Distretto Alta Valsugana. Profilo di salute



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Distretto Alta Valsugana Profilo di salute Anno 28

Questo profilo di salute è stato realizzato nel corso del 28, nell ambito di un obiettivo provinciale che l Assessorato alle politiche per la salute ha assegnato all Azienda provinciale per i servizi sanitari, da: Fedrigoni Adriana, Martinatti Alessandra Ferrari Laura Fateh Moghadam Pirous Distretto Alta Valsugana Direzione Igiene e Sanità Pubblica Servizio Educazione alla salute e di riferimento per le attività alcologiche Per la realizzazione dei profili di salute distrettuali è stato costituito, presso la Direzione Igiene e Sanità Pubblica, un gruppo di lavoro formato da operatori sanitari provenienti da tutti distretti: Gruppo di lavoro Profili di salute nella comunità Ferrari Laura (coordinamento) Fateh Moghadam Pirous Lisi Nicola, Moreschini Roberta, Pedron Mariangela, Vareschi Laura Pellegrini Luigino, Vivori Cinzia Fedrigoni Adriana, Martinatti Alessandra Faggioni Viviana Gardini Pierluigi, Santolini Maurizia, Trementini Marta Giuliani Marta, Salvadori Elena Nardelli Luca Zamboni Loredana Zanoni Caterina Direzione Igiene e Sanità Pubblica Servizio Educazione alla salute e di riferimento per le attività alcologiche Distretto di e Valle dei Laghi Distretto Vallagarina Distretto Alta Valsugana Distretto Bassa Valsugana Distretto Alto Garda e Ledro Distretto Giudicarie e Rendena Distretto Valle di Fiemme e Valle di Fassa Distretto Valle di Distretto Valle di Sole Si ringraziano inoltre i seguenti servizi ed istituzioni: Servizio Statistica PAT Sistema di monitoraggio PASSI Servizio Osservatorio Epidemiologico Unità Operativa di Igiene Pubblica e Prevenzione Ambientale 2

Distretto Alta Valsugana Profilo di salute Anno 28 Introduzione Il profilo di salute è un ritratto, non troppo dettagliato, degli aspetti rilevanti dello stato di salute di una popolazione che viene costruito raccogliendo ed organizzando tutte le informazioni utili a livello locale per effettuare scelte su problemi di salute prioritari. E uno strumento che indaga potenzialmente tutti i fattori che potrebbero avere ripercussioni sullo stato di salute, sul benessere e sulla qualità di vita di una popolazione. L esigenza di costruire un profilo snello e facilmente consultabile comporta la necessità di limitare gli ambiti di indagine a quelli più importanti e contemplati nel Piano della Prevenzione Attiva della di. Il profilo di salute della comunità si concentra quindi su alcuni indicatori socio-demografici, le principali cause di morte e ricovero, l incidenza dei tumori, gli incidenti (stradali, domestici e sul lavoro), gli stili di vita ed alcuni interventi di prevenzione (vaccinazioni, screening, carta del rischio cardiovascolare). La redazione del profilo permetterà infine la stesura di un elenco di problemi presenti nella comunità. Questo elenco potrà essere discusso ed arricchito coinvolgendo la stessa comunità. Obiettivo finale di questo processo è quello di individuare quale dei problemi emersi sia da considerare prioritario e con quali interventi si potrà affrontare. Sugli aspetti ritenuti prioritari o di maggior interesse si potranno fare, in un secondo tempo, degli approfondimenti. I dati socio-demografici La popolazione (al 31.12.26) Il distretto Alta Valsugana comprende 2 comuni in cui risiedono complessivamente.313 persone (il 1 della popolazione trentina). Il comune più importante è Pergine Valsugana con 18.841 abitanti. Gli stranieri residenti in Alta Valsugana sono 2.873, circa il.7 della popolazione, un valore inferiore alle presenza di stranieri in provincia (7). indice di invecchiamento 19, 19 18, 18 17, 17 16, 16 21 22 23 24 2 26 Alta Valsugana Nel Distretto abitano 8.873 persone anziane (6 anni ed oltre). La proporzione di anziani su tutta la popolazione (indice di invecchiamento) è del 17,6, leggermente inferiore al valore provinciale (19,) e segue da anni un trend in aumento (più lieve rispetto a quello provinciale). Secondo le previsioni nel 21 la percentuale di anziani residenti nel Distretto sarà del 18.3, nel 22 del 21,3 e nel 23 del 26,2. In altre parole in un futuro non molto lontano circa un quarto dell intera popolazione sarà rappresentata da persone anziane. 3

