UNITA DI APPRENDIMENTO n. 4c di PASTORI Cristina (bambini di 5 anni) Anno Scolastico 2008-2009 Laboratorio linguistico da gennaio a maggio



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Transcript:

UNITA DI APPRENDIMENTO n. 4c di PASTORI Cristina (bambini di 5 anni) Anno Scolastico 2008-2009 Laboratorio linguistico da gennaio a maggio 1. TIPOLOGIA DELL UNITA APPRENDIMENTO Come sottolineano Ferreiro e Teberosky, l apprendimento della lettura e della scrittura non si esaurisce nell acquisizione di tecniche percettivo motorie, ma consiste in una vera e propria acquisizione concettuale. I bambini formulano idee, teorie, ipotesi che gradualmente e nel tempo migliorano. Gli anni di frequenza alla scuola dell infanzia rappresentano per i bambini il primo contesto educativo formale nel quale l autonoma elaborazione di conoscenze sulla lingua scritta e orale trova uno spazio pensato e organizzato per tale scopo. Il fatto che un bambino non sappia ancora leggere non gli impedisce di avere delle idee ben precise sulle caratteristiche che un testo scritto deve possedere per permettere un atto di lettura. Ed è proprio sul fatto che il bambino vive in una realtà alfabetizzata, sollecitato costantemente nel vedere materiale scritto che comincia ad effettuare i primi atti di lettura. L itinerario didattico che si svolgerà all interno del laboratorio vedrà il gruppo impegnato in attività di decodificazione di tracce e la riproduzione di esse. Durante l attuazione del laboratorio i bambini saranno impegnati in attività di familiarizzazione con materiali scritti attraverso un approccio ludico ma sistematico, con la strutturazione di attività che avvicinino il bambino alla lingua scritta. Si comincerà con la visita alla biblioteca della scuola per aiutarli ad osservare e riflettere sul materiale a disposizione; si procederà con la formulazione di ipotesi personali sulla lingua scritta e ad un successivo confronto su quelle che possono essere le scritture spontanee. Naturalmente non mancheranno giochi attraverso i quali ogni bambino potrà, giocando, accostarsi senza reticenze alla lingua scritta. Il laboratorio così strutturato, consente una fluida organizzazione delle attività, mettendo il piccolo gruppo in condizioni di lavorare attivamente sulla lingua scritta, mentre l insegnante regista, senza mai sostituirsi a loro, stimolerà l interesse per le situazioni problematiche dosando tempi e modi. 2. IL PROBLEMA AFFRONTATO DALL UNITA DI APPRENDIMENTO Il bambino di 5 anni si dimostra un produttore di testi e appena può con fogli e matite a disposizione, manifesta chiari tentativi di scrittura. A quest epoca i bambini hanno, nei confronti del linguaggio, un atteggiamento cognitivo in quanto c è da parte loro il tentativo di collegare la rappresentazione scritta a significati e non a segni, attività che va incoraggiata, ampliata ed orientata. Elabora ipotesi sulla stessa lingua, cominciando ad esperimentare più modalità operative immerso in un mondo in cui abbondano testi scritti di ogni genere. Pertanto si guiderà il bambino ad una competenza quasi completa di decodifica e di codifica del linguaggio scritti, incoraggiando l approccio alla lingua scritta creando motivazioni tali da indurlo a comprendere che la scrittura Rev 2 5 anni pagina 1 di 5

