R A S S E G N A S T A M P A PRELIMINARE AL 20 Novembre 2012 Diagnosi precoce, indice di salute prostatica e di aggressività tumorale AL REGINA ELENA UN NUOVO E SEMPLICE ESAME DIAGNOSTICO Il 2proPSA e phi PER IL TUMORE DELLA PROSTATA Il test innovativo è più accurato e più specifico del PSA e del PSA libero 19 Novembre 2012
ALIMENTAZIONE, OSPEDALI, ASL PREVENZIONE E OPERATORI E SANITARI STILI DI VITA
art Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi 20-NOV-2012 da pag. 61 MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE E CARDIOVASCOLARI 10
Lettori: 197.000 Diffusione: 39.704 Dir. Resp.: Mario Sechi 20-NOV-2012 da pag. 11
TUMORI: NUOVO TEST PER PROSTATA, PIU' ACCURATO E SPECIFICO (ANSA) - ROMA, 19 NOV - E' piu' accurato e specifico rispetto al test tradizionale, permette una diagnosi precoce ed e' in grado di ' predire' l' aggressivita' del cancro che si sta sviluppando: e' il nuovo esame diagnostico per il tumore alla prostata messo a punto all' Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma. Il test, denominato '2proPSA e phi', si effettua su un prelievo di sangue e permettera' di limitare le biopsie non necessarie poiche' consente di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con PSA elevato. Il test 2proPSA-phi (prostate health index) e' ora disponibile presso l' Istituto Regina Elena, diretto da Laura Conti. Il nuovo esame sembra dunque in grado di stabilire e monitorare l' aggressivita' del tumore e, dunque, permettere di selezionare quei pazienti con un tumore clinicamente significativo. L' Istituto Regina Elena e' la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test, che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, piu' specifico e con chiari vantaggi per la qualita' di vita del paziente e per la spesa pubblica. I numeri legati a questa patologia sono infatti rilevanti: il tumore della prostata e' attualmente la neoplasia piu' frequente tra gli uomini e nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. Inoltre, l' incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all' aumento ed e' atteso un costante aumento anche per i prossimi decenni: l' incidenza stimata nel 2020 e' di oltre 43.000 casi e nel 2030 sara' di oltre 50.000. '' Il phi non sostituisce il test del PSA - sottolinea Conti - bensi' migliora la specificita' clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso, identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica''. Il test, '' ora disponibile nei nostri istituti - precisa - non e' attualmente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale e per tale motivo e' stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione''. Attualmente, il test piu' diffuso per individuare il rischio di un tumore della prostata e' la misura dell' antigene prostatico specifico Psa (una proteina prodotta dalle cellule della prostata che risulta elevata in presenza di cancro). L' effettiva utilita' di tale test e' tuttavia messa in dubbio da vari esperti, poiche' non predice le differenze tra i tumori che saranno sintomatici e quelli che non lo saranno, aspetto fondamentale che appare invece garantito dal nuovo esame. Allo studio anche altre ' armi' per combattere il piu' frequente tumore maschile: si sta ad esempio arrivando alla definizione di un nuovo test genetico per la diagnosi precoce, considerando che i fattori ereditari influiscono su circa il 40% della variabilita' dei livelli di PSA. Nel 2010, inoltre, l' agenzia americana per il farmaco FDA ha dato il via libera al primo vaccino terapeutico contro il cancro alla prostata, capace di stimolare il sistema immunitario ad attaccare il tumore.(ansa). CR 19-NOV-12 18:39 NNN TUMORI: REGINA ELENA ROMA, DA NUOVO TEST IDENTIKIT CANCRO PROSTATA = MONITORA L'AGGRESSIVITA' DELLA MALATTIA E LIMITA BIOPSIE NON NECESSARIE Roma, 19 nov. (Adnkronos Salute) - C'e' un nuovo marker che consente di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con Psa elevato e permettere cosi' di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del 'propsa' impiegato in un'equazione nota come 'prostate health index', ora disponibile al servizio di patologia clinica dell'istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, diretto da Laura Conti. Il nuovo esame, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra
in grado di stabilire e monitorare l'aggressivita' del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un cancro clinicamente significativo. L'Istituto nazionale tumori Regina Elena e' la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test, che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, piu' specifico e con chiari vantaggi per la qualita' di vita del paziente e per la spesa pubblica. (segue) (Com-Sof/Opr/Adnkronos) 19-NOV-12 14:02 AKS0034 1 0 DNA NAZ TUMORI: REGINA ELENA ROMA, DA NUOVO TEST IDENTIKIT CANCRO PROSTATA (2) = QUEST'ANNO 36MILA NUOVI CASI, NEL 2030 SARANNO 50MILA SOLO (Adnkronos Salute) - Il tumore della prostata e' attualmente la neoplasia piu' frequente tra gli uomini, nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L'incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all'aumento ed e' attesa una moderata e costante crescita anche per i prossimi decenni: l'incidenza stimata nel 2020 e' di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000. "Il Psa totale - spiega Conti - e' caratterizzato da una ridotta specificita' per l'identificazione precoce del tumore prostatico". Da qui la necessita' di affiancare al Psa totale e al Psa libero, il nuovo marcatore 'propsa' e l'algoritmo phi per una diagnosi piu' accurata e specifica. Il test, ora disponibile negli Istituti, non e' attualmente rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale e per questo motivo e' stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione. (Com-Sof/Opr/Adnkronos) 19-NOV-12 14:02 Salute: tumore prostata, al Regina Elena nuovo esame diagnostico 19 Novembre 2012-12:06 (ASCA) - Roma, 19 nov - Un nuovo marker consente di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con PSA elevato e permettere in tal modo di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del propsa impiegato in un'equazione nota come prostate health index (PHI, indice di salute prostatica) ora disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell'istituto Nazionale Tumori Regina Elena, diretto dalla dott.ssa Laura Conti. Il nuovo esame, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l'aggressivita' del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un tumore clinicamente significativo. L'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e' la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, piu' specifico e con chiari vantaggi per la qualita' di vita del paziente e per la spesa pubblica. Il tumore della prostata e' attualmente la neoplasia piu' frequente tra i soggetti di sesso maschile, nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L'incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all'aumento ed e' atteso un moderato e costante aumento anche per i prossimi decenni: l'incidenza stimata nel 2020 e' di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000. ''Il PSA totale - spiega Laura Conti - e' caratterizzato da una ridotta specificita' per l'identificazione precoce del tumore prostatico''. Da qui la necessita' di affiancare al PSA totale ed al PSA libero, il nuovo marcatore [- 2]pro PSA e l'algoritmo phi per una diagnosi piu' accurata e specifica. ''Il phi non sostituisce il test del PSA - sottolinea Conti - bensi' migliora la specificita' clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e % free PSA) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica''. Il test, ora disponibile nei nostri Istituti, non e' attualmente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale e per tale motivo e' stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione.