Nel 26 nel distretto sono nati vivi 62 bambini per un tasso di natalità (*) di 11,3 (provincia 1,3). Le donne in età fertile nel 26 erano 11.827, quindi in media le donne in età fertile hanno avuto 1.7 bambini (=tasso di fecondità totale). In provincia tale valore è di 1,6. Nello stesso anno sono morte 42 persone per un tasso di mortalità (**) di 8, (provincia 9,). L età media alla morte era di 76, (provincia 78,3). Un prolungamento di 2, anni rispetto al 199 (4,4 anni in provincia). Sono state effettuate 74 interruzioni volontarie della gravidanza (IVG) per un tasso di abortività (***) del 6,3 (in provincia 7,1). Gli aborti spontanei sono stati 7 per un tasso di,9 (in provincia 6,). natalità 14 12 1 8 6 4 2 21 22 23 24 2 26 Alta Valsugana (*) Il rapporto tra il numero di nati vivi dell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente (per 1) (**)Il rapporto tra il numero dei decessi nell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente (per 1). (***) il numero di interruzioni per 1 donne in età feconda (1-49 anni) Il lavoro 1. n occupati 8. 6. 4. 2. 1961 1971 1981 1991 21 Agricoltura Industria Commercio Servizi Il settore di maggiore occupazione è quello dei servizi (trend in aumento), seguito dall industria (trend piuttosto stabile), segue il settore del commercio (trend in aumento). Nel distretto risultano (al 31.12.26) disoccupate 86 persone di cui 17 donne. Il tasso di disoccupazione (disoccupati + inoccupati/popolazione 1-64anni per cento) è quindi di 2,6 (in provincia 3,). Il tasso di disoccupazione femminile è di 3,2 (in provincia 4,2). 4

Gli stili di vita. I dati del sistema PASSI 27/28 Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le malattie croniche (p.es. malattie del cuore, tumori, diabete, malattie respiratorie, del rene ecc.) sono responsabili dell 86 dei decessi nella regione europea e questo viene confermato anche dai dati riportati in questo profilo per la realtà trentina. L OMS sottolinea inoltre il fatto che solo pochi fattori di rischio comportamentali sono responsabili di una grossa quota di queste malattie (in ordine decrescente di importanza: alta pressione del sangue, fumo di tabacco, consumo di alcol, eccesso di colesterolo nel sangue, sovrappeso, scarso consumo di frutta e verdura, scarsa attività fisica). Obiettivo del sistema di sorveglianza Passi (http://www.epicentro.iss.it/passi/) è costruire una base di dati specifica per il livello aziendale, per monitorare l andamento di questi fattori di rischio e degli interventi di prevenzione ad essi orientati. Il sistema si basa sulla conduzione telefonica di interviste mensili ad un campione rappresentativo della popolazione tra 18 e 69 anni residente in provincia di. Da aprile 27, è partita la rilevazione dei dati in 2 Regioni. Dopo un anno di raccolta dati il sistema trentino è in grado di restituire informazioni a livello provinciale (dati raccolti dal 1.4.27 al 31.3.28; n=928) e in parte anche distrettuale con i seguenti raggruppamenti 1 : e Valle dei Laghi; n=278 (Fiemme, Fassa, Primiero, Alta e Bassa Valsugana); n=12 (Vallagarina, Alto Garda e Ledro, Giudicarie); n= 28 Valle di Sole, Valle di (grazie ad un sovracampionamento in questo distretto); n= 213. I dati contenuti in questo profilo rappresentano una selezione di dati da un report che tratta gli argomenti in maniera più dettagliata e che comprende anche altri ambiti di salute (salute mentale, ipertensione, alto livello di colesterolo) qui non trattati e a cui si rimanda per ulteriori informazioni. Percezione dello stato di salute La relazione tra salute e qualità di vita percepita è stata oggetto di numerosi studi che hanno dimostrato come lo stato di salute percepito a livello individuale sia strettamente correlato ai tradizionali indicatori oggettivi di salute quali la mortalità e la morbosità. In il 74 della popolazione tra 18 e 69 anni dichiara di sentirsi molto bene o bene, il 24 si sente discretamente e solo il 2 si sente male o molto male. 9 8 7 6 4 3 2 1 Persone che valutano molto bene o bene il proprio stato di salute. Sistema PASSI 27-8 74,3 69,1 74,1 74,2 76,8 La percentuale di persone con una percezione di buona salute risulta maggiore in chi non ha difficoltà economica, decresce con l aumentare dell età ed è minore in persone che dichiarano di avere una malattia. Queste differenze risultano statisticamente significative anche in un modello multivariato. si osservano invece differenze tra uomini e donne. Nessuna area si discosta in maniera statisticamente significativa dai valori provinciali. Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema Passi a livello nazionale la percentuale di persone che si sente bene o molto bene è del 6. 1 I dati sono stati pesati per correggere eventuali distorsioni del campionamento e del sovra campionamento in Val di Sole e Val di.

