PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 2012/2013



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PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 2012/2013 Kids British School - Via Umbria, 2-90144 Palermo tel. +39 091 514150 - +39 091 6701773 fax +39 091 6701772 kidsbritishschool@libero.it - http://www.kidsbritishschool.it/

INDICE PRESENTAZIONE... 4 ALCUNE FOTO DELLA SCUOLA... 5 LA NOSTRA PROPOSTA EDUCATIVA... 6 AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA... 8 Indicazioni curriculari... 9 DIDATTICA E ORGANIZZAZIONE... 13 SPAZI... 16 TEMPI... 17 COLLABORAZIONE SCUOLA - FAMIGLIA... 19 ORGANI COLLEGIALI... 20 PLANIMETRIA... 21 2 3

PRESENTAZIONE ALCUNE FOTO DELLA SCUOLA La nostra scuola è situata in una delle zone centrali ad alta densità abitativa. Le famiglie dei bambini della nostra scuola materna appartengono alla piccola e media borghesia, in massima parte di liberi professionisti. La struttura dispone di spazi interni ed esterni, esiste un ampio giardino per le attività ludiche dei bambini. La scuola si avvale delle seguenti risorse professionali specifiche: Didattica il direttore didattico 1 docente coordinatore 1 docente titolare per sezione 1 docente di Inglese Equipe di laboratorio 1 coordinatore 1 docente di Educazione Motoria 1 docente di Teatro 1 docente di Computer 1 docente di Arte-Disegno-Manipolazione 1 docente di Canto, Ritmica musicale e Danza, 1 responsabile documentazione video Assistenza e segreteria 2 assistenti per le sezioni 2 personale servizi esterni 1 personale di Segreteria Esistono risorse di volontariato che prestano la loro opera nella scuola. 4 5

LA NOSTRA PROPOSTA EDUCATIVA La nostra scuola intende concorrere all educazione, allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini avvalendosi di una visione unitaria del bambino, dell ambiente che lo circonda, delle relazioni umane che vive, nonché di una concezione pedagogica che riconosce il valore primario e fondante delle famiglie, insieme a quello dell animazione partecipata della comunità locale, nel processo educativo. SPECIFICITÀ DELLA SCUOLA MATERNA La specificità del curricolo della Scuola dell infanzia deriva dal fatto che l apprendimento va interpretato come un processo di progressiva, attiva e creativa rielaborazione della realtà nell incontro con i linguaggi della cultura. I traguardi di sviluppo in ordine alla maturazione dell identità, conquista dell autonomia, sviluppo delle competenze e sviluppo del senso di cittadinanza, vengono ripensati dalla nostra scuola come frutto di un processo nel quale, offrendo situazioni significative di esperienza, a ciascun bambino viene data la possibilità di esprimere la propria soggettività, e progressivamente, di governarla (maturazione dell identità), di interagire e comunicare con gli altri in maniera produttiva e sempre più raffinata (conquista dell autonomia e sviluppo delle competenze), di intendere la scuola come un luogo aperto alle famiglie e a ogni componente della società, di sviluppare quelle abilità sensoriali, percettive motorie, linguistiche e intellettive che lo impegnano nelle prime forme di riorganizzazione dell esperienza e di esplorazione e ricostruzione della realtà. OBIETTIVI Il curricolo non è solo un insieme di procedure e percorsi di apprendimento, ma un costante intreccio tra soggetto e contesto; le competenze non vengono rinchiuse in contenitori disciplinari separati, vengono viste in una logica di trasversalità. Da queste considerazione emergono gli obiettivi fondamentali della scuola: 1) Favorire la comunicazione fra adulti e bambini; 2) Stimolare la condivisione di materiali e strumenti didattico-operativi; 3) Progettare e organizzare un avvio scolastico che faciliti il bambino/a nell instaurare un atteggiamento di fiducia per l ambiente che l accoglie; 4) Promuovere la collaborazione fra scuola e famiglia; 5) Rafforzare l identità personale. CONTENUTI I campi di esperienza inducono i bambini lungo sentieri della conoscenza con un forte radicamento del loro vissuto da cui poi si innoveranno verso l intero mondo dei saperi. METODO Nella definizione del curricolo l insegnante tiene presente: La concretezza del bambino con i suoi bisogni e le sue conoscenze La flessibilità, il dinamismo, l apertura La progettualità educativa e didattica La metodologia che comprende: esplorazione, ricerca, valorizzazione del gioco, osservazione, vita di relazione, verifica, documentazione. L insegnante inoltre organizza collegialmente: Spazi Tempi Distribuzione compiti e ruoli Attribuzione di responsabilità Articolazione del lavoro LINGUA INGLESE L apprendimento precoce della Lingua Inglese, affiancato alla didattica, avvia il bambino alla conoscenza e al rispetto di altre culture. Con l apporto di un insegnante madre-lingua, si vuole fornire un primo approccio alla lingua straniera attraverso esperienze motivanti, che coinvolgono e sollecitano ad esprimersi e a comunicare con la naturalezza propria della prima infanzia. Le attività vengono presentate in forma orale e ludica rispettando i naturali ritmi di apprendimento di ciascun bambino. 6 7

AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Tenuto conto dell ampia gamma di età dei bambini che frequentano la nostra scuola dell infanzia, occorre organizzare adeguatamente gli spazi, creando ambienti adatti alle loro esigenze. È necessario prevedere che i bambini possono conseguire lo sviluppo della personalità in momenti ed in fasi diverse secondo gli interessi e le capacità personali. Una delle condizioni necessarie, affinché gli apprendimenti si verifichino, è dare a tutti i bambini la possibilità di indagare la stessa realtà con strategie diverse. Ecco perché il laboratorio può essere considerato come luogo privilegiato, dove ciascun bambino può apprendere in un clima di reciprocità cognitiva a partire dalle proprie conoscenze e diventare costruttori dei propri saperi, teorie e pensieri tramite l esperienza diretta. L adulto invece è regista attento che predispone le condizioni per l esperienza e gli apprendimenti.. La nostra scuola prevede i seguenti laboratori: Arte-disegno-manipolazione Teatro Educazione motoria Canto, Ritmica musicale e Danza Computer La Scuola prevede un progetto teatrale svolto con l interazione di tutte le attività laboratoriali. Indicazioni curriculari FINALITÀ DEL CURRICOLO Maturazione dell identità Conquista dell autonomia Sviluppo delle competenze Sviluppo del senso di cittadinanza Le indicazioni che seguono configurano le condizioni e gli elementi progettuali ed educativi: Campi di Esperienza Corpo, movimento L arte, la musica e i media Numeri, spazio, fenomeni e viventi Il sé e l altro I discorsi e le parole Dimensioni di sviluppo Motorio Percettivo Cognitivo Ludico Affettivo Sociale Sistemi Simbolico Culturali Costruire codici di rappresentazione della realtà riferiti a diversi tipi di linguaggio. Determinare il passaggio dalla realtà alla sua rappresentazione attraverso la simbolizzazione, che ci permette di ordinare, classificare e categorizzare la realtà. Offrono ad ogni bambino gli strumenti ed i supporti ( modi di operare e di rappresentare concetti, categorie, ipotesi, teorie. ), necessari per raggiungere più elevati livelli di sviluppo mentale. 8 9

