INTEGRAZIONE della DGR 1-600 del 19 novembre 2014 ALLEGATO 1



Documenti analoghi
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo ;

IL LAZIO CAMBIA. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA. Presentazione del Decreto 368/14. regione.lazio.it

Regione Marche. Linee di intervento PSR: 7.1 Rete ospedaliera

A relazione dell'assessore Saitta: Premesso che:

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

Autorizzazione all esercizio di attività sanitarie in Emilia Romagna

La Riabilitazione: analisi della situazione in Italia. Giovanna Beretta

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

Posti letto per tipo di disciplina negli ospedali a gestione diretta della provincia di Vicenza. Anni

DIRETTORE SC MEDICINA GENERALE

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

OGGETTO SPECIALISTA AMBULATORIALE O MEDICO DIPENDENTE PROSPETTIVE PROFESSIONALI ED ECONOMICHE A CONFRONTO

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2012

ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015

A relazione dell'assessore Monferino:

Esperienza di utilizzo integrato del blocco operatorio in una rete ospedaliera provinciale

Allegato 1. Regione Abruzzo. Programma Operativo 2010

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

ALLEGATO N. 2. L'organizzazione aziendale

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

DELIBERAZIONE N. VII/9491 DEL 21 GIUGNO 2002

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Schema di riferimento per la dotazione di personale minimo per le attività ospedaliere e le case di cura

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL

A relazione dell'assessore Cavallera:

Dipartimento salute mentale e dipendenze. Progetto. DOMINO/GREEN (sottoprogetto del progetto IRIS)

A relazione dell'assessore Saitta:

Terapia del dolore e cure palliative

16/09/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422. Regione Lazio

OGGETTO STRUTTURE SEMPLICI DIPARTIMENTALI E STRUTTURE SEMPLICI

Adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate, di cui alla L.R. 39/1993, e definizione delle

Premessa Riferimenti normativi Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria

ATLANTE SANITARIO DELLA REGIONE PIEMONTE

I percorsi assistenziali nel post-acuto: la riabilitazione

TRA L'Università degli Studi di Torino Scuola di Medicina, con sede in Torino, C.so. , n., cap., cod. fisc.., in

LA CONTINUITA TERAPEUTICA IN RSA

Programma Interventi Innovativi

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

Per quanto concerne il punto 1:

OGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

Ospedale M.O. A. Locatelli di Piario: presente e futuro Piario, 14 aprile 2016

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 48 del 3 agosto Atti della Regione PARTE I

AZIENDA OSPEDALIERA PUGLIESE CIACCIO U.O.S. RELAZIONI CON IL PUBBLICO Via V. Cortese n Catanzaro

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

L'organizzazione aziendale

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute

DELIBERAZIONE N. 47/7 DEL

Ospedale e territorio: una logica di sistema Amelia Mutti* Riflessioni su percorsi comuni di progettazione integrata. Giovedì, 13 settembre 2007

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

SOSTENIBILITA DELL ASSISTENZA A DOMICILIO: RUOLO DEL CAREGIVING FAMILIARE

ALLEGATO C Dgr n. del pag. 104/162

su proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson;

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA RAPPORTO REGIONALE SULLA SALUTE MENTALE IN SARDEGNA

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE

Il documento sulle competenze specialistiche degli infermieri

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE RICERCA, INNOVAZIONE E RISORSE UMANE ZANOBINI ALBERTO

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

PARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 marzo 2015, n Criteri e modalità per l accreditamento di soggetti

CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA IX LEGISLATURA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015

RIORGANIZZAZIONE DEI REPARTI INTERNISTICI PER INTENSITA' DI CURA

DIRETTORE SC PEDIATRIA

Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo

La nuova regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie

Supporto e accompagnamento degli utenti inseriti nei Programmi di Riabilitazione per favorire e facilitare l accesso alle risorse quali:

Atto Aziendale 3.1 DIRETTIVE RAS. Relazione. Paragrafo 3.1 direttive R.A.S.

AOU Cagliari Azienda Ospedaliero Universitaria Cagliari DIREZIONE GENERALE

PRESUPPOSTO FONDAMENTALE REGOLAMENTO DI BUDGET

L'ASSISTENZA A LUNGO TERMINE PER LE PERSONE IN STATO VEGETATIVO O DI MINIMA COSCIENZA: LA SITUAZIONE DEL VENETO

1. PRONTO SOCCORSO Organizzazione assistenziale

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Proposta di PSIM (Piano Sanitario Isole Minori) Regione Siciliana

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI

IL SISTEMA DELL URGENZA-EMERGENZA NELL IPOTESI DELL OSPEDALE UNICO DELL IMPERIESE. DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE Direttore: Gianni Oddone