Il fumo di tabacco Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio nell insorgenza di numerose patologie cronico-degenerative (in particolare a carico dell apparato respiratorio e cardiovascolare) ed il maggiore fattore di rischio evitabile di morte precoce. 4 3 3 Fumatori. Sistema PASSI 27-8 In i fumatori rappresentano il 24 della popolazione tra 18 e 69 anni. L abitudine al fumo è più diffusa negli uomini (28) che nelle donne (19) e tra le persone che dichiarano di avere molte difficoltà economiche (37) rispetto a coloro che dichiarano di non averne (2). Queste differenze risultano statisticamente significative anche in un modello multivariato che prende in considerazione età, istruzione, sesso e difficoltà economiche. Poco più della metà (3) dei fumatori che sono stati dal medico ha ricevuto il consiglio di smettere. Il divieto di fumo nei locali pubblici e sul luogo di lavoro viene rispettato sempre o quasi sempre per il 96 e 94 degli intervistati rispettivamente. Il consumo di alcol Secondo l OMS, le persone a rischio di sviluppare problemi alcol-correlati, oltre a particolari gruppi ai quali è raccomandato astenersi completamente dal bere (alcoholfree situations 2 ), sono quelle che bevono fuori pasto, i forti consumatori (più di 3 unità alcoliche -lattine di birra, bicchieri di vino o bicchierini di liquore- al giorno per gli uomini e più di 2 per le donne) e quelle che indulgono in grandi bevute o binge (consumo di almeno una volta al mese di 6 o più unità di bevanda alcolica in un unica occasione). Per unità di bevanda alcolica si intende una lattina di birra o un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore. In provincia il 68 della popolazione tra 18 e 69 anni beve bevande alcoliche (87 degli uomini e delle donne), il 6 circa della popolazione può essere considerato un forte bevitore, il 1 beve fuori pasto e l 11 è un bevitore binge. Complessivamente il 24 ha un consumo a rischio (o forte consumo, o fuori pasto o binge). 2 2 1 1 23,6 27,6 23,7 22, si osservano particolari differenze tra i diversi distretti. 21,1 Definizione OMS di fumatore: persona che dichiara di aver fumato più di 1 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno. Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema a livello nazionale la prevalenza dei fumatori è del 28, quella degli ex-fumatori del 21 e quella dei nonfumatori del 1. 4 4 3 3 2 2 1 1 24,3 Bevitori con consumo a rischio. PASSI 27-8 3,9 18,7 23 2,3 Il consumo a rischio varia tra le diverse aree considerate. Nessuna area si discosta in maniera statisticamente significativa dai valori provinciali, tuttavia la percentuale del risulta significativamente più elevata rispetto a quella del distretto di. Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema a livello nazionale la prevalenza dei bevitori a rischio è del 17. 2 Sul lavoro, sulla strada, in gravidanza ed allattamento, in età infantile ed adolescenziale, in presenza di patologie acute e croniche, durante l uso di farmaci, in caso di dipendenza da alcol o altre sostanze 6

La guida sotto l effetto dell alcol Guida sotto l'effetto dell'alcol. PASSI 27-8 Un fenomeno particolarmente preoccupante associato al consumo di bevande alcoliche è la guida sotto l effetto dell alcol. La guida sotto l effetto dell alcol è definita come guida entro un ora dopo aver bevuto 2 o più bevande alcoliche. Considerando solo i bevitori che hanno guidato nell ultimo mese in il 13 circa degli intervistati dichiara di aver guidato sotto l effetto dell alcol. Questo comportamento è più frequente negli uomini ed in chi ha un basso livello di istruzione. Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema a livello nazionale la prevalenza della guida sotto l effetto dell alcol è del 13,9. 3 2 2 1 1 12,9 1,7 9, 12,1 18,3 Il valore più elevato si registra in, tuttavia le differenze non raggiungono significatività statistica. Cinture di sicurezza e casco In il 92 della popolazione tra 18 e 69 anni dichiara di mettersi sempre la cintura di sicurezza quando viaggia in macchina sui sedili anteriori. Tuttavia solo il 36 allaccia sempre la cintura posteriore. Tra chi va in moto il 97 dichiara di mettersi sempre il casco. 12 1 8 Uso delle cinture di sicurezza. Sistema PASSI 27-8 92,4 9,6 92,7 91, 89 si osservano particolari differenze tra i diversi distretti. 6 4 Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema a livello nazionale risulta un 84 di persone che allaccia sempre la cintura anteriore ed un 22 di chi si mette sempre la cintura posteriore. 2 36 3 3,3 34,7 Cintura ant. Cintura post. 36,4 7

