Gestione Windows Server 2008 R2. Orazio Battaglia



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Transcript:

Gestione Windows Server 2008 R2 Orazio Battaglia

Event Viewer L Event Viewer è lo strumento per la gestione dei log in Windows Server. L Event Viewer: Permette di raccogliere i log del sistema Definire delle regole di filtraggio dei log Salvare le regole di filtraggio per usi futuri Schedulare un task che viene avviato in risposta ad un evento 2 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Event Viewer L Event Viewer è accessibile da «Server Manager» o da «Administrative Tools» 3 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Event Viewer Event Viewer mostra due sezioni di log: Windows Logs: è la sezione tradizionale dei log di Windows Server. Era presente anche nelle versioni precedenti. E divisa in: Application: contiene i log generati da applicazioni e programmi Security: contiene i log di sicurezza ad esempio tentativi validi e non di logon, log di accesso ai file, log di accesso alle risorse Setup: contiene i log di installazioni System: contiene i log generati dalle componenti di Windows ad esempio driver, avvio/arresto di servizi Forwarded events: contiene log generati da altri computer Applications and Services Logs: è una sezione nuova aggiunta a partire da Windows Server 2008. In questa sezione sono raccolti i log che vengono generati da singole applicazioni o da singoli componenti. 4 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Event Viewer, «Filter Current Log...» All interno di un categoria di log è possibile definire dei filtri. Il filtro viene applicato solo a quella categoria. 5 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Event Viewer, «Custom View» Nell Event Viewer è possibile creare delle «Custom View» con delle regole di filtraggio che possono essere riusate. 6 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Event Viewer, «Custom View» La finestra dei filtri è del tutto simile a quella dei filtri applicati ad un singolo log ma nella «Custom View» è possibile selezionare più log contemporaneamente 7 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Event Viewer, «Custom View» Alla fine della procedura viene chiesto dove salvare la «Custom View» 8 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Event Viewer, salvataggio di un file di log Dalle proprietà di un file di log è possibile selezionare la posizione di salvataggio del file e la dimensione del file. Per salvare manualmente un file di log selezionare il log e poi la funzione «Save All Events As...» (taso destro del mouse) 9 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Event Viewer, schedulazione di un task in risposta ad un evento (1/2) E possibile schedulare un task in risposta ad un evento 10 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Event Viewer, schedulazione di un task in risposta ad un evento (2/2) Viene avviato il Wizard per la creazione del task 11 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Monitoraggio delle risorse In Windows Server 2008 R2 esistono tre strumenti principali per il monitoraggio delle risorse: Windows Task Manager Resource Monitor Performance Monitor Gli strumenti sono elencati in ordine crescente di dettaglio delle informazioni fornite 12 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Monitoraggio delle risorse, Windows Task Manager Windows Task Manager 13 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Monitoraggio delle risorse, Resource Monitor Resource Monitor 14 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Monitoraggio delle risorse, Performance Monitor Performance Monitor 15 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Configurazione di un task schedulato, Task Scheduler Lo strumento Task Scheduler permette di eseguire una sola volta o periodicamente programmi o script. Il Task Scheduler fa parte degli Administrative Tools. 16 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Configurazione di un task schedulato, Task Scheduler All interno del Task Scheduler si può notare come siano definiti di default alcuni task del sistema operativo, folder Microsoft. L esempio in figura mostra un task che viene avviato quando nell Event Viewer viene loggato l evento di conflitto indirizzo IP. 17 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Configurazione di un task schedulato, Task Scheduler Esempio di schedulazione di un riavvio del sistema. Per prima cosa creiamo una folder per i nostri task e la chiamiamo «Administrative Tasks». 18 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Configurazione di un task schedulato, Task Scheduler Creiamo il task di riavvio. Il comando Windows che riavvia il sistema operativo è «shutdown /r». Click su «Create Task...». Viene mostrata la finestra di definizione del task con diverse schede. 