Nuovo test per diagnosi cancro prostata 19 Novembre 2012 15:54 SCIENZE E TECNOLOGIE (ANSA) - ROMA - Arriva un nuovo e semplice esame diagnostico, attraverso un test sul sangue, per la diagnosi precoce del tumore alla prostata e per evidenziare l'aggressivita' tumorale. Un nuovo marker consente infatti di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con Psa elevato e permettere in tal modo di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del propsa, ora disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell'istituto Nazionale Tumori Regina Elena, diretto da Laura Conti. Tumori: Regina Elena Roma, da nuovo test identikit cancro prostata Roma, 19 nov. (Adnkronos Salute) - C'è un nuovo marker che consente di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con Psa elevato e permettere così di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del 'propsa' impiegato in un'equazione nota come 'prostate health index', ora disponibile al servizio di patologia clinica dell'istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, diretto da Laura Conti. Il nuovo esame, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l'aggressività del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un cancro clinicamente significativo. L'Istituto nazionale tumori Regina Elena è la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test, che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, più specifico e con chiari vantaggi per la qualità di vita del paziente e per la spesa pubblica.il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra gli uomini, nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L'incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all'aumento ed è attesa una moderata e costante crescita anche per i prossimi decenni: l'incidenza stimata nel 2020 è di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000."Il Psa totale - spiega Conti - è caratterizzato da una ridotta specificità per l'identificazione precoce del tumore prostatico". Da qui la necessità di affiancare al Psa totale e al Psa libero, il nuovo marcatore 'propsa' e l'algoritmo phi per una diagnosi più accurata e specifica. Il test, ora disponibile negli Istituti, non è attualmente rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale e per questo motivo è stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione. 19-NOV-12 17:55
Tumore alla prostata: nuovo test, è più accurato Un nuovo marker che consente di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con antigene prostatico specifico (PSA) elevato e permette di limitare il numero di biopsie non necessarie: noto col nome di «2pro PSA e phi», il nuovo esame diagnostico è ora disponibile nel Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, diretto da Laura Conti. Il test innovativo è più accurato e più specifico dei due test già in uso, il PSA totale e il PSA libero. Il nuovo esame, che si effettua tramite un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l aggressività del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un tumore clinicamente significativo. «Il PSA totale spiega Laura Conti è caratterizzato da una ridotta specificità per l identificazione precoce del tumore prostatico». Da qui la necessità di affiancare al PSA totale e al PSA libero il nuovo marcatore «[-2]pro PSA» e l algoritmo «phi» per una diagnosi più accurata e specifica. «Il 'phi' non sostituisce il test del PSA sottolinea Conti bensì migliora la specificità clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e percentuale di PSA libero) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato a una biopsia prostatica». Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i soggetti di sesso maschile: nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all aumento ed è atteso un moderato e costante aumento anche per i prossimi decenni: l incidenza stimata nel 2020 è di oltre 43.000 casi, e nel 2030 di oltre 50.000. Questo test ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, è più specifico e presenta quindi chiari vantaggi per la qualità di vita del paziente e per la spesa pubblica. Il test, ora disponibile nei nostri Istituti, non è attualmente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale e per questo motivo è stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione. di red. Data: 19/11/2012 Numero 228, pag. 61 del 20/11/2012 Ricerca Introdotti marcatori più specifici del Psa che riducono la quantità di biopsie necessarie La prostata sotto scacco Test sul sangue e sulle urine svelano la natura e l'aggressività della malattia di Cristina Cimato Quando si era affacciato dai primi risultati della ricerca aveva dato ottime speranze, e i dati provenienti da diversi studi clinici indicano che il 2ProPsa non ha deluso le attese, tanto da essere stato inserito come marcatore specifico capace di limitare il numero di biopsie non necessarie. Se il ruolo del Psa come marker dell'infiammazione a livello prostatico è da tempo sotto osservazione da parte della comunità scientifica, di recente è stata individuata una serie di marcatori più promettenti perché più specifici. Il 2ProPsa è una proteina prodotta dal liquido seminale, ma dosabile