Stato nutrizionale La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza o l aggravamento di patologie pre-esistenti, accorcia la durata di vita e ne peggiora la qualità. In il 27 della popolazione tra 18 e 69 anni risulta essere in sovrappeso ed il 9 è obesa. L eccesso ponderale (essere sovrappeso o obesi) è più frequente negli uomini, nelle persone con basso livello di istruzione e aumenta con l aumentare dell età. Queste differenze risultano statisticamente significative anche in un modello multivariato che prende in considerazione età, istruzione, sesso e difficoltà economiche. Il 1 delle persone in sovrappeso ed il 12 delle persone obese ritiene che il proprio peso sia più o meno giusto ed il 77 dei sovrappeso ed il 7 degli obesi ritiene che cioè che mangia faccia bene alla propria salute. Il 7 delle persone in eccesso ponderale dichiara di aver ricevuto dal medico il consiglio di perdere peso, tuttavia solo il 38 ha ricevuto il consiglio di praticare più attività fisica 6 4 3 2 1 Persone in eccesso ponderale. Sistema PASSI 27-8 36,6 41,4 33,7 3,2 37,9 si osservano particolari differenze tra i diversi distretti. Le caratteristiche ponderali degli individui sono definite in relazione al loro valore di indice di massa corporea (in inglese, Body Mass Index - BMI), calcolato dividendo il peso in kg per la statura in metri elevata al quadrato, e rappresentate in quattro categorie: sottopeso (BMI < 18.), normopeso (BMI 18.- 24.9), sovrappeso (BMI 2-29.9), obeso (BMI 3). L eccesso ponderale comprende le ultime due categorie. Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema Passi a livello nazionale risulta un 31 di persone in sovrappeso ed un 11 di obesi, quindi un 42 di persone con eccesso ponderale. Consumo di frutta e verdura È riconosciuto ad alcuni alimenti un ruolo protettivo contro l insorgenza di diverse malattie: è ormai evidente per esempio la protezione rispetto alle neoplasie associata all elevato consumo di frutta e verdura. Per questo motivo ne viene consigliato il consumo tutti i giorni: l adesione alle raccomandazioni internazionali prevede il consumo di almeno porzioni di frutta e verdura al giorno ( five a day ). 3 2 2 1 1 Persone che consumano almeno porzioni di frutta e verdura al giorno. Sistema PASSI 27-8 16,4 19,7 17,6 19,8 12,6 In il 16 della popolazione tra 18 e 69 anni consuma almeno porzioni di frutta e verdura al giorno ed il 41 consuma 3 o 4 porzioni. L abitudine di mangiare molta frutta e verdura è più diffusa nelle donne e nelle persone con più elevato livello di istruzione. I giovani (da 18 a 3 anni di età) ne consumano invece meno rispetto alla altre fasce di età. Queste differenze risultano statisticamente significative anche nel modello multivariato. Per quanto riguarda il consumo di frutta e verdura, il ha la prevalenza più bassa della provincia, tuttavia le differenze non risultano statisticamente significative. Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema Passi a livello nazionale il 1, di persone riferisce di mangiare almeno porzioni di frutta e verdura. 8

Attività fisica L attività fisica moderata e regolare gioca un ruolo importante nell influenzare l aspettativa di vita: si stima infatti che riduca di circa il 1 la mortalità per tutte le cause. Le persone attive presentano un rischio notevolmente ridotto di andare incontro a patologie di tipo cardiovascolare, ictus ischemico, diabete tipo 2, cancro del colon, osteoporosi, depressione e traumi da caduta. In il 41 della popolazione tra 18 e 69 anni risulta fisicamente attivo (fa un lavoro pesante oppure aderisce alle raccomandazioni), il 46 risulta parzialmente attivo ed il 13 risulta completamente sedentario. Il 23 dei sedentari ritiene che il proprio livello di attività fisica sia sufficiente. La sedentarietà aumenta leggermente con l aumentare dell età ma in non risultano associazioni con il genere, l istruzione o la situazione economica. Il 43 delle persone intervistate riferisce che un medico o un altro operatore sanitario ha chiesto loro se svolgono attività fisica e ha consigliato di farla regolarmente nel 37 dei casi. 2 2 1 1 Persone completamente sedentari. Sistema PASSI 27-8 12,9 9,2 17,1 14,6 Le differenze osservate nei diversi distretti non raggiungono la significatività statistica. 1,6 Livello di attività fisica raccomandato: 3 minuti di attività moderata per almeno giorni alla settimana oppure attività intensa per più di 2 min per almeno 3 giorni. Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema Passi a livello nazionale il 26 degli intervistati risulta essere completamente sedentario. Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero (dati preliminari) Nei Paesi industrializzati le neoplasie del collo dell utero rappresentano la seconda forma tumorale nelle donne al di sotto dei anni. Lo screening si è dimostrato efficace nel ridurre incidenza e mortalità di questa neoplasia e nel rendere meno invasivi gli interventi chirurgici correlati. Lo screening si basa sul Pap-test effettuato ogni tre anni alle donne nella fascia d età 2-64 anni. In il programma di screening è stato attivato nel 1993. In circa l 81 delle donne intervistate di 2-64 anni (n=364) ha riferito di aver effettuato un Pap test preventivo (all interno o al di fuori del programma di screening) in assenza di segni e sintomi nel corso degli ultimi tre anni, come raccomandato dalle linee guida. Il 13 ha eseguito un Pap-test più di tre anni fa ed il 6 riferisce di non aver mai eseguito un paptest. 1 9 8 7 6 4 3 2 1 Donne 2-64 anni che hanno effettuato pap-test entro i tre anni. Sistema PASSI 27-8 8,7 79,6 7,2 7,9 Le differenze osservate nei diversi distretti non raggiungono la significatività statistica. 88,2 Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema Passi a livello nazionale la percentuale di donne che ha effettuato un Pap test entro i tre anni è risulta del 74. Un analisi complessiva delle regioni settentrionali dell Italia ha fatto emergere una percentuale significativamente minore di donne straniere sottoposta al Pap-test (6 di straniere vs. 81 delle italiane). 9