19 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Configurazione di un task schedulato, Task Scheduler Nella scheda Triggers definiamo l evento che avvia l esecuzione del task. Come si vede dall immagine gli eventi che possono avviare l esecuzione di un task sono molteplici. «On a schedule» indica l opzione di schedulazione basata sul tempo. Notare l opzione «On an event» che abbiamo già visto. 20 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Configurazione di un task schedulato, Task Scheduler Definiamo che il nostro riavvio deve essere eseguito solo una volta alle 3 del mattino. 21 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Configurazione di un task schedulato, Task Scheduler Nella scheda «Actions» definiamo una nuova azione che contiene il comando di riavvio. Notare le altre opzioni disponibili. 22 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Configurazione di un task schedulato, Task Scheduler Nella scheda «Conditions» è possibile definire ulteriori condizioni per l esecuzione del task. 23 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Configurazione di un task schedulato, Task Scheduler Nella scheda «Settings» è possibile definire ulteriori impostazioni per l esecuzione del task. 24 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Configurazione di un task schedulato, Task Scheduler Alla fine della definizione del task viene chiesto di immettere le credenziali dell utente che eseguirà il task, in questo caso l utente Administrator 25 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Configurazione di un task schedulato, Task Scheduler Nella finestra principale viene mostrato il task appena definito. 26 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows Un firewall è un sofware o una appliance hardware che controlla le connessioni che arrivano da Internet o da una qualunque rete e, in base alle impostazioni, decide se la connessione deve essere accettata o negata. Un firewall può prevenire attacchi di hacker o di malicious software, ad esempio i worm, che arrivino da Internet o da una qualunque rete. Un firewall può inoltre evitare che un worm sulla propria macchina contagi altre macchine della rete. 27 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows Il firewall di Windows prevede tre diversi profili con impostazioni di sicurezza predefiniti. Un profilo viene assegnato ad una scheda di rete la prima volta che la scheda viene collegata. I tre profili sono: 1. Domain: il profilo Domain viene applicato alla scheda di rete che collega la macchina al dominio di cui fa parte (in cui è in join). Prevede un set di regole definite per una rete affidabile. 2. Private (Home or Work): il profilo Private dovrebbe essere selezionato quando si è sicuri di essere in una rete controllata e che prevede apparati di sicurezza, ad esempio firewall perimetrali. Se viene selezionato questo profilo in sostanza si permette al computer di vedere e di essere visto dagli altri computer nella stessa rete. 3. Public: il profilo Public dovrebbe essere selezionato quando la scheda di rete viene collegata ad una rete della quale non si ha nessuna informazione, una rete rischiosa. In questo caso il set di regole è definito per una rete insicura. Se viene selezionato questo profilo in sostanza non si permette al computer di vedere e di essere visto dagli altri computer nella stessa rete. 28 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows E possibile accedere alle impostazioni del Firewall di Windows da: Control Panel, Windows Firewall E possibile attivare o disattivare il firewall, modificare le impostazioni di notifica e ripristinare i valori di default Administrative Tools, Windows Firewall with Advanced Security on Local Computer E possibile accedere alle impostazioni avanzate del Firewall di Windows e definire nuove regole 29 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows Attivazione/Disattivazione del Firewall di Windows 30 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows Esempio di creazione di una regola Inbound: creiamo una regola che permetta le connessioni alla porta TCP 80. Le regole Inbound riguardo le connessioni in entrata, le regole Outbound riguardano le connessioni in uscita. Di default le connessioni in entrata sono bloccate mentre le connessioni in uscita sono abilitate. 31 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows Per creare una regola che permetta le connessioni alla porta TCP 80 selezioniamo «New Rule...» per avviare il Wizard. 32 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows Sul tipo di regola selezioniamo «Port». 33 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows Selezioniamo la porta TCP 80. 