Legge Regionale 24 gennaio 2006, n. 1 Deliberazione di Consiglio Regionale 23 dicembre 2008, n. 98



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Legge Regionale 24 gennaio 2006, n. 1 Deliberazione di Consiglio Regionale 23 dicembre 2008, n. 98 PIANO AGRICOLO REGIONALE 2008-2010 Misura 6.1.14 Azione b) Manifestazione di interesse per la selezione di soggetti a cui affidare la gestione di Impianti di Transito (IdT) per Sottoprodotti di Origine Animale (SOA) in Provincia di Pisa. Introduzione.. pag. 2 1 Classificazione dei SOA. pag. 2 2 - Impianti di Transito (IdT). pag. 3 3 Impegni di Gestione.. pag. 3 4 - Sede degli IdT. pag. 4 5 - Requisiti di accesso pag. 4 6 Priorità pag. 5 7 Spese.. pag. 5 8 - Manifestazione di interesse pag. 5 9 Procedure istruttorie - Graduatorie... pag. 6 10 Informativa ai sensi della Legge 241/90..... pag. 6 10 - Modello A (schema di domanda) pag. 7 1

Introduzione La comparsa delle Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (TSE) a cui si è assistito verso la fine degli anni 90 a causa prevalentemente di una alimentazione e di una gestione sanitaria degli animali da allevamento non corretta, ha determinato una serie di problematiche legate al rischio di trasmissione del prione (causa patogena della malattia) dall animale all uomo, in cui si manifesta con l insorgenza della sindrome di Creutzfeld-Jakob. Le TSE sono un gruppo di malattie delle quali la più famosa è l Encefalite Spongiforme Bovina (BSE) più nota come mucca pazza, meno nota ma non meno importante è la Scrapie che colpisce gli ovi-caprini. Per combattere la diffusione delle TSE a partire dal 2000, attraverso disposizioni comunitarie e nazionali specifiche, sono state emanate una serie di norme che interessano tutte le fasi della filiera (dalla produzione primaria dei mangimi, all allevamento del bestiame, alla macellazione e alla vendita della carne), che impongono una serie di obblighi e divieti anche molto onerosi (in termini economici). Fra questi emerge l obbligo di smaltimento degli animali morti in stalla e non macellati per il consumo umano in specifiche strutture di trattamento termico il cui costo rappresenta un onere notevole nell economia aziendale. Alle problematiche dello smaltimento delle carcasse degli animali morti nelle aziende zootecniche si sommano gli obblighi a carico di altri operatori della filiera come: Macelli, macellerie e imprese per la produzione di insaccati, che devono provvedere allo smaltimento degli scarti di lavorazione delle carni i canili comunali, incaricati allo smaltimento delle carcasse degli animali morti nelle proprie strutture; i comuni, incaricati allo smaltimento della selvaggina morta per le strade; i cittadini, per lo smaltimento di animali da compagnia (cani, gatti, ecc); per i quali i quali esistono gli stessi obblighi degli allevatori. Data la difficoltà di realizzare sul territorio regionale in tempi rapidi specifiche strutture di trattamento termico (freddo) per i materiali citati e considerato che le maggiori spese sostenute dagli operatori sono legate prevalentemente alla distanza tra le strutture adibite alla distruzione delle carcasse (nord Italia) e le aziende zootecniche, è stata valutata la possibilità di realizzare, sul territorio provinciale Impianti di Transito (IdT) specifici per Sottoprodotti di Origine Animale (SOA) dove l allevatore interessato (ma anche il titolare dell impresa, il cittadino, ecc.) può portare con mezzo proprio il materiale. In questi impianti tramite opportuni processi di refrigerazione i processi degradativi e putrefattivi delle carcasse vengono bloccati, pertanto il trasporto verso l impianto di trattamento termico può avvenire in un tempo successivo (e per un carico unico molto più considerevole, in termini di peso e volume), con una netta riduzione dei costi di trasporto. 