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella (dati preliminari) Il tumore della mammella rappresenta la neoplasia più frequente tra le donne in Italia. Lo screening mammografico, consigliato con cadenza biennale, è in grado sia di rendere gli interventi di chirurgia mammaria meno invasivi sia di ridurre significativamente la mortalità per questa causa nelle donne di - 69 anni. In il programma di screening è stato attivato nel 2 (pilota) e passato a regime nel 21. In circa il 71 delle donne intervistate di -69 anni (n=162) ha riferito di aver effettuato una mammografia preventiva (all interno o al di fuori del programma di screening) in assenza di segni e sintomi nel corso degli ultimi due anni, come raccomandato dalle linee guida. Il 19 ha eseguito una mammografia più di due anni fa ed il 1 riferisce di non aver mai eseguito una mammografia. 1 9 8 7 6 4 3 2 1 Donne -69 anni che hanno effettuato una mammografia entro i due anni. Sistema PASSI 27-8 71 72 72 7 68,1 La mammografia viene eseguita più frequentemente in maniera statisticamente significativa da donne senza difficoltà economiche (significatività confermata dall analisi multivariata di regressione logistica). Le differenze osservate nei diversi distretti non raggiungono la significatività statistica. Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema Passi a livello nazionale la percentuale di donne che hanno eseguito una mammografia entro i due anni risulta del 71. Diagnosi precoce delle neoplasie del colonretto (dati preliminari) I tumori del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per neoplasia, dopo il cancro al polmone tra gli uomini e il cancro al seno tra le donne. I principali test di screening per la diagnosi in pazienti asintomatici da a 69 anni di età sono la ricerca di sangue occulto nelle feci (ogni 2 anni) e la colonscopia (in caso di positività del test); questi esami sono in grado di diagnosticare più del di tumore negli stadi più precoci, quando sono maggiori le probabilità di guarigione. In il programma di screening è stato avviato nel dicembre del 27 (distretto Giudicarie e Rendena) e nel maggio 28 (Alta e Bassa Valsugana e Primiero). Prevede la ricerca del sangue occulto come primo livello e la colonscopia in caso di positività del test. Entro il 28 verrà coperto anche il distretto Vallagarina. Entro il 29 il programma verrà esteso al resto della provincia. I dati raccolti dal sistema Passi da aprile 27 a marzo 28 rappresentano quindi sostanzialmente la situazione pre-screening. Grazie alla continuità della raccolta dati del sistema Passi sarà possibile monitorare la copertura dello screening (all interno e fuori dal programma) nella popolazione target. In circa l 8 delle persone intervistate di -69 anni (n=33) ha riferito di aver effettuato la ricerca di sangue occulto nelle feci negli ultimi 2 anni ed il 1 riferisce di aver effettuato una colonscopia negli ultimi anni. Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema Passi a livello nazionale il 22 ha eseguito la ricerca del sangue occulto ed il 9 riferisce di aver effettuato una colonscopia. 1

