Dott.ssa Federica Pricci Psicologa Psicoterapeuta



Documenti analoghi
LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA

Gestione del conflitto o della negoziazione

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE

Assertività. Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi. Assenza Di paure o Inibizioni sociali. di sé

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

FARE O ESSERE VOLONTARI?

COMUNICARE EFFICACEMENTE

Comunicazione. Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione

La leadership sanitaria:

I CAMPI DI ESPERIENZA

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo

Sante Perazzolo Trainer PNL e coach PNL new code

Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano)

LE FATTORIE AUMENTANO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

PROPOSTE. FORMATIVE per la SCUOLA. dell INFANZIA. Proposte ideate da CRISTINA GRAFFEO e PAOLA PECORARI Anno

PROGETTO STAR BENE INSIEME A SCUOLA

Progetto Teatro. (laboratorio teatrale)

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

GIOCO DI SQUADRA: UNA MOSSA VINCENTE? IL TUTTO È PIÙ DELLA SOMMA DELLE SINGOLE PARTI

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n Canonica di Triuggio Tel P.I

C omunicazione E fficace

CORSO PER ALLIEVO ALLENATORE e PRIMO GRADO

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano

La Leadership efficace

ADHD. LA FAMIGLIA Chi sono e come vivono genitori e fratelli di bambini/ragazzi ADHD. Astrid Gollner AIFA ONLUS LOMBARDIA

RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO

LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI

Il campus che EMOZIONE!!!! Dott.ssa Silvia Tonelli Psicologa Psicoterapeuta

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

Autostima: questa sconosciuta L importanza dell autostima nei Disturbi del Comportamento Alimentare

DALLA TESTA AI PIEDI

Comunicazione = Comportamento (P. Watzlawick)

Il SELF MARKETING Il marketing di se stessi

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

CLASSI PRIME OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI MINIMI

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

LA COMUNICAZIONE EFFICACE. (TECNICHE PER LA VITA) G. Colli «Punto com» vol. B

Questionario di fine modulo Accoglienza

nel paziente anziano

Piccola guida all ambientamento al nido

ABITARE LA MENTE: L ATTEGGIAMENTO SPORTIVO

Da dove nasce l idea dei video

KIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE

dott.ssa Sofia Conterno

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

COMPETENZA TRASVERSALE COMPORTAMENTO RUBRICA VALUTATIVA CLASSI PRIMA E SECONDA

La comunicazione medico paziente

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL COLORE DELLE EMOZIONI

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

Prima parte: LA COSTRUZIONE DEGLI SCENARI. La visione comune: SCUOLA SOSTENIBILE NEL 2014

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!!

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, aprile

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO

DOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA

LO2.3 SESSIONE 3 UN PO DI TEORIA: I CINQUE ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura

Programmazione Nido Monti

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari

IL TEATRO PER PARLARE CON LA CITTA DI SALUTE MENTALE ATTRAVERSO L ARTE

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

Centro Formazione Insegnanti Rovereto. Relatrice: Dr.ssa Serena Valorzi

PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia

Processi di comunicazione scuola-famiglia

CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE PRIMA

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro?

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE?

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

CONOSCERE ED UTILIZZARE LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA

CORSO DI COMUNICAZIONE NON VERBALE E LINGUAGGIO DEL CORPO (1 LIVELLO)

COMUNICAZIONE:IL FILO CHE CI COLLEGA AL MONDO LA COMUNICAZIONE è LA MODALITA ATTRAVERSO la quale GLI ESSERI UMANI ENTRANO IN RELAZIONE E SI

Cga capofila del progetto Genitori in rete

A.S P.O.F. UN CURRICULUM PER LA CITTADINANZA GLOBALE (SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO) (3-14 ANNI)

Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016)

Formazione genitori. I percorsi

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare

Curricolo verticale. Educazione Motoria/ Educazione Fisica

INTRODUZIONE. abilità specifiche, Per imparare ad affrontare le situazioni di conflitto nell attività lavorativa.

Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado

Progetto. a cura di. Massimo Merulla

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@ .

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

Transcript:

Dott.ssa Federica Pricci Psicologa Psicoterapeuta

La Comunicazione

Cosa significa Comunicare? Trasmettere informazioni,conoscenze,pensieri tra due o piú soggetti. La comunicazione contiene elementi non sempre coscienti e controllati La comunicazione si serve di un sistema di traduzione (linguaggio) e di un mezzo attraverso il quale il messaggio può raggiungere il destinatario. La comunicazione implica una relazione sociale e si lega ad un interpretazione.

La comunicazione verbale utilizza il parlato; per comunicare in modo efficace è importante che tutti i soggetti coinvolti nell interazione usino il medesimo codice comunicativo. La comunicazione non verbale si riferisce al linguaggio del corpo e comprende l espressione facciale, il contatto visivo o lo sguardo fisso, la gesticolazione, la postura, il tatto e il comportamento spaziale, il tono e il ritmo ma anche il silenzio. Il linguaggio del corpo è in parte innato, e in parte dipende dai processi di socializzazione.

Comunicazione Comportamento Comportamento = qualsiasi azione percepibile compiuta da un individuo sia consapevole che inconsapevole o riflessa. La comunicazione è un comportamento ma non tutti i comportamenti sono comunicazione. Esistono comportamenti senza intenzionalità comunicativa. Comunicazione Interazione Interazione= qualsiasi forma di contatto, volontaria o involontaria, diretta o mediata, tra due o più individui. La comunicazione è sempre una forma di interazione ma esistono interazioni senza intenti comunicativi(interazioni casuali).

Comunicazione Informazione Informazione= flusso di dati, conoscenze e messaggi espressi generalmente attraverso un linguaggio decodificabile. La comunicazione non solo comporta un atto informativo ma presuppone l intenzione dell individuo di veder riconosciuto il proprio atto comunicativo.

