INDICE 1. PREMESSA 3 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. LA CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO 6 4. RAPPORTI DEL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DI PAULLO CON I PIANI DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEI COMUNI CONFINANTI 9
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3 1. PREMESSA La Città di Paullo è dotata di Piano di Governo del Territorio approvato con deliberazione di Consiglio Comunale 25 gennaio 2011, n. 1 in vigore dal 13 aprile 2011. Con il presente Piano di Classificazione Acustica, il Comune intende compiere un passo ulteriore verso la completa pianificazione del proprio territorio. Il futuro urbanistico della città è fortemente condizionato dalle grandi opere infrastrutturali in programmazione e, in parte in corso di realizzazione: - la riqualificazione della S.P. Paullese, attualmente in corso nella tratta fra Peschiera Borromeo e l incrocio con la Cerca, che attribuirà all arteria le caratteristiche di superstrada a quattro corsie; - la Tangenziale Est esterna di Milano, grande collettore del traffico gravitante da est sul capoluogo, giunta al progetto definitivo; - il prolungamento della Linea 3 della Metropolitana Milanese, da tempo programmato, ma attualmente in stallo per la carenza di finanziamenti pubblici. La Valutazione Ambientale Strategica del P.G.T. ha già ampiamente verificato la forte incidenza ambientale di dette opere, che determineranno una situazione paesistica molto diversa da quella attuale e, purtroppo, non migliore: lo stesso problema si pone per la classificazione acustica del territorio, che è redatta in coerenza con la pianificazione, con un fase transitoria in attesa delle opere definita dalla normativa di attuazione.
4 2. RIFERIMENTI NORMATIVI A livello statale permane tuttora vigente la "Legge-quadro" 26 ottobre 1995, n. 447 sull inquinamento acustico, con i relativi provvedimenti attuativi. Analogamente permane vigente il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997, con il quale sono stati definiti i criteri di classificazione del territorio ed i limiti per ciascuna classe, che ricordiamo essere i seguenti: CLASSE I aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II - aree destinate ad usi prevalentemente residenziali: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali CLASSE III - aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici CLASSE IV - aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.
5 CLASSE V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI - aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi Lo stesso Decreto definisce, per ciascuna classe, valori limite di e- missione, valori limite assoluti di immissione e valori di qualità, definiti come Leq in db(a) in periodo diurno (ore 6 22) ed in periodo notturno (ore 22 6). valori limite di valori limiti assoluti destinazione valori di qualità emissione di immissione d'uso diurno notturno diurno notturno diurno notturno Classe I 45 35 50 40 47 37 Classe II 50 40 55 45 52 42 Classe III 55 45 60 50 57 47 Classe IV 60 50 65 55 62 52 Classe V 65 55 70 60 67 57 Classe VI 65 65 70 70 70 70 La normativa regionale lombarda è basata sulla Legge Regionale 10 agosto 2001, n. 13 Norme in materia di Inquinamento Acustico e la successiva Deliberazione n. VII/9776 del 02 luglio 2002 Criteri tecnici di dettaglio per la redazione della Classificazione Acustica del territorio Comunale. Le procedure di adozione e approvazione del Piano ricalcano le abituali procedure urbanistiche basate sul percorso adozione pubblicazione controdeduzioni alle osservazioni approvazione. Tuttavia, le eventuali modifiche alla Classificazione intervenute prima dell approvazione, richiedono la ripetizione dell iter con una nuova adozione e pubblicazione.