Carta del rischio cardiovascolare In Italia le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di mortalità (44 di tutte le morti). La carta del rischio cardiovascolare è uno strumento semplice ed obiettivo che il medico può utilizzare per stimare la probabilità che il proprio paziente ha di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 1 anni successivi, conoscendo il valore di sei fattori di rischio: sesso, diabete, abitudine al fumo, età, pressione arteriosa sistolica e colesterolemia. Per questo motivo il piano di prevenzione attiva ne prevede una sempre maggior diffusione anche mediante iniziative di formazione rivolte ai medici di medicina generale. Attualmente interventi concreti per diffondere maggiormente l uso della Carta del Rischio sono in fase di avvio in alcuni distretti. In la percentuale di persone intervistate tra i 3 ed i 69 anni che riferiscono di essere state valutate tramite il calcolo del punteggio di rischio cardiovascolare è risultata solo del 4. Tra l insieme delle altre ASL partecipanti al sistema Passi a livello nazionale il 6 degli intervistati riferisce di essere stato valutato tramite la carta del rischio dal proprio medico. Le principali cause di morte, delle malattie e dei traumi Le cause principali di morte. Anni 2-26 Le cause principali di morte sono le malattie cardiovascolari e i tumori, seguiti dalle malattie dell apparato respiratorio e del tubo digerente. In quarta posizione traumi ed avvelenamenti, seguiti dalle malattie endocrine. Si evidenziano le seguenti differenze tra i due sessi: prima causa negli uomini sono i tumori, mentre nelle donne sono le malattie cardiovascolari. Le malattie respiratorie ed i traumi sono una causa di morte più importante negli uomini che nelle donne. La percentuale di morti per diabete è del 2,7 (3,4 nelle donne e 2,1 negli uomini). La percentuale di morti per malattie cerebrovascolari (ictus) è del 6,8 (9,6 nelle donne e 4,1 negli uomini). 4 4 3 3 2 2 1 1 39,1 Sistema Circolatorio 31,8 7,7,7,7 2,8 Tumori Respiratorio Digerente Traumi Malattie endocrine, nutrizione e metaboliche Totale Uomini Donne I valori percentuali in provincia sono: Sistema circolatorio: 39,2 (43,7 donne; 34, uomini) Tumori: 32,7 (28,1 donne; 37,6 uomini) Malattie dell apparato respiratorio: 7,6 (6,9 donne; 8,4 uomini) Malattie dell apparato digerente: 4,3 (3,7 donne; 4,9 uomini) Traumi: 4,1 (2,8 donne;, uomini) Malattie sistema nervoso: 2,6 (2,9 donne; 2,2 uomini) Diabete 2,4 (3,2 donne, 1, uomini) Malattie cerebrovascolari: 7,8 (9.6 donne;,9 uomini) 11

Incidenza (*) di tumori. 1999-22 I tumori più frequenti nel sesso maschile, con esclusione dei tumori cutanei non melanomi, sono quelli della prostata (849 casi, pari al 1,3), seguiti dai tumori colo-rettali (748, 13,), dai tumori del polmone (74, 12,7) e dell apparato urinario (77, 12,7). Nel sesso femminile, si conferma la predominanza dei tumori della mammella (1.438 casi, pari al 29,2), seguiti dal tumore del colon-retto (6, 13,3), dell apparato genitale (441, pari al 8,9) e dell apparato urinario (282, pari al,7). I decessi per tumori più frequenti nel sesso maschile sono i tumori del polmone (con 78 casi, pari al 24,9), seguiti dai tumori colo-rettali (322, 1,3), della prostata (28, 8,9) e dell apparato urinario (24, 7,8). Nel sesso femminile, si conferma la predominanza dei tumori della mammella (431 decessi, pari al 18,2), seguiti dai tumori colo-rettali (313, 13,2), ematologici (21, pari al 9,2) e polmonari (21, pari al 9,2) Si rileva nel sesso maschile un incidenza maggiore, statisticamente significativa, rispetto al valore medio provinciale nel comprensorio del Primiero. Nel sesso femminile si evidenzia un incidenza maggiore, statisticamente significativa, rispetto al valore medio provinciale nel comprensorio della Vallagarina. Comunque l analisi della distribuzione comprensoriale per singola sede evidenzia solo minime variazioni. Nei maschi si registra: - un eccesso per le neoplasie del colon e delle cute non melanoma nel comprensorio della Valle dei Laghi; - un eccesso per le neoplasie del retto nel comprensorio della Vallagarina; - un eccesso per le neoplasie della vescica nel comprensorio del Primiero; Nelle femmine si registra un unico eccesso per le neoplasie della cute non melanoma del comprensorio del Primiero. (*) Incidenza: il numero di nuovi casi di malattia che si verificano in una specifica popolazione in un periodo definito Tratto da: L'incidenza dei tumori in provincia di, anni 1999-22, Dati del Registro Tumori di popolazione a cura di Piffer S., Franchini S., Battisti L., Cappelletti M., Gentilini M.A. Distribuzione casi incidenti (tutte le sedi) per comprensorio 1999-22 Maschi (tassi per 1. abitanti, pop standard: pop. provinciale al censimento 21) 12 11 1 9 8 7 6 4 3 2 1 2 4 6 8 1 12 Distribuzione casi incidenti (tutte le sedi) per comprensorio 1999-22 Femmine (tassi per 1. abitanti, pop standard: pop. provinciale al censimento 21) 12 11 1 9 8 7 6 4 3 2 1 2 3 4 6 7 Legenda 1. Fiemme 7. Valle di Sole 2. Primiero 8. Giudicarie e Rendena 3. Bassa Valsugana e Tesino 9. Alto Garda e Ledro 4. Alta Valsugana 1. Vallagarina. Valle dell Adige 11. Ladino di Fassa 6. Valle di 12. PROVINCIA 12