anche nel sangue, su cui la ricerca ha da subito evidenziato una maggiore accuratezza, se misurata insieme al Psa e al Psa libero (una componente dell'antigene). L'Istituto nazionale dei tumori Regina Elena è la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio che effettua il test su questo marcatore (che però non è rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale). «Il nuovo marcatore, e insieme a esso l'algoritmo phi (prostate health index, ossia indice di salute prostatica), permettono una diagnosi più accurata e specifica», ha spiegato Laura Conti, direttrice del servizio di patologia clinica dell'istituto Regina Elena di Roma, «migliorano la specificità clinica del rilevamento del carcinoma prostatico identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato a una biopsia, esame invasivo e costoso. La metodica è già stata validata, ma all'interno dell'istituto di ricerca sono in corso comunque verifiche sull'efficacia di questo strumento, soprattutto per i pazienti che hanno un livello di Psa che si situa in una zona grigia di incertezza». Questo test ematico sembra in grado di stabilire l'aggressività del tumore e permette di selezionare i pazienti con una neoplasia clinicamente significativa. L'esame è disponibile anche in Lombardia, per esempio all'irccs Ospedale San Raffaele, dove gli studi e le ricerche si stanno rivolgendo a nuovi e promettenti marker, come il Pca3, un marcatore genetico che si può ritrovare nelle urine, attraverso una secrezione prodotta in seguito al massaggio prostatico. Il risultato che restituisce questo test non è influenzato dalla grandezza della ghiandola, quindi il suo ruolo è molto importante perché mirato alla definizione del tumore e non della prostata. Dall'American cancer society emergono studi anche su un altro test che va a indagare una mutazione generica nelle cellule prostatiche. Anche in questo caso le cellule si possono rintracciare nelle urine dopo un massaggio. Questa mutazione si è riscontrata in circa la metà di tutti i tumori prostatici localizzati. La ricerca sta mettendo a punto studi mirati a trasformare questa evidenza in un test che sia in grado di fornire una diagnosi precoce del tumore. Un'altra grande problematica relativa a questa, come altre neoplasie, è quella dell'aggressività della malattia, informazione importantissima per valutare al meglio il tipo di approccio da effettuare visto e considerato che il tumore colpisce prevalentemente le persone anziane e che anche un'osservazione attiva della malattia si è rivelata spesso utile e sufficiente. Anche in questo frangente entra in campo la genetica, perché la produzione di un gene noto come Ezh2 sembra manifestarsi spesso nei tumori in fase avanzata, piuttosto che in quelli in uno stadio precoce. I ricercatori stanno quindi cercando di capire se la presenza di questo gene possa indicare un'aggressività maggiore del tumore. La sorveglianza attiva è fra i protocolli di ricerca attualmente attivi presso l'istituto nazionale dei tumori di Milano, che l'ha promosso già dal 2005, presentando in seguito dati con l'obiettivo di partecipare allo studio multicentrico internazionale Prias (Prostate cancer Research International-Active Surveillance). (riproduzione riservata) Un nuovo test per la diagnosi precoce del tumore alla prostata È più accurato e più specifico del Psa e può limitare il numero di biopsie non necessarie 19 novembre 2012-14:30 Un nuovo marker consente di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con Psa elevato e permettere in tal modo di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del propsa impiegato in un equazione nota come prostate health index (PHI, indice di salute prostatica) ora disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Il nuovo esame, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l aggressività del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un tumore clinicamente significativo. L Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, più specifico e con chiari vantaggi per la qualità di vita del paziente e per la spesa pubblica. Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i soggetti di sesso maschile, nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all aumento ed è atteso un moderato e costante aumento anche per i prossimi decenni: l incidenza stimata nel 2020 è di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000. «Il Psa totale spiega Laura Conti, che dirige il Servizio di Patologia Clinica è caratterizzato da una ridotta specificità per l identificazione precoce del tumore prostatico». Da qui la necessità di affiancare al Psa totale e al Psa
libero, il nuovo marcatore [-2]pro Psa e l algoritmo phi per una diagnosi più accurata e specifica. «Il phi non sostituisce il test del Psa sottolinea Conti bensì migliora la specificità clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (Psa totale e % free Psa) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato a una biopsia prostatica». Arriva nuovo test per diagnosi cancro prostata (ANSA) - ROMA, 19 NOV - Arriva un nuovo e semplice esame diagnostico, attraverso un test sul sangue, per la diagnosi precoce del tumore alla prostata e per evidenziare l'aggressivita' tumorale. Un nuovo marker consente infatti di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con Psa elevato e permettere in tal modo di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del propsa, ora disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell'istituto Nazionale Tumori Regina Elena, diretto da Laura Conti. Tumore alla prostata, al Regina Elena un nuovo e semplice esame diagnostico Il test, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l aggressività della malattia in maniera più accurata e specifica Un nuovo marker consente di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con Psa elevato e permettere in tal modo di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del propsa impiegato in un equazione nota come prostate health index (Phi, indice di salute prostatica) ora disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, diretto dalla dott.ssa Laura Conti. Il nuovo esame, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l aggressività del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un tumore clinicamente significativo. L Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, più specifico e con chiari vantaggi per la qualità di vita del paziente e per la spesa pubblica. Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i soggetti di sesso maschile, nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all aumento ed è atteso un moderato e costante aumento anche per i prossimi decenni: l incidenza stimata nel 2020 è di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000. «Il Psa totale spiega Laura Conti è caratterizzato da una ridotta specificità per l identificazione precoce del tumore prostatico». Da qui la necessità di affiancare al Psa totale e al Psa libero, il nuovo marcatore [-2]pro Psa e l algoritmo phi per una diagnosi più accurata e specifica. «Il phi non sostituisce il test del Psa sottolinea Conti bensì migliora la specificità clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (Psa totale e % free Psa) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica». Il test non è attualmente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale e per tale motivo è stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione.
Tumore alla prostata, ecco un esame per diagnosi precoce e aggressività Creato Lunedì, 19 Novembre 2012 Data pubblicazione Scritto da Redazione Giroma E ora disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, diretto dalla dott.ssa Laura Conti, un nuovo esame che si effettua su un prelievo di sangue e che sembra in grado di stabilire e monitorare meglio il tumore prostatico in pazienti con PSA elevato, permettendo in tal modo di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del propsa impiegato in un equazione nota come prostate health index (PHI, indice di salute prostatica). Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i soggetti di sesso
maschile, nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all aumento ed è atteso un moderato e costante aumento anche per i prossimi decenni: l incidenza stimata nel 2020 è di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000. Il PSA totale spiega Laura Conti è caratterizzato da una ridotta specificità per l identificazione precoce del tumore prostatico. Da qui la necessità di affiancare al PSA totale ed al PSA libero, il nuovo marcatore [-2]pro PSA e l algoritmo phi per una diagnosi più accurata e specifica. Il phi non sostituisce il test del PSA sottolinea Conti bensì migliora la specificità clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e % free PSA) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica. Il test, ora disponibile al Regina Elena, non è ancora rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale e per tale motivo è stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione. AL REGINA ELENA UN NUOVO E SEMPLICE ESAME DIAGNOSTICO Il 2proPSA e phi PER IL TUMORE DELLA PROSTATA DI REDAZIONE, SCRITTO IL 2012-11-19T11:20:28+00:00 Diagnosi precoce, indice di salute prostatica e di aggressività tumorale Il test innovativo è più accurato e più specifico del PSA e del PSA libero Un nuovo marker consente di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con PSA elevato e permettere in tal modo di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del propsa impiegato in un equazione nota come prostate health index (PHI, indice di salute prostatica) ora disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, diretto dalla dott.ssa Laura Conti. Il nuovo esame, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l aggressività del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un tumore clinicamente significativo. L Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, più specifico e con chiari vantaggi per la qualità di vita del paziente e per la spesa pubblica. Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i soggetti di sesso maschile, nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all aumento ed è atteso un moderato e costante aumento anche per i prossimi decenni: l incidenza stimata nel 2020 è di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000. Il PSA totale spiega Laura Conti è caratterizzato da una ridotta specificità per l identificazione precoce del tumore prostatico. Da qui la necessità di affiancare al PSA totale ed al PSA libero, il nuovo marcatore [-2]pro PSA e l algoritmo phi per una diagnosi più accurata e specifica. Il phi non sostituisce il test del PSA sottolinea Conti bensì migliora la specificità clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e % free PSA) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica. Il test, ora disponibile nei nostri Istituti, non è attualmente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale e per tale motivo è stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione. Al Regina Elena un nuovo e semplice esame diagnostico - Il 2proPSA e phi per il tumore della prostata Il test innovativo è più accurato e più specifico del PSA e del PSA libero Roma,19 novembre 2012 - Un nuovo marker consente di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con PSA elevato e permettere in tal modo di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del propsa impiegato in un equazione nota come prostate health index (PHI, indice di salute prostatica) ora disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, diretto dalla dott.ssa Laura Conti.