34 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows Abilitiamo la connessione. 35 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows Selezioniamo i profili a cui applicare la regola. 36 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows Indichiamo il nome della nostra regola «Enable Web Connections». 37 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Firewall di Windows La regola è visibile nelle nostre Inbound Rules. 38 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Servizi di Windows I servizi di Windows sono programmi che vengono eseguiti in background e che sono in ascolto di determinate richieste. I servizi di Windows sono in ascolto di richieste che giungono tipicamente da: Attività di base del sistema operativo Ruoli aggiunti al sistema operativo Se ad esempio il server è stato configurato con il ruolo di DHCP server allora sarà attivo il servizio «DHCP Server». I servizi sono del tutto simili ai Daemon del mondo Unix/Linux. 39 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Servizi di Windows I servizi vengono gestisti da Administrative Tools, Services. Il programma aperto mostra l elenco dei servizi disponibili sul server. 40 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Servizi di Windows Dal menu proprietà è possibile configurare le impostazioni del servizio. Prendiamo ad esempio il servizio «Server» che permette la condivisione di file e stampanti. Nella scheda «General» vengono mostrate la descrizione del servizio e il comando di avvio. E possibile configurare il tipo di avvio e intervenire manualmente sull avvio e arresto del servizio. L opzione «Automatic» o «Automatic (Delayed Start)» viene usata quando si vuole che il servizio parta all avvio del sistema operativo. 41 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Servizi di Windows Ogni servizio viene eseguito da un account. Dalla scheda «Log On» è possibile configurare con quale account avviare il servizio. Gli account Windows predefiniti per l avvio dei servizi sono: «Local System account»: dispone dell'accesso completo al sistema, compreso il servizio directory nei controller di dominio. Se un servizio utilizza l'account di sistema locale per accedere a un controller di dominio, il servizio avrà accesso all'intero dominio. «Local Service account» (NT AUTHORITY\LocalService): è un account predefinito speciale simile a un account per utenti autenticati. L'account di servizio locale ha lo stesso livello di accesso alle risorse e agli oggetti dei membri del gruppo Users. Questo accesso limitato protegge il sistema in caso di compromissione di singoli processi o servizi. I servizi che utilizzano l'account di servizio locale hanno accesso alle risorse di rete come sessione null senza credenziali. «Network Service account» (NT AUTHORITY\NetworkService): è un account predefinito speciale simile a un account per utenti autenticati. L'account di servizio di rete ha lo stesso livello di accesso alle risorse e agli oggetti dei membri del gruppo Users. Questo accesso limitato protegge il sistema in caso di compromissione di singoli processi o servizi. I servizi che utilizzano l'account di servizio di rete accedono alle risorse di rete utilizzando le credenziali dell'account del computer. In generale è meglio usare gli account predefiniti di Windows. Se è necessario un account diverso è consigliabile crearne uno ad hoc e selezionare l opzione «Nessuna scadenza password». 42 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Servizi di Windows Nella scheda «Recovery» del servizio è possibile configurare quale azione intraprendere nel caso in cui il servizio smetta di funzionare. 43 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Servizi di Windows Infine nella scheda «Dependencies» vengono mostrati i componenti e i servizi dai quali dipende il servizio. Affinché il servizio possa funzionare è necessario che i componenti siano installati e che i servizi siano avviati. 44 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Utenti e Gruppi locali di Windows Utenti e gruppi locali si trova in Gestione computer, un insieme di strumenti di amministrazione che è possibile utilizzare per la gestione di singoli computer locali o remoti. È possibile utilizzare Utenti e gruppi locali per proteggere e gestire account utente e gruppi archiviati localmente nel computer. È possibile assegnare autorizzazioni e diritti a un account utente locale o a un account di gruppo per un computer specifico e solo per tale computer. Tramite Utenti e gruppi locali è possibile di limitare la possibilità di utenti e gruppi di eseguire determinate operazioni tramite l'assegnazione di autorizzazioni e diritti. Un diritto autorizza un utente a eseguire determinate operazioni in un computer, quali il backup di file e cartelle o l'arresto di un