute pubblica, è quello di svuotare i Dipartimenti di prevenzione della loro imprescindibile funzione, attribuendo le diverse competenze ad altre articolazioni dello Stato. «Mai come oggi - sottolinea Michele Conversano, presidente della Siti - rilanciare il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione vuol dire non solo preservare le strutture che contribuiscono a proteggere la salute dei cittadini, ma significa opporsi alla dissipazione di un patrimonio di competenze, di idee e di valori imprescindibili. Il settore, da sempre sotto finanziato, è oggetto di ulteriori forti ridimensionamenti in varie regioni italiane dove - rimarca Conversano - non si comprende che la prevenzione e la promozione della salute rappresentano oltre che un fattore di crescita sociale e culturale della società anche un elemento di sviluppo economico sia indirettamente in termini di eventi sanitari evitati, sia direttamente tramite gli investimenti in sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nonché per la tutela della salute dei cittadini/consumatori. Rilanciare l importanza dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie rappresenta, dunque, un investimento a forte valore aggiunto anche in termini etici. I promotori della Convention di Bologna, organizzata dalla Siti in collaborazione con il Sindacato veterinari medicina pubblica e la Società degli operatori della prevenzione, concordano su alcuni punti che reputano fondamentali. Innanzitutto - spiega Fausto Francia, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell Asl di Bologna - che la prevenzione e la promozione della salute sono materie multidimensionali, interdisciplinari e multi professionali che trovano nel Dipartimento, così come previsto dalla legge, la modalità operativa ed istituzionale ideali. In secondo luogo, i tentavi in atto di smontarne le varie componenti facendole afferire ad altri livelli statali costruiscono un elemento di forte indebolimento delle tutele e dei diritti per la salute dei cittadini».

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