Oggetto: Commerciale Privati fine tuning modello Organizzativo AT e Filiale

LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

Consiglio regionale della Toscana

Cure Domiciliari: definizione

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica

ISTITUTO GIANNINA GASLINI DEA - PRONTO SOCCORSO

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SANITARIO REGIONALE

3.1 Tasso di ospedalizzazione (T.O.) per residenti

L Oss nell. L infermiere e le figure di supporto: il processo di attribuzione Esperienze a confronto. Sede di Fermo

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N DEL 13/11/2015

PARTE III PROGRAMMA DI SPESA E.F RELATIVO A SPESE CONDOMINIALI, ONERI ACCESSORI, ONERI DI PARTECIPAZIONE A CONSORZI E COMUNIONI

AUSL 7 di Siena - Casa Famiglia Cetona. Le Cure Intermedie. Siena

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

Quali aspettative dei partner e dei fruitori dei servizi riabilitativi: i partner di area vasta

Transcript:

INTEGRAZIONE della DGR 1-600 del 19 novembre 2014 ALLEGATO 1

A seguito del confronto con le Direzioni delle Aziende del Sistema Sanitario Regionale e con alcune Conferenze o Rappresentanze dei Sindaci svolte dall Assessorato nei due mesi intercorsi dalla DGR 1-600/2014 nonché in seguito all incontro tecnico di affiancamento (ITA) avuto con il Ministero della Salute e con Agenas, e delle indicazioni contenute nel relativo resoconto, è emersa la necessità di approfondire e integrare alcuni aspetti contenuti nella delibera in oggetto anche in considerazione del lasso temporale per la sua applicazione (biennio 2015-2016). Di seguito si riportano le principali considerazioni e integrazioni che derivano da quanto sovra esplicitato nonché un cronoprogramma comprendente non solo il biennio 2015-2016 ma anche il successivo biennio 2017-2018. Il percorso di assegnazione dei posti letto alle singole discipline a livello di singolo stabilimento pubblico e privato prevede: o o Assegnazione dei posti letto agli stabilimenti pubblici di concerto con le Direzioni Strategiche delle ASR sia per le discipline già assegnate a livello di presidio per l Emergenza/Urgenza sia per quelle assegnate a livello di Azienda per l elezione. La minima e parziale modifica dei posti letto derivante dal presente provvedimento, rispetto alla Dgr 1-600/2014, verrà rideterminata nei tempi indicati dal cronoprogramma di cui al punto 3. Determinazione della quota di posti letto per ciascun area omogenea e specialità da assegnare agli erogatori privati sulla base del fabbisogno per area e di quanto già coperto dal pubblico. Successiva attribuzione dei posti letto per singola disciplina per singolo erogatore anche in funzione del budget assegnato. La completa determinazione di Unità Operative Complesse, Semplici e Semplici Dipartimentali e l individuazione per presidio delle restanti discipline assegnate genericamente alle ASL potrà essere effettuata solo con la definizione degli Atti Aziendali al termine di un percorso che prevede: la determinazione della rete territoriale; la definizione delle linee guida dei nuovi Atti Aziendali; il recepimento dei nuovi Atti Aziendali da parte della Giunta Regionale; A seguito della determinazione dell articolazione della parte della rete ospedaliera coperta dagli erogatori privati sarà possibile determinare i punti di erogazione equivalenti relativi. Il dettaglio tempificato del percorso appena indicato è riportato di seguito nel paragrafo Cronoprogramma.

