Lingue straniere e DSA. Fondamenti teorici e principi per la realizzazione del Piano Glottodidattico Personalizzato



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Transcript:

Lingue straniere e DSA. Fondamenti teorici e principi per la realizzazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Milano, 15 gennaio 2013 Luciana Favaro Università Ca Foscari Venezia

Saper riconoscere le difficoltà Saper leggere, scrivere e far di conto Dislessia - Disgrafia - Discalculia Saper riconoscere le aree di difficoltà di uno studente dislessico è fondamentale per chi insegna. Nella normativa: attenzione particolare all area delle Lingue Straniere.

Il quadro normativo Legge n. 170 del 2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico riconosce la dislessia e altri disturbi dell apprendimento prevede provvedimenti dispensativi e strumenti compensativi prevede la predisposizione di una didattica personalizzata prevede forme di valutazione adeguate attenzione particolare all area delle Lingue Straniere (strumenti compensativi, esonero solo in casi di particolari gravità )

Il quadro normativo Linee-Guida per il Diritto allo studio ribadiscono la necessità di introdurre strumenti compensativi (e ne indica alcuni) indicano alcune prestazioni da cui dispensare gli allievi (ad es., lettura di lunghi brani) prevedono forme di valutazione adeguate su Lingue Straniere: privilegiare lo sviluppo delle abilità orali e usare strumenti compensativi e alcune misure dispensative (più tempo, riduzione carico, ecc.)

Piano Glottodidattico Personalizzato prestazioni atipiche risorse dello studente obiettivi essenziali adattamenti metodologici strategie operative ecc.

Attività 01 Che cos è la dislessia? Aree deputate alla lettura

Attività 01 Che cos è la dislessia? OCCIPITO-TEMPORAL (WORD FORM) Seocdno una riccrea dlel Unrvsetiià di Carbmdgie, l oidrne dlele lertete all iternno di una praloa non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l ulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può legegre l inetra fasre sneza poblremi. Ciò è doutvo al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma teine in cosinaderzione la prolaa nel sou inesime. Icnrebidile he?

Attività 01 Che cos è la dislessia? Una difficoltà evolutiva, probabilmente di origine genetica Una neuro-diversità legata ad un disturbo specifico dell apprendimento di origine neurologica

Attività 01 Che cos è la dislessia? Una condizione permanente, ma che si può compensare Spesso indipendente dalle altre abilità cognitive e da condizioni esterne

Attività 01 Che cos è la dislessia? Si manifesta nelle seguenti aree: Analisi fonologica: difficoltà nella decodifica del codice scritto (saper compitare e saper riconoscere in modo accurato e/o fluente la parola), ma anche difficoltà ad analizzare un input orale Memorizzazione: difficoltà sia a livello di memoria di lavoro, sia di memoria implicita Automatizzazione: processi legati alla lettoscrittura (vedi memoria implicita)

Attività 01 Che cos è la dislessia? Alcune correlazioni: - Difficoltà comprensione testo scritto (da riduzione delle esperienze di lettura) - Disgrafia (difficoltà riproduzione lettere/numeri) - Disortografia (difficoltà di utilizzare le regole convenzionali del codice scritto) - Deficit di attenzione - Problemi psico-affettivi

Attività 02 Che cos è la dislessia? Questi sono i compiti nei quali gli allievi dislessici presentano le maggiori difficoltà: Scrivere sotto dettatura Prendere appunti Copiare dalla lavagna Compitare le parole Contare Cantare battendo il tempo con le mani Stare in piedi su di un piede bendati Che cosa hanno in comune?

La dislessia e le lingue

La dislessia e le lingue Secondo l International Book of Dyslexia: l origine della dislessia è sempre la stessa (deficit di origine neurologica di analisi fonologica, memorizzazione e automatizzazione) le manifestazioni della dislessia cambiano a seconda della lingua (Dislessia Differenziale) lingue trasparenti: fluenza; lingue opache: spelling, accuratezza e fluenza) FLY BYE BUY HIGH EYE I

La dislessia e le lingue Esempio di lingua opaca: l inglese Raramente posso applicare la formula 1 grafema = 1 fonema (esempio di but beauty) Modi diversi di scrivere lo stesso suono (esempio di Buy/ eye /my /tie/ I) Per scriverla e leggerla : devo aver memorizzato la parola. Difficile anche per i madrelingua.

La dislessia e le lingue L incontro dell apprendente italiano con una lingua opaca (esempio dell inglese) piano fonetico: suoni non presenti nella lingua materna [θ] three; [h] hello piano ortografico: sistema di scrittura non trasparente (fly bye buy high eye I) STRATEGIE OPERATIVE: Sviluppo della CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA

Attività 03 Le barriere linguistiche Ascolto: discriminazione dei suoni percezione della velocità d eloquio Interazione e produzione orale: articolazione dei suoni e delle parole non familiari fluenza e prontezza

Attività 03 Le barriere linguistiche Lettura: difficoltà di decodifica scritta, non di comprensione profonda percezione della velocità d eloquio Produzione scritta: difficoltà ortografiche

Difficoltà in lingua straniera: barriere metodologiche Fonologia e ortografia trascurate Input mono-sensoriali Struttura della lezione non trasparente Tecniche: non tutte funzionano Sussidi e supporti all apprendimento: - uso eccessivo della lavagna - mancanza di schemi di sintesi - poche tecnologie didattiche e concezione discriminatoria delle tecnologie