AMBITI DEL FARE E DELL AGIRE DEL BAMBINO 1) Numeri, spazio, fenomeni e viventi Toccare, guardare, ascoltare ricercando la proprietà dei termini Contare oggetti, immagini, persone, aggiungere, togliere e valutare la quantità, Ordinare e raggruppare per colore, forma, grandezza Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo Manipolare, smontare, montare seguendo un progetto proprio o di gruppo 2) I discorsi e le parole Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con gli adulti e con i coetanei, lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di espressione e comunicazione Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette o improvvisate di fiabe, favole, storie, racconti e resoconti Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all esperienza, individualmente e in gruppo 3) L arte, la musica e i media Esprimere con immaginazione e creatività emozioni e pensieri Esplorare materiali Esprimersi attraverso linguaggi differenti: voce,gesti,drammatizzazione,suoni,manipolazioni Esperienze grafico-pittoriche Sviluppare le capacità cognitive relazionali Esplorare le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative 4) Il corpo e il movimento Rappresentare lo schema corporeo in modo completo e strutturato. Muoversi con destrezza nell ambiente e nel gioco, controllando e coordinando i movimenti degli arti, e la lateralità Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, musica ecc. Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l ambiente e i materiali comuni, nella prospettiva della salute e dell ordine Controllare l affettività e le emozioni in maniera adeguata all età, rielaborandola attraverso il corpo e il movimento. 5) II sé e l altro Rafforzare la stima di sé, l autonomia, l identità Rispettare e aiutare gli altri, cercando di capire i loro pensieri, le loro azioni, i loro sentimenti Lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole d azione, progettando insieme e imparando sia a valorizzare le collaborazioni, sia ad affrontare eventuali defezioni Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi, storie, tradizioni), e quella degli altri bambini (vicini e lontani), per confrontare le diverse situazioni TRAGUARDI DI SVILUPPO 1) Sviluppo affettivo ed emotivo Conquista graduale di un autonomia sempre più ampia Capacità di riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti Sviluppo del sentimento di appartenenza Controllo e canalizzazione dell aggressività Consolidamento della fiducia in se stessi, dell autostima, della sicurezza di sé Rafforzamento della fiducia negli altri e nella simpatia Consolidamento della disponibilità a collaborare Maturazione dell identità e incremento dello spirito di amicizia Comprensione della diversità e convivenza attiva e passiva 2) Sviluppo sociale Rispetto delle regole nei giochi e nella vita comunitaria Comprensione della necessità di darsi e riferirsi a norme di comportamento e di relazioni unanimamente condivisi Conoscenza dei primi elementi sull organizzazione della società Riconoscimento e accettazione della diversità nella prospettiva della multiculturalità Riconoscimento e rispetto dei diritti degli altri Sviluppo del sentimento di appartenenza Disponibilità a cooperare con gli altri, ed aiutarli, a praticare la solidarietà 3) Sviluppo etico morale Costruzione di validi rapporti interpersonali Assunzione personalizzata dei valori della propria cultura Condivisione dei valori con i coetanei, con gli adulti, con la famiglia Disponibilità a praticare i valori dell amicizia, dell amore, della solidarietà, della pace. 10 11

4) Sviluppo di un corretto atteggiamento nei confronti della religiosità e delle religioni Sviluppo del sentimento di reciprocità e fratellanza ; Assunzione personalizzata dei valori della propria religione; Conoscenza dei momenti e dei significati più importanti della nostra religione (il Natale e l amore, la predicazione di Gesù e la solidarietà fra gli uomini, la Pasqua con i suoi valori per la pace ) L unità del genere umano e l amore per l universo. DIDATTICA E ORGANIZZAZIONE Nei diversi campi di esperienza, si esaminano molti problemi riguardanti la didattica e l organizzazione, da ciò nasce l esigenza di rendere più specifici alcuni temi relativi a: 1) Lineamenti di metodo in cui vengono riconosciuti connotati essenziali La valorizzazione del gioco L esplorazione e la ricerca La vita di relazione La mediazione didattica L osservazione, la progettazione, la verifica La documentazione 2) Un organizzazione per l educazione, che si articola nelle sezioni Organizzare la sezione Organizzare i laboratori Organizzare le attività ricorrenti di vita quotidiana La scansione dei tempi METE EDUCATIVE L età dei bambini che frequentano la scuola dell infanzia impone l adozione di modelli organizzativi basati su criteri della flessibilità, della continuità e della apertura. All interno della scuola i docenti sono così chiamati a trasformare gli obiettivi generali del processo formativo e gli obiettivi specifici di apprendimento in Obiettivi Formativi, cioè in obiettivi di apprendimento effettivamente adatti ai singoli allievi che frequentano la scuola. Si giunge così all elaborazione dei Piani Personalizzati delle Attività Educative che comprendono: 1) Gli obiettivi formativi 2) Le attività, le modalità organizzative 3) I tempi e i metodi necessari per trasformarli in competenze dei bambini 4) Modalità di verifica e valutazione 12 13