computer. Un'autorizzazione è una regola associata a un oggetto, in genere un file, una cartella o una stampante, che determina quali utenti possono accedervi e in che modo. 45 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Utenti e Gruppi locali di Windows Account utenti locali predefiniti: Administrator: dispone del controllo completo del computer e, se necessario, può assegnare agli utenti i diritti utente e le autorizzazioni per il controllo di accesso. Questo account deve essere utilizzato solo per le operazioni che richiedono credenziali amministrative. Si consiglia di impostare una password complessa per questo account. L'account amministratore è membro del gruppo Administrators del computer. L'account amministratore non può essere mai eliminato o rimosso dal gruppo Administrators, ma può essere rinominato o disattivato. Poiché è noto che l'account amministratore esiste in molte versioni di Windows, la ridenominazione o la disattivazione di questo account renderà più difficile i tentativi di accesso degli utenti non autorizzati. Guest: è utilizzato dagli utenti che non dispongono di un account effettivo nel computer. Può inoltre essere utilizzato dagli utenti il cui account è disattivato, ma non eliminato. L'account Guest non richiede una password e per impostazione predefinita è disabilitato. È possibile impostare diritti e autorizzazioni per l'account Guest come per qualsiasi altro account utente. Per impostazione predefinita, l'account Guest è un membro del gruppo predefinito Guests, che consente a un utente di accedere a un computer. I diritti aggiuntivi e le autorizzazioni devono essere concessi al gruppo Guests da un membro del gruppo Administrators. Per impostazione predefinita l'account Guest è disabilitato e si consiglia di non abilitarlo. 46 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Utenti e Gruppi locali di Windows Gruppi locali predefiniti (1/3): Administrators:I membri di questo gruppo dispongono del controllo completo del computer e, se necessario, possono assegnare agli utenti i diritti utente e le autorizzazioni per il controllo di accesso. L'account amministratore è un membro predefinito di questo gruppo. Quando un computer viene aggiunto a un dominio, il gruppo Domain Admins viene aggiunto automaticamente a questo gruppo. Poiché questo gruppo dispone del controllo completo del computer, è consigliabile aggiungervi utenti con cautela. Backup Operators: I membri di questo gruppo possono eseguire il backup e il ripristino di file sul computer, indipendentemente dalle autorizzazioni assegnate a tali file, in quanto il diritto a effettuare il backup ha la precedenza su tutte le autorizzazioni per i file. I membri di questo gruppo non possono modificare le impostazioni di sicurezza. Certificate Service DCOM Access: I membri di questo gruppo possono connettersi alle Certification Authorities. Cryptographic Operators: I membri di questo gruppo sono autorizzati a eseguire operazioni di crittografia. Distributed COM Users: I membri di questo gruppo possono avviare, attivare e utilizzare gli oggetti DCOM in un computer. Event Log Readers: I membri di questo gruppo possono leggere i log della macchina locale. Guests: I membri di questo gruppo dispongono di un profilo temporaneo creato all'accesso. Tale profilo verrà eliminato alla disconnessione del membro. L'account Guest (disattivato per impostazione predefinita) è anche membro predefinito di questo gruppo. 47 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Utenti e Gruppi locali di Windows Gruppi locali predefiniti (2/3): IIS_IUSRS: Questo gruppo predefinito viene utilizzato da Internet Information Services (IIS). Network Configuration Operators: I membri di questo gruppo possono apportare modifiche alle impostazioni TCP/IP nonché rinnovare e rilasciare indirizzi TCP/IP. Questo gruppo non dispone di membri predefiniti. Performance Log Users: I membri di questo gruppo possono gestire i contatori delle prestazioni, i registri e gli avvisi di un computer, sia localmente che da client remoti, anche senza appartenere al gruppo Administrators. Performance Monitor Users: I membri di questo gruppo possono controllare i contatori delle prestazioni di un computer, sia localmente che da client remoti, anche senza appartenere ai gruppi Administrators o Performance Log Users. Power Users: Per impostazione predefinita, i membri di questo gruppo non dispongono di diritti utente o di autorizzazioni maggiori rispetto a un account utente standard. Nelle versioni precedenti di Windows il gruppo Power Users ha la funzione di assegnare agli utenti specifici diritti e autorizzazioni di amministratore per eseguire processi di sistema comuni. In questa versione di Windows gli account utente standard dispongono già dei diritti per eseguire le operazioni di configurazione più comuni, ad esempio la modifica dei fusi orari. Per le applicazioni legacy che richiedono gli stessi diritti e le stesse autorizzazioni del gruppo Power Users disponibili nelle versioni precedenti di Windows, gli amministratori possono applicare un modello di sicurezza che conceda al gruppo Power Users lo stesso livello di diritti e autorizzazioni delle versioni precedenti. 