1) Classificazione dei SOA Il Reg. CE 999/2001 definisce gli organi e i tessuti dei ruminanti (bovini, ovi-caprini, suini, equini), Materiali a Rischio Specifico (MRS) per la trasmissione di Encefaliti Spongiformi Trasmissibili (TSE). La normativa vieta l asportazione degli MRS nei ruminanti deceduti e pertanto l intera carcassa deve considerarsi SOA da smaltire obbligatoriamente mediante distruzione per incenerimento, ovvero mediante messa in sicurezza degli stessi in appositi impianti riconosciuti a tale scopo ai sensi del Regolamento CE 1774/2002 articolo 10) e secondo le disposizioni di cui alla delibera della Giunta Regionale nr 825 del 27/08/2004. 2

2) Impianti di Transito (IdT) Gli Impianti di Transito (IdT) sono strutture a temperatura controllata, finalizzate allo stoccaggio temporaneo di carcasse di animali morti nelle aziende zootecniche. Sono così strutturati: 1. container frigo scarrabile (le carcasse vengono conservate a basse temperature); 2. area recintata, illuminata, munita di servizi igienici e spogliatoi, eventualmente anche di tipo mobile; tali strutture possono eventualmente essere anche quelle in uso a dipendenti eventualmente collocati in area limitrofa (sempre con esclusione di impianti che operano nella filiera della sicurezza alimentare); 3. superficie a servizio del container impermeabilizzata e completa di canalizzazione delle acque verso la fognatura; 4. bilancia con portata di almeno 200 kg (per ovini suini); 5. sollevatore (automezzo con ragno o altro per caricamento SOA); 6. superficie coperta (tettoia) per le operazioni di carico e per eventuali verifiche dei SOA conferiti (accertamenti sanitari) ; 7. locale per custodia documenti (registro carico-scarico, DDT, sacchi e altro); 8. punto di presa elettrica a 220 V o a 380 V; 9. accesso sorvegliato e ingresso distinto da ingressi dedicati ad altri impianti che trattino qualsiasi tipologia di alimenti; 10. sistema di pesatura dello scarrabile pieno (operazione necessaria prima delle spedizione) e dei capi di grossa taglia, o trovarsi in prossimità di una stazione di pesa pubblica. Le carcasse degli animali morti in azienda devono essere trasportate all IdT dal produttore dei SOA (allevatore), mediante l uso di sacchi monouso (sacco di plastica di spessore sufficiente a garantirlo dalla rottura anche se sottoposto a pieno carico). 3) Impegni di Gestione Alla morte dell animale, l allevatore, avuta la certificazione inerente la sua morte e depositatolo nel sacco monouso regolarmente autorizzato dall ASL competente, ai sensi della delibera Giunta Regionale nr 825 del 27/08/2004 Allegato A) paragrafo 5) punto 4), può trasportare la carcassa fino alla sede dell IdT con proprio mezzo. Le partite di SOA sono scortate da un documento di trasporto (DDT) regolarmente sottoscritto da un veterinario Asl, che costituisce la prova dell avvenuto smaltimento. Il gestore dell IdT ha l obbligo di: fare richiesta di riconoscimento del container frigo al SUAP del comune dove l IdT viene realizzato, ai sensi della delibera Giunta Regionale nr 371 del 15/04/2002 (l IdT è soggetto ad autorizzazione comunitaria quale impianto di transito di categoria 1, normativa di riferimento REG CE 1774/2002); predisporre e applicare un piano di autocontrollo (HACCP); fare richiesta alla ASL competente per territorio finalizzata all autorizzazione al trasporto presso l impianto di termodistruzione, in quanto il container frigo è anche contenitore di SOA; apporre al container il numero di riconoscimento dell IdT e di autorizzazione al trasporto di SOA; controllare che i sacchi-contenitori monouso per il trasporto delle carcasse siano stati autorizzati dalla ASL competente per territorio; consegnare su richiesta i sacchi-contenitore monouso e la copia dei DDT (entrambi numerati) a chi ne fa richiesta; 3