Il nuovo esame, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l aggressività del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un tumore clinicamente significativo. L Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, più specifico e con chiari vantaggi per la qualità di vita del paziente e per la spesa pubblica. Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i soggetti di sesso maschile, nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all aumento ed è atteso un moderato e costante aumento anche per i prossimi decenni: l incidenza stimata nel 2020 è di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000. Il PSA totale spiega Laura Conti è caratterizzato da una ridotta specificità per l identificazione precoce del tumore prostatico. Da qui la necessità di affiancare al PSA totale ed al PSA libero, il nuovo marcatore [-2]pro PSA e l algoritmo phi per una diagnosi più accurata e specifica. Il phi non sostituisce il test del PSA sottolinea Conti bensì migliora la specificità clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e % free PSA) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica. Il test, ora disponibile nei nostri Istituti, non è attualmente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale e per tale motivo è stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione. Tumori: Regina Elena Roma, da nuovo test identikit cancro prostata Roma, 19 nov. (Adnkronos Salute) - C'è un nuovo marker che consente di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con Psa elevato e permettere così di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del 'propsa' impiegato in un'equazione nota come 'prostate health index', ora disponibile al servizio di patologia clinica dell'istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, diretto da Laura Conti. Il nuovo esame, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l'aggressività del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un cancro clinicamente significativo. L'Istituto nazionale tumori Regina Elena è la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test, che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, più specifico e con chiari vantaggi per la qualità di vita del paziente e per la spesa pubblica. Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra gli uomini, nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L'incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all'aumento ed è attesa una moderata e costante crescita anche per i prossimi decenni: l'incidenza stimata nel 2020 è di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000. "Il Psa totale - spiega Conti - è caratterizzato da una ridotta specificità per l'identificazione precoce del tumore prostatico". Da qui la necessità di affiancare al Psa totale e al Psa libero, il nuovo marcatore 'propsa' e l'algoritmo phi per una diagnosi più accurata e specifica. Il test, ora disponibile negli Istituti, non è attualmente rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale e per questo motivo è stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione. Salute: tumore prostata, al Regina Elena nuovo esame diagnostico 20/11/2012-10.02 - (ASCA) - Roma, 19 nov - Un nuovo marker consente di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con PSA elevato e permettere in tal modo di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del propsa impiegato in un'equazione nota come... (Agenzia di Stampa Asca) Tumore prostata, nuovo esame diagnostico al Regina Elena
Un nuovo esame diagnostico è finalmente disponibile per discriminare il tumore alla prostata. In particolare, è disponibile un nuovo marker che permette di discriminare il tumore prostatico in pazienti con PSA elevato e questo significherà subire meno biopsie. Presso il Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è possibile sottoporsi al nuovo esame diagnostico che si basa sul pro PSA impiegato in un equazione. L esame si effettua con un prelievo sanguigno e in seguito l interessato saprà se il tumore e pio meno aggressivo. L esame ha un costo contenuto rispetto alle biopsie. La Conti ha spiegato: Il phi non sostituisce il test del PSA bensi migliora la specificita clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e % free PSA) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica. Tumore Prostata, Nuovo Esame Diagnostico Al Regina