Principali cause di morte per anni di vita persi. Anni 2-26 Considerando i decessi prematuri definiti come casi di morte prima del compimento del 6esimo anno di vita (esclusi i decessi per malformazioni congenite) si nota come la graduatoria delle principali cause cambi. Considerando uomini e donne insieme al primo posto si trovano i traumi, seguiti dai tumori e dalle malattie cardiovascolari. 6 4 3 2 1 43,3 27,3 1,2 Sistema Circolatorio Tumori Traumi Totale Uomini Donne Per i maschi sono i traumatismi che occupano il primo posto, ancora prima dei tumori. Nelle donne invece prevalgono i tumori. Le cause principali di ricovero. Anno 26 I valori percentuali in provincia sono: Sistema circolatorio: 13,3 (1,6 uomini; 1,3 donne) Tumori: 37,7 (31,2 uomini;,8 donne) Malattie dell apparato respiratorio: 2,4 (1,9 uomini; 3,4 donne) Malattie dell apparato digerente: 4,7 (,1 uomini; 3,9 donne) Traumi: 3,6 (38,9 uomini; 13,8 donne) Malattie sistema nervoso: 2,8 (2, uomini; 4,3 donne) Malattie endocrine: 2, (1, uomini; 4,6 donne) Uomini Uomini Le cause principali di ricovero sono le malattie del sistema circolatorio seguite dalle malattie del tubo digerente e dai traumatismi. In quarta posizione ci sono le malattie del sistema nervoso seguite da quelle osteomuscolari. Donne Nelle donne il motivo principale di ricovero è la gravidanza e le complicazioni del parto. A differenza degli uomini, in quinta posizione sono collocati i tumori (negli uomini in sesta posizione). Donne 2 18 16 14 12 1 8 6 4 2 17,7 Sistema Circolatorio 11 9,8 Digerente Traumi Sistema nervoso 9 8,8 Ossa/Muscoli I valori percentuali in provincia sono: Uomini Sistema Circolatorio 18,4 Digerente 1, Sistema nervoso 9,4 Altri fattori 9,3 Osteomuscolare 9,2 Traumi 9,1 Donne Gravidanza 1,3 Sistema circolatorio 13, Sistema nervoso 1,9 Osteomuscolare 8, Tumori 8, 2 18 16 14 12 1 8 6 4 2 17, Gravidanza 13 Sistema circolatorio 9,8 Sistema nervoso 8,7 Ossa/Muscoli 8,1 Tumori 13

Accessi al Pronto soccorso per incidenti. Anno 26 Nel 26 sono stati registrati complessivamente 18.3 accessi al Pronto Soccorso di residenti nel Distretto Alta Valsugana, il 9,6 del totale di accessi in provincia, un valore sovrapponibile alla percentuale di popolazione residente in Alta Valsugana rispetto alla popolazione provinciale (9,9). Di questi accessi 1.3 (8,4) erano per motivi di natura non traumatica e 417 (2,3) risultano definiti come Altro (medicazioni varie successive ad un primo accesso). Violenza Lesione accidentale Intossicazione Lavoro,3 2,4 12,6 47,8 Risultano 7.83 accessi per trauma (il 39,3 degli accessi complessivi) di cui: Stradale 12,1 894 accessi (il 12,6) per infortuni sul lavoro; 86 accessi ( il 12,1 degli accessi per trauma) per incidenti stradali; 679 accessi (il 9,6) per incidenti domestici; 481 accessi (il 6,8) per incidenti sportivi; 171 accessi (il 2,4) per incidenti sciistici. Sportivo Scolastico Sciistico 3,3 2,4 6,4 Distretto Alta Valsugana Tuttavia l elevata percentuale di accessi classificati come Lesione accidentale non meglio specificata indica una bassa qualità della codifica da parte dei punti di pronto soccorso. Domestico Animale Risulta quindi importante migliorare la qualità dei dati rilevati per poter sfruttare tutta la potenzialità di Autolesione tale fonte informativa.,1 2,4 9,6 1 2 3 4 6 Le malattie prevenibili da vaccino Copertura vaccinazione anti-influenzale in persone di 6 anni e oltre. Anni 21-26 La vaccinazione anti-influenzale della popolazione anziana è migliorata nel corso degli anni ma resta ancora sotto lo standard fissato dal Piano Nazionale Vaccini (7 della popolazione bersaglio). Nel distretto la copertura del 26 risulta del 6,4 (in provincia il 67,) 8 7 6 4 3 2 1 21 22 23 24 2 26 Alta Valsugana Obiettivo 14