ritirare i SOA inseriti negli appositi sacchi-contenitore, verificarne il peso e riportare i dati in appositi registri di carico e scarico; immettere i SOA nel container frigo; verificare il rispetto della temperatura interna del container frigo; provvedere al trasporto del container frigo presso l impianto di smaltimento per termodistruzione dopo aver fatto apposita verifica del peso complessivo che deve corrispondere alla somma dei pesi delle partite introdotte; trasmettere alla Provincia di Pisa alla fine di ogni trimestre la quantità di SOA smaltiti; garantire l accettazione di partite di animali morti fino a: 1. 12 ore a partire dalla richiesta di conferimento nel periodo 1 maggio / 30 settembre (periodo durante il quale le alte temperature favoriscono i processi di putrefazione delle carcasse); 2. 24 ore a partire dalla richiesta di conferimento nel periodo 1 ottobre / 30 aprile. garantire la continuità del servizio, fatta eccezione del giorno in cui il container è trasportato all impianto di termo-distruzione dei SOA; la sospensione non può comunque essere complessivamente superiore alle 24 ore; garantire un servizio di reperibilità telefonica per eventuali richieste nelle giornate di chiusura; A fronte delle spese sostenute il gestore, per garantire un adeguato equilibrio finanziario nella fase iniziale, potrà richiedere il pagamento di tariffe congrue calcolate per capo e non per peso (escluse le specie avicole, cunicole e animali da compagnia). Nella fase a regime il gestore dovrà impegnarsi a praticare tariffe le contenute possibile, sempre per capo e non per peso, a sostegno delle aziende zootecniche per lo smaltimento dei capi bovini, suini e ovicaprini. 4) Sede degli IdT A seguito di richiesta la Regione Toscana ha assegnato alla Provincia di Pisa le risorse finanziarie per la realizzazione di n. 2 IdT, attraverso l acquisto di altrettanti container scarrabili ed eventuali attrezzature, con esclusione delle spese di gestione. Attraverso una fase di concertazione con soggetti pubblici e privati del settore agricolo e zootecnico sono state individuate due zone di riferimento per il territorio di competenza amministrativa della Provincia di Pisa, rispettivamente: Area Pisana Area della Valdera all interno delle quali collocare gli IdT per lo smaltimento dei SOA. 5) Requisiti di accesso La gestione degli IdT per SOA può essere affidata a qualunque azienda già esistente che opera nel territorio provinciale che abbia i seguenti requisiti: 1. iscritta nel Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio Industria, Agricoltura e Artigianato di Pisa; 2. in possesso di partita Iva; 3. avere in disponibilità l area in cui collocare l IdT per un periodo di almeno 5 (cinque) anni a far data dalla stipula del protocollo d intesa, e che la stessa area sia: 3.1 ricadente nelle zone di riferimento indicate (vedi punto 4); 3.2 provvista di: 3.2.1 recinto e accesso controllato e distinto da ingressi dedicati ad altri impianti che trattino qualsiasi tipologia di alimenti; 4