La determinazione della rete territoriale definirà oltre alle Strutture organizzative ulteriori necessarie indicazioni sul potenziamento della rete territoriale 118. Nel cronoprogramma è definita la scadenza per la predisposizione della documentazione. Nelle tabelle per area sono state operate alcune integrazioni in risposta alle esigenze delle reti per patologia tempo dipendenti e in generale a garanzia del intero sistema di emergenza che hanno portato, con riferimento alle discipline a scavalco tra Hub e Spoke (bacino di utenza 400.000-800.000 abitanti come chirurgia vascolare, pneumologia e gastroenterologia), al potenziamento di queste specialità in alcuni Spoke al fine di garantire un efficace copertura territoriale avendo particolare riguardo ai tempi di percorrenza. Per quanto riguarda il ruolo nella rete Emergenza-Urgenza dei presidi Gradenigo e Ospedale Martini si evidenzia come gli stessi afferiscano a due Aree omogenee distinte (Torino Nord e Torino ovest); la scelta programmatoria di mantenere l Ospedale Martini come DEA di I livello sotto osservazione e il Gradenigo come pronto soccorso collegato funzionalmente col Giovanni Bosco (Hub dell Area) discende da un numero di passaggi in Pronto Soccorso complessivamente alto e un bacino di utenza aderente alla propria Area di rifermento: nel primo caso 70.000 accessi (fonte EMUR 2013) e un numero di ricoveri da PS che per 3/4 è di provenienza dalla propria Area omogenea, nel secondo 45.000 accessi (fonte EMUR 2013) con un numero di ricoveri da PS che per i 2/3 è di provenienza dalla propria Area omogenea. Con riferimento ai laboratori di Emodinamica le tabelle contenute nel presente documento evidenziano l articolazione degli stessi e la previsione di valutare la dismissione di alcuni laboratori entro il biennio in modo da giungere al pieno rispetto dello standard. Si rileva che a fine del biennio 2015-2016 sono previste 15 emodinamiche. La presentazione del cronoprogramma di adeguamento è individuato nella sezione dedicata del documento. Rispetto all Oncologia senza posti letto si evidenzia che tale specialità, oltre a svolgere attività ambulatoriale, è dotata di posti letto in day hospital e ha a disposizione, per i pazienti che ne necessitano, dei posti letto ordinari di area medica e chirurgica in appoggio. Con riferimento alle strutture organizzative di Psichiatria, essendo prevalentemente di competenza territoriale verranno assegnate in sede di definizione degli atti aziendali; nella tabelle contenute all interno del presente documento vengono collocate come strutture complesse solo le Psichiatrie presenti nelle Aziende Ospedaliere. In tali Aziende si raccomanda una particolare attenzione agli aspetti della psichiatria correlati al DEA e al sistema emergenza-urgenza e un forte collegamento alle attività territoriali dei relativi bacini di utenza. Con riferimento ad altre discipline relative a servizi di natura principalmente territoriale, quali ad esempio la Neuropsichiatria Infantile, la Medicina Legale o i Servizi di diabetologia, la loro definizione di dettaglio è rinviata alla redazione degli atti aziendali.

Relativamente al processo di riconversione negli Ospedali sede di Pronto Soccorso di Base delle cardiologie non previste dalla Dgr 1-600/2014 come strutture complesse si prevede la loro riconfigurazione in strutture semplici e il mantenimento dei servizi correlati in relazione al fabbisogno del territorio e in coerenza con gli ospedali sede del DEA di riferimento. Per quanto concerne le attività cliniche, con particolare riferimento all attività di supporto alle chirurgie, verrà garantito il supporto anestesiologico- rianimatorio anche attraverso il mantenimento di letti di terapia intensiva e/o di sub-intensiva coerenti con il bisogno generato dall attività assegnata al presidio. Nell ambito della post-acuzie si distingue tra lungodegenza ( cod. 60) e attività riabilitative ( cod. 28, 75 e 56 rispettivamente Unità Spinale, Neuro-riabilitazione in regime di degenza ospedaliera di gravi cerebro-lesioni acquisite e RRF). Il ruolo della lungodegenza è quello di trattare pazienti provenienti dai reparti per acuti, particolarmente complessi, ancora instabili da un punto di vista clinico, che necessitano ancora di cure e trattamenti intensivi appropriati al fine di una stabilizzazione e/o miglioramento clinico funzionale prima della dimissione ospedaliera. La DGR 1-600/2014 stabilisce l incidenza di 0,2 pl. x 1000 ab. in coerenza con lo standard nazionale di rifermento. Per quanto riguarda l attività riabilitativa si evidenzia che il cod.56 contiene sia neuro-riabilitazione (MDC1) come altri tipi di riabilitazione. Il cod. 75 è quindi il reparto a cui afferisce solo la parte di pazienti neuro-riabilitativi contraddistinti da maggiore complessità all interno dell area omogenea di riferimento. Di conseguenza è stato assegnato il cod. 75 solo a una struttura per ciascun area omogenea. Il cod. 28 è stato assegnato ad un unica struttura a livello regionale presso il Trauma Center Regionale (Città della Salute e della Scienza) mentre dei posti letto potranno essere previsti in alcune sedi ad alta specializzazione. Rispetto allo standard nazionale che prevede per la neuro-riabilitazione di alta specialità un incidenza di 0,02 pl x 1000 ab. la presente programmazione prevede nel biennio un miglioramento di appropriatezza rispetto alla situazione attuale che raggiungerà gli obiettivi nazionali entro il biennio successivo 2017-2018. E previsto che alcuni dei pazienti oggi ricoverati in cod.75 siano in futuro ricoverati in cod.56 come è previsto che alcuni dei ricoveri in cod.56 avvengano in un regime di maggior appropriatezza (degenze più brevi, uso maggiore del DH e delle prestazioni ambulatoriali) in modo da raggiungere lo standard nazionale di 0,5 pl x 1000 ab. entro il biennio 2017-2018 anche in funzione del rafforzamento della presa in carico territoriale. Di seguito si dà evidenza del cronoprogramma degli interventi ancora da attuare