6 3. LA CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO Nella definizione delle zone acustiche si è operato tenendo conto: - delle previsioni del PGT (coerenza con le previsioni); - dell attuale uso del suolo (coerenza con lo stato di fatto); e si sono seguiti i criteri definiti dalla DGR n. VII/9776 del 02.07.02 Criteri tecnici di dettaglio per la redazione della Classificazione Acustica del territorio Comunale. In particolare si è seguito il criterio di graduare nella sequenza le classi, in accordo con quanto previsto dalla DGR VII/9776 del 2002, che vieta i salti di classe. Di conseguenza: - le aree destinate ad insediamenti residenziali o produttivi sono state classificate sulla base della destinazione ad esse assegnata dal PGT, a prescindere dalle condizioni attuali d uso del suolo, e della loro estensione. Per esse sono state individuate opportune fasce di transizione, determinate sulla base della presenza, conformazione, vicinanza ed estensione di zone da porre in classi diverse; - le fasce destinate dal PGT ad infrastrutture viarie e ferroviarie non ancora realizzate sono state classificate in coerenza con quanto previsto delle norme, individuando fasce di pertinenza la cui estensione deriva dalla categoria dell infrastruttura; - in una prima fase sono stati individuati e classificati i lotti su cui sorgono gli edifici sensibili e quelli richiedenti opportuna protezione (in primo luogo scuole e case di risposo). Tali lotti sono stati posti in I classe, in accordo con le norme. Là dove però le caratteristiche e condizioni delle aree contermini sono tali da rendere impossibile porre in I classe questi lotti ad essi, in accordo con quanto previsto nella DGR VII/9776 del 2002, si è associata la II classe. In alternativa la I classe è stata assegnata solo all edificio, ponendo in II classe le aree ad esso adiacenti (perti-
7 nenziali o meno). In ambedue i casi si sono individuate opportune fasce di transizione; - nel territorio urbanizzato sono state individuate le strade esistenti maggiormente interessate dal traffico e quelle infrastrutture viarie che, a seguito di attuazione del PGT, assumeranno un ruolo principale nella rete viaria di Paullo. Ad esse e alle aree loro contermini è stata assegnate la III classe; - negli ambiti più urbanizzati la maggiore o minore densità edilizia, la presenza o meno di commercio e esercizi pubblici, un elevata o ridotta intensità del traffico veicolare e le generali condizioni di maggior o minor inquinamento acustico hanno determinato l assegnazione della III o della II classe; - in ambito urbano e in ambito exatrurabno ove sono presenti edifici, i confini delle zone a diversa classificazione si sono fatti coincidere il più possibile con i confini dei lotti. In ambito aperto, in assenza di edifici, i limiti spaziali delle classi sono stati definiti in termini di distanze o sulla base dell azzonamento del PGT; - le aree sportive sono state poste in III classe; - le aree agricole sono state poste in generale in II classe, salvo le porzioni interessate dalla presenza di cascine e edifici agricoli (poste in III classe) e quelle comprese nelle fasce di transizione. Tale scelta contrasta parzialmente con quanto indicato nei criteri regionali, che prevedono indistintamente per le zone agricole l assegnazione della III classe. L applicazione di tale criterio in maniera rigida porterebbe però ad assegnare la III classe a zone agricole solo saltuariamente interessate dall uso di macchine a- gricole, magari prossime a zone urbanizzate interessate da emissioni rumorose non saltuarie (e non sempre di bassa intensità), in cui la densità edilizia e la destinazione prevalentemente residenziale a bassa densità gli assegna la II classe. Di conseguenza: La classe prevalente in termini si superficie risulta essere la II, costituita dalle porzioni più interne rispetto alla viabilità principale delle aree residenziali e dalla maggior parte delle aree agricole sia a nord che a sud del centro abitato.
8 In negativo si determina una rete di aree in classe III, costituita dalla maglia viaria principale, dalle porzioni urbanizzate ad essa immediatamente adiacenti, dalle fasce di rispetto delle grandi infrastrutture (nuova Paullese, TEM e MM3) e dai nuclei aziendali agricoli. Tale classe interessa la maggior parte della popolazione di Paullo. In classe IV sono stati compresi gli immediati intorni degli insediamenti industriali (Cambrex Profarmaco, le aree produttive di prevista trasformazione di Via Sacco e Vanzetti, Number 1 e le attività ai confini con Zelo Buon Persico) e le grandi infrastrutture; la classe V è riservata alle sole aree occupate dagli insediamenti produttivi (per i quali non si è ravvisata la necessità di prevedere ambiti di classe VI). Le aree adiacenti al tratto centrale del corso della Muzza, a maggior qualità paesaggistica e alcuni luoghi sensibili nell abitato (scuole, residenza per anziani) costituiscono gli ambiti di classe I.
9 4. RAPPORTI DEL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DI PAULLO CON I PIANI DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEI COMUNI CONFINANTI Non sussistono problematiche particolari legate alle situazioni di confine con i comuni limitrofi, essendo queste quasi integralmente interessate da aree a destinazione agricola. Solo l ambito a confine con Settala è infatti posto in classe III, per la presenza di attività industriali nel territorio di quel comune.