La proposta formativa della nostra scuola si concretizza come: Luogo di comunità e della comunità dove regna un clima di accoglienza, disponibilità e positività delle relazioni adulto/bambino; bambino/bambino; adulto/adulto. Luogo di riferimento per la crescita sociale, emotiva, intellettuale e creativa del bambino. Luogo dove la diversità viene vissuta e fatta vivere come un valore. Luogo dove si prosegue la condivisione del progetto educativo con le famiglie. Contesto dove si prosegue un Progetto Qualità verificabile e definibile. La scuola è in continuità con: scuola elementare nido Scuola dell infanzia territorio 14 famiglia La nostra scuola prevede Accoglienza adulto/bambino I primi giorni di scuola possono costituire un evento particolarmente difficile per i bambini di 3 anni, che per la prima volta si trovano ad affrontare il distacco dalle figure parentali. Di solito, anche per i genitori questo è un momento di forte disagio, per due motivi: ansia e difficoltà nella gestione delle proprie emozioni. Gli insegnanti affrontano questo periodo che risulta essere uno dei periodi più delicati dell anno scolastico utilizzando ogni risorsa personale: pazienza, esperienza, comprensione ed empatia. Giacchè la Scuola si caratterizza come ambiente ludico e apprendimento non formalizzato, mira a garantire una accoglienza di tipo personalizzato. Viene organizzata infatti con anticipo e attenzione il momento di ingresso, perché l ambiente e l atmosfera possono infondere nei bambini e nei genitori serenità e fiducia, mettendoli contemporaneamente a loro agio e facendoli sentire parte integrante del contesto scolastico. Routine Le attività ricorrenti della vita quotidiana costituiscono la trama visibile dell organizzazione educativa dell ambiente e pertanto non vengono lasciate al caso, ma ad esse viene attribuito, uno specifico spazio nella programmazione della scuola. Molti obiettivi educativi che riguardano la maturazione delle competenze e la conquista dell autonomia, si realizzano proprio nelle attività consuete della vita quotidiana. autocontrollo orientamento Routine solidarietà 15 precisione Per favorire la conquista di tale competenze, queste attività vengono adeguatamente programmate. Attraverso un osservazione attenta da parte degli insegnanti si verificherà l efficacia del processo di acquisizione e apprendimento per stabilire eventuali modifiche e adeguamenti. responsabilizzazione

Spazi La scuola diviene educatamente vissuta quando spazi ed arredi sono predisposti in modo da facilitare l incontro di ogni bambino con le persone, gli oggetti e l ambiente. Al fine di evitare schemi standardizzati, la scuola ha progettato la disposizione degli spazi in modo flessibile. Questo ha consentito di adattarli o modificarli facilmente in base alle attività e alle necessità del momento. Tempi Il tempo assume una valenza pedagogica: da ciò deriva l importanza di offrire ai bambini adeguate valenze educative nel rispetto dei tempi e dei ritmi individuali e collettivi. L organizzazione per curricolo e per laboratori, favorisce il rispetto dei ritmi e dei tempi individuali, dando ad ogni bambino la possibilità di affinare, sviluppare e testare le sue potenzialità. Salvaguardare il benessere psicofisico del bambino ACCOGLIENTE COLORATO RASSICURANTE ingresso CONVIVIALITÀ CONDIVISIONE TEMPI Tenere conto della percezione individuale del tempo Realizzare un equilibrata alternanza di proposte che richiedono una diversa intensità d impegno, interesse e partecipazione AUTONOMIA AUTOCONTROLLO servizi igienci SPAZI sala mensa laboratori CONOSCENZA CONDIVISIONE APPRENDIMENTO Utilizzare la compresenza dei docenti per organizzare attività in piccoli gruppi e interventi individualizzati spazi comuni RELAZIONALITÀ ESPANSIONE 16 17