Elena Lunedì, 19 Novembre 2012: Tutta Salute Un nuovo esame diagnostico è finalmente disponibile per discriminare il tumore alla prostata. In particolare, è disponibile un nuovo marker che permette di discriminare il tumore prostatico in pazienti con PSA elevato Nuovo test per tumore alla prostata Da adesso in poi c è un nuovo esame diagnostico che consente di poter identificare con maggiore accuratezza il tumore alla prostata nei pazienti con PSA elevato. Il nuovo test consente anche di limitare il numero delle biopsie non necessarie. Il nuovo test si chiama 2pro PSA e phi ed è disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma. Il nuovo test è più specifico rispetto a quelli attualmente in uso, vale a dire il PSA totale e il PSA libero. Il nuovo esame non è invasivo e si effettua attraverso un semplice prelievo di sangue: è in grado di poter stabilire da subito l aggressività del tumore che permette di identificare immediatamente i pazienti con un tumore clinicamente significativo in modo tale da poterli sottoporre a immediate cure specifiche. Si affianca agli attuali test del PSA totale e del PSA libero per ottenere una diagnosi più accurata. Cancro alla prostata, nuovo test: basterà l analisi del sangue
ROMA Basterà una semplicissima analisi del sangue per la diagnosi precoce del cancro alla prostata e per evidenziarne l aggressività. Un nuovo marker tumorale consente infatti di discriminare meglio il tumore prostatico in pazienti con PSA elevato e permettere in tal modo di limitare il numero di biopsie non necessarie. Si tratta del propsa, ora disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, diretto da Laura Conti. Il nuovo esame, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l aggressività del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un tumore clinicamente significativo. Il PSA, come è noto, è un importante sostanza secreta dalla ghiandola prostatica nello sperma. L aumento della sua concentrazione nel sangue può essere un marcatore del tumore alla prostata. Il Regina Elena è la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test, che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, più specifico e con chiari vantaggi per la qualità di vita del paziente e per la spesa pubblica. Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i soggetti di sesso maschile e nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all aumento ed è atteso un moderato e costante aumento anche per i prossimi decenni: l incidenza stimata nel 2020 è di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000. Tumore prostata, nuovo esame diagnostico al Regina Elena Un nuovo esame diagnostico è finalmente disponibile per discriminare il tumore alla prostata. In particolare, è disponibile un nuovo marker che permette di discriminare il tumore prostatico in pazienti con PSA elevato e questo significherà subire meno biopsie. Presso il Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è possibile sottoporsi al nuovo esame diagnostico che si basa sul pro PSA impiegato in un equazione. L esame si effettua con un prelievo sanguigno e in seguito l interessato saprà se il tumore e pio meno aggressivo. L esame ha un costo contenuto rispetto alle biopsie. La Conti ha spiegato: Il phi non sostituisce il test del PSA bensi migliora la specificita clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e % free PSA) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica. Tumore alla prostata, presentato il nuovo esame non invasivo Pubblicato 20 Novembre 2012 Di Arianna Laurenti E stato presentato dall Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma il nuovo esame, basato su un prelievo di sangue, che consentirà di individuare l aggressività del tumore alla prostata senza esami invasivi. Il nuovo marker (Phi), consentirà ai medici di evitare biopsie non necessarie, limitando inoltre i costi della spesa pubblica: ''Il phi non sostituisce il test del PSA - spiega la dott.ssa Laura Conti - bensi' migliora la specificita' clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e free PSA) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica''. Il test propsa, disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, al momento non è rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale e così è stato deciso di stabilire una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione.