48 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Utenti e Gruppi locali di Windows Gruppi locali predefiniti (3/3): Print Operators: I membri di questo gruppo possono gestire le stampanti. Remote Desktop Users: I membri di questo gruppo possono accedere remotamente al computer. Replicator: Questo gruppo supporta le funzioni di replica. L'unico membro del gruppo Replicator dovrebbe essere un account utente di dominio utilizzato per accedere ai servizi di replica di un controller di dominio. Non aggiungere a questo gruppo account utente di utenti effettivi. Users: I membri di questo gruppo possono eseguire operazioni comuni, ad esempio l'esecuzione di applicazioni, l'utilizzo di stampanti locali e di rete e il blocco del computer. I membri di questo gruppo non possono condividere directory o creare stampanti locali. Per impostazione predefinita appartengono a questo gruppo i membri dei gruppi Domain Users, Authenticated Users e Interactive. Di conseguenza, qualsiasi account utente creato nel dominio diventa membro di questo gruppo. 49 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Backup di Windows, premessa (1/2) Con il termine Backup si indica l attività di copia dei dati in modo da poterli recuperare nel caso in cui vengano perduti. In generale i due scopi principali dei Backup sono: 1. Poter recuperare i dati in seguito ad un evento di distruzione 2. Poter recuperare lo stato dei dati in un momento specifico Esistono diverse strategie di Backup qui ne vengono indicate alcune. Strategie di Backup: Backup con software specifico su Nastro: è il sistema tradizionale di Backup. I Device che gestiscono i Nastri ricevono i dati (Device direttamente collegati, di rete). L accesso ai dati è di tipo sequenziale con alte prestazioni nella scrittura e lettura sequenziale ma con basse prestazioni nel caso di lettura random (ad esempio il recupero di singoli file). Backup macchina virtuale: in ambienti di virtualizzazione la copia di una intera macchina virtuale server o desktop viene molto semplificata. La macchina virtuale è un insieme di file e quindi è sufficiente copiare i file per avere un backup completo (copia dell intera macchina virtuale). Negli ambienti di virtualizzazione esistono inoltre meccanismi di Snapshot dello stato della macchina virtuale in un dato momento. Eseguendo periodicamente degli Snapshot è possibile ripristinare stati precedenti della macchina virtuale. 50 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Backup di Windows, premessa (2/2) Backup Disk to Disk (D2D): è una opzione che si è affermata di recente. Consiste nel copiare i dati in dischi presso altri server o appliance hardware progettate per questo scopo. I processi di backup vengono molto accelerati e altrettanto è il recupero dei dati in caso di perdita. A volte si usano delle soluzioni miste in cui i dati prima vengono copiati in Backup D2D e poi vengono spostati dai dischi su Nastri. Backup di Windows Server 2008 R2: è la funzione di Backup già inclusa con Windows Server 2008 R2. Include: l interfaccia di gestione «Windows Server Backup» in «Administrative Tools» gli strumenti a linea di comando Wbadmin i comandi Windows PowerShell (cmdlets) Backup remoto (servizio): è una opzione che si è affermata di recente nel più ampio spettro del SaaS (Software as a Service). Il Backup diventa un servizio offerto all esterno della propria sede e senza la necessità dell acquisto e della gestione dell hardware e del software necessario. Si pongono problemi di banda per il trasferimento dei dati, di privacy e di confidenzialità. 51 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Backup di Windows «Windows Server Backup» si trova in «Administrative Tools». E possibile configurare un Backup con una certa schedulazione, un Backup da eseguire una sola volta e i Recovery 52 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Backup di Windows Cliccando su «Backup Schedule...» viene avviato un Wizard per la configurazione di un Backup schedulato. 53 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Backup di Windows Nel secondo passaggio del Wizard si può scegliere il tipo di Backup: Full server: include tutti i volumi e il «System state». Da questo backup è possibile avviare il «Bare metal recovery» per ripristinare l intero stato del sistema. Ad esempio in caso di rottura e sostituzione del disco del server. Custom: è possibile scegliere cosa includere nel Backup. Le opzioni disponibili sono «Bare metal recovery», «System state», singoli volumi o singole cartelle. 