3.2.2 servizi igienici e spogliatoi, eventualmente anche di tipo mobile; tali strutture possono eventualmente essere anche quelle in uso ai dipendenti eventualmente collocati in area limitrofa (sempre con esclusione di impianti che operano nella filiera della sicurezza alimentare); 3.2.3 superficie a servizio del container impermeabilizzata e completa di canalizzazione delle acque verso la fognatura; 3.2.4 locale per custodia documenti (registro carico-scarico, DDT, sacchi e altro); 3.2.5 sistema di illuminazione e punto di presa elettrica a 220 V o a 380 V; L IdT inoltre dovrà essere dotato di: bilancia con portata di almeno 200 kg (per ovini suini); sollevatore per la deposizione nel container frigo di animai di grossa taglia (bovini, suini); superficie coperta (tettoia o similare) per le operazioni di carico e per eventuali verifiche dei SOA conferiti (accertamenti sanitari, ecc.). Queste dotazioni potranno essere messe a disposizione dalla Provincia di Pisa limitatamente alla disponibilità di eventuali risorse finanziarie dovute ad economie successive all acquisto del Container frigo; a carico del gestore le dotazioni non ricompresse. 6) Priorità Per gli aventi diritto in possesso dei requisiti di accesso è necessario predisporre una graduatoria unica finalizzata all assegnazione del container frigo. A tal proposito valgono i seguenti elementi di priorità: 1. Soggetto pubblico: 10 punti; 2. Soggetto a partecipazione pubblica: 5 punti; A parità di punteggio e di requisiti varrà la data e l ora di arrivo dell istanza alla sede della Provincia di Pisa (Protocollo generale). 7) Spese Le spese per l acquisto del container frigo scarrabile e di mezzi o strutture necessarie alla sua messa in opera (vedi punto 5), escluse le spese di gestione, sono a carico della Provincia di Pisa fino ad un massimo di 40.000,00 (quarantamila) per ogni singolo IdT. A cura dell azienda interessata segnalare nel modello di domanda allegato (Modello A) l attrezzatura mancante, purché questa non rientri tra i requisiti di accesso e tenuto conto che la spesa per l acquisto del container frigo è prioritaria sulle altre. 8) Manifestazione di interesse I soggetti interessati sono tenuti a presentare domanda composta da: 1. Modello A compilato in ogni sua parte; 2. planimetria catastale dell area in scala 1:2000 o 1:5000 con indicati numeri di fogli e particelle interessate; 3. relazione dettagliata in merito ai requisiti di accesso di cui al punto 5; La domanda deve essere consegnata in busta chiusa all Ufficio Relazioni per il Pubblico (URP) della Provincia di Pisa, con sede in Piazza Vittorio Emanuele II nr 14 a Pisa, durante il seguente orario di apertura: Lunedì Venerdì (8,30 13,00); Martedì Giovedì (15,00 17,00); Sabato (7,30 13,00) oppure tramite: 5

1. la propria casella di Posta Elettronica Certificata (PEC), inviando la domanda all indirizzo protocollo@provpisa.pcertificata.it; 2. la piattaforma web ap@ci (https//servizisicuri.it/apaci/) che identifica il soggetto per mezzo dell'uso della tessera sanitaria elettronica attivata come carta nazionale di servizi (comunicazioni inviate dal Ministero della Salute e dalla Regione Toscana), in questo caso oltre ad avere la casella di PEC, occorre essere registrati su ap@ci secondo le modalità previste. La domanda dovrà pervenire entro venerdì 11 Novembre 2011, ore 13,00. La busta sul fronte esterno dovrà indicare la dicitura Manifestazione di interesse gestione Impianto di Transito (IdT) per Sottoprodotti di Origine Animale (SOA) e deve essere indirizzata alla Provincia di Pisa Dipartimento dello Sviluppo Locale Servizio Politiche Rurali U.O. Zootecnia, Via Pietro Nenni nr 24, 56124 Pisa. 9) Procedure istruttorie - Graduatorie Alle domande consegnate entro il termine stabilito viene assegnato un codice costituito dalla sigla della Provincia di Pisa, un numero cronologico seguito dalla sigla di identificazione IdT e dall anno di riferimento (es. PI1IdT2011). Di seguito la Provincia di Pisa entro 10 giorni dal ricevimento della domanda, ovvero dal giorno seguente a quello fissato come data ultima per la presentazione della stessa, provvederà con proprio atto all approvazione delle graduatorie definitive distinte per singola zona: 1) Area Pisana; 2) Area Valdera; ed a comunicare gli