Nel 2012 si prevedono circa 35.000 nuovi casi di tumore alla prostata e per il prossimo decennio si parla di un aumento di circa il 10%. Si tratta della neoplasia al momento più frequente tra gli uomini. Diagnosi precoce, ecco il nuovo test per tumore alla prostata Roma Un nuovo marker consentirà di scoprire prima un tumore alla prostata nei pazienti con PSA elevato (antigene prostatico specifico) e permettere in tal modo di limitare la biopsia riducendo i costi e i tempi di risposta. Il nuovo marker si chiama propsa e sarà impiegato nel PHI, indice di salute prostatica, ora disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Il nuovo esame, che si effettua su un prelievo di sangue, sembra in grado di stabilire e monitorare l aggressività del tumore e dunque permettere di selezionare quei pazienti con un tumore clinicamente significativo. L Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è la prima struttura sanitaria pubblica nel Lazio ad effettuare questo test che ha un costo contenuto rispetto alle biopsie, più specifico e con chiari vantaggi per la qualità di vita del paziente e per la spesa pubblica. Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i soggetti di sesso maschile, nel 2012 sono attesi 36.000 nuovi casi. L incidenza del carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi anni una costante tendenza all aumento ed è atteso un moderato e costante aumento anche per i prossimi decenni: l incidenza stimata nel 2020 è di oltre 43.000 casi e nel 2030 di oltre 50.000. Il PSA totale spiega Laura la dott.ssa Laura Conti che dirige la struttura è caratterizzato da una ridotta specificità per l identificazione precoce del tumore prostatico. Da qui la necessità di affiancare al PSA totale ed al PSA libero, il nuovo marcatore [-2]pro PSA e l algoritmo phi per una diagnosi più accurata e specifica. Il phi non sostituisce il test del PSA sottolinea Conti bensì migliora la specificità clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e % free PSA) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica. Il test, ora disponibile nei nostri Istituti, non è attualmente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale e per tale motivo è stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione. Tumore alla prostata: un nuovo test non invasivo per la diagnosi Creato Martedì, 20 Novembre 2012 11:59 Scritto da redazione Presentato al Servizio di Patologia Clinica dell'istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma il nuovo esame che consentirà di stabilire e monitorare l'aggressività di un tumore alla prostata e selezionare i pazienti con un tumore clinicamente significativo. Si tratterà di un semplice esame del sangue, un test, che prende il nome di "2pro PSA e phi", più accurato e più specifico dei due test già in uso, il PSA totale e il PSA libero. "Il PSA totale spiega Laura Conti, che dirige il centro è caratterizzato da una ridotta specificità per l'identificazione precoce del tumore prostatico". Da qui la necessità di affiancare al PSA totale e al PSA libero il nuovo marcatore «[-2]pro PSA» e l'algoritmo «phi» per una diagnosi più specifica. "Il 'phi' non sostituisce il test del PSA dice Conti bensì migliora la specificità clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e percentuale di PSA libero) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato a una biopsia prostatica". Il tumore della prostata è oggi il tipo di cancro più frequente tra gli uomini. Si stima che per il 2012 si registreranno 36mila nuovi casi, nel 2020 più di 43mila e nel 2030 oltre 50mila.
Tumore alla prostata: un nuovo test non invasivo per la diagnosi Presentato al Servizio di Patologia Clinica dell'istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma il nuovo esame che consentirà di stabilire e monitorare l'aggressività di un tumore alla prostata e selezionare i pazienti con un tumore clinicamente significativo. Si tratterà di un semplice esame del sangue, un test, che prende il nome di "2pro PSA e phi", più accurato e più specifico dei due test già in uso, il PSA totale e il PSA libero. "Il PSA totale spiega Laura Conti, che dirige il centro è caratterizzato da una ridotta specificità per l'identificazione precoce del tumore prostatico". Da qui la necessità di affiancare al PSA totale e al PSA libero il nuovo marcatore «[-2]pro PSA» e l'algoritmo «phi» per una diagnosi più specifica. "Il 'phi' non sostituisce il test del PSA dice Conti bensì migliora la specificità clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e percentuale di PSA libero) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato a una biopsia prostatica". Il tumore della prostata è oggi il tipo di cancro più frequente tra gli uomini. Si stima che per il 2012 si registreranno 36mila nuovi casi, nel 2020 più di 43mila e nel 2030 oltre 50mila.