54 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Backup di Windows Nel secondo passaggio abbiamo scelto «Custom», è possibile selezionare cosa includere nel backup. Nell esempio mostrato selezioniamo «Bare metal recovery» e quindi includiamo tutto. 55 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Backup di Windows In questo passaggio del Wizard selezioniamo la schedulazione del Backup. Nell esempio una volta al giorno alle 21. 56 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Backup di Windows E necessario a questo punto selezionare la destinazione del backup. Le opzioni disponibili sono: Hard disk Volume Shared Folder Supponiamo di voler conservare il nostro backup su una cartella di rete condivisa 57 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Backup di Windows In questo passaggio del Wizard indichiamo il path per la cartella di rete condivisa. A questo punto la configurazione è terminata e i successivi due passaggi sono di riassunto e conferma. 58 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Disk Management di Windows, stile di partizione Lo stile di partizione si riferisce al metodo utilizzato dai sistemi Windows per organizzare le partizioni nel disco. Gli stili di partizione nei sistemi Windows sono 2: 1. MBR (Master Boot Record): i dischi MBR includono una tabella delle partizioni in cui è indicata la posizione delle partizioni nel disco. I dischi MBR supportano fino a 4 partizioni primarie oppure 3 partizioni primarie più una partizione estesa con un numero variabile di unità logiche. 2. GPT (Tabella di partizione GUID, GUID Partition Table): a differenza dei dischi con partizioni MBR, i dati necessari per il funzionamento della piattaforma sono archiviati nelle partizioni e non in settori non partizionati o nascosti. I dischi partizionati GPT presentano inoltre tabelle di partizioni primarie e di backup per una maggiore integrità della struttura dei dati della partizione. I dischi GPT supportano fino a 128 partizioni. Nei computer con processore x86 e nei computer con processore x64 è necessario che il sistema operativo si trovi in un disco MBR. Gli altri dischi rigidi possono essere sia MBR sia GPT. 59 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Disk Management di Windows, dischi di base e dischi dinamici Windows Server 2008 R2 supporta due diversi tipi di dischi per partizioni, i dischi di base e i dischi dinamici. Dischi di base: un disco di base è un disco fisico che include partizioni primarie, partizioni estese o unità logiche. Le partizioni e le unità logiche nei dischi di base sono note come volumi di base. Un disco di base supporta sia lo stile di partizione MBR che GPT con le relative limitazioni sul numero e tipo di partizioni. Dischi dinamici: i dischi dinamici offrono funzionalità non disponibili nei dischi di base, ad esempio la possibilità di creare volumi che si estendono su più dischi (volumi con spanning o striping) e volumi a tolleranza d'errore (volumi con mirroring e RAID-5). Tutti i volumi presenti nei dischi dinamici sono noti come volumi dinamici. Esistono cinque tipi di volumi dinamici: Semplici con spanning con striping con mirroring RAID-5 60 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2

Disk Management di Windows, dischi di base e dischi dinamici Tipi di dischi dinamici: Semplici: In questo caso il disco viene usato tutto per creare un volume dinamico. In generale non c è convenienza ad usare i volumi dinamici su singoli dischi. In questi casi è consigliabile usare dischi di base con volumi di base. con spanning (RAID-0): vengono usati due o più dischi per creare un volume dinamico grande quanto la somma dei dischi. Nel caso dello spanning si inizia a scrivere sul primo disco e quando questo è pieno si passa al secondo e così via. Non è fault tolerant. con striping (RAID-0): vengono usati due o più dischi per creare un volume dinamico grande quanto la somma dei dischi. Nel caso dello striping i dati vengono scritti su tutti i dischi contemporaneamente aumentando le prestazioni. Non è fault tolerant. con mirroring (RAID-1): vengono usati almeno due dischi. In questo caso il contenuto del primo disco viene completamente replicato sull altro o sugli altri. E fault tolerant in quanto la rottura di un disco non causa la perdita dei dati che sono sull altro o sugli altri dischi. RAID-5: vengono usati almeno tre dischi. In questo caso uno dei dischi viene usato per scrivere i dati di parità. E fault tolerant alla rottura di un disco poiché dai rimanenti è possibile ricostruire il contenuto del disco rotto. 61 Tecnico di Reti Informatiche, modulo 2