Comunicare significa rendere comune, far partecipi gli altri di qualcosa. Non significa possedere solamente una buona capacità di esprimersi (saper parlare) ma anche avere una buona capacità d ascolto (saper ascoltare). Il parametro che indica l efficacia della nostra comunicazione è la risposta che si ottiene dall altro. Il comunicare produce un cambiamento: quando comunichiamo qualcosa a qualcuno ampliamo le informazioni a sua disposizione, confermando o modificando le sue opinioni su di noi e il mondo.

La comunicazione è assimilabile allo schema stimolo risposta: è costituita dal passaggio o dal trasferimento d informazioni da un individuo ad un altro. Si ha comunicazione quando due o più persone condividono lo stesso significato. La comunicazione è, quindi, uno scambio di valori sociali che si effettua secondo regole prestabilite, utilizzando il linguaggio (comunicazione verbale) e il comportamento (comunicazione non verbale).

Gli Assiomi della Comunicazione (Watzlawick et al., 1967) 1. È IMPOSSIBILE NON COMUNICARE 2. DIVERSI LIVELLI DI COMUNICAZIONE 3. IMPORTANZA DELLA METACOMUNICAZIONE 4. IMPORTANZA DELLA PUNTEGGIATURA 5. COMUNICAZIONE NUMERICA E ANALOGICA

Stili comunicativi e personalità Stile dominante (tipico di chi tende al controllo) Stile drammatico (tipico di chi usa esagerazioni) Stile polemico (tipico di chi ama discutere) Stile vivace Stile spiccato (tipico di personalità fuori dalla norma) Stile rilassato (tipico di chi trasmette calma, fiducia, serenità) Stile attento (tipico di chi ascolta con attenzione) Stile aperto (tipico di chi si mostra espansivo, socievole e ama parlare molto) Stile amichevole (stile non competitivo, con tendenza all'intimità)

Lo stile aggressivo È tipico di chi ha dei preconcetti sull interlocutore. Vuole prevenire attacchi da parte degli altri. Vuole evitare la fatica di comprendere l altro. E a disagio. È utilizzato per acquisire potere sociale. Per apparire forte, far paura, mettere in soggezione. Comanda, impone la propria leadership. Non mette in discussione il proprio punto di vista. Sminuisce i meriti degli altri. Interrompe, non lascia esprimere l altro. E violento.

Lo stile passivo Chi si sente inadeguato rispetto ad una situazione. chi ha paura delle conseguenze di un comportamento. Chi non conosce i propri diritti. Chi ha paura di apparire aggressivo. Questo stile viene usato per cercare di essere accettati da una persona. Per evitare di attirare l aggressività altrui o il contrasto. Si resta in disparte. Si dà ragione al più forte. Si cerca l approvazione degli altri. Si lascia che gli altri decidano. Non ci si assume le proprie responsabilità e non si reagisce alle critiche.

Lo stile assertivo L individuo con questo stile è attento sia a se stesso che agli altri. Tende a cooperare e ad essere propositivo. E attento agli aspetti razionali ed a quelli emotivi. Questo stile è utile per manifestare stima dell altro senza sminuire l autostima; per ottenere un successo per sé insieme agli altri. Ci si esprime liberamente (opinioni, emozioni, critiche). Si affrontano le critiche. Si affermano le proprie convinzioni. Si assumono responsabilità e si prendono decisioni. Capacità di rifiutare e dire di no. Ascoltare gli altri.

Cosa significa comunicare in modo assertivo? ASSERTIVITA è la capacità del soggetto di utilizzare in ogni contesto relazionale, modalità di comunicazione che rendano altamente probabile reazioni positive dell ambiente e annullino o riducano la possibilità di reazioni negative. (Libet e Lewinsohn)

Empatia e ascolto Il mettersi nei panni dell altro, immedesimarsi nell'altro, assumere il suo punto di vista, il suo modo di leggere la realtà, assumere il ruolo dell'altro. Rispettare i turni, non sovrapporsi, non interrompere l altro; ascoltare cosa l altro mi sta dicendo.

In quale contesto avviene la comunicazione? Il nido è il primo contesto in cui nascono le interazioni con l esterno. È importante creare un dialogo costante tra genitori ed educatori, che abbia alla base il riconoscimento del ruolo e dei bisogni dell altro con la finalità di aiutare i bambini a crescere sereni e ad impossessarsi di strumenti per l azione e l interazione con il mondo.

E necessario che educatori e genitori siano dei collaboratori per il benessere psico-fisico del bambino. La relazione tra educatori e genitori è diventata espressione di condivisione e di arricchimento reciproco, che si alimenta e si consolida nel tempo.

Educatori e genitori come partner alla pari Una comunicazione efficace tra educatori e genitori è un elemento primario per riuscire ad accogliere il bambino. Accogliere il bambino significa, innanzitutto, accogliere i suoi genitori.

Obiettivo comune: Cooperare Le motivazioni all attaccamento (legame) o all affiliazione sono alla base delle principali strutture di cooperazione tra persone. Ognuno è portatore di una complessa serie di motivazioni e bisogni, innati e appresi in base alle esperienze. Le motivazioni sono relazionali, cioè tengono conto della presenza degli altri e si articolano in un gioco interpersonale di strategie comunicative.

L insieme delle nostre motivazioni crea situazioni di compromesso fra due modalità: competizione e cooperazione. Il rapporto tra una mamma e il suo bambino è l esempio di una interazione cooperativa basata su schemi di comunicazione innati, sempre in bilico tra l intesa e la non-intesa, fra l andare verso l altro e il separarsi. La mamma e il suo bambino cooperano ma non hanno sempre gli stessi interessi!