consente di conservare quanto si è prodotto. Ciò che dovremmo risolvere sarà l errore di concettualizzazione comune a quest età, che consiste nell essere convinto che la lunghezza del tratto scritto debba essere correlata alla grandezza dell oggetto designato. Pertanto l osservazione guidata di scritte, etichette, che si prepareranno per i vari oggetti presenti nell aula, nonché le singole figure di libri o di schede con rispettivi nomi scritti, comincerà a sfatare questa convinzione. LA COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA NEL BAMBINO Ferreiro Teberosky (Ed. Giunti) 3. MODALITA OPERATIVE N ore CHE COSA FA IL DOCENTE Il gioco della firma ( mediatore attivo-iconico ) 1,30 L insegnante raduna il piccolo gruppo e lascia che a turno ogni bambino si presenti. Mostra loro un cartellone sul quale possono scrivere il proprio nome. Successivamente l insegnante su fogli consegnati ad ogni bambino, riscrive il nome di ognuno: prima a caratteri grandi, poi più piccoli, poi senza una lettera, poi con le lettere invertite nell ordine. Si chiederà ai bambini se è sempre lo stesso nome e perché. Poi si osserva insieme l elenco dei nomi di tutti i bambini del gruppo. L insegnante invita i bambini a scoprire qual è il nome più lungo, quale quello più corto, quali nomi hanno lettere iniziali e finali uguali, quali sono le parti comuni.. L insegnante avrà l attenzione di porre sempre il perché ad ogni risposta dei bambini. 1,30 Tutti topi di... biblioteca (mediatore attivo simbolico) L insegnante porta il gruppo in biblioteca dove invita i bambini ad esplorare l ambiente. Da hai bambini la possibilità di scegliere un libro chiedendo a ciascuno di indovinare qual è il titolo del libro \ del giornalino scelto, sulla base dell osservazione del contesto rappresentato sulla copertina. Sfogliandolo invita ad indovinare e immaginare ciò che è scritto in quella pagina o in quel fumetto. Le diverse previsioni dei bambini verranno tutte accettate e messe a confronto, fino a scoprire quella più vicina al testo scritto. Si invita poi ciascun bambino a scrivere come vuole e sa, i nomi di alcuni elementi raffigurati all interno del libro. Successivamente si inviteranno i bambini a confrontare le dimensioni degli elementi con la lunghezza del loro nome e chiedendo se sempre un elemento grande ha il nome più lungo. 1,30 Il gioco dei robot (mediatore attivo analogico) L insegnante raduna i bambini attirando la loro attenzione sul robot. Consente ad ognuno di fare ipotesi sulla presenza dello strano personaggio. Raccolte le varie supposizioni, comincia a spiegare la modalità del gioco. A turno ogni bambino viene invitato a fare il robot maestro, che detta agli alunni due nomi da scrivere, pronunciandoli nel modo suddetto, ossia scandendo le sillabe. I bambini, per ogni parola dettata, devono disegnare uno accanto all altro tanti tondini quanti sono i pezzi pronunciati dal robot maestro, sotto la corrispondente immagine su schede già preparate (tante quanti sono i bambini e tutte con coppie di figure rappresentanti rispettivamente un oggetto piccolo dal nome lungo e un oggetto grande dal nome breve ). Allegato n 1 Rev 2 5 anni pagina 2 di 5

Esaurito il turno dei robot maestro, i bambini per due, tre volte leggeranno i nomi scritti, in base alle immagini poi, coperte queste ultime, in base alla memoria visiva delle stesse e anche in base all indizio della quantità di tondini. 1,30 E adesso divertiamoci con le vocali (mediatore simbolico- attivo) Il gruppo verrà invitato ad osservare cinque cartelloni recanti ognuno al centro una vocale Le conversazioni spontanee e le riflessioni ad alta voce dei bambini aiuteranno l insegnante nell osservazione dei singoli, per cogliere quanti conoscono i vari segni scritti. Definito il nome della vocale si chiederanno i nomi di alcune parole che iniziano con essa. Successivamente si inviteranno i bambini a disegnare l oggetto citato invitandoli ad incollarlo sul cartellone adatto. Come conclusione si consegnerà ad ognuno una scheda sulla quale ci sarà scritta una vocale e intorno ad essa disegnati gli oggetti che iniziano con essa. I bambini dovranno colorare e segnare con una crocetta solo le figure che hanno il nome che comincia per 1,30 La casa delle parole (mediatore iconico attivo) Si invita il gruppo a sfogliare e ritagliare varie figure di singoli oggetti. I bambini prima denominano tali oggetti, se necessario con la nostra mediazione poi, disegnate delle grandi case, incollano in ciascuna di esse tutte le immagini, i cui rispettivi nomi iniziano con la stessa lettera. Realizzati i vari raggruppamenti di figure, scriveranno sul tetto di ogni casa la lettera in base alla quale è stato realizzato l insieme. 4. REQUISITI-CERTIFICAZIONE IN USCITA Con la frequenza alle attività proposte nell UA il bambino ha acquisito lesi NO IN seguenti abilità: PARTE COGNITIVI: Differenzia il sistema scrittura dal disegno Conosce la differenza tra lettera e parola,conosce alcune lettere, quelle del suo nome, quelle dei compagni E consapevole del fatto che le parole hanno un inizio ed una fine e che in mezzo ci sono altre lettere, tante o poche: coglie che l inizio e la fine di una parola sono diverse. METACOGNITIVI Metalinguistici: Sa leggere parole aiutandosi con le immagini: comprende ciò che è scritto attraverso il disegno Formula della ipotesi sul significato di alcune parole Metalogico: Individua la successione logica all interno di una sequenza all interno di un gioco Metateorico: Individua la quantità di lettere corrispondenti al suono emesso: segmenta le parole in sillabe usando un segno convenzionale stabilito insieme. COMPORTAMENTO Partecipa in modo attivo e con attenzione alle attività proposte: ascolta i Rev 2 5 anni pagina 3 di 5