Copertura vaccinazione contro il morbillo. Anno 26 8,9 La copertura con vaccino contro il morbillo a 24 mesi di età non è uniforme nel territorio provinciale. Fassa Vallagarina A.Garda 83,3 91,8 93,1 A livello provinciale il livello di copertura (in provincia il 8,9) è ancora lontano dall obiettivo del 9. Giudicarie Sole 86,2 91,6 8,9 83, Nel distretto Alta Valsugana la copertura del 26 risulta del 86,9. Alta V Bassa V. Primiero 78,4 86,9 88,9 La copertura distrettuale risulta leggermente superiore alla media provinciale benché ancora lontana dall obiettivo del 9. Fiemme 88, 2 4 6 8 1 Per contro le coperture vaccinali per il tetano ( vaccinazione obbligatoria) è superiore al 9 in tutti i distretti. Inadempienti alle vaccinazioni Nell anno 26 nel distretto Alta Valsugana sono risultati inadempienti ad almeno una delle vaccinazioni obbligatorie 4 genitori su 68 genitori di bambini da vaccinare. La percentuale di inadempienti nel distretto è quindi di 7, (in provincia il 4,), una percentuale superiore alla media provinciale (4). Fassa Vallagarina A.Garda Giudicarie Sole Alta V Bassa V. 2,1 2,3 2,6 4 3,9 3,9 3,9 4,3 7 Per inadempiente si intende un genitore che si oppone alla vaccinazione dei suoi figli con almeno uno dei vaccini obbligatori. Primiero 1,8 Fiemme 2,6 2 4 6 8 1 12 14 1

Riassunto Lo stato di salute della popolazione nel Distretto Alta Valsugana risulta complessivamente buono. Come nel resto del, la popolazione ha una percezione della propria salute migliore rispetto alle altre regioni italiane, fuma di meno, rispetta di più la legge che vieta di fumare nei locali pubblici e sul lavoro, indossa di più le cinture di sicurezza e il casco, è meno sedentaria, consuma più frutta e verdura ed è meno in sovrappeso o obesa. Tuttavia è importante sottolineare come questi risultati siano solo relativamente positivi: in e nel distretto Alta Valsugana circa 1 persona su 4 fuma (ed 1 giovane su 3), un quarto della popolazione ha un consumo di alcol ad elevato rischio, il 13 di chi beve dichiara di guidare sotto l effetto dell alcol, solo un terzo della popolazione indossa la cintura di sicurezza quando viaggia sui sedili posteriori, più di un terzo della popolazione è in eccesso di peso, solo il 4 pratica una sufficiente attività fisica e meno di un quinto consuma almeno porzioni di frutta e verdura al giorno. Inoltre si registra anche in per alcuni fattori di rischio un gradiente socio-economico che vede penalizzati i ceti meno abbienti. Dall insieme dai dati raccolti in questo profilo si ritiene pertanto di poter individuare i seguenti problemi di salute. Problema emerso Fumo di tabacco Consumo di alcol a rischio Scarsa sicurezza stradale Cattiva alimentazione Sedentarietà Accesso non ottimale agli screening femminili Morti premature per traumi negli uomini Note Troppi fumatori nella popolazione Troppi fumatori soprattutto nei giovani Gli operatori sanitari non consigliano a tutti i fumatori di smettere Grande diffusione del consumo ad alto rischio di alcol Frequente guida sotto l effetto dell alcol Scarso utilizzo della cintura di sicurezza posteriore Molte persone in eccesso ponderale Scarsa percezione del proprio peso (soprattutto negli uomini) Gli operatori sanitari consigliano poco di perdere peso e di fare attività fisica Scarso consumo di frutta e verdura Scarsa percezione della qualità del cibo consumato Scarsa attività fisica Soprattutto un problema delle donne straniere Morti premature per tumori nelle donne Infortuni Molti ricoveri negli uomini per trauma Infortuni sul lavoro Incidenti stradali Incidenti domestici Malattie infettive prevenibili da vaccino Copertura vaccinazione antinfluenzale anziani insufficiente Copertura vaccinazione antimorbillo insufficiente Elevato numero di inadempienti vaccinali Questo elenco di problemi è solo provvisorio e parziale e potrà essere arricchito con suggerimenti ed integrazioni da parte degli amministratori durante la discussione ed il laboratorio che si terranno nella terza giornata del corso. L elenco conclusivo dei problemi verrà poi ordinato secondo un particolare metodo che porterà alla definizione delle priorità di intervento. Sempre durante il laboratorio dovranno essere individuati gli interventi da realizzare per affrontare i problemi risultati prioritari. Infine dovrà essere stabilito un piano d azione in cui si definiranno tempistica, responsabilità e competenze necessarie per realizzare gli interventi proposti. 16