LA GIORNATA SCOLASTICA Calendario scolastico: da Settembre a Giugno compresi Orario giornaliero: dalle ore 08:00 alle ore 15:30 dal Lunedì al Venerdì Il Sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:00 ORARIO LUOGO FUNZIONE ATTIVITÀ distacco ingresso 8,00-9,00 aula relazione accoglienza libero inserimento gioco 9,15 aula momento comunitario colazione 9,15-11,45 organizzazione delle ritrovo del gruppo aula attività appello - intersezione spazi laboratorio lavoro strutturato gioco 11,45-12,00 aula/servizi autonomia rituali pre-pranzo 12,00-13,30 sala pranzo momento comunitario pranzo e successiva aula/servizi autonomia igiene 13,30-15,15 aula/giardino attività ludiche, racconti, relazioni laboratorio favole e canti 15,15-15,30 aula uscita uscita COLLABORAZIONE SCUOLA - FAMIGLIA La domanda di educazione può essere soddisfatta quando la famiglia, la scuola e le altre realtà formative cooperano costruttivamente fra loro in un rapporto di integrazione e di continuità. A questo scopo la nostra scuola, avvalendosi di tutti i mezzi previsti e possibili ( colloqui individuali, assemblee, riunioni di sezione, consigli di intersezione e di circolo, comitati e gruppi di lavoro ), favorisce un clima di dialogo, di confronto e di aiuto reciproco coinvolgendo i genitori nella progettazione educativa, valorizza e potenzia la partecipazione responsabile di tutte le figure interessate. La famiglia è sempre stata e sempre resterà la base formativa della personalità dell individuo, ma sicuramente nella scuola troverà un luogo di confronto valoriale, sociale ed esperienziale competente che l aiuterà e lo sosterrà nel difficile compito di crescere un figlio. È per raggiungere questi obiettivi che l interazione con la famiglia deve avere una progettualità vera e propria e non può essere lasciata a singole e sporadiche iniziative. PROGETTO FAMIGLIA OBIETTIVI La scuola viene vissuta come: Ambiente educativo ricco di relazioni significative, progettualità pedagogiche e servizio di qualità sociale. Creare un clima di dialogo, confronto e aiuto reciproco al fine di promuovere e migliorare la collaborazione e la comunicazione tra scuola e famiglia. Considerare l intenzionalità educativa in tutti i vissuti quotidiani del bambino, quali esperienze significative sul piano cognitivo, sociale ed affettivo. Colloqui collettivi Colloqui individuali La nostra scuola presenta durante uno dei primi colloqui il progetto educativo/didattico. Questo permetterà ai genitori di conoscere gli aspetti fondamentali e nel contempo di entrare in un linguaggio tecnico non sempre chiaro per i non addetti ai lavori. I genitori verranno informati sul: Regolamento scolastico: dichiarare gli orari di funzionamento (ingresso-uscita) e la necessità che questi siano rispettati. La formazione di un comitato di genitori che sia disponibile a cooperare con le insegnanti nelle varie iniziative che si terranno durante l anno scolastico. Il personale ausiliario come componenti fondamentali della scuola. Consegna programmazioni curriculari e laboratoriali dell anno scolastico in corso. Rapporti Scuola Territorio La nostra scuola materna paritaria è collegata con un altra scuola materna paritaria inserita nel territorio, denominata Istituto Petrarca di cui è proprietaria e con la quale è accomunata da intenti educativi e insieme promuovono specifici progetti educativo didattici. 18 19

ORGANI COLLEGIALI PLANIMETRIA Collegio dei docenti di scuola Il Collegio dei Docenti è composto dal personale insegnante in servizio nella scuola ed è presieduto dal Direttore Didattico. Il Collegio dei Docenti: Cura la programmazione dell azione educativa e dell attività didattica Formula proposte al gestore, in ordine alla formazione e alla composizione delle sezioni, agli orari e all organizzazione della scuola, tenendo conto del presente regolamento e del regolamento interno ove esiste Valuta periodicamente l andamento dell azione didattica per verificarne l efficacia in un rapporto agli obiettivi programmati Esamina gli alunni che presentano difficoltà di inserimento allo scopo di individuare le strategie più adeguate per una loro utile integrazione Sentiti gli altri Organi Collegiali e il gestore predispone il P.O.F., che viene consegnato alle famiglie all atto dell iscrizione Il Collegio si insedia all inizio dell anno scolastico almeno una volta ogni due mesi. I verbali delle riunioni vengono redatti dal Segretario scelto dal Direttore Didattico tra i docenti presenti all incontro. Consiglio di Intersezione Il Consiglio di Intersezione è composto dai docenti in servizio nella scuola e da un genitore rappresentante degli alunni per ogni sezione scelti dalle rispettive assemblee; è presieduto dal Direttore Didattico della scuola che lo convoca oppure da un docente, membro del consiglio suo delegato. Si riunisce in ore non coincidenti con l orario della scuola, col compito di formulare proposte al Collegio dei Docenti e al Gestore della scuola proposte in ordine all azione educativa e didattica e ad iniziative finalizzate all ampliamento dell offerta formativa. Il Consiglio si riunisce in via ordinaria ogni tre mesi. Le funzioni di Segretario vengono attribuite dal Presidente ad uno dei Docenti presenti. Assemblea di sezione dei Genitori L assemblea di sezione è formata dai genitori dei bambini di ciascuna sezione e designa un genitore per il Consiglio di Intersezione. Essa è presieduta da un genitore designato a far parte del Consiglio di Intersezione. Collabora con le insegnanti della sezione per la migliore soluzione di questioni proposte dalla stessa. Alle assemblee possono partecipare, con diritto di parola, il Direttore Didattico, le insegnanti della sezione e le famiglie. Si riunisce almeno due volte l anno; l assemblea, entro ottobre, viene convocata dalla Direttore Didattico. Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale. 20 21

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