esiti dell istruttoria. Alle aziende prime in graduatoria verrà assegnata la gestione degli IdT dietro stipula di uno specifico protocollo d intesa che definirà più nel dettaglio i rapporti tra le parti. La Provincia di Pisa si riserva di assegnare la gestione di un solo IdT. 10) Informativa ai sensi della Legge 241/90 L Ufficio responsabile del procedimento è: Provincia di Pisa Dipartimento dello Sviluppo Locale Servizio Politiche Rurali U.O. Zootecnia, Piazza Vittorio Emanuele II nr 14, 56125 Pisa. Il responsabile del procedimento è il dott. Andrea Acciai, Dirigente del Servizio Politiche Rurali. Per info: Dr. Sebastiano Boccaccio tel. 050/929619; fax 050/929702; e-mail: s.boccaccio@provincia.pisa.it. Il procedimento istruttorio avrà inizio il giorno seguente a quello indicato come data ultima per la presentazione delle domande di contributo. I richiedenti potranno prendere visione degli atti del procedimento presso l Ufficio Provinciale competente. 6

Modello A) Legge Regionale 24 gennaio 2006, n. 1 Piano Agricolo Regionale 2008-2010 Misura 6.1.14 Azione b) Manifestazione di interesse gestione Impianto di Transito (IdT) per Sottoprodotti di Origine Animale (SOA) in Provincia di Pisa Il/la sottoscritto nato/a ( ) il / / e residente in Via/Piazza nr, località, (cap ), in qualità di di, con sede in Via, nr, località, indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), altri indirizzi, nr telefonico, nr fax, chiede la gestione dell Impianto di Transito (IdT) per Sottoprodotti di Origine Animale (SOA) così come definito dal Reg. CE 1774/2002 e s.m.i. A tal fine, ai sensi del D.P.R. nr 445 del 28 dicembre 2000, dichiara che: 1. ha preso visione della Manifestazione di interesse per la selezione di soggetti a cui affidare la gestione di Impianti di Transito (IdT) per Sottoprodotti di Origine Animale (SOA) in Provincia di Pisa; 2. la è iscritta nel Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio Industria, Agricoltura e Artigianato di Pisa, posizione nr del, partita Iva, come società (specificare tipologia); 3. l azienda possiede i requisiti di accesso di seguito indicati: 3.1 disponibilità dell area in cui collocare l IdT per un periodo di almeno 5 (cinque) anni a far data dalla stipula del protocollo d intesa, situata nel Comune di Area (specificare l area); 3.2 recinzione adeguata; 7

3.3 accesso controllato e distinto da ingressi dedicati ad altri impianti che trattino qualsiasi tipologia di alimenti; 3.4 servizi igienici e spogliatoi; 3.5 superficie a servizio del container impermeabilizzata e completa di canalizzazione delle acque verso la fognatura; 3.6 locale per custodia documenti (registro carico-scarico, DDT, sacchi e altro); 3.7 illuminazione e punto di presa elettrica a 220 V o a 380 V; 4. l area in cui collocare l IdT è provvista di (barrare le voci che interessano): bilancia con portata di almeno 200 kg (per ovini suini); sollevatore per la deposizione nel container frigo di animai di grossa taglia (bovini, suini); superficie coperta (tettoia o similare) per le operazioni di carico e per eventuali verifiche dei SOA conferiti (accertamenti sanitari, ecc.). Pertanto il sottoscritto, in merito a quanto riportato nel precedente punto 4), chiede inoltre la fornitura dell attrezzatura di seguito riportata: Il/la sottoscritto/a dichiara inoltre, sotto la propria responsabilità, di essere a conoscenza che le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l uso di atti falsi sono puniti con le sanzioni previste dalle leggi vigenti (artt. 73 e 74 DPR 445/2000) Allegati: planimetria catastale dell area in scala 1:2000 o 1:5000; relazione dettagliata in merito ai requisiti di accesso e priorità; documento di riconoscimento in corso di validità. Data Firma 8