consigli dell insegnante per la buona riuscita dell attività Orienta e controlla azioni e comportamenti sulla base di norme date durante l esecuzione di un gioco COMUNICAZIONE Dimostra fiducia nelle proprie capacità espressione e comunicazione E disponibile a riconoscere in ciascuno il diritto di manifestare una opinione o un idea personale 5. SPENDIBILITA - IMPLEMENTAZIONE Il fenomeno della scrittura spontanea ben noto ad insegnanti e genitori, definisce chiaramente l atto di imitazione della scrittura che i bambini producono autonomamente e spontaneamente, dagli scarabocchi al tentavo di riprodurre lettere e sillabe del nostro sistema scrittura. La scuola si pone come obiettivo di far implementare al bambino, attraverso opportune attività, quella di compiere operazioni cognitive sempre più sofisticate che lo porteranno a padroneggiare abilità complesse come quelle del leggere e dello scrivere. Naturalmente il fine ultimo, affinché il bambino possa spendere ciò che ha interiorizzato, e offrire anche in ambienti extrascolastici opportunità in cui egli sia motivato a produrre parole e frasi scritte, scoprendo in prima persona le funzioni della lingua scritta. Sarà opportuno prevedere momenti e spazi dedicati alla lettura, attraverso i quali i bambini possano avvicinarsi a libri, giornali e pubblicazioni di vario genere per esplorarli e conoscerli. 6. INTEGRAZIONE Giochi individuali: Il puzzle : Si preparano varie figure. Le tagliamo verticalmente in pezzi corrispondenti al numero delle sillabe che compongono il nome dell oggetto raffigurato e su ogni pezzo scriveremo una sillaba. Per ogni immagine consegniamo alla rinfusa i vari pezzi al bambino il quale dovrà ricomporre la figura e, di conseguenza, anche la parola che, alla fine, leggeranno.( Es : CA-SA OPPURE FRA GO- LA) 7. APPORTO AL PROFILO DELLO STUDENTE 1a. Rafforzamento dell identità personale del bambino e della bambina sotto il profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico. Possiede coordinamento oculo-manuale : prensione corretta matita,esegue pregrafismi Coordina movimenti nell attività grafica Prende in considerazione punti di vista diversi dal suo:accoglie idee diverse 1b. Progressiva conquista dell autonomia Assolve compiti in rapporto agli altri : condivide e partecipa alle attività rispettando i compagni Esprime la sua libertà nella progressiva conquista dell autonomia fisica ed affettiva : accetta le sconfitte,prova per tentativi,si interessa del suo miglioramento continuo e delle sue soddisfazioni. 2. Orientamento come sviluppo di motivazione ed autostima nel processo di crescita del/la bambino/a lungo tutto l arco della vita Porta a termine le consegne :esegue correttamente il compito assegnato Prova esperienze nuove accettando le sconfitte. 3. Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili.si rapporta con gli altri rispettando le regole stabilite Condivide le proprie cose Rev 2 5 anni pagina 4 di 5

Riconosce i diritti degli altri, rispetta i compagni. 4. Strumenti culturali per leggere e governare l esperienza - I discorsi e le parole: Formula domande e risposte appropriate:stimola la sua curiosità. Legge i simboli;differenzia il simbolo dal disegno,coglie il significato Riconosce i simboli della scrittura; differenzia il simbolo dalla parole( simbolo =disegno, parola =tante lettere) 8. PROGETTAZIONE ECONOMICA e ORGANIZZAZIONE DELL AMBIENTE DOCENTE ORE 7,30 80 MATERIALE DIDATTICO ATTREZZATURA / AMBIENTI Sezione o salone Cancelleria varia Cartoncini colorati, cartelloni, riviste Pennarelli, matite Guide didattiche 10 15 Presenti a scuola 9. VERIFICA DI FATTIBILITA In fase di programmazione il docente controlla che, quanto è indicato nelle voci precedenti sia effettivamente presente, in modo particolare le risorse fisiche ed economiche, oltre che la strumentazione e siano disponibili nei tempi e modalità prescelte. 10. LA RIPROGETTAZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO La riprogettazione è elemento di: auto-valutazione dell attività didattica, quale attività professionale dei docenti miglioramento continuo delle azioni didattiche un ipotesi di lavoro in continua evoluzione i tempi delle varie attività le modalità di osservazione del docente le modalità operative verifica mediatori i requisiti in uscita Rev